Meditazione
Pubblichiamo l’audio della meditazione: Beato Carlo Acutis pt.5 – I bambini eucaristici pt. 35
Sabato 3 agosto 2024
Predicatore: p. Giorgio Maria Faré, OCD
Ascolta la registrazione:
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VANGELO (Mt 14, 1-12)
In quel tempo al tetrarca Erode giunse notizia della fama di Gesù. Egli disse ai suoi cortigiani: «Costui è Giovanni il Battista. È risorto dai morti e per questo ha il potere di fare prodigi!».
Erode infatti aveva arrestato Giovanni e lo aveva fatto incatenare e gettare in prigione a causa di Erodìade, moglie di suo fratello Filippo. Giovanni infatti gli diceva: «Non ti è lecito tenerla con te!». Erode, benché volesse farlo morire, ebbe paura della folla perché lo considerava un profeta.
Quando fu il compleanno di Erode, la figlia di Erodìade danzò in pubblico e piacque tanto a Erode che egli le promise con giuramento di darle quello che avesse chiesto. Ella, istigata da sua madre, disse: «Dammi qui, su un vassoio, la testa di Giovanni il Battista».
Il re si rattristò, ma a motivo del giuramento e dei commensali ordinò che le venisse data e mandò a decapitare Giovanni nella prigione. La sua testa venne portata su un vassoio, fu data alla fanciulla e lei la portò a sua madre.
I suoi discepoli si presentarono a prendere il cadavere, lo seppellirono e andarono a informare Gesù.
Testo della meditazione
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Sia lodato Gesù Cristo! Sempre sia lodato!
Eccoci giunti a sabato 3 agosto 2024, primo sabato del mese, quindi ricordo la pratica dei Primi Cinque sabati del mese.
Abbiamo ascoltato il Vangelo della Santa Messa di oggi, tratto dal quattordicesimo capitolo del Vangelo di san Matteo, versetti 1-12.
Proseguiamo la nostra lettura dei bambini eucaristici, stiamo vedendo la figura del beato Carlo Acutis.
Racconta ancora la mamma: «Mi ricordo di averlo sentito sgridare in più di un’occasione anche coloro che fra i suoi amici si vantavano di frequentare siti pornografici, o dicevano apertamente di praticare “l’autoerotismo”, o leggevano cose che lui definiva “dannose per l’anima”. Diceva loro che così facendo divenivano simili alle marionette del libro di Pinocchio, quelle che Mangiafuoco utilizzava per i suoi spettacoli, gettandole poi direttamente nel fuoco». «Diceva che il suo Angelo Custode — prosegue la madre Antonia Salzano — gli aveva detto che attraverso la pornografia e i peccati d’impurità il demonio si porta via tantissime anime all’Inferno. Anche la Madonna, apparendo a Fatima nel 1917, disse ai tre pastorelli S. Francesco, S. Jacinta, e Lucia che, “molte anime vanno all’Inferno per i peccati della carne”». La madre riporta una considerazione che faceva Carlo Acutis sul diavolo e gli esorcismi: «Carlo diceva che durante gli esorcismi il Demonio canta vittoria per gli aborti, la pornografia, l’immoralità, i tradimenti della famiglia e tutte le pratiche New Age che si stanno diffondendo nel mondo perché arbitrariamente si sostituiscono ai comandamenti di Dio e agli insegnamenti di Gesù che troviamo nel Vangelo».
Mi sembra, questo, un tema da trattare a sé, perché sono questioni molto delicate, estremamente attuali, e che richiedono molta precisione. Quindi, il beato Carlo Acutis è molto chiaro, molto preciso: “sgridava gli amici che frequentavano e usavano la pornografia, coloro che praticavano l’autoerotismo o che leggevano cose dannose per l’anima”. Quindi Carlo ha una visione molto precisa dell’impurità; molto precisa perché molto cattolica, molto cristiana, molto corretta e molto evangelica; non chiama “bene” il “male” e non lo giustifica, non dice: “Sì, però…”. No, il male è solo “no”.
Carlo fa questo bel paragone di Mangiafuoco: è vero che noi, quando diventiamo schiavi dell’impurità, diventiamo delle marionette, perché perdiamo la libertà.
Ma questo lo dice Gesù nel Vangelo: “Chi commette il peccato, è schiavo del peccato”, punto. Guardate il Vangelo di san Giovanni, dove Gesù dice proprio questo: chi commette il peccato, è schiavo del peccato e non è libero. Quindi, queste cose sono male, sono peccati gravi, non sono cose che uno affronta così, e non possono essere banalizzate né relativizzate. Non si può dire: “Sì, no, però, c’è questa scusante che io ho lo stress, che io mi sento solo, che io ho i miei problemi, che io…”, no, non si può. Queste cose sono male, fine della discussione. E chi dice il contrario, non fa il nostro bene.
Poi Carlo parla del suo angelo custode, il quale gli dice che il demonio porta tantissime anime all’inferno attraverso la pornografia e i peccati d’impurità.
Abbiamo un santo, oramai — un ragazzo tra l’altro — un contemporaneo nostro, che ci parla dell’angelo custode e dell’inferno. Quindi è una cosa seria; pornografia, peccati di impurità — pensieri impuri, sguardi impuri, atti impuri — sono cose importanti, sono cose serie. Ed è la stessa cosa che poi dice la Madonna a Fatima nel 1917: “Molte anime vanno all’inferno per i peccati della carne”. E lo dicono solamente Carlo Acutis e la Madonna a Fatima? No! Questa cosa da sempre è stata detta dalla Chiesa, dai santi, dai dottori della Chiesa. Non è un’invenzione di adesso. Quindi, stiamo attenti a quando si rovesciano i principi o si relativizzano.
E poi c’è questa considerazione che lui fa sul diavolo e sugli esorcismi — non so bene come lui fosse a conoscenza di questa cosa, però così dice la mamma — cioè che, durante gli esorcismi, il demonio canta vittoria per gli aborti, per la pornografia, per l’immoralità, per gli adulteri (che sono i tradimenti della famiglia, giusto?) per tutte le pratiche New Age — ce ne sono una quantità infinita, oggi — «perché — attenzione bene — arbitrariamente si sostituiscono ai comandamenti di Dio e agli insegnamenti di Gesù che troviamo nel Vangelo».
Cioè, i comandamenti di Dio dicono una cosa, gli insegnamenti di Gesù nel Vangelo dicono una cosa, queste cose che vi ho letto — aborti, pornografia, immoralità, adulteri, pratiche New age — si sostituiscono agli insegnamenti di Gesù nel Vangelo. Gesù dice una cosa e loro ne dicono un’altra.
Ma questa sostituzione — dice la mamma, riportando delle espressioni di Carlo — è un’opera demoniaca; è il demonio che sostituisce i comandamenti di Dio, gli insegnamenti di Gesù, con le cose che vi ho appena detto. Questa è un’opera demoniaca, per cui mi vien da dire: stiamo un po’ attenti.
Ciascuno di voi è estremamente intelligente, l’intelligenza non dobbiamo metterla in cantina, dobbiamo usarla per guardare dentro di noi, per guardare intorno a noi e per valutare. Perché noi abbiamo dei criteri, non siamo bandiere abbandonate al vento, i criteri ce li abbiamo. Quello che noi ascoltiamo deve rientrare nei comandamenti di Dio, negli insegnamenti di Gesù che troviamo nel Vangelo; tutto ciò che non rientra o, peggio, va contro o, peggio, tenta di interpretare, di cambiare, di sostituire le parole del Signore, abbiamo la certezza che viene sempre e solo dal demonio. La Sacra Scrittura ce l’abbiamo tutti, il Nuovo testamento ce l’abbiamo tutti, se noi vediamo che qualcosa va chiaramente contro, questa cosa non può venire da Gesù.
“Eh sì, però me l’ha detto…” Non ha importanza chi te l’ha detto, “potrebbe essere anche un angelo del cielo”, dice san Paolo. San Paolo dice: “se un angelo dal cielo vi annunciasse un vangelo diverso da quello che vi abbiamo annunciato, anathema sit”. E lo ripete, lo ripete ancora. È una parola forte: “Anathema sit”, vuol dire “sia scomunicato”. C’è una specie di (passatemi il termine) scomunica latae sententiae su questo anche ipotetico angelo che arriva dal cielo ad annunciare un Vangelo diverso. San Paolo, lui stesso, con la sua autorità apostolica, dice: se anche fosse un angelo del cielo… anathema sit.
Allora mi vien da dire — come dicevo prima — usiamo l’intelligenza, usiamo la nostra fede, guardiamoci attorno. “Eh, ma mi è arrivato un angelo e me l’ha detto” — ecco, quell’angelo non viene dal cielo — “Eh, ma aveva le ali, un abitino azzurrino bellissimo e risplendeva di una luce meravigliosa” — ecco, sì, allora è un angelo di luce, cioè viene diritto diritto dall’inferno, è il peggiore inganno possibile; perché niente che viene da Dio, che respira lo spirito di Dio, può andare contro il Vangelo, può andare contro la parola di Dio, può andare contro i dieci comandamenti, può andare contro la Sacra Scrittura. Nessun santo è mai andato contro la Sacra Scrittura, non è possibile. Solo il diavolo va contro la Sacra Scrittura. Ricordate le tre tentazioni di Gesù nel deserto? Solo il diavolo usa la Sacra Scrittura in modo improprio, in modo malvagio, astuto, per far cadere Gesù. Il demonio usa la Sacra Scrittura per tentare Gesù. E Gesù risponde con la Sacra Scrittura, ma in modo corretto.
Quindi, c’è un uso della Sacra Scrittura che viene dal diavolo, che è opera del diavolo, che distorce il senso della Sacra Scrittura, e c’è un uso che viene da Dio, che invece legge, applica, intende la Sacra Scrittura in modo corretto.
“E noi come facciamo a sapere?” Guardate, non siete stupidi; è vero, non sarete dottori in teologia, va bene, però la mia nonna, che non era dottoressa in teologia, sapeva ben distinguere se una cosa andava contro la Sacra Scrittura; pur non essendo esegeta, e pur non avendo il dottorato al Biblicum a Roma, sapeva benissimo comprendere quando una cosa era chiaramente contro la Scrittura. Perché, se nella Scrittura c’è scritto “A” e qualcuno mi dice “B”, non si scappa, è il contrario. Se nella Scrittura c’è scritto “questo è male” e io vi vengo a dire: no, questo è bene per questa ragione, questa ragione, questa ragione, questa ragione… eh, uno mi guarda e mi dice: “Scusi, padre, ma qui c’è scritto che è male, lei mi viene a dire che è bene, allora com’è la storia?” La storia è che io non sto parlando secondo Dio. E questo lo si capisce molto bene da questo testo che è riportato dalla mamma di Carlo Acutis; quindi, facciamo in modo di essere persone estremamente intelligenti.
Dopo aver ascoltato tutta questa riflessione inerente al beato Carlo Acutis e al discorso della Sacra Scrittura, prima di concludere questa meditazione, faccio ora un riferimento al Vangelo di oggi, perché questo Vangelo si applica perfettamente a tutto questo tema dell’impurità e del rispetto della Sacra Scrittura, quindi dei comandamenti di Dio, importantissimo! E cioè: san Giovanni Battista perde la testa — letteralmente — per una sola ragione: perché si oppone all’adulterio posto in atto da Erode, lo dice la Scrittura:
Erode infatti aveva arrestato Giovanni e lo aveva fatto incatenare e gettare in prigione a causa di Erodìade, moglie di suo fratello Filippo.
Erodiade non era la moglie di Erode, era la moglie di Filippo!
Giovanni infatti gli diceva: «Non ti è lecito tenerla con te!»
Capite?
Erode, benché volesse farlo morire, ebbe paura della folla perché lo considerava un profeta.
Quindi, vedete: i comandamenti di Dio sono i comandamenti di Dio. Non sono “trattabili”, non ci si può mettere a dire: “discutiamone”, no! I comandamenti di Dio sono chiari, e san Giovanni Battista dice: no, questa cosa chiaramente va contro il sesto comandamento. L’adulterio, io, come profeta, non lo posso benedire, ma neanche acconsentire!
San Giovanni Battista avrebbe potuto starsene zitto; Erode non è andato con Erodiade a dire: “Guarda Giovanni, per favore, noi siamo venuti qui perché vorremmo chiederti che tu acconsenta, che tu voglia darci il tuo consenso e la tua benedizione su questo nostro stare insieme”; no, no, non fanno niente di tutto questo. Erode ed Erodiade fanno la loro vita e stanno nella loro reggia, Giovanni Battista fa la sua vita; è lui che va e dice: “Non ti è lecito tenerla con te!”. Che uno potrebbe dire: “Eh, ma te la vai proprio a cercare! Stai zitto! Tu vai avanti a fare la tua vita e a pensare alle tue cose. Ma perché devi proprio andare lì da Erode e dirgli così? Tra l’altro non è venuto neanche a disturbarti! Non è venuto a chiederti il parere, non è venuto a chiederti consiglio, non è venuto a chiederti di benedire, di sostenere, di confermare, di approvare… niente, nulla! E tu perché devi andare lì a dirgli così? Chiaro che poi ci sarà una reazione, no?” E una reazione potente, perché, prima di tutto, finisce in prigione e, secondariamente, finisce decapitato.
Ora, con questo brano del Vangelo, che cade proprio oggi, e che proprio oggi cade con questa meditazione, voi capite come nessuno possa mettersi al di sopra della Scrittura e non ci sia niente da interpretare, perché è tutto molto chiaro. È così! Proprio perché san Giovanni Battista non interpreta e proprio perché dice: questa situazione non è giusta, non è lecita, tu non puoi tenere la moglie di tuo fratello; per questo san Giovanni Battista perde la testa. Questo è un martire, di che cosa? È un martire della verità; lui perde la vita per testimoniare la verità fino in fondo, per affermare la verità fino in fondo, al di là della richiesta di Erode e di Erodiade, che non hanno chiesto niente, ma lui non poteva tacere che quella cosa fosse male, che non fosse lecita.
Ecco, ci tenevo a fare questa precisazione perché, visto il Vangelo di oggi, e vista la trattazione che abbiamo fatto di Carlo Acutis, mi sembrava proprio che stesse perfettamente in sintonia.
Benedicat vos omnipotens Deus, Pater, et Filius, et Spiritus Sanctus.
Amen
Dio ci benedica e la Vergine ci protegga.
Sia lodato Gesù Cristo sempre sia lodato.