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S. Benedetto

S. Benedetto

Omelia

Pubblichiamo l’audio di un’omelia sulle letture di lunedì 11 luglio 2016.

Predicatore: p. Giorgio Maria Faré, OCD

Ascolta la registrazione:

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Testo della meditazione

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S. Benedetto

Sia lodato Gesù Cristo!

Sempre sia lodato!

Di San Benedetto, penso possano essere due le cose da ricordare, da tenere presenti facendo memoria di questo grande Santo, che ha segnato il percorso e la civiltà di tutta l’Europa. Ebbene, quest’uomo viveva secondo un principio, che era quello che nulla doveva essere anteposto a Dio: prima c’era l’opus Dei, l’opera di Dio, le cose di Dio, quindi prima la preghiera, prima il dedicarsi a Dio, poi tutto il resto. Era molto importante per lui l’equilibrio tra la preghiera e il lavoro, tra la preghiera e il fare, ma tutto doveva essere orientato alla preghiera.

Sarebbe bello, se questo fosse visibile anche nella nostra vita…

La seconda cosa ci è raccontata dal Beato Cardinal Schuster, Arcivescovo di Milano, benedettino. Lui, scrivendo la vita di San Benedetto, ha riportato un aneddoto, un evento che gli capitò quando i monaci lo chiamarono perché andasse da loro, perché stesse con loro, perché Benedetto stava sempre ritirato.

Quindi, sotto la pressione di questa richiesta dei suoi monaci, Benedetto parte a va da loro, ma purtroppo non tutti sono santi… Un monaco era molto invidioso, molto rabbioso e incattivito contro San Benedetto, perché Benedetto era santo e la sua presenza dava fastidio, in quanto aveva tanti doni, tanti carismi, che, sapete, generano sentimenti non troppo divini. Allora, questo monaco pensa bene di mettere il veleno nella brocca del vino, che stava davanti al posto di San Benedetto.

San Benedetto, arrivato, prima di pranzo, dice la preghiera di benedizione sulla mensa e, nel momento in cui traccia il segno di croce, la brocca del vino si spezza.

Allora, il Beato Cardinal Schuster scrive che il Santo Padre Benedetto prese “il suo pastoral bastone” (cito proprio a memoria la sua espressione), se ne andò, e lasciò i monaci da soli.

Stiamo attenti a non uccidere la presenza di Dio nella nostra vita, stiamo attenti a non perseguitare i santi, a non perseguitare le persone buone che abbiamo accanto a noi, a non perseguitare quelli che ci portano a Dio, che ci insegnano Dio, che ci donano Dio.

Nella nostra vita ciascuno di noi ha incontrato, incontrerà, sta incontrando persone di questo livello, di questa entità, ebbene, facciamo attenzione a non cedere a sentimenti empi con la voglia di uccidere ciò che è vero, perché nulla è impossibile a Dio e nulla Dio permette che non sia secondo la Sua Volontà.

Con quella brocca spezzata Dio rivela a Benedetto il progetto empio di quel monaco e Benedetto, giustamente, prende e se ne va.

La disgrazia più grade credo che sia proprio quella di rimanere senza la presenza di Dio e dei Suoi amici nella nostra vita, perché diventa una vita vuota e una vita morta.

Allora, che San Benedetto ci conceda la grazia di essere sempre ardenti del desiderio di crescere nell’amore per Cristo e nella verità.

Sia lodato Gesù Cristo!

Sempre sia Lodato!

 

Letture del giorno

S. Benedetto

PRIMA LETTURA (Pr 2,1-9)

Inclina il tuo cuore alla prudenza.

Figlio mio, se tu accoglierai le mie parole

e custodirai in te i miei precetti,

tendendo il tuo orecchio alla sapienza,

inclinando il tuo cuore alla prudenza,

se appunto invocherai l’intelligenza

e rivolgerai la tua voce alla prudenza,

se la ricercherai come l’argento

e per averla scaverai come per i tesori,

allora comprenderai il timore del Signore

e troverai la conoscenza di Dio,

perché il Signore dà la sapienza,

dalla sua bocca escono scienza e prudenza.

Egli riserva ai giusti il successo,

è scudo a coloro che agiscono con rettitudine,

vegliando sui sentieri della giustizia

e proteggendo le vie dei suoi fedeli.

Allora comprenderai l’equità e la giustizia,

la rettitudine e tutte le vie del bene.

SALMO RESPONSORIALE (Sal 33)

Rit: Gustate e vedete com’è buono il Signore.

Benedirò il Signore in ogni tempo,

sulla mia bocca sempre la sua lode.

Io mi glorio nel Signore:

i poveri ascoltino e si rallegrino.

Magnificate con me il Signore,

esaltiamo insieme il suo nome.

Ho cercato il Signore: mi ha risposto

e da ogni mia paura mi ha liberato.

Guardate a lui e sarete raggianti,

i vostri volti non dovranno arrossire.

Questo povero grida e il Signore lo ascolta,

lo salva da tutte le sue angosce.

L’angelo del Signore si accampa

attorno a quelli che lo temono, e li libera.

Gustate e vedete com’è buono il Signore;

beato l’uomo che in lui si rifugia.

Temete il Signore, suoi santi:

nulla manca a coloro che lo temono.

I leoni sono miseri e affamati,

ma a chi cerca il Signore non manca alcun bene.

Canto al Vangelo (Mt 5,3)

Alleluia, alleluia.

Beati i poveri in spirito,

perché di essi è il regno dei cieli.

Alleluia.

VANGELO (Mt 19,27-29)

Voi che mi avete seguito, riceverete cento volte tanto.

In quel tempo, Pietro, disse a Gesù: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito; che cosa dunque ne avremo?».

E Gesù disse loro: «In verità io vi dico: voi che mi avete seguito, quando il Figlio dell’uomo sarà seduto sul trono della sua gloria, alla rigenerazione del mondo, siederete anche voi su dodici troni a giudicare le dodici tribù d’Israele. Chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o figli, o campi per il mio nome, riceverà cento volte tanto e avrà in eredità la vita eterna».

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