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Beato Carlo Acutis pt.6 – I bambini eucaristici pt. 36

Bambini Eucaristici

Meditazione

Pubblichiamo l’audio della meditazione: Beato Carlo Acutis pt.6 – I bambini eucaristici pt. 36
Domenica 4 agosto 2024 – San Giovanni M. Vianney, Sacerdote

Predicatore: p. Giorgio Maria Faré, OCD

Ascolta la registrazione:

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SECONDA LETTURA (Ef 4, 17. 20-24)

Fratelli, vi dico e vi scongiuro nel Signore: non comportatevi più come i pagani con i loro vani pensieri.
Voi non così avete imparato a conoscere il Cristo, se davvero gli avete dato ascolto e se in lui siete stati istruiti, secondo la verità che è in Gesù, ad abbandonare, con la sua condotta di prima, l’uomo vecchio che si corrompe seguendo le passioni ingannevoli, a rinnovarvi nello spirito della vostra mente e a rivestire l’uomo nuovo, creato secondo Dio nella giustizia e nella vera santità.

Testo della meditazione

Scarica il testo della meditazione in formato PDF

Sia lodato Gesù Cristo! Sempre sia lodato!

Eccoci giunti a domenica 4 agosto 2024. Oggi festeggiamo san Giovanni Maria Vianney, sacerdote.

Abbiamo ascoltato la seconda lettura della Santa Messa di oggi, tratta dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesini, capitolo quarto, versetti 17 e seguenti.

Continuiamo la lettura della vita e del messaggio del beato Carlo Acutis. 

Il giovanissimo beato, quindicenne, indicava sette consigli ai suoi allievi del catechismo. Eccoli.

1. Cerca di andare tutti i giorni alla Messa e di fare la Santa Comunione.

2. Se riesci fai qualche momento di adorazione eucaristica davanti al Tabernacolo dove è presente realmente Gesù, così vedrai come aumenterà il tuo livello di santità.

3. Ricordati di recitare ogni giorno il santo Rosario.

4. Leggiti ogni giorno un brano della Sacra Scrittura.

5. Se riesci, confessati tutte le settimane, anche i peccati veniali.

6. Fai spesso proposito e fioretti al Signore e alla Madonna per aiutare gli altri.

7. Chiedi aiuto al tuo Angelo Custode che deve diventare il tuo migliore amico.

Ripeto che questo ragazzo ha ricevuto la cresima quando io sono diventato sacerdote nel 2001 e si ammala nell’ottobre del 2006 di leucemia di tipo M3. Lui morirà l’11 ottobre del 2006. O meglio, la morte cerebrale avviene l’11 ottobre, poi il cuore smette di battere il 12 ottobre al mattino. Siamo nel 2006, è qui dietro; Carlo è morto meno di venti anni fa. Ma, in meno di venti anni, quante cose sono cambiate, ad esempio, nel modo di fare catechesi ai nostri ragazzi? Se Carlo Acutis fosse vivo oggi, credo continuerebbe a credere e a vivere, lui per primo, questi sette punti, perché erano veri cento anni fa, erano veri venti anni fa e sono veri anche oggi. Ma oggi: quando, dove, a chi vengono dati questi sette consigli? A dei ragazzi di catechismo?

Io ricordo, quando ero ragazzo io, e quindi un pochino prima di Carlo Acutis — ma non sono contemporaneo di sant’Ignazio di Loyola, quindi trent’anni fa — noi cercavamo di andare a Messa tutti i giorni. D’estate, liberi dalla scuola, alla Messa feriale delle 9:00 del mattino, c’erano tantissimi ragazzi, me lo ricordo benissimo. La confessione settimanale — già ve l’ho detto — era una pratica assai diffusa; mi ricordo benissimo la fila che si faceva ai confessionali (perché non era uno solo) il sabato pomeriggio. Io ricordo, quando eravamo già più grandicelli — quindi non alle elementari, dove c’era monsignor Cazzaniga, che veniva anche lui a confessare — che andavamo in parrocchia, due confessionali erano sempre occupati dai sacerdoti e, alle volte, anche tre o quattro. E mi ricordo benissimo che confessavano tutto il sabato pomeriggio, e confessavano solo i ragazzi, perché tutti sapevano che il sabato pomeriggio era dedicato alla confessione dei ragazzi e delle ragazze. Insomma: quattro sacerdoti, tre sacerdoti, tutti i sabati pomeriggio… Anche oggi è così? Ma chiedo questo non solo in funzione del fatto che sono diminuiti i sacerdoti, ma chiedo questo anche in funzione del fatto di quanti chiedono la confessione.

Poi: la visita al Santissimo Sacramento: “fai qualche momento di adorazione davanti al Tabernacolo”. A me sembra invece oggi di vedere veramente le chiese deserte. Tutta questa gente, questi ragazzi, che vanno a fare la visita al Santissimo Sacramento…

Il punto tre: «Ricordati di recitare ogni giorno il santo Rosario», a dei ragazzi di catechismo! Un quindicenne che dice ai suoi allievi di catechismo: ricordatevi di recitare ogni giorno il Santo Rosario. Se oggi dovessimo dire una cosa del genere, mah… sicuramente qualcuno si lamenterebbe. Ma poi: noi adulti diciamo il Rosario ogni giorno? Noi sacerdoti diciamo il Rosario ogni giorno? 

Questo ragazzo, quasi santo ormai, così meraviglioso, chiedeva ai suoi alunni di catechismo di ricordarsi di recitare il Rosario ogni giorno. Mi viene quasi da pensare che, se il beato Carlo Acutis fosse vivo oggi e dovesse dare questi sette punti ai suoi allievi, non lo so la sua carriera di catechista quanto andrebbe avanti ancora!

Poi la confessione settimanale e poi la meditazione: lui chiedeva di meditare ogni giorno un brano della Sacra Scrittura, oltre la Messa, oltre al Rosario, oltre all’adorazione eucaristica; guardate che è un impegno di vita serio!

Poi i sacrifici al Signore e alla Vergine Maria — Fatima; Lourdes; Caravaggio. E poi la preghiera all’Angelo Custode, che diventi il tuo migliore amico.

Ecco, io penso che veramente ci sia molto da riflettere.

Carlo Acutis muore, peraltro, il giorno prima del 13 ottobre, quindi una memoria così tanto bella, segnata dall’ultima apparizione della Madonna a Fatima; è una data molto importante.

È bello quando la mamma racconta le parole di Carlo, quando gli viene diagnosticata la leucemia;

“Ho compreso che non potevo lamentarmi, che era la volontà suprema di Dio”. Carlo era maturo e pronto per il Cielo.

Carlo è stato colpito dalla leucemia, a noi il Signore chiede altro. Quando capiamo che quella è la volontà di Dio, non c’è più da lamentarci, dobbiamo semplicemente farla.

Peraltro, sto leggendo adesso che Carlo aveva letto molti libri su Marthe Robin; vi ricordate le passiflore eucaristiche? Ecco, guardate, Carlo l’ammirava molto; questo non lo sapevo, lo sto vedendo adesso, prima di concludere definitivamente la sua vicenda.

Ecco, io direi proprio di imparare anche da lui quel qualcosa che ci può aiutare ad essere veramente discepoli di Gesù; questa integrità della fede, che ci fa essere comunque sempre estranei al mondo; e, per certi versi, forse non solo al mondo.

Benedicat vos omnipotens Deus, Pater, et Filius, et Spiritus Sanctus.
Amen
Dio ci benedica e la Vergine ci protegga.
Sia lodato Gesù Cristo sempre sia lodato.

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