Meditazione
Pubblichiamo l’audio della meditazione: Le caratteristiche della Messa – L’abbandono dei Tabernacoli accompagnati, S. Manuel González pt.52
Sabato 11 maggio 2024
Predicatore: p. Giorgio Maria Faré, OCD
Ascolta la registrazione:
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VANGELO (Gv 16, 23-28)
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«In verità, in verità io vi dico: se chiederete qualche cosa al Padre nel mio nome, egli ve la darà. Finora non avete chiesto nulla nel mio nome. Chiedete e otterrete, perché la vostra gioia sia piena.
Queste cose ve le ho dette in modo velato, ma viene l’ora in cui non vi parlerò più in modo velato e apertamente vi parlerò del Padre. In quel giorno chiederete nel mio nome e non vi dico che pregherò il Padre per voi: il Padre stesso infatti vi ama, perché voi avete amato me e avete creduto che io sono uscito da Dio.
Sono uscito dal Padre e sono venuto nel mondo; ora lascio di nuovo il mondo e vado al Padre».
Testo della meditazione
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Sia lodato Gesù Cristo! Sempre sia lodato!
Eccoci giunti a sabato 11 maggio 2024.
Abbiamo ascoltato il Vangelo della Santa Messa di oggi, tratto dal sedicesimo capitolo del Vangelo di san Giovanni, versetti 23-28.
Continuiamo la nostra lettura e meditazione del libro di san Manuel González. Oggi affrontiamo:
Le caratteristiche del Sacrificio della Messa
Fluiscono spontaneamente dalla nozione di ricordo.
La Messa è anzitutto:
1° Un Sacrificio vero e reale, ma relativo, rispetto al Sacrificio assoluto della Croce, di cui non è che una riproduzione incruenta.
Una riproduzione nella modalità del sacramento; quindi: un sacrificio vero e reale, ma relativo alla morte in croce. Nella traduzione usano il termine “riproduzione”, ma non è un bel termine, il termine corretto è “ripresentazione”, quindi: “Il Sacrificio della Croce nella sua ripresentazione incruenta nella modalità sacramentale”; questo per essere corretti e rigorosi.
2° Sacrificio eucaristico. In quanto dedicato principalmente, e senza pregiudizio al suo carattere latreutico, espiatorio e impetratorio, a rendere grazie al Padre celeste per il grande beneficio della riconciliazione e della figliolanza adottiva attraverso l’incorporazione a Cristo;
La Messa è sacrificio; vedete che è tornato già due volte: “La Messa è un sacrificio vero e reale”, “la Messa è un sacrificio eucaristico”; “sacrificio”, innanzitutto è sacrificio.
Nell’enciclica Ecclesia de Eucharistia, se voi andate a vedere, vedete che compare sempre il termine sacrificio, tantissime volte — l’avevo contato una volta, adesso non me lo ricordo più — la Messa è sacrificio.
3° Sacrificio applicativo: non destinato ad offrire una nuova vittima né ad offrire nuovi meriti, ma ad applicare gli infiniti meriti acquisiti nel Sacrificio della Croce.
Ecco perché quindi è: un sacrificio vero, reale, ma relativo; è un sacrificio eucaristico. Ed è un sacrificio applicativo, perché applica «gli infiniti meriti acquisiti nel Sacrificio della Croce».
Riassumendo: il Sacrificio dell’Ultima Cena — quindi è questo il modo di chiamare la Santa Messa, non è la “cena”, ma “il Sacrificio dell’Ultima Cena” — il Sacrificio della Croce e quello della Messa non sono tre sacrifici, ma uno solo, ovvero tre oblazioni reali di una sola immolazione; la Cena è la vera oblazione di Cristo che deve essere immolato, la Croce è la vera oblazione di Cristo che si immola, la Messa è la vera oblazione di Cristo immolato. — Ma guardate che precisione ha questo vescovo; è bravissimo! — La prima è l’annuncio, la seconda è l’immolazione, la terza è il ricordo. Quali tesori ci scopre e regala la Sacra Liturgia quando realizza e manifesta questo fine e queste caratteristiche, nelle modalità attraverso le quali Nostro Signore fa passare la materia del suo Sacrificio eucaristico! Per oggi lasciate nel vostro cuore questo grido, che è un lamento al tempo stesso: Ricordo della Messa cristiana, quanto sei dimenticato!
È bravo! Monsignor Manuel González è bravo! «Ricordo della Messa cristiana, quanto sei dimenticato!».
Ecco, allora oggi ragioniamo proprio su questo tema del sacrificio: le caratteristiche del sacrificio eucaristico. Quindi, quando andremo alla Santa Messa, cerchiamo di vederla come sacrificio in queste sue tre dimensioni, che fanno parte di un solo medesimo sacrificio. E cerchiamo, durante la giornata, di ricordarci di questo momento grande della Messa cristiana cattolica…
Ricordo della Messa cristiana, quanto sei dimenticato!
Benedicat vos omnipotens Deus, Pater, et Filius, et Spiritus Sanctus.
Amen
Dio ci benedica e la Vergine ci protegga.
Sia lodato Gesù Cristo sempre sia lodato.