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Beato Carlo Acutis pt.4 – I bambini eucaristici pt. 34

Bambini Eucaristici

Meditazione

Pubblichiamo l’audio della meditazione: Beato Carlo Acutis pt.4 – I bambini eucaristici pt. 34
Venerdì 2 agosto 2024 – San Pietro Giulano Eymard, Vescovo

Predicatore: p. Giorgio Maria Faré, OCD

Ascolta la registrazione:

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VANGELO (Mt 13, 54-58)

In quel tempo Gesù, venuto nella sua patria, insegnava nella loro sinagoga e la gente rimaneva stupita e diceva: «Da dove gli vengono questa sapienza e i prodigi? Non è costui il figlio del falegname? E sua madre, non si chiama Maria? E i suoi fratelli, Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda? E le sue sorelle, non stanno tutte da noi? Da dove gli vengono allora tutte queste cose?». Ed era per loro motivo di scandalo.
Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria e in casa sua». E lì, a causa della loro incredulità, non fece molti prodigi.

Testo della meditazione

Scarica il testo della meditazione in formato PDF

Sia lodato Gesù Cristo! Sempre sia lodato!

Eccoci giunti a venerdì 2 agosto 2024, primo venerdì del mese, ricordo quindi la pratica dei Primi Nove venerdì del mese. Oggi festeggiamo san Pietro Giuliano Eymard, vescovo. Abbiamo ormai conosciuto ampiamente questo santo, lo conosciamo benissimo, e quindi oggi è proprio la sua festa, che con gioia noi celebriamo.

Abbiamo ascoltato il Vangelo della Santa Messa di oggi, tratto dal tredicesimo capitolo del Vangelo di san Matteo, versetti 54-58.

Proseguiamo la nostra lettura dei bambini eucaristici, stiamo vedendo la figura del beato Carlo Acutis.

Dice la mamma:

A nove anni leggeva manuali di ingegneria informatica che aveva comprato al Politecnico di Milano. Carlo faceva le medie ma studiava già sui testi universitari. Imparava gli algoritmi con cui erano realizzati i programmi… e i siti internet per le parrocchie, i gesuiti, il Vaticano… Non faceva nulla per la propria gloria personale, ma tutto per la gloria del Cielo. E per questo spendeva ore e ore. D’estate, invece di divertirsi restava davanti al computer fino alle 3 del mattino. Voleva diffondere la Buona Notizia, ed ha utilizzato le sue straordinarie competenze per annunciare Gesù e aiutare gli altri ad avvicinarsi a Dio. Carlo era dotatissimo per tutto ciò che è legato al mondo dell’informatica tanto che sia i suoi amici, sia gli adulti laureati in ingegneria informatica lo consideravano un genio. Gli interessi di Carlo spaziavano dalla programmazione dei computer, al montaggio dei film, alla creazione dei siti web, ai giornalini di cui faceva anche la redazione e l’impaginazione”.

Durante l’ultima sua estate ad Assisi ha allestito l’ormai celebre mostra internazionale sui Miracoli eucaristici, raccogliendo informazioni, immagini e testimonianze da tutto il mondo. Si tratta di un’ampia rassegna fotografica con descrizioni storiche, che presenta alcuni dei principali miracoli eucaristici (circa 136) verificatisi nel corso dei secoli in diversi Paesi e riconosciuti dalla Chiesa. L’allestimento sui miracoli eucaristici sta facendo il giro di tutti i continenti. Negli Stati Uniti è stato esposto in più di 10mila parrocchie. Poi a Singapore, in Cina, in Giappone, in Africa, in India… è una esposizione internazionale. Carlo aveva cominciato a raccogliere del materiale nel 2000, quando aveva nove anni. Andò in pellegrinaggio a Lanciano con la famiglia e rimase molto impressionato da quel miracolo eucaristico. Carlo chiese allora ai genitori di poter visitare i luoghi dedicati al culto dell’Eucaristia e, specialmente, quelli dove sono accaduti miracoli eucaristici. Da lì nacque prima la raccolta multimediale sui miracoli e poi la mostra itinerante.

Carlo diceva sempre che bisogna “eucaristizzarsi”, perché così si diventa contagiosi di Cristo. «Essere sempre uniti a Gesù  diceva —  : ecco il mio programma di vita».

E non progettò solo questa mostra, sebbene questa sia la più famosa, infatti produsse e mise a disposizione gratuitamente il materiale necessario per una mostra sulle apparizioni mariane, una sul tema “Angeli e demoni”, ed una addirittura sui Novissimi, Giudizio Paradiso Inferno e Purgatorio (nella vita spirituale del Beato Carlo furono sempre presenti i Novissimi, e questa sua forte consapevolezza della realtà della Vita Eterna fu anche causa di ostacoli da parte di alcuni suoi amici). Il materiale di divulgazione realizzato da Carlo è tutto ancora disponibile sia in formato digitale sia in formato stampabile sul sito ufficiale dedicato al Beato, CarloAcutis.com.

Cosa scopriamo ancora? Scopriamo che aveva un dono, un talento grandissimo, che era quello dell’informatica. E cosa fa di questo talento? Lo mette al servizio di Dio. Bella questa cosa: mettere i propri doni al servizio della gloria del Signore. Tanto che, morto lui — lui non sapeva che sarebbe morto così presto — cosa succede? Questa mostra continua a rimanere attiva. Vedete: il bene che noi facciamo va avanti. 

Ecco quando vi dico: la bellezza degli strumenti tecnologici, ed ecco perché vi dico che io, personalmente, ritengo assurdo chiudersi in un bozzolo nel 2024, e vivere come se fossimo Robinson Crusoe; è assurdo! È assurdo dire: “No, no, io voglio rimanere concentrato sulla preghiera, io voglio rimanere unito al Signore, io non voglio distrazioni, poi arriva il male” — “E quindi?” — “E quindi ho il cellulare e rispondo al telefono (c’è qualcuno che neanche ce l’ha, il cellulare, comunque) quando magari ne ho voglia, quando magari ci riesco, quando magari…” — “E il resto?” — “Zero”. Eh, non va bene, questa cosa. Noi non dovremmo fuggire, ma saper gestire tutti gli strumenti che Dio mette nelle nostre mani. Paradossalmente, noi dovremmo essere su tutti i social, perché, se non ci siamo noi che amiamo il Signore, ci sarà chi non ama il Signore, perché loro non si fanno scrupoli, non dicono: “No, questo no, perché io voglio essere raccolto; no, questo no, perché qui c’è il male, no, questo no…”.

C’è il male? Allora, mettici il bene! Mettici tu il bene. Diceva san Giovanni della Croce: «Dove non c’è amore, metti amore e troverai amore»; dove non c’è bene, metti bene e troverai il bene; dove non c’è Gesù, metti Gesù e troverai Gesù. No, invece noi facciamo quelli “un po’ così”, e ce ne stiamo lontani. Sbagliatissimo! 

“Eh, ma se faccio quello, poi rischio che il male…”, ma il male è ovunque! L’importante è che non sia dentro di te! Cosa interessa a noi del male che sta fuori? A noi interessa che non entri dentro di noi. Quindi, noi dobbiamo saper usare gli strumenti, tutti gli strumenti; ed essere presenti ovunque; questo è importantissimo. 

E invece: “Io non uso Whatsapp, perché…”; “Io uso solo Telegram, perché…”; “Io non uso Telegram, ma uso Facebook”; “No, io Facebook assolutamente, son venuto via perché… io uso invece Instagram” — “Ah no, ma io Instagram non lo uso”. Ma, scusate, siamo adulti, comportiamoci da persone adulte; finiamola di pensare che il male è nell’altro. Se non vuoi fare il male, non lo fai, qualunque sia lo strumento che hai in mano. Se vuoi fare il male, puoi vivere su un’isola deserta e avere i topolini che vengono lì a vestirti come Cenerentola, e il male lo fai lo stesso. Quindi, impariamo a capire che il male viene dal nostro cuore, dalle nostre scelte, non da ciò che abbiamo intorno a noi. Perché, se io non lo voglio, dal mio computer non vengono fuori i mostri! Non escono! Se li voglio, sono io che li faccio uscire, ma devo essere io, con la mia volontà.

Vedete che il beato Carlo Acutis, avendo questo dono, l’ha usato perfettamente, e l’ha usato tanto, e ha fatto tanto, tanto bene. E anche noi dobbiamo fare tanto, tanto, tanto bene, usando appunto il computer.

Poi, bellissima questa espressione che lui usa di “eucaristizzarsi”, e anche noi dovremmo essere così, perché lui dice che, eucaristizzandoti, diventi contagioso di Gesù, cioè, testimoni Gesù, porti Gesù, e, in questo modo, sei sempre unito Gesù. “Questo è il mio programma di vita” diceva. Vedete, se tu sei eucaristizzato, non puoi fare male a nessuno e non potrai mai permettere che il male entri dentro di te. E, quindi, userai i mezzi di comunicazione sempre per fare del bene. Ma volesse il Signore, volesse Dio che noi usassimo così i mezzi di comunicazione!

Poi vedete questo tema importante e questa sua devozione agli angeli e poi ai Novissimi — che anche noi abbiamo già fatto qualche anno fa con il beato Alberione; abbiamo visto proprio: giudizio, inferno e paradiso, e abbiamo visto anche il purgatorio con Il manoscritto del purgatorio — e questo «fu anche causa di ostacoli da parte di alcuni suoi amici», che sicuramente l’avranno un po’ preso in giro, accantonato e abbandonato, perché è chiaro che, se tu hai una forte consapevolezza della vita eterna, che cosa succede? Eh, succede che ti devi comportare di conseguenza, e quindi… e quindi a tante cose devi dire no.

Benedicat vos omnipotens Deus, Pater, et Filius, et Spiritus Sanctus.
Amen
Dio ci benedica e la Vergine ci protegga.
Sia lodato Gesù Cristo sempre sia lodato.

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