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Sacrosanctum Concilium – Capitolo III, § 59, 62 “sacramenti e sacramentali”

Concilio Vaticano II - Sacrosanctum Concilium

Meditazione

Pubblichiamo l’audio della meditazione: Sacrosanctum Concilium – Capitolo III, § 59, 62 “sacramenti e sacramentali”
Lunedì 28 ottobre 2024 – Santi Simone e Giuda, Apostoli

Predicatore: p. Giorgio Maria Faré, OCD

Ascolta la registrazione:

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VANGELO (Lc 6, 12-16)

In quei giorni, Gesù se ne andò sul monte a pregare e passò tutta la notte pregando Dio. Quando fu giorno, chiamò a sé i suoi discepoli e ne scelse dodici, ai quali diede anche il nome di apostoli: Simone, al quale diede anche il nome di Pietro; Andrea, suo fratello; Giacomo, Giovanni, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso; Giacomo, figlio di Alfeo; Simone, detto Zelota; Giuda, figlio di Giacomo; e Giuda Iscariota, che divenne il traditore.
Disceso con loro, si fermò in un luogo pianeggiante. C’era gran folla di suoi discepoli e gran moltitudine di gente da tutta la Giudea, da Gerusalemme e dal litorale di Tiro e di Sidòne, che erano venuti per ascoltarlo ed essere guariti dalle loro malattie; anche quelli che erano tormentati da spiriti impuri venivano guariti. Tutta la folla cercava di toccarlo, perché da lui usciva una forza che guariva tutti.

Testo della meditazione

Scarica il testo della meditazione in formato PDF

Sia lodato Gesù Cristo! Sempre sia lodato!

Eccoci giunti a lunedì 28 ottobre 2024. Festeggiamo quest’oggi i santi Simone e Giuda, apostoli

Abbiamo ascoltato il Vangelo della Santa Messa di oggi, tratto dal sesto capitolo del Vangelo di san Luca, versetti 12-19.

Proseguiamo la nostra lettura della Sacrosanctum Concilium.

CAPITOLO III

GLI ALTRI SACRAMENTI E I SACRAMENTALI

Natura dei sacramenti

59. I sacramenti sono ordinati alla santificazione degli uomini, alla edificazione del corpo di Cristo e, infine, a rendere culto a Dio; in quanto segni hanno poi anche un fine pedagogico. Non solo suppongono la fede, ma con le parole e gli elementi rituali la nutrono, la irrobustiscono e la esprimono; perciò vengono chiamati «sacramenti della fede». Conferiscono certamente la grazia, ma la loro stessa celebrazione dispone molto bene i fedeli a riceverla con frutto, ad onorare Dio in modo debito e ad esercitare la carità. È quindi di grande importanza che i fedeli comprendano facilmente i segni dei sacramenti e si accostino con somma diligenza a quei sacramenti che sono destinati a nutrire la vita cristiana.

Questo numero 59 ci dice una cosa importantissima, cioè che i sacramenti servono per la nostra santificazione, servono per edificare il corpo di Cristo, servono per rendere culto a Dio; hanno un fine pedagogico. Irrobustiscono la fede, suppongono la fede, nutrono la fede, esprimono la fede; perciò, vengono chiamati i “sacramenti della fede”. Danno la grazia, dispongono i fedeli a riceverla con frutto, ad onorare Dio in modo debito e ad esercitare la carità. Quindi capite, non c’è mai una ragione, che non sia il peccato mortale, per non ricevere i sacramenti, soprattutto l’Eucarestia; e alla confessione bisognerebbe andare spesso e soprattutto quando siamo in peccato grave.

Però alla Comunione, e quindi alla Messa, dobbiamo partecipare il più possibile. Non esiste una ragione valida per non partecipare alla Santa Messa, che non sia la malattia, l’indisposizione, lo star male, o l’impossibilità; cioè, sono all’aeroporto, dovevo partire, ma l’aereo non è partito più, e io non posso farci nulla; ma queste sono proprio eccezioni che confermano la regola. Quindi, dobbiamo accostarci con grandissima frequenza ai sacramenti, questa è veramente una cosa molto importante. E li dobbiamo conoscere, per esempio studiando bene il Catechismo della Chiesa Cattolica; questo ci aiuta molto ad approfondire i sacramenti.

60. La santa madre Chiesa ha inoltre istituito i sacramentali. Questi sono segni sacri per mezzo dei quali, ad imitazione dei sacramenti, sono significati, e vengono ottenuti per intercessione della Chiesa effetti soprattutto spirituali. Per mezzo di essi gli uomini vengono disposti a ricevere l’effetto principale dei sacramenti e vengono santificate le varie circostanze della vita.

Quindi, i sacramenti sono una cosa, i sacramentali sono un’altra cosa, per cui non bisogna mai confonderli. Vi faccio un esempio: una benedizione, che io chiedo alla casa o a una persona, non è un sacramento, è un sacramentale. Dobbiamo stare attenti a non confondere e a non dare ai sacramentali più importanza che ai sacramenti.

61. Così la liturgia dei sacramenti e dei sacramentali offre ai fedeli ben disposti la possibilità di santificare quasi tutti gli avvenimenti della vita per mezzo della grazia divina, che fluisce dal mistero pasquale della passione, morte e resurrezione di Cristo; mistero dal quale derivano la loro efficacia tutti i sacramenti e i sacramentali. E così non esiste quasi alcun uso retto delle cose materiali, che non possa essere indirizzato alla santificazione dell’uomo e alla ode di Dio.

Quindi, come vi dicevo: la benedizione della casa, la benedizione della macchina. Ci sono tante benedizioni per tante occasioni, come la benedizione dell’anello nuziale, la benedizione del sale, dell’olio, la benedizione dell’acqua, sono sacramentali. Vedete, tutta la nostra vita viene richiamata da questa realtà.

Revisione dei riti sacramentali

62. Ma nel corso dei secoli si sono introdotti nei riti dei sacramenti e dei sacramentali alcuni elementi, che oggi ne rendono meno chiari la natura e il fine; è perciò necessario compiere in essi alcuni adattamenti alle esigenze del nostro tempo, e per questo il sacro Concilio stabilisce quanto segue per una loro revisione.

La lingua

63. Non di rado nell’amministrazione dei sacramenti e dei sacramentali può essere molto utile per il popolo l’uso della lingua nazionale; le sia data quindi una parte maggiore secondo le norme che seguono:

a) nell’amministrazione dei sacramenti e dei sacramentali si può usare la lingua nazionale a norma dell’art. 36;

b) sulla base della nuova edizione del rituale romano la competente autorità ecclesiastica territoriale, di cui all’art. 22 — 2 di questa costituzione, prepari al più presto i rituali particolari adattati alle necessità delle singole regioni, anche per quanto riguarda la lingua; questi rituali saranno usati nelle rispettive regioni dopo la revisione da parte della Sede apostolica. Nel comporre i rituali particolari o speciali collezioni di riti non si omettano le istruzioni poste all’inizio dei singoli riti nel rituale romano, sia quelle pastorali e rubricali, sia quelle che hanno una speciale importanza sociale.

Quindi, vedete: vogliono che tutti capiscano bene e che diano l’importanza che devono avere ai sacramenti e ai sacramentali. Possono essere fatti in lingua nazionale e devono essere fatti come previsto, questo è il punto; non che ognuno se li inventa. 

Benedicat vos omnipotens Deus, Pater, et Filius, et Spiritus Sanctus.
Amen
Dio ci benedica e la Vergine ci protegga.
Sia lodato Gesù Cristo sempre sia lodato.

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