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Effetti della devozione a Maria Santissima

Acrostico VITA

Omelia

Pubblichiamo l’audio di un’omelia sulle letture di venerdì 1 gennaio 2016 (S. Messa del giorno).

Predicatore: p. Giorgio Maria Faré, OCD

Ascolta la registrazione:

Per motivi di intenso traffico non ci è possibile rendere disponibile l’ascolto dei file audio direttamente dal nostro sito. Se hai dubbi su come fare, vai alle istruzioni per l’ascolto delle registrazioni.

Approfondimenti

[vc_cta h2=”Consacrazione alla Beata Vergine Maria” h4=”secondo S. Luigi Maria Grignion de Montfort” shape=”square” add_button=”bottom” btn_title=”Scarica in formato pdf” btn_style=”flat” btn_color=”orange” btn_link=”url:https%3A%2F%2Fwww.veritatemincaritate.com%2Fwp%2Fwp-content%2Fuploads%2F2015%2F12%2FImmaginetta-consacrazione-Montfort.pdf||target:%20_blank”]

“Io, peccatore infedele, rinnovo oggi e ratifico nelle tue mani, o Maria Immacolata, i voti del mio Battesimo. Rinunzio per sempre a satana, alle sue seduzioni e alle sue opere e mi do interamente a Gesù Cristo, la Sapienza incarnata, per portare la mia croce dietro a Lui tutti i giorni di mia vita.

E affinché io gli sia più fedele che nel passato, ti scelgo oggi, o Maria, alla presenza di tutta la Corte celeste, per mia Madre e Padrona. A Te, come uno schiavo, io abbandono e consacro il mio corpo e l’anima mia, i miei beni interni ed esterni e il valore stesso delle mie buone opere passate, presenti e future, lasciandoti un intero e pieno diritto di disporre di me e di tutto ciò che mi appartiene, senza eccezione, a tuo piacimento, alla maggior gloria di Dio nel tempo e nella eternità.  Amen.”

[/vc_cta][vc_cta h2=”Il trattato della vera devozione alla Santa Vergine” h4=”di S. Luigi Maria Grignion de Montfort” shape=”square” add_button=”bottom” btn_title=”Leggi online” btn_style=”flat” btn_color=”orange” btn_link=”url:http%3A%2F%2Fwww.monasterovirtuale.it%2Fi-classici-della-spiritualita-cattolica%2Fs.-luigi-maria-grignion-da-montfort-trattato-della-vera-devozione-alla-santa-vergine%2Ftutte-le-pagine.html||target:%20_blank”]

E’ dunque molto importante conoscere anzitutto le false devozioni alla Vergine Santa per evitarle, e quella vera per abbracciarla. In secondo luogo, tra le tante e diverse pratiche della vera devozione alla Santa Vergine, bisogna conoscere quella che è la più perfetta e gradita alla Santa Vergine, la più gloriosa per Dio e la più santificante per noi, per impegnarci a viverla.”

(S. Luigi Maria Grignion de Montfort)

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[vc_cta h2=”Le apparizioni della Vergine a Rue du Bac e la Medaglia Miracolosa” shape=”square” add_button=”bottom” btn_title=”Vai al nostro speciale sulla Medaglia Miracolosa” btn_style=”flat” btn_color=”orange” btn_link=”url:http%3A%2F%2Fwww.veritatemincaritate.com%2F2015%2F11%2Fle-apparizioni-della-madonna-della-medaglia-miracolosa-a-rue-du-bac-parigi%2F||target:%20_blank”]Medaglia Mirac 4[/vc_cta]
[vc_cta h2=”I primi venerdì e sabati del mese” shape=”square”][one_fourth]Icona del volantino sulla devozione dei primi venerdì e sabati del mese[/one_fourth] [three_fourth_last]La comunione riparatrice nei primi venerdì e primi sabati del mese, in onore rispettivamente del Sacro Cuore di Gesù e del Cuore Immacolato di Maria Santissima, è stata richiesta proprio da Gesù e dalla Madonna in apparizioni riconosciute dalla Chiesa.

Clicca sull’immagine a sinistra per scaricare il pieghevole che spiega in cosa consiste la comunione riparatrice nei primi venerdì e dei primi sabati del mese e perché questa pratica è importante.

Per saperne di più clicca sui pulsanti arancioni qui sotto, ti porteranno a due pagine nelle quali l’origine e la pratica di queste devozioni sono spiegate in maniera più estesa.[/three_fourth_last]

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Testo della meditazione

Scarica il testo della meditazione

Effetti della devozione a Maria Santissima

Sia lodato Gesù Cristo!

Sempre sia lodato!

Per grazia di Dio, questa mattina siamo qui riuniti a festeggiare. Questa è la vera festa: la preghiera. La preghiera è la vera festa e la Santa Messa è il culmine della liturgia, è il culmine della vita cristiana, è il culmine di tutti i Sacramenti, come dice San Tommaso d’Aquino.

Qui, oggi, adesso, in questo momento, noi stiamo festeggiando il primo giorno dell’anno, perché stiamo festeggiando la Beata Vergine Maria, salutata, onorata, venerata, acclamata con il titolo di “Madre di Dio”, il titolo più bello che noi possiamo riconoscere alla Vergine Maria.

Siamo qui questa mattina, oggi è anche il primo venerdì del mese e domani il primo sabato del mese; quindi, possiamo dire che questo anno è iniziato sotto l’aurora dei Sacratissimi Cuori di Gesù e di Maria.

Potremmo vedere quest’anno (che è l’anno della Divina Misericordia) iniziare proprio con il Sacro Cuore di Gesù; quindi, il nostro primo pensiero oggi va alla Vergine Maria e va al Sacro Cuore di Gesù, visto che Gesù ha chiesto a Santa Margherita Maria Alacoque la pratica dei primi nove venerdì del mese, assicurando quella grande promessa, che coloro che li faranno bene moriranno in grazia di Dio, avranno il conforto dei Sacramenti, della Sua presenza.

L’inizio dei primi cinque sabati con domani…

Sarebbe bello iniziare quest’anno dicendo: «Ecco, quest’anno voglio ascoltare quello che ha chiesto Gesù, voglio fare i primi nove venerdì del mese, fatti bene, voglio fare i primi cinque sabati del mese, fatti bene» e con settembre finiremmo tutti i nove venerdì e con maggio, bello, finiremmo i primi cinque sabati, tutti iniziati ai primi giorni dell’anno l’uno e il due.

Vogliamo in questa Santa Messa consacrare questo anno ai Sacratissimi Cuori di Gesù e di Maria, che oggi si mettono insieme.

La devozione alla Vergine Maria, scrivono i Santi, è la cosa più importante nella vita cristiana.

San Bernardo dice: «Se Dio ha scelto come canale, per raggiungere l’umanità, la Beata Vergine Maria, come possiamo noi uomini scegliere un canale diverso da questo, per raggiungere Dio?»

Senza parlare di Santa Teresa di Gesù Bambino, che aveva una devozione incredibile per il Rosario, senza parlare di Santa Teresa di Gesù, che al posto della Priora mette la statua della Vergine Maria.

Se pensiamo a San Luigi Maria Grignion de Montfort, che ha scritto quel bellissimo Trattato sulla vera devozione alla Vergine Maria, se pensiamo a San Massimiliano Kolbe, a San Francesco d’Assisi, a Santa Chiara, a Santa Gemma…

Se pensiamo a San Pio da Pietrelcina, neanche a parlarne, era tutto mariano.

San Giovanni Paolo II, “Totus tuus” aveva nello stemma.

Quindi la Vergine Maria troneggia sullo stemma, sulla bandiera, sulla vita di ciascun Santo, su ciascun amico di Gesù…perché è così.

San Luigi Grignion de Montfort dice che l’amore alla Vergine Maria è un segno chiaro di predestinazione, cioè è un segno chiaro di coloro che si stanno incamminando in modo serio verso il Paradiso, verso Dio.

Questa mattina vorrei fare memoria di un evento accaduto nel 2010.

I giornali fanno pubblicità di tante cose sciocche, ma di cose belle e importanti non dicono nulla, che invece sono quelle che formano l’anima delle persone.

Adesso ve lo dico e sono sicuro che molti di voi non lo sanno, anche io non lo sapevo, non mi è neanche arrivata questa voce qui.

Sarà che magari vivo un po’ fuori dal mondo, ma non credo, non mi è arrivata, non so a quanti di voi sia arrivata.

Nel 2010, il 13 di maggio, dopo 69 giorni, al buio, al freddo, alla fame, al pensiero di essere sepolti vivi e di morire di stenti, senza bere e senza mangiare, al buio totale, 33 minatori cileni, sono stati liberati, dopo essere rimasti imprigionati, chiusi, sottoterra per una frana, mentre lavoravano nelle miniere.

Questi 33 minatori (sulla cui storia a breve uscirà un film, che mi sembra si intitoli “I trentatré”) hanno fatto una cosa molto semplice: in quei 69 giorni si sono dedicati anima e corpo alla preghiera del Santo Rosario, non hanno fatto altro che pregare il Rosario.

Sapete che la Madonna a Fatima ha detto che il Rosario è l’arma che Lei ci lascia, con la quale, diceva Suor Lucia, si può fermare qualsiasi cosa: guerre, divisioni…

Con il Rosario è possibile cambiare qualsiasi cosa.

Questi uomini, minatori (che non erano teologi, non erano predicatori, non erano dottori della Sacra Scrittura, non erano preti, non erano esegeti, non erano moralisti, non erano teologi dogmatici, non erano niente, erano dei semplici padri di famiglia, con una semplice cultura cristiana, senza troppi orpelli), si dedicarono a pregare il Rosario e, in questa maniera, evitarono la disperazione, perché voi capite che 69 giorni…

Un mese è fatto da 30 giorni, due mesi sono 60 giorni, ecco, due mesi e un po’…ma tu non sai che starai lì 69 giorni, tu sai che sei dentro lì e che da lì probabilmente non uscirai mai più, perché sei sepolto vivo, nel buio totale.

Loro non sapevano che dopo 69 giorni tutto sarebbe andato bene, loro sapevano che erano lì e che con ogni probabilità da lì non sarebbero usciti più, senza luce, con pochissimo cielo e pochissima acqua, lì al buio e al freddo.

Noi dovremmo provare…

Immaginatevi quando siamo in casa, quando va via la luce, di sera, quale panico ci viene… andiamo a prendere una candela e, appena va via la luce, andiamo subito a sistemare la luce, perché abbiamo bisogno della luce, uno impazzisce al buio.

Loro si sono attaccati al Rosario e il 13 maggio 2010 sono stati liberati, “casualmente” proprio nella memoria dell’apparizione della Madonna a Fatima.

Sono rimasti tutti stupiti dal fatto che, appena sono stati riportati alla luce (ovviamente con il trauma dovuto agli occhi, perché dopo il buono totale per 69 giorni arrivare alla luce, voi capite che non è una passeggiata), mentre c’erano fuori le famiglie, i figli, le mogli, i parenti, gli amici che li aspettavano, con tutta la trepidazione, l’ansia, la voglia di rivederli, loro, la prima cosa che hanno fatto, appena arrivati in superficie, è stata quella di cadere in ginocchio, ringraziare la Vergine Maria e pregare la Madonna.

Quando io ho letto questa notizia (appena uscirà il film certamente lo andrò a vedere), mi è venuta in mente quella frase di Gesù, quando esulta nello Spirito e dice a gran voce: «Ti benedico Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli! Sì, o Padre, perché così è piaciuto a te!»

Questa è l’espressione di Gesù, che si recita, si cita e si legge soprattutto quando c’è la Festa di Santa Teresa di Gesù Bambino.

Ecco, quando ho letto questa storia, mi è venuta in mente questa espressione di Gesù e sto intuendo un pochino di più perché Gesù esulta nello Spirito, perché dice a gran voce questa espressione liberatoria, che ti fa dire: «Sì, adesso sto capendo che il Signore nasconde queste cose ai sapientoni e agli intelligentoni e le rivela invece a coloro che sono umili, a coloro che sono piccoli».

Allora, guardando a me stesso, mi dicevo: «Ma Giorgio… ma Giorgio, che cosa ti sono serviti tutti i tuoi studi di teologia?»

Settanta esami, proprio me li sono visti passare davanti agli occhi tutti, settanta esami in sette anni, licenza in teologia…

Pensavo: «Ma a cosa ti è servita tutta questa roba? A cosa è servita?»

Se non hai quella fede, quella roba è pattumiera, pattumiera pura, immondizia!

Non è servita a niente!

Tutto quello studio, tutta quella applicazione, tutto quel rigore scientifico, tutto quello spaccare il capello in quattro, tutta quella roba lì, a mio giudizio, personale e umilissimo, di uno che non conta niente, è pattumiera!

Se non si raggiunge quella fede, tutta questa cultura è immondizia!

È un intralcio, un peso, un inganno, foriera di presunzione e di gonfiamento, come dice San Paolo, e di impedimento a una vera comunione con Dio e a una vera devozione nei confronti della Madonna.

Noi dobbiamo stare molto attenti a non credere di sapere di più della Vergine Maria e di Gesù Cristo, noi non insegniamo niente a nessuno.

Questi 33 minatori, dei quali il mondo sa poco, non sa niente (e certamente non è stato detto dai telegiornali che questi qui, appena usciti, sono crollati in ginocchio a pregare, aspettando ad abbracciare i loro familiari, per pregare la Madonna e per ringraziarLa), hanno insegnato al mondo che la devozione alla Vergine Maria non salva solo l’anima, ma anche il corpo.

La Vergine Maria ha fatto questo miracolo incredibile di permettere la loro liberazione.

Pensiamo a San Massimiliano Kolbe, quando quel soldato gli strappò dalle mani la Corona del Rosario, che lui stava recitando, lo insultò e lo minacciò perché lui teneva questa Corona del Rosario in mano, e lui, sfidando i soldati nazisti, rischiando una pena gravissima, prese la Corona del Rosario, disse un’Ave Maria, e la baciò.

Noi neanche l’abbiamo in tasca…

Capito?

C’è gente che ha rischiato la vita per la Corona del Rosario, noi neanche l’abbiamo in tasca…

Se voi leggete la storia di Popieluszko, questo sacerdote polacco (che mi sembra sia stato beatificato o è in via di beatificazione, adesso non ricordo bene, comunque, se non è stato beatificato, verrà beatificato, e se è già beatificato, verrà poi canonizzato) è un grandissimo sacerdote, ha resistito in un modo incredibile contro il dominio comunista e ha fatto delle cose bellissime (han fatto anche un film su di lui).

Quando lo avevano catturato, mentre era seminarista, lo torturarono con l’annegamento, perché lui doveva sputare contro il Rosario e lui non lo ha fatto.

Questi lo buttavano dentro l’acqua ghiacciata e lo tenevano dentro fino quasi a farlo annegare…

Noi neanche la portiamo, la Corona del Rosario…

Santa Teresa di Gesù bambino la metteva al collo prima di andare a letto alla sera e insegnava alle sue sorelle a mettere tutte la Corona del Rosario al collo, prima di andare a letto alla sera.

Noi non la portiamo, perché la Madonna può dire quello che vuole…

Poi arriviamo a dire anche che la Madonna è un ostacolo l’ecumenismo… voi ditemi se si può essere più imbecilli a dire una cosa del genere!

Uno deve avere perso il senno completamente, per dire una frase del genere!

La Madonna è di ostacolo all’ecumenismo… ma da quando la Vergine Maria è di ostacolo a qualcuno?

La Vergine Maria sapete a chi è di ostacolo?

Al demonio e a tutti i suoi ministri e ai suoi figli, allora lì sì, perché Lei gli schiaccia la testa!

Se no, la Vergine Maria non è di ostacolo a nessuno!

La Vergine Maria è liberazione, è luce, è sole, è splendore, è aria, è libertà, è grazia, è bellezza!

La Vergine Maria eleva a Dio, la Vergine Maria conduce alla comunione con Dio!

Allora, guardando l’esempio di questi uomini, di questi Santi, non possiamo che iniziare quest’anno chiedendo alla Vergine Maria la grazia di avere nei Suoi riguardi una tenerissima devozione, di innamorarci di Lei, affinché Lei ci faccia innamorare di Gesù, questo lo dice il Montfort.

Per questa ragione vi consiglio di iniziare quest’anno, di non lasciar concludere questo primo giorno dell’anno e di fare ogni giorno l’Atto di Consacrazione al Cuore Immacolato di Maria secondo la formula del Montfort, che è una formula bellissima, che trovate su internet, con la quale ogni giorno, vi consacrate, ci consacriamo, al Cuore Immacolato di Maria.

Il Montfort, in quel libro piccolo ma denso, spiega perché è importante consacrarsi al Cuore Immacolato di Maria, ogni giorno.

Per questo il 10 di gennaio, alle 15,30, faremo questo Atto pubblico, solenne, in Santuario, qui a Monza, di Consacrazione di tutti, soprattutto dei bambini, delle famiglie, delle mamme in attesa, delle mamme di desiderio, di tutte le persone che lo desiderano, e daremo ancora la Medaglia Miracolosa originale, quella di Rue du Bac, presa là, come segno da portare al collo, perché la Madonna deve stare sul petto, così ha chiesto a Santa Caterina Labouré.

Lei vuole essere portata al collo, con la Sua Medaglia, perché vuol dire essere tutto Suo.

Per una ragione sola: come Lei era tutta di Dio, così noi, essendo tutti Suoi, abbiamo la garanzia che Lei ci plasmi, per essere tutti di Dio.

Consacrarsi vuol dire proprio questo.

Uno magari dice: «Eh… ma un bambino piccolo cosa capisce? Cosa lo porto a fare, che non capisce cosa vuol dire consacrarsi? Per un bambino infante, un bambino ancora nella pancia della mamma, cosa vuol dire consacrarsi alla Madonna?»

Ma scusate, ma se diamo il Battesimo a un bambino che è ancora piccolissimo!

La Consacrazione è meno del Battesimo, no?

Allora, come diamo il Battesimo, che è un Sacramento, così, a maggior ragione, possiamo avere la libertà di consacrare il bambino al Cuore Immacolato di Maria, per chiedere alla Madonna questa grande protezione, questa grande istruzione.

La Madonna è maestra di umiltà, dice Sant’Ambrogio.

Fu l’umiltà di Maria, non la Sua purezza, ad attirare lo sguardo di Dio per l’Incarnazione del Verbo, dice Sant’Ambrogio.

E non abbiamo forse bisogno di questo?

Non abbiamo forse bisogno di essere umili?

Quanta presunzione che c’è in giro, quanto schifosissimo orgoglio!

Non dimentichiamo che il Salmo dice che il grande peccato è l’orgoglio.

L’orgoglio è il grande peccato!

“Salvami, preservami dal grande peccato!”

Dal peccato di orgoglio, che è il peccato di Lucifero.

Allora, noi dobbiamo chiedere alla Vergine Maria di renderci umili.

Ci sono delle persone che, quando camminano, camminano con la testa in alto, proprio così, sembra quasi che si ergano a guardare il mondo un po’ più in alto degli altri, non sanno mai dire: «Grazie», non sanno mai dire: «Ho sbagliato», non sanno mai dire: «Sono una povera persona», non sanno dire: «Ho bisogno di aiuto».

Oggi sembra una bestemmia, non lo dice mai nessuno: «Ho bisogno di aiuto, non sono capace di fare questa cosa».

Quando è stata l’ultima volta che avete sentito una persona dire: «Non sono capace»?

Non si dice più, avete notato?

Nessuno più dice: «Non sono capace».

Tutti sono capaci di fare tutto!

Dio è nessuno al confronto!

Sono capaci tutti, di fare tutto, e bisogna essere in grado di fare tutto, tutti.

Dire: «Non sono capace, per favore, puoi farlo tu? Aiutami tu!», non lo dice più nessuno.

Pochissimi sono quelli che dicono: «Non sono capace».

Siamo capaci di dire questa frase solamente quando bisogna vivere la santità, quando bisogna vivere secondo Dio, allora diciamo tutti che non siamo capaci, lì sì, lì non siamo capaci, che vuol dire: «No ho voglia di farlo», che vuol dire: «Non voglio farlo!»

Sapete che la sapienza è il gusto delle cose di Dio, senza questo dono è difficile andare avanti, perché se non ho il gusto delle cose di Dio, come faccio ad andare avanti nella via di Dio?

Se le cose di Dio mi danno fastidio, mi sono di peso, mi danno la nausea, come faccio a farle?

Perché mi manca la sapienza!

Ma come faccio ad avere la sapienza, se sono superbo, se sono orgoglioso, se dentro sono tronfio e pieno di me stesso?

La Madonna invece, vedete, ci insegna questa bella virtù del “dipendere”.

Perché negli ordini religiosi c’è il voto di obbedienza?

Per questa ragione, mica perché amiamo castigare la libertà dell’uomo.

Il voto di obbedienza ha questa ragione qui, vuol dire che io scelgo di dipendere, è bello in quest’ottica, no?

È bello pensare alla mia vita come una dipendenza.

Invece oggi c’è una emancipazione costante: appena uno inizia a fare i primi vagiti, si deve già distanziare da chi lo ha generato, terribile!

Se io non so essere figlio, non potrò mai essere padre, mai. Prima devo imparare ad essere figlio e devo amare l’essere figlio. Solo chi è pienamente figlio, chi ha vissuto in pienezza l’essere figlio, può imparare ad essere un padre, cioè può imparare a generare la vita e può imparare a educare alla vita.

Allora, vi lascio questo acrostico, questa immagine molto bella, visto che è il primo giorno dell’anno.

Voi immaginate davanti agli occhi, scritta su una lavagna la parola “vita”.

Ecco, io quando la scrivo, quando scrivo “vita”, mi piace sempre scriverla con la T maiuscola, a forma di croce, perché penso a questo acrostico.

VITA, scrivetelo in verticale e immaginate così: la Vergine Immacolata sotto la croce con l’Apostolo. Nella parola “VITA” noi abbiamo il compendio del Vangelo.

Che la Vergine Maria ci preceda lungo la via!

Sia lodato Gesù Cristo!

Sempre sia Lodato!

 

 

Letture del giorno

MARIA SANTISSIMA MADRE DI DIO

Prima lettura

Nm 6, 22-27 – Porranno il mio nome sugli Israeliti, e io li benedirò.

Il Signore parlò a Mosè e disse: «Parla ad Aronne e ai suoi figli dicendo: “Così benedirete gli Israeliti: direte loro:
Ti benedica il Signore
e ti custodisca.
Il Signore faccia risplendere per te il suo volto
e ti faccia grazia.
Il Signore rivolga a te il suo volto
e ti conceda pace”.
Così porranno il mio nome sugli Israeliti e io li benedirò».

Salmo responsoriale

Sal 66

Dio abbia pietà di noi e ci benedica.

Dio abbia pietà di noi e ci benedica,
su di noi faccia splendere il suo volto;
perché si conosca sulla terra la tua via,
la tua salvezza fra tutte le genti.

Gioiscano le nazioni e si rallegrino,
perché tu giudichi i popoli con rettitudine,
governi le nazioni sulla terra.

Ti lodino i popoli, o Dio,
ti lodino i popoli tutti.
Ci benedica Dio e lo temano
tutti i confini della terra.

Seconda lettura

Gal 4,4-7 – Dio mandò il suo Figlio, nato da donna.

Fratelli, quando venne la pienezza del tempo, Dio mandò il suo Figlio, nato da donna, nato sotto la Legge, per riscattare quelli che erano sotto la Legge, perché ricevessimo l’adozione a figli.
E che voi siete figli lo prova il fatto che Dio mandò nei nostri cuori lo Spirito del suo Figlio, il quale grida: Abbà! Padre! Quindi non sei più schiavo, ma figlio e, se figlio, sei anche erede per grazia di Dio.

Canto al Vangelo

Ebr 1,1.2

Alleluia, alleluia.
Molte volte e in diversi modi nei tempi antichi
Dio ha parlato ai padri per mezzo dei profeti;
ultimamente, in questi giorni,
ha parlato a noi per mezzo del Figlio.
Alleluia.

Vangelo

Lc 2,16-21 – I pastori trovarono Maria e Giuseppe e il bambino. Dopo otto giorni gli fu messo nome Gesù.

In quel tempo, [i pastori] andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia. E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro.
Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori. Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore.
I pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com’era stato detto loro.
Quando furono compiuti gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome Gesù, come era stato chiamato dall’angelo prima che fosse concepito nel grembo.

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