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Rivolgiamo lo sguardo alla Beata Vergine Maria, Madre di Dio

Maria Santissima Madre di Dio

Omelia

Pubblichiamo l’audio di un’omelia sulle letture di venerdì 1 gennaio 2016 (S. Messa prefestiva).

Predicatore: p. Giorgio Maria Faré, OCD

Ascolta la registrazione:

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Testo della meditazione

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Rivolgiamo lo sguardo alla Beata Vergine Maria, Madre di Dio

Sia lodato Gesù Cristo!

Sempre sia lodato!

Abbiamo la grazia questa sera di essere qui, tutti riuniti, a rendere gloria a Dio (per questo poi canteremo il Te Deum), a lodare Dio, a ringraziare Dio, ad adorare Dio, attraverso la Vergine Maria, per tutte le grazie e i doni che ci ha fatto quest’anno, a partire dalla grazia di poter riceverLo nella Santissima Eucarestia, la grazia di ricevere la Sua misericordia, il Suo perdono nel Sacramento della Penitenza, la grazia di averci dato ancora del tempo per pentirci dei nostri peccati e per far tesoro del Suo amore, per poterLo incontrare nel Santissimo Sacramento presente nel tabernacolo, e per tutte le grazie che ciascuno di noi nel suo cuore sa di aver ricevuto da Dio in questo anno e in tutti questi anni della nostra vita.

Sono tantissime, e molte di queste grazie noi neppure le riconosciamo, neppure ci accorgiamo di tutte le grazie che Dio ci ha fatto e spesse volte non Lo ringraziamo, viviamo come se tutto dipendesse da noi.

Questa è anche la Messa prefestiva, non solo la Messa conclusiva di questo anno 2015, ma è anche la Messa prefestiva della Solennità della Madre di Dio, siamo oramai nei primi vesperi della Solennità della Madre di Dio, che è il primo di gennaio.

Chissà perché quando si dice “primo di gennaio” viene in mente Capodanno, il veglione e il giorno della pace.

Il primo di gennaio, innanzitutto, non è né il Capodanno né il veglione né il giorno della pace, il primo di gennaio è il giorno della Solennità della Madre di Dio. Punto.

Innanzitutto, è questo, tutto il resto viene di conseguenza, ma se non c’è questo, non c’è pace, non c’è festa, non c’è nulla.

Allora, magari sarebbe bello che questa sera non esaurissimo tutte le nostre forze ed energie semplicemente per fare una grande festa, una grande cena, un grande veglione, a tirare chissà che orario e per chissà quale ragione, e poi, il giorno della Madre di Dio, svegliarci con la bolla al naso, pieni di sonno, a mezzogiorno o alla una, un po’ traballanti, un po’ stomacati, speriamo non brilli, quindi rovinando questa Solennità e iniziando male l’anno nuovo (il detto dice: “Chi ben comincia è a metà dell’opera”) e rovinandoci l’opportunità di stare un po’ in preghiera. Non disperdiamo la grazia sacramentale della confessione che abbiamo ricevuto in questi giorni, vivendo stasera contro la Legge di Dio!

Dobbiamo innanzitutto rivolgere il nostro sguardo alla Beata Vergine Maria, che oggi viene riconosciuta e acclamata come la Madre di Dio; persino Lutero, povero Lutero, che ha sbagliato tanto nella sua vita, persino lui, ha detto che non c’è titolo più grande, più onorifico, con il quale chiamare la Madonna, che, appunto, “Madre di Dio”.

Certo, detto questo, detto tutto!

Allora, se la Madonna è la Madre di Dio, va da sé che dobbiamo avere nei Suoi riguardi un amore tutto particolare, un affidamento tutto particolare, appunto perché è la Madre di Dio.

Se Dio l’ha scelta come Madre, e Dio non può sbagliare, vuol dire che meglio della Vergine Maria non c’era e non c’è nessuno, Lei è davvero la Prediletta dal Signore.

Allora questa è l’occasione per dire due parole anche sulla celebrazione che faremo il 10 di gennaio, per capire questa celebrazione.

Domenica 10 gennaio, la Festa del Battesimo di Gesù, alle 15,30, qui in chiesa, faremo questa celebrazione che è l’Atto di Consacrazione al Cuore Immacolato di Maria, soprattutto di tutte le famiglie, di tutti i bambini, anche quelli che stanno per nascere, delle mamme, in attesa e di desiderio, quelle che vorrebbero avere un bambino, e di tutti coloro che si vogliono consacrare al Cuore Immacolato di Maria.

Uno dice: «Qual è il senso di questo consacrarsi alla Vergine Maria?»

Beh, abbiamo detto che oggi è la Solennità della Madre di Dio, quindi Dio ha voluto passare attraverso la Vergine Maria per raggiungere l’uomo e San Luigi Maria Grignion de Montfort, nel suo bellissimo libro “Il Trattato della vera devozione alla Vergine Maria e Il Segreto di Maria”, che è una aggiunta a questo bellissimo libro, dice che non c’è atto o pratica d’amore più grande, di quello di consacrarsi al Cuore Immacolato di Maria, di darci totalmente alla Vergine Maria per poter essere totalmente di Gesù Cristo.

Oggi si passa da un estremo all’altro, c’è chi ha un amore alle volte un po’ strano, un po’ sentimentale nei confronti della Madonna, e quindi pensa che basta essere devoto della Vergine Maria per aver fatto tutto, ma devoto nel senso sbagliato però, in un senso appunto un po’ sentimentale, un po’ emozionale, non veramente cristico, non veramente cristiano, non veramente di Gesù.

Uno dice: «Vabbè, io dico il Rosario, io ho fatto il pellegrinaggio non so dove, e questo mi basta», poi magari vive una vita cristiana pessima.

Questo però non è possibile, non è una vera devozione alla Madonna.

Oppure c’è chi ha l’orticaria, ha una intolleranza, non alimentare ma spirituale, nei confronti della Vergine Maria. C’è gente che ha proprio una intolleranza: è incredibile da credersi e da dirsi, ma ci sono persone che sono intolleranti verso la Vergine Maria, a loro dà proprio fastidio, un po’ come al diavolo, che ha un fastidio enorme nei confronti della Vergine Maria; ci sono persone che hanno questa nevrosi (perché è un po’ una nevrosi), questa ossessione contro la Vergine Maria, per cui a loro dà fastidio, come se amare la Vergine Maria volesse dire non amare Gesù, che è una follia, perché nessuno ha mai amato Gesù tanto quanto la Vergine Maria, nessun Santo, nessuno.

Dopo Dio Padre, nessuno ha mai amato Gesù, tanto quanto sua Madre, la Vergine Maria.

Addirittura, c’è chi dice che la Vergine Maria è di ostacolo all’ecumenismo… Questo è perché uno è fuori di testa, ha perso il senno!

Allora io dico che gli asini volano, capito?

Come può la Vergine Maria essere di ostacolo all’ecumenismo?

Qualcuno dice: «Non dobbiamo parlare della Vergine Maria, perché se no i fratelli protestanti si risentono».

Peggio per loro!

Se si risentono mi dispiace per loro, ma non è che io devo calpestare mia madre perché un altro si risente… se si risente cambi strada, vada altrove!

La Vergine Maria non possiamo metterLa nel ripostiglio, perché qualcuno si sente leso, da non so che cosa!

Che male ha fatto la Vergine Maria? A chi fa male la Vergine Maria?

La Vergine Maria ha mai fatto male a qualcuno?

Se a qualcuno crea un problema, vabbè…

Sapete che, se qualcuno ha problemi agli occhi e non riesce a vedere il sole, si deve mettere delle lenti, non è che oscuriamo il sole; il sole splende, se tu hai dei problemi agli occhi, ti metti delle lenti scure per non vederlo, ce ne sono in giro tante…

In questo bellissimo Trattato, il Montfort dice di scegliere un giorno preciso nel quale consacrarsi e noi abbiamo scelto il 10.

Anche Padre Amorth, nel suo libro, dice che lui fa risalire la protezione che lui ha avuto durante tutti i suoi esorcismi (sapete che Padre Amorth ha fatto una vita di esorcista) a un fatto ben preciso, cioè a quando la sua mamma, da piccolo, lo portò da un Sacerdote per farlo consacrare alla Vergine Maria. Il demonio stesso negli esorcismi gli dice: «Io non ti posso toccare perché tu sei sotto la protezione della Grande Dama».

Il demonio non pronuncia mai il nome di Maria e non lo bestemmia mai (interessante questa cosa), non può, non gli è concesso dal Cielo.

Allora il Montfort dice di scegliere un giorno speciale (e potrebbe essere il 10) per offrirvi, per consacrarvi e per sacrificarvi spontaneamente per amore, senza timore, interamente, senza riserva, e consacrare tutto.

Ci sarà questa bellissima formula, avremo i ceri accesi per fare memoria del Battesimo, per dare tutto alla Vergine Maria.

Dare tutto perché?

Per chiedere alla Madonna di proteggere tutto quello che noi abbiamo, per chiedere alla Madonna di conservare i nostri meriti, le nostre virtù, ciò che il Signore ci ha donato, la nostra famiglia, la nostra salute, la grazia di Dio che abbiamo ricevuto, la santità a cui aspiriamo. Tutto questo noi chiediamo alla Madonna di tenerlo Lei fra le Sue mani e di proteggerlo.

Addirittura, lui dice: «Date alla Vergine Maria anche il valore dei vostri meriti».

Santa Teresa di Gesù Bambino scrive che i nostri meriti agli occhi di Dio non hanno nessun valore, sono cosa sporca, nel senso che è sporcata dal nostro orgoglio, dal nostro amor proprio, dai nostri peccati, dalla nostra infedeltà, sono poca cosa davanti a Dio questi meriti.

Invece il Montfort dice: «No, se voi li mettete nella mano della Madonna avranno un valore immenso, perché la Madonna li custodisce, li rende preziosi, li presenta al Signore sotto una veste e una luce nuova, diversa».

Quante volte nelle nostre famiglie si sente aria di divisione, quante volte si sente aria di litigio (magari anche nel giorno di Natale si è litigato), si sente aria di distanza, di freddezza, anche di poca fede!

Perché non offrire, non consacrare, la nostra famiglia al Cuore Immacolato di Maria?

Quanta ansietà portiamo nel cuore…e perché non consacrarci alla Vergine Maria?

Perché non chiedere alla Madonna di essere Lei, da quel giorno, la padrona della nostra casa?

San Bernardo scrive questa frase: «Non è giusto che la grazia torni al Suo Autore per lo stesso canale, per il quale ci è stata trasmessa? Come il Verbo si è incarnato attraverso il canale, che è la Vergine Maria, non è forse giusto che noi torniamo al Padre, attraverso il medesimo canale?»

Il Montfort scrive che nessun ordine religioso si lega così tanto, senza voto alcuno, come coloro che fanno l’Atto di Consacrazione alla Madonna.

Siamo andati anche a ricomprare le Medaglie Miracolose della Madonna a Rue du Bac, che daremo il giorno 10 a chi si consacrerà, per avere anche un segno tangibile.

Proprio prese nel Suo Santuario della Madonna della Medaglia Miracolosa per avere un segno tangibile da portare al collo, perché sapete che la Medaglia Miracolosa non si porta nel portafoglio, non si tiene in borsetta tra i fazzoletti e i soldi, no, no.

La Medaglia Miracolosa, la Madonna ha detto che va portata al collo, o al collo, o niente, non si porta.

La Madonna chiede che venga portata al collo; siccome al collo portiamo tante cianfrusaglie, allora possiamo togliere le cianfrusaglie e mettere la Medaglia Miracolosa.

Si chiama Miracolosa, non perché l’ha chiamata così la Madonna, ma perché è la Medaglia che ha fatto più miracoli in assoluto, ha avuto una diffusione incredibile.

Noi quel giorno la daremo, benedetta, proprio perché rimanga come simbolo, come segno (non è un talismano per questo non si porta nel portafoglio, non è un oggetto di superstizione), la si porta al collo, sul petto, per dire che il nostro cuore batte per amare la Vergine Maria, per amare il Sacro Cuore di Gesù e di Maria, che sono rappresentati sulla Medaglia, perché ci siamo consacrati a questa Madonna!

Pensate che bello che è, per Gesù, vedere il popolo cristiano che accorre alla Vergine Maria (come fece Giovanni Paolo II, “Totus tuus”, tutto di Maria, tutto mariano).

Qual è quel figlio che non rimane felice nel vedere che le persone, i suoi amici, amano sua madre?

Uno, se entra in casa e non ci saluta, può anche dimenticarsi di salutare noi, ma se vediamo che saluta la nostra mamma, che porta un regalo alla nostra mamma, che fa un gesto di affetto, che le porta un fiore, noi siamo più contenti ancora.

Immaginiamoci Gesù, che gioia porta nel cuore vedendo che noi ci consacriamo alla Vergine Maria…

Abbiamo adesso nove giorni di attesa a questo giorno del 10, usiamo questi giorni come una novena, per prepararci, per chiedere alla Madonna di preparare il nostro cuore, per chiedere alla Madonna di sgombrarlo, di farci luce, di farci capire tutto ciò che in noi non va e poterci così consacrare a Lei.

Sia lodato Gesù Cristo!

Sempre sia Lodato!

Letture del giorno

MARIA SANTISSIMA MADRE DI DIO

Prima lettura

Nm 6, 22-27 – Porranno il mio nome sugli Israeliti, e io li benedirò.

Il Signore parlò a Mosè e disse: «Parla ad Aronne e ai suoi figli dicendo: “Così benedirete gli Israeliti: direte loro:
Ti benedica il Signore
e ti custodisca.
Il Signore faccia risplendere per te il suo volto
e ti faccia grazia.
Il Signore rivolga a te il suo volto
e ti conceda pace”.
Così porranno il mio nome sugli Israeliti e io li benedirò».

Salmo responsoriale

Sal 66

Dio abbia pietà di noi e ci benedica.

Dio abbia pietà di noi e ci benedica,
su di noi faccia splendere il suo volto;
perché si conosca sulla terra la tua via,
la tua salvezza fra tutte le genti.

Gioiscano le nazioni e si rallegrino,
perché tu giudichi i popoli con rettitudine,
governi le nazioni sulla terra.

Ti lodino i popoli, o Dio,
ti lodino i popoli tutti.
Ci benedica Dio e lo temano
tutti i confini della terra.

Seconda lettura

Gal 4,4-7 – Dio mandò il suo Figlio, nato da donna.

Fratelli, quando venne la pienezza del tempo, Dio mandò il suo Figlio, nato da donna, nato sotto la Legge, per riscattare quelli che erano sotto la Legge, perché ricevessimo l’adozione a figli.
E che voi siete figli lo prova il fatto che Dio mandò nei nostri cuori lo Spirito del suo Figlio, il quale grida: Abbà! Padre! Quindi non sei più schiavo, ma figlio e, se figlio, sei anche erede per grazia di Dio.

Canto al Vangelo

Ebr 1,1.2

Alleluia, alleluia.
Molte volte e in diversi modi nei tempi antichi
Dio ha parlato ai padri per mezzo dei profeti;
ultimamente, in questi giorni,
ha parlato a noi per mezzo del Figlio.
Alleluia.

Vangelo

Lc 2,16-21 – I pastori trovarono Maria e Giuseppe e il bambino. Dopo otto giorni gli fu messo nome Gesù.

In quel tempo, [i pastori] andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia. E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro.
Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori. Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore.
I pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com’era stato detto loro.
Quando furono compiuti gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome Gesù, come era stato chiamato dall’angelo prima che fosse concepito nel grembo.

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