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Il Sacerdote non si appartiene, di Mons. Fulton Sheen: 17° parte

Meditazione

Pubblichiamo l’audio di una meditazione di domenica 20 giugno 2021

Predicatore: p. Giorgio Maria Faré, OCD

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Il Sacerdote non si appartiene, di Mons. Fulton Sheen: 17° parte

Eccoci giunti a domenica 20 giugno 2021. Abbiamo ascoltato il Vangelo della Santa Messa di oggi, tratto dal capitolo IV di San Marco, versetti 35-41.

Quando Gesù è nella nostra vita non dobbiamo temere nulla, neanche quando tutto va al contrario. Dobbiamo imparare ad avere quella fede tale per cui diciamo: “Se c’è Gesù basta, c’è tutto, non ci serve altro.”

 

Continuiamo la meditazione del nostro testo di Fulton Sheen “Il Sacerdote non si appartiene”. Oggi affrontiamo un tema importante, il capitolo quinto, che è il grande tema dello Spirito Santo. Si parla troppo poco dello Spirito Santo, non c’è un riferimento continuo allo Spirito Santo. In realtà, come vedremo, è colui che Gesù ci ha mandato, che ci ha lasciato, è colui che permette la santificazione nella Chiesa in tutti i suoi membri, è colui che consente che si realizzino tutti i Sacramenti, è importantissimo.

Lo Spirito Santo e il Sacerdote

“Poiché il sacerdote è un alter Cristus, egli deve conoscere la parte avuta dallo Spirito nella vita del Cristo.

In ogni istante della sua vita terrena, il Salvatore fu totalmente sotto la guida dello Spirito. Proprio come l’alito di Dio mosse le acque ai primi albori della creazione e il Signore disse: «Vi sia luce!» (Gen 1,3), così lo Spirito Santo operò in Maria nell’istante stesso dell’Incarnazione.”

Lo Spirito Santo segna fin dall’inizio la vita di Gesù, è per opera dello Spirito Santo che la Vergine Maria concepì.

“Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell’Altissimo. Colui che nascerà sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio (Le 1, 35).

Nel giorno del suo Battesimo si vide:

lo Spirito discendere su di lui come una colomba (Me 1,10).

E tornò dal Giordano:

Gesù, pieno di Spirito Santo… e fu condotto dallo Spirito nel deserto dove, per quaranta giorni, fu tentato dal diavolo… (Le 4, 1-2).”

Vedete come lo Spirito Santo è costantemente all’opera nella vita di Gesù.

“Mentre le corde del suo cuore vibrano ancora in risposta alla voce del cielo, Egli è chiamato dallo Spirito nel deserto. Anche Saulo, nel mattino della sua vita in Cristo, fu mandato per tre anni in Arabia. Forse che il carattere non si consolida mediante la lotta diretta e personale con le forze sia del bene che del male?

«Nessuno sarà incoronato, se non abbia lottato… ». Per volere dello Spirito egli fu condotto nel deserto onde essere messo alla prova. Come Mosè a Madian, come Davide nei pressi di Betlemme, come Elia nei pressi di Oreb, il Salvatore è condotto dallo Spirito in un luogo di ritiro. Davide deve affrontare Golia da solo prima di incontrarsi con gli eserciti dei Filistei. Ogni Sacerdote deve conquistare la vittoria spirituale da solo e dentro di sé prima di poter ripetere quella vittoria nella vita altrui.”

Lo Spirito è Colui che opera, è Colui che sta all’opera, ed è Colui che, di fatto, oltre a guidare, chiama anche alla prova. La prova non è una cosa che va contro all’amore, perché l’amore prova, non esiste un amore che non provi, perché è solo nel momento della prova che tu puoi renderti consapevole di essere veramente innamorato. La tentazione, già ve lo dissi, non è altro che una proposta alternativa, è l’alternativa alla proposta dello Spirito Santo. Lucifero si propone come un’alternativa, sta a me decidere se ascoltarlo oppure no, questa è la prova. Posto nell’alternativa io decido di seguire lo Spirito Santo, esattamente quello che fa Gesù nel deserto e in tutta la sua vita, si lascia guidare e vince sul diavolo che lo viene a provare. 

La cosa interessante è che noi diciamo: “Ma Dio non può mettere alla prova.” In realtà non è tanto Dio che mette alla prova, quanto il fatto che Dio permette che o il demonio, o la carne, la tua persona, e tutto ciò che è segnato dal peccato originale, o il mondo, tutto ciò che è contrario a Dio, giochino la tua partita davanti a te. Come se il Signore dicesse: “Io ti ho detto quello che è giusto che sia, adesso tu vieni posto nell’alternativa da una delle tre realtà, e tu deciderai.” Quindi, alla fine, chi mette alla prova sono il demonio, la carne e il mondo e Dio lo permette. Ma se non lo dovesse permettere, come potremmo dirci liberi?

Siamo noi che costringiamo gli altri a mangiare le “more”, Dio non costringe nessuno a mangiare le “more”, né le “more”, né nessun altro frutto. Dio ti dice: “A me piacciono i mirtilli, ti dico che sono buonissimi, ti sconsiglio di mangiare l’amanita falloide, se la vuoi mangiare, mangiala, morirai, ma io non voglio obbligarti.”

Il mondo invece obbliga, il demonio obbliga, la carne obbliga. È una differenza sostanziale. Lo Spirito Santo è tanto arricchente, liberante, quanto invece Luciferoè il contrario. 

“Ogni Sacerdote deve conquistare la vittoria spirituale”

Innanzitutto devi vincere tu, Sacerdote, devi fare tu la tua guerra, la tua battaglia, e poi potrai aiutare gli altri.

“In seguito, i doni occorrenti alla sua missione sulla terra gli furono comunicati attraverso la stessa fonte. Isaia lo aveva profetizzato:

Un germoglio spunterà dal tronco di lesse, un virgulto germoglierà dalle sue radici. Su di lui si poserà lo spirito del Signore, spirito di sapienza e di intelligenza, spirito di consiglio e di fortezza, spirito di conoscenza e di timore del Signore (Is 11,1-2).”

Ogni giorno, al mattino, appena celebrata la Messa, due delle preghiere che recito come ringraziamento sono allo Spirito Santo: una è “l’Atto di Consacrazione allo Spirito Santo” e l’altra è “l’Atto di invocazione per ricevere i doni dello Spirito Santo”. Perché, altrimenti, dove andiamo? Se non ci consacriamo allo Spirito Santo, chi ci dà la Sapienza, la fortezza, l’intelligenza, il consiglio, il timore di Dio, l’intelletto, la pietà? Chi ce li dà? Dio apposta ha mandato lo Spirito Santo, il Suggeritore, il Consolatore, lo Spirito di Verità. 

“Dopo aver messo in fuga il tentatore, Egli fece ritorno alla città di Nazareth e nella sinagoga lesse la lezione fissata per quel giorno, parafrasando Isaia (Is 1-2) e dimostrando con le sue prime parole che ogni sua azione, in special modo la preghiera, era opera dello Spirito.”

Interessante, quando Gesù prega c’è tutta la Trinità lì. 

“Dal conflitto era emerso non indebolito, bensì rafforzato.

Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l’unzione, e mi ha mandato per annunziare ai poveri un lieto messaggio, per proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; per rimettere in libertà gli oppressi, e predicare un anno di grazia del Signore (Le 4,18-19).

Più tardi è per mezzo dello Spirito che egli sconfigge il più potente dei nemici:

Ma se io scaccio i demoni per virtù dello Spirito di Dio (Mt 12, 28).

Il male si sconfigge con lo Spirito, non con le lamentele e gli sproloqui.”

Verissimo. Vuoi sconfiggere il demonio? Vuoi sconfiggere la tentazione, il male? Invoca lo spirito Santo, chiama lo Spirito Santo, il demonio fugge la presenza dello Spirito Santo.

 “E attribuire la vittoria a qualsiasi potere che non sia lo Spirito è bestemmia. Poi viene la parte sostenuta dallo Spirito nella Crocifissione, una verità sublime che troppo spesso è dimenticata.

… quanto più il sangue di Cristo, che con uno Spirito eterno offrì se stesso senza macchia a Dio (Eb 9,14).

Egli è sia Sacerdote che Vittima per mezzo dello Spirito, l’unico che possa compiere tale unità in Lui, o in noi. E altresì lo Spirito che conferisce al sacrificio un’efficacia eterna. Lo Spirito ci aiuta a superare la difficoltà creata dal fatto che il sacrificio di Nostro Signore si svolse su un monte, e ciò nonostante appartiene a un santuario celeste. Ed è lo Spirito che, indipendentemente dal tempo e dal luogo, ci rende possibile rinnovare quotidianamente il Calvario.”

La Santa Messa è opera dello Spirito Santo.

“Anche nella sua Risurrezione e nella sua discesa al Limbo lo Spirito sostenne una parte.

Anche Cristo è morto una volta per sempre per i peccati, giusto per gli ingiusti, per ricondurvi a Dio; messo a morte nella carne, ma reso vivo nello spirito. E in spirito andò ad annunziare la salvezza anche agli spiriti che attendevano in prigione (1Pt 3, 18-19).”

Questa è Parola di Dio, tutte cose che noi non sentiamo più, che non predica più nessuno, ma sono scritte qui. Io vi leggo quello che è scritto qui da questo Vescovo meraviglioso.

“Proprio lo Spirito Santo è all’opera per trasfondere all’umanità, soprattutto attraverso il sacerdozio, i meriti della Redenzione. Anche il preannunzio della nostra salvezza fu dato per mezzo dello Spirito Santo.

San Pietro, rievocando le profezie, dice che contemplavano la venuta del Cristo attraverso lo Spirito:

Su questa salvezza indagarono e scrutarono i profeti che profetizzarono sulla grazia a voi destinata cercando di indagare a quale momento o a quali circostanze accennasse lo Spirito di Cristo che era in loro, quando prediceva le sofferenze destinate a Cristo e le glorie che dovevano seguirle (1Pt 1,10-11).”

Tutta la vita di Gesù è intessuta di Spirito Santo. E noi? Quando invochiamo lo Spirito Santo?

Un’altra cosa che, ad esempio, a me piace molto fare alla sera è recitare come prima preghiera del saluto serale a Dio, prima di andare a riposare, il Veni Creator o il Veni Sancte Spiritus. 

C’è una Beata della quale io vi parlerò, ma lo sto programmando per l’anno prossimo. L’anno prossimo, per la Quaresima, vi farò quel bellissimo testo che poi vi dirò. Preparatevi: sarà una Quaresima di fuoco puro! Chi entrerà in quella Quaresima con quel testo, uscirà completamente cambiato. O uscirà o cambierà, perché è un testo mozzafiato, e questo lo vedremo nella Quaresima dell’anno prossimo. Sempre l’anno prossimo, a Dio piacendo, per la Novena di Pentecoste vorrei parlarvi della Beata Elena Guerra. 

Quest’anno non l’ho fatto perché ho voluto fare tutto il mese Mariano Eucaristico e quindi ho portato avanti tutto il libro di don Barbieri. Ci tenevo a fare tutti i 31 giorni completi. Ho voluto consacrare questo mese di maggio totalmente al Cuore Immacolato di Maria e totalmente all’Eucarestia, mi sono sentito in cuore di viverlo così, almeno una volta nella vita: fare 31 giorni tutti consacrati alla Vergine Maria, un mese intero tutto dedicato a Lei. Purtroppo bisogna fare delle scelte. L’anno prossimo, invece di fare il mese tutto dedicato alla Vergine Maria ,vi parlerò della Beata Elena Guerra, che sto già studiando e preparando, che fu colei che poi accolse, conobbe Santa Gemma Galgani da ragazza. Una Beata e l’altra Santa, due meravigliose figure che si interfacciano, si conoscono, poi la Beata Elena Guerra la educherà, c’è tutta una storia particolare, e la Beata Elena Guerra avrà, come vedrete, una storia incredibile sulla rivalutazione dello Spirito Santo, soprattuto con i Papi, in particolare con Leone XIII che le darà un credito incredibile. Lei è stata una donna totalmente dedicata allo Spirito Santo. Farò questa novena allo Spirito Santo introducendovi agli scritti della Beata Elena Guerra, ve li spiegherò, vi farò vedere le cose più importanti, da sottolineare, e faremo la Novena che ha consigliato di fare lei su un libretto particolare, tanto apprezzato dai Papi, che lei ha consegnato al Papa. Non vi dico la fatica per trovare questo libretto! Vi farò avere tutti i giorni della Novena con questo libretto, così la faremo insieme.

Tutto questo per dire quanto è importante lo Spirito Santo, pregate ogni giorno lo Spirito Santo, invochiamolo ogni giorno, chiediamo allo Spirito Santo di tenerci sotto alle sue Ali, di continuare a visitarci, di darci la grazia, di suggerirci, di consolarci e quant’altro.

“Grazie allo Spirito, i profeti preannunciarono il Cristo; grazie allo Spirito, gli Apostoli ci narrarono di Lui. Coloro che hanno lo Spirito sanno che il Cristo è il centro dell’universo; che tutta la storia fino al momento dell’Incarnazione guardava a lui; che tutta la storia dal momento dell’Ascensione è una preparazione per la sua seconda venuta. Taluni studiosi moderni nelle Scritture non vedono che un «mito»; Pietro ci dice di riconoscere in esse lo Spirito. Come lo Spirito operò nell’annunciare il Cristo, così è lo Spirito che opera nel continuare il Cristo. La notte dell’Ultima Cena, Nostro Signore disse ai suoi sacerdoti che il Padre avrebbe inviato lo Spirito nel suo nome (Gv 14, 26). Dopo la Risurrezione, Egli alitò su di essi dicendo:

Ricevete lo Spirito Santo (Gv 20, 22).

Si direbbe quasi che nel mistero della Redenzione ognuna delle Persone della Santissima Trinità si celi dietro l’altra. Il Figlio si cela dietro il Padre, perché è il Figlio che rivela il Padre. Analogamente, noi non avremmo mai conosciuto l’amore del Padre se Egli non avesse mandato il suo Spirito. Il Figlio anche si nasconde dietro lo Spirito Santo, perché è attraverso lo Spirito Santo che noi comprendiamo che Gesù è il Signore. Fu lo stesso Gesù a insistere su questo aspetto. Egli sottolineò che sarebbe stato lo Spirito Santo a rivelare Lui.

All’Ultima Cena, Nostro Signore spiegò il molo dello Spirito Santo nella vita dei suoi sacerdoti. Appena detto loro che sarebbero stati perseguitati come lo era stato Lui, Egli spiega che lo Spirito, pur non manifestandosi visibilmente come Lui sotto forma umana, avrebbe fatto sì che comprendessero ciò che aveva detto loro:

Quando verrà il Consolatore che io vi manderò dal Padre, lo Spirito di verità che procede dal Padre, egli mi renderà testimonianza (Gv 15, 26).”

Il consolatore. Già vi dicevo nei giorni scorsi, chi di noi non ha bisogno di essere consolato? Invece di andare a consolarci “altrove”: davanti alla televisione, bevendo il vino, la grappa, i liquori, mangiando fino a morire, andando a ballare, buttandoci nella pornografia, nell’impurità, o in qualsiasi altro modo assurdo, consoliamoci invocando lo Spirito Santo. 

“È lo Spirito che dice al Sacerdote tutta la portata dell’opera che deve svolgere via via che i giorni si susseguono, che nuovi problemi sorgono, che nuovi nemici prendono a odiare. Il significato della vita di Cristo si arricchirà di nuove dimensioni mai prima neanche sognate e lo Spirito gliele renderà chiare. Questa testimonianza interiore del valore e della profondità del Cristo sarà il nostro sostegno in un mondo ostile. La nostra conoscenza della Vita di Cristo non sarà confinata entro i limiti ristretti di Betlemme e di Gerusalemme.

Egli mi glorificherà, perché prenderà del mio e ve l’annunzierà (Gv 16,14).”

Noi dobbiamo invocare continuamente lo Spirito Santo, perché è Lui che poi ci apre la strada.

“Glorificare od onorare il Cristo significa rendere manifesta la perfezione nascosta nella sua natura umana dopo che Egli è stato ammesso alla partecipazione totale della potenza e della gloria del Padre. E qualcosa che la mente umana non può né concepire né apprendere. Penetrare il mistero è opera dello Spirito del Cristo glorificato.

Coloro che dicono di volere unicamente il «Gesù dei Vangeli» dimenticano che i Vangeli parlano della rivelazione totale di Nostro Signore attraverso il suo Spirito. Egli stesso proclamò l’incompletezza della sua parola, insistendo sul fatto che una conoscenza più esauriente sarebbe venuta in seguito.

Se Nostro Signore fosse rimasto sulla terra, Egli sarebbe stato un esempio da seguire. Lasciando la terra per il cielo, Egli diventa una vita da vivere. Questa è la ragione per la quale è meglio che se ne sia andato.”

Ci fermiamo qui, domani vedremo: “Lo Spirito Santo che rivela  Gesù”.

Tema: Cuore Eucaristico di Gesù abbiate pietà di noi.

Fioretto: Moltiplicate gli atti di fede nell’amore del Cuore Eucaristico di Gesù, supplicandolo affinché sia più conosciuto ed amato.

Ossequio: Ponete un’immagine del Cuore Eucaristico di Gesù in un posto di onore nella vostra casa.

Non sopra lo sgabuzzino, o chissà dove. No, in un posto bello, solenne, che uno appena entra lo vede, Lui è il Re.

Giaculatoria: Cuore Eucaristico, – mite ed umile,

richiama i prodighi – in un ovile.

Benedicat vos omnipotens Deus, Pater, et Filius, et Spiritus Sanctus. Amen. Sia lodato Gesù Cristo, sempre sia lodato.

 

Dio ci benedica e la Vergine ci protegga.

 

XII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – ANNO B

VANGELO (Mc 4, 35-41)
Chi è costui, che anche il vento e il mare gli obbediscono?

In quel tempo, venuta la sera, Gesù disse ai suoi discepoli: «Passiamo all’altra riva». E, congedata la folla, lo presero con sé, così com’era, nella barca. C’erano anche altre barche con lui.
Ci fu una grande tempesta di vento e le onde si rovesciavano nella barca, tanto che ormai era piena. Egli se ne stava a poppa, sul cuscino, e dormiva. Allora lo svegliarono e gli dissero: «Maestro, non t’importa che siamo perduti?».
Si destò, minacciò il vento e disse al mare: «Taci, calmati!». Il vento cessò e ci fu grande bonaccia. Poi disse loro: «Perché avete paura? Non avete ancora fede?».
E furono presi da grande timore e si dicevano l’un l’altro: «Chi è dunque costui, che anche il vento e il mare gli obbediscono?».

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