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Festa del Santo Volto di Gesù

Santo Volto di Gesú Misericordioso

Omelia

Pubblichiamo l’audio di un’omelia del 9 febbraio 2016, Festa del Santo Volto di Gesù.

Predicatore: p. Giorgio Maria Faré, OCD

Ascolta la registrazione:

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La Beata Madre Pierina de Micheli e il Santo Volto

S. Teresa di Gesù Bambino e del Santo Volto e la Consacrazione al Santo Volto

Testo della meditazione

Scarica il testo della meditazione

Sia lodato Gesù Cristo!

Sempre sia lodato!

Eccoci qui numerosi e finalmente riuniti in questo giorno così importante, così bello, così solenne, nel quale facciamo memoria del Santo Volto di Gesù, esattamente come Gesù e come la Madonna hanno chiesto alla Beata Madre Pierina De Micheli.      Questa mattina vediamo la seconda parte del messaggio, che la Madonna lasciò alla Beata Madre Pierina, a sottolineare l’importanza della Medaglia del Volto Santo e quindi della devozione.

La Madonna le dice: «I veri apostoli sono pochi, è necessario un rimedio divino, e questo rimedio è il Santo Volto di Gesù! Tutti quelli che indosseranno uno scapolare o una medaglia come questa, e faranno, potendo, ogni martedì una visita al Santissimo Sacramento, per riparare agli oltraggi che ricevette il Santo Volto del Mio Figlio Gesù, durante la Sua Passione e che riceve ogni giorno nel Sacramento Eucaristico, verranno fortificati nella fede, pronti a difenderla e a superare tutte le difficoltà interne ed esterne; di più faranno una morte serena sotto lo sguardo amabile del Mio Divin Figlio».

La Madonna quindi sottolinea la necessità di avere veri apostoli, veri testimoni di Dio, delle cose di Dio, dello zelo per il Signore; il Volto di Gesù è questo rimedio, perché, guardando il Volto di Gesù, se Lo guardiamo con onestà, viene un desiderio forte, profondo, di testimoniare il Suo sguardo, la Sua persona, la Sua umanità, la Sua divinità.

Il Volto di Gesù è la scuola per eccellenza dove si impara ad essere apostoli.

La Madonna poi chiede che il martedì sia il giorno consacrato alla devozione al Santo Volto e chiede di andare a fare una visita al Santissimo Sacramento, come abbiamo visto in questi giorni, per due ragioni: una, per riparare gli oltraggi, il dolore, gli insulti, gli sputi, che Gesù ha ricevuto sul Suo Volto; poi, per riparare tutto ciò che di male viene fatto contro il Sacramento dell’Eucarestia: l’indifferenza, la leggerezza, la superficialità, i sacrilegi.

Allora, portando questa Medaglia e prendendo questo impegno ogni settimana di onorare il Volto Santo del Signore, Lei dice che noi saremo fortificati nella fede. Mai come oggi abbiamo bisogno di essere fortificati nella fede!

Lei dice che saremo pronti a difenderla. Mai come oggi siamo chiamati a difendere la nostra fede in Dio, a superare tutte le difficoltà interne ed esterne!

Quante difficoltà abbiamo nell’anima, a dover combattere sempre con le tentazioni, con il diavolo, con il mondo, contro tutte quelle logiche che ci vogliono strappare da Dio!

Difficoltà esterne… Chi di noi non ha difficoltà esterne, che vengono dagli altri, che vengono dal lavoro, dalla scuola…quante difficoltà!

E poi il giorno della morte, questo giorno così bello, così importante della nostra vita, bello, perché ci apre all’incontro definitivo con Gesù.

Lei dice: «Farai una morte serena, sotto questo sguardo».

Il 7 aprile 1943, è sempre la Madonna che dice a Madre Pierina, quando oramai la Medaglia si stava diffondendo: «Ora mi sta a cuore la Festa del Volto del mio Figlio divino. Dillo al Papa, che tanto mi preme».

Il nostro essere qui oggi è una risposta a questo appello della Vergine Maria, al quale vogliamo dire: «Sì».

Se preme a Lei, preme anche a noi, perché vuol dire che Gesù ci tiene.

Ecco, il Volto che vedete qui appeso, sotto l’ambone, è il Volto Santo di Gesù, che vi dicevo, con gli occhi azzurri, così bello, così luminoso.

Gesù confido in Te”, perché ogni giorno, ogni minuto, impariamo a dire: «Gesù confido in Te!», dobbiamo confidare in Gesù e dire: «Gesù, confido in te! Gesù, pensaci Tu!»

Se vedete, vi guarda sempre questa immagine di Gesù: se vi mettete a destra, vi guarda; se vi mettete in centro, vi guarda; se vi mettete a sinistra, vi guarda…sembra la Gioconda, vi guarda ovunque vi spostate.

Il Signore ci guarda sempre…e noi Lo guardiamo sempre?

Non abbiamo dubbi sul fatto che Gesù ci guardi, i dubbi li abbiamo sul fatto che noi guardiamo Lui; noi guardiamo molto meno Gesù di quanto Lui guarda noi, di quanto Lui si aspetta da noi.

Che questa Santa Messa apra per noi una conversione, visto che domani è il Mercoledì delle Ceneri e inizia la Quaresima, apra una conversione, una vita nuova, instilli dentro di noi una fiamma vera di carità per Dio e per gli altri, una vera penitenza dei peccati, un vero proposito di non offendere mai più volontariamente il Signore.

Che questo giorno rimanga scritto nella nostra vita e che il Santo Volto di Gesù risplenda, da oggi in avanti, al nostro collo, sul nostro cuore, insieme alla Santissima Eucarestia, che è il dono supremo che Dio ci ha fatto.

Sia lodato Gesù Cristo!

Sempre sia Lodato!

Letture del giorno

Martedì della V settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)

Prima lettura

1Re 8,22-23.27-30 – Tu hai detto, Signore: «Lì porrò il mio nome!». Ascolta la supplica del tuo popolo Israele.

In quei giorni, Salomone si pose davanti all’altare del Signore, di fronte a tutta l’assemblea d’Israele e, stese le mani verso il cielo, disse:
«Signore, Dio d’Israele, non c’è un Dio come te, né lassù nei cieli né quaggiù sulla terra! Tu mantieni l’alleanza e la fedeltà verso i tuoi servi che camminano davanti a te con tutto il loro cuore.
Ma è proprio vero che Dio abita sulla terra? Ecco, i cieli e i cieli dei cieli non possono contenerti, tanto meno questa casa che io ho costruito!
Volgiti alla preghiera del tuo servo e alla sua supplica, Signore, mio Dio, per ascoltare il grido e la preghiera che il tuo servo oggi innalza davanti a te! Siano aperti i tuoi occhi notte e giorno verso questa casa, verso il luogo di cui hai detto: “Lì porrò il mio nome!”. Ascolta la preghiera che il tuo servo innalza in questo luogo.
Ascolta la supplica del tuo servo e del tuo popolo Israele, quando pregheranno in questo luogo. Ascoltali nel luogo della tua dimora, in cielo; ascolta e perdona!».

Salmo responsoriale

Sal 83

Quanto sono amabili, Signore, le tue dimore!

L’anima mia anela
e desidera gli atri del Signore.
Il mio cuore e la mia carne
esultano nel Dio vivente.

Anche il passero trova una casa
e la rondine il nido dove porre i suoi piccoli,
presso i tuoi altari, Signore degli eserciti,
mio re e mio Dio.

Beato chi abita nella tua casa:
senza fine canta le tue lodi.
Guarda, o Dio, colui che è il nostro scudo,
guarda il volto del tuo consacrato.

Sì, è meglio un giorno nei tuoi atri
che mille nella mia casa;
stare sulla soglia della casa del mio Dio
è meglio che abitare nelle tende dei malvagi.

Canto al Vangelo

Sal 118

Alleluia, alleluia.
Piega il mio cuore, o Dio, verso i tuoi insegnamenti;
donami la grazia della tua legge.
Alleluia.

Vangelo

Mc 7,1-13 – Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini.

In quel tempo, si riunirono attorno a Gesù i farisei e alcuni degli scribi, venuti da Gerusalemme.
Avendo visto che alcuni dei suoi discepoli prendevano cibo con mani impure, cioè non lavate – i farisei infatti e tutti i Giudei non mangiano se non si sono lavati accuratamente le mani, attenendosi alla tradizione degli antichi e, tornando dal mercato, non mangiano senza aver fatto le abluzioni, e osservano molte altre cose per tradizione, come lavature di bicchieri, di stoviglie, di oggetti di rame e di letti –, quei farisei e scribi lo interrogarono: «Perché i tuoi discepoli non si comportano secondo la tradizione degli antichi, ma prendono cibo con mani impure?».
Ed egli rispose loro: «Bene ha profetato Isaìa di voi, ipocriti, come sta scritto:
“Questo popolo mi onora con le labbra,
ma il suo cuore è lontano da me.
Invano mi rendono culto,
insegnando dottrine che sono precetti di uomini”.
Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini».
E diceva loro: «Siete veramente abili nel rifiutare il comandamento di Dio per osservare la vostra tradizione. Mosè infatti disse: “Onora tuo padre e tua madre”, e: “Chi maledice il padre o la madre sia messo a morte”. Voi invece dite: “Se uno dichiara al padre o alla madre: Ciò con cui dovrei aiutarti è korbàn, cioè offerta a Dio”, non gli consentite di fare più nulla per il padre o la madre. Così annullate la parola di Dio con la tradizione che avete tramandato voi. E di cose simili ne fate molte».

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