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L’impurità – Dal diario della Beata Alexandrina Maria da Costa

Serpenti

Mi pareva di sentire il Signore schiacciarmi sotto i suoi santissimi i piedi mentre mi diceva:

“svegliati! Ti sei addormentata nel peccato! Rialzati! Riuscita! Ascolta la voce che ti chiama esci da questo abisso di immondezza, di miseria, di crimini in cui tu stessa ti sei sepolta, vieni al tuo Dio che ti ha creata per Sé”.

In altri momenti sentivo Gesù che mi scuoteva con esortazioni ed anche con minacce:

“disgraziata il tuo sonno è mortale! Ti sveglieranno gli orrori dell’Inferno. Guai a te se non ti converti! Tu non mi temi non senti i rimorsi perchè il peccato ha reso insensibile la tua coscienza; è morta te l’ha uccisa il peccato.”

“Tenti di persuaderti che non esiste l’eternità, sia beata sia dannata. Per la tua vita ti conviene che non esista l’eternità! Disgraziata! Bada a come vivi, pagami! Dammi i conti! Basta! Basta figlia mia! La tua iniquità è vergognosa e nauseante! Dove corri con questa marcia tanto affrettata? Verso l’Inferno; esso ti aspetta a porte aperte.”

“Cambia strada! È questa che percorri nella corsa tempestosa delle passioni che ti conduce là. Fermati! Non fare più un passo sulla strada della perdizione! Non è questa che ti ho scelta. Mi hai disprezzato ed hai preferito Satana a me, a lui tu appartieni. Ti sei venduta per i piaceri e per le passioni. Disgraziata vendita! Triste preferenza! Disgraziato il figlio che vende suo padre per accondiscendere alla carne e ai suoi appetiti.”

Singhiozzando Gesù continuò:

“Guarda il mio Cuore Divino squarciato: è il peccato è il piacere della carne, è il peccato e il mondo. Il mio cuore divino chiede amore; crimini del mondo, le iniquità richiedono, esigono la riparazione. La esigono i peccati di lussuria, le iniquità degli sposi, delle anime consacrate a me, la esigono le vanità. A quale scopo tanto sperpero? Questo sperpero grida al Cielo. Ciò che si spreca in vanità estinguerebbe la fame a tutti gli affamati, vestirebbe tutti gli ignudi; dillo al mondo! Diffondi le mie lagnanze. Satana si è incarnato nella vanità, nella lussuria e nella disonestà. Vi è Satana nella donna e nell’uomo di oggi che vivono senza pudore una vita provocante. L’impurità è una finestra aperta che da entrata a tutti i peccati mortali. Tanta innocenza perduta, tanta vita rubata al Cielo prima della sua esistenza sulla terra.”

“Io sono ferito persino da un grande numero di anziani e di vecchi. Che orrore! Che orrore! Tutto è fango! La catena più forte che lega più anime a Satana è la carne e l’impurità. Solo la catena del più grande amore e della più grande purezza può spezzarla e strapparle dagli artigli di Satana.”

 

Testi tratti dal diario della Beata Alexandrina Maria da Costa

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