Meditazione
Pubblichiamo l’audio di una meditazione di giovedì 18 febbraio 2021
Predicatore: p. Giorgio Maria Faré, OCD
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LA MILIZIA ANGELICA E IL CINGOLO DI S.TOMMASO D’AQUINO
Eccoci giunti a giovedì 18 febbraio 2021, giovedì dopo le Ceneri. Abbiamo ascoltato il Vangelo della Santa Messa di oggi tratto dal cap. XIV, vv 22-25 di San Luca.
«Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua. Chi vuole salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria vita per causa mia, la salverà. Infatti, quale vantaggio ha un uomo che guadagna il mondo intero, ma perde o rovina se stesso?».
Perdere la propria vita per Gesù vuol dire salvarla. Guadagnare il mondo intero vuol dire perdere tutto. Dobbiamo prendere ogni giorno la nostra Croce e seguirlo.
Ieri abbiamo celebrato il mercoledì delle Ceneri, ho voluto fare una meditazione brevissima, oggi la recupero, e chiedo anche un po’ della vostra pazienza. In questa Quaresima vorrei farvi un dono, che a me sembra molto bello e che forse è conosciuto molto poco, credo possa fare bene a tante persone. Sono tante le persone che fanno molta fatica a vivere la virtù della purezza, per tante ragioni e tanti motivi – ogni anima ha la sua storia – però ciò che accomuna tutti è questa fatica grande, di una lotta che riguarda diversi livelli, la purezza degli occhi, dei pensieri, di quello che si ascolta, dei discorsi, del cuore, della mente, e infine la purezza dei gesti del corpo. Viviamo in un mondo che probabilmente non aiuta molto a vivere la virtù della purezza, della verginità.
Quest’oggi vorrei dare un aiuto a coloro che non si sono arresi, che non hanno fatto la pace con il peccato, che si impegnano, che cadono e si rialzano, che vogliono dare una svolta. Noi dobbiamo trovare tutti i mezzi che ci possono aiutare.
Sto parlando della Milizia Angelica, vorrei cercare di trattare e completare oggi tutto questo argomento. Quello che vi leggerò è tratto dal sito della provincia dei Padri Domenicani di San Giuseppe, del nord-est degli Stati Uniti, dove questa associazione è particolarmente fiorente, sarebbe bello se fosse fiorente anche in Italia.
Seguiranno 33 domande con le relative risposte, i Padri Domenicani sanno essere molto precisi, rigorosi e anche molto sintetici:
- Che cos’è la Milizia Angelica?
La Milizia Angelica è fraternità soprannaturale o associazione di uomini e donne legati gli uni agli altri per mezzo della carità e dedicata a perseguire e promuovere la castità insieme sotto il potente patrocinio di San Tommaso d’Aquino e della Beata Vergine Maria.
E’ una realtà di tutto rispetto, che affonda le sue radici in una storia antica e in un ordine mendicante, antichissimo, quale è l’ordine dei Padri Domenicani. La Milizia Angelica è per tutti, perché tutti: preti, frati, suore, mamme, papà, ragazzi, fidanzati, sposi, tutti siamo chiamati, secondo il nostro stato, ognuno secondo il suo stile di vita, a vivere la purezza. Ovviamente la purezza che è chiamato a vivere il Sacerdote è diversa nella sua modalità dalla purezza che è chiamato a vivere uno sposato, ma di purezza sempre si parla.
- Perché una fraternità soprannaturale o Confraternita?
La Confraternita è una fraternità soprannaturale o associazione di uomini e donne che fanno un patto sacro per perseguire insieme nella Chiesa alcuni beni. La fraternità soprannaturale o Confraternita è un legame d’amore che serve uno scopo buono e santo e che riflette la comunione della Santissima Trinità.
- Perché un patto?
Perché è più facile portare avanti alcuni beni insieme piuttosto che da soli.
- La Chiesa riconosce tale patto di fraternità?
Sì, una Confraternita è un organismo ufficialmente riconosciuto dalla Chiesa. La Chiesa ha l’autorità di stabilire particolari legami soprannaturali tra le persone sulla terra e Santi in cielo (tradizionalmente noto come “patrocinio”).
- San Tommaso d’Aquino è un patrono potente per coloro che perseguono la castità?
Sì. E’ un patrono estremamente potente per coloro che cercano di vivere una vita casta.
- Perché San Tommaso d’Aquino è così potente quando si tratta di perseguire la castità?
San Tommaso d’Aquino è potente perché nella sua vita ha ricevuto una grazia speciale di castità e di purezza ed è desideroso ora dal cielo condividerlo con altri. San Tommaso d’Aquino è nato nel 1226, il più giovane figlio della famiglia dei conti di Aquino. I suoi genitori avrebbero desiderato che diventasse un benedettino così da sperare che divenisse abate. Ma all’età di diciotto anni Tommaso si unì ai Domenicani, un ordine che al momento era nuovo e non aveva prestigio sociale. I suoi genitori reagirono con molta veemenza contro la sua decisione di diventare domenicano. Lo arrestarono e lo tennero prigioniero in uno dei castelli della famiglia. Non lo avrebbero liberato fino a quando non avesse ceduto. Per un anno intero tentarono di convincerlo a cambiare idea. Tommaso si rifiutò di cedere e si dedicò invece tranquillamente allo studio della Bibbia. Infine, stanchi di aspettare, i fratelli di San Tommaso concepirono un ultimo piano. Erano certi che, corrotto nella purezza, avrebbe sicuramente abbandonato la sua vocazione religiosa. Così una sera introdussero una giovane bellissima e vestita in maniera provocatoria nella stanza dove San Tommaso era detenuto per fargli perdere la purezza. Ma il piano non funzionò come previsto. Immediatamente, San Tommaso afferrò un tizzone acceso dal focolare, spinse la giovane fuori dalla stanza, sbattendo la porta dietro di sé, e tracciò il segno della croce sulla porta con il marchio rovente. Poi cadde in ginocchio con lacrime di ringraziamento e pregò per conservare la purezza nella castità e poter vivere la vita religiosa. Secondo i documenti della sua canonizzazione, Tommaso subito cadde in un sonno mistico ed ebbe una visione. Due angeli vennero dal cielo e gli legarono una corda, un cingolo, attorno alla vita dicendo:
“In nome di Dio, noi ti cingiamo la veste con il cingolo di castità, un cingolo che nessun attacco mai distruggerà”.
Nei documenti della sua canonizzazione, molti testimoni che avevano conosciuto San Tommaso in diversi momenti della sua vita, hanno parlato del suo grado eminente di purezza e di castità. Questa purezza perenne nobilitò tutti i suoi pensieri e le sue azioni.
Papa Pio XI ha scritto: “Se San Tommaso non fosse stato vittorioso, quando la sua castità era in pericolo, è molto probabile che la Chiesa non avrebbe mai avuto il suo Dottore Angelico”.
Al termine della sua vita San Tommaso ha rivelato di aver effettivamente ricevuto una grazia speciale di castità e purezza, una grazia che ora è desideroso di condividere con gli altri attraverso la comunione dei santi.
- Perché questo fraternità si chiama “Milizia Angelica”?
Si chiama angelica in onore degli angeli che cinsero San Tommaso. E si chiama milizia, con un nome veramente appropriato, perché la ricerca della castità è spesso una lotta ardua con il mondo, con la carne e con il demonio. Il mondo, la carne e il diavolo lavorano tutti insieme per distruggere la castità. Lo Spirito Santo, gli angeli buoni e la milizia angelica lavorano insieme per costruire la castità.
- Quando è stata fondata la milizia angelica?
La milizia angelica ha cominciato a crescere in diverse parti d’Europa nel 1400, ed è stata fondata ufficialmente per tutta la Chiesa nel 1727 da Papa Benedetto XII. È una delle antiche Confraternite dell’Ordine Domenicano.
- Vi sono santi o beati che hanno fatto parte della milizia angelica?
Vari santi e beati, come san Luigi Gonzaga, il beato Pier Giorgio Frassati, la beata Colomba da Rieti e la Beata Stefana Quinzani (che ha attivamente promosso la milizia angelica tra le donne) hanno fatto parte di questa milizia.
- In questa milizia quali sono le pratiche fondamentali della Confraternita?
Le tre pratiche essenziali sono:
- Iscrizione e registrazione. Nella cerimonia di iscrizione, un sacerdote domenicano conferisce la benedizione sul cingolo o la medaglia di san Tommaso d’Aquino e sulla persona che li indosserà. Il nome della persona iscritta e il luogo della cerimonia di iscrizione vengono annotati nel registro ufficiale.
- Indossare il cingolo benedetto di San Tommaso o una medaglia benedetta di San Tommaso (o entrambi) in modo continuo per quanto ragionevolmente si può per il resto della propria vita.
- Preghiere quotidiane per la purezza per se stessi e per tutti gli associati della milizia angelica. Le preghiere quotidiane sono costituite da due preghiere speciali per la castità e quindici Ave Maria.
- Che cosa è il cingolo di San Tommaso?
Il cingolo di San Tommaso è un nastro sottile con quindici nodi. È benedetto da un sacerdote domenicano. Viene indossato intorno alla vita sotto le proprie vesti.
- C’è anche una medaglia di San Tommaso?
Sì, la medaglia ha da un lato ha l’immagine di San Tommaso mentre viene cinto dagli angeli, e dall’altro lato si ha l’immagine della Madonna del Rosario. Anch’essa è benedetta da un sacerdote domenicano. Viene portata come qualsiasi altra medaglia.
- Solo un sacerdote domenicano può benedire il cingolo e la medaglia di San Tommaso?
La Chiesa ha riservato la benedizione del cingolo e la medaglia di San Tommaso per l’Ordine domenicano. Di conseguenza solo i sacerdoti domenicani o i sacerdoti autorizzati dal direttore della milizia angelica possono dare questa benedizione.
- Gli associati si impegnano a portare il cingolo o una medaglia benedetta di San Tommaso continuamente per il resto della loro vita?
Sì, tutti gli associati della milizia angelica indossano il cingolo benedetto o una medaglia per quanto è ragionevolmente possibile per il resto della loro vita.
- Non si possono mai togliere il cingolo o la medaglia?
Gli associati della milizia angelica usano il buon senso e la prudenza. A volte ci sono circostanze che richiedono di togliere il cingolo o la medaglia, per esempio durante l’intervento chirurgico, durante gli eventi sportivi, e altre circostanze particolari. Passate queste circostanze, gli associati mettono di nuovo il cingolo o la medaglia. L’esperienza rivela i vantaggi di indossare sempre per quanto è possibile il cingolo benedetto o la medaglia.
- Che cosa hanno di così speciale il cingolo benedetto e la medaglia di San Tommaso?
La benedizione di un cingolo e la medaglia di San Tommaso è speciale perché è, in effetti, una benedizione della propria sessualità.
- Può spiegare in che modo la Chiesa può benedire la mia sessualità?
La sessualità umana è costituita da istinti naturali e personali, da desideri ed emozioni che tendono verso l’amore, verso le relazioni, verso il matrimonio e verso la procreazione ed educazione della prole. Questa struttura intima in ognuno di noi è naturalmente una fonte di gioia e di vita nuova per gli esseri umani. Ma a causa delle ferite del peccato originale c’è anche un disturbo nella nostra sessualità. Noi siamo deboli e vulnerabili alle tentazioni. Talvolta siamo inclini ad assecondare gli impulsi sessuali fuori tempo e luogo, mentre è necessario agire in accordo con la saggezza e cercando il bene superiore. Quando il sacerdote benedice il cingolo e la medaglia di San Tommaso dice: “tutti coloro che indosseranno questi cingoli e medaglie siano purificati da ogni impurità della mente e del corpo” e poi: “Il Signore ti cingerà la veste con il cingolo di purezza e per i meriti di S. Tommaso, spenga dentro di te ogni desiderio cattivo…”. Attraverso le parole della benedizione del sacerdote, lo Spirito di Cristo non viene solo sul cingolo e la medaglia, ma anche sulla persona che li indossa. Lo Spirito viene in aiuto per affrontare le ferite del peccato originale in quanto affliggono l’uomo e la sessualità. E viene a portare tutta la persona verso una lunga strada di guarigione, di liberazione e di crescita nella castità.
- Che cosa si intende per la lunga strada di guarigione, di liberazione e di crescita nella castità?
La castità, secondo san Tommaso d’Aquino, è una qualità del proprio essere. Si tratta di un ordine permanente tra i propri istinti sessuali, tra le emozioni, i pensieri e gli obiettivi dell’uomo. Il beneficio della castità sta nel fatto che la persona non vive soggiogata dagli impulsi sessuali, ma li governa con facilità e gioia. La persona casta è interiormente libera e può vivere la propria sessualità in un modo che conduce alla felicità vera ed evita la felicità contraffatta. Non dimentichiamo che nel libro del Siracide si legge: “A lei (la sapienza) rivolsi il mio desiderio, e la trovai nella purezza” (Sir 51,20). E che insieme alla sapienza e alla purezza ci viene ogni bene: “Insieme con essa mi sono venuti tutti i beni; nelle sue mani è una ricchezza incalcolabile” (Sap 7,11). È una grande fortuna per l’uomo essere casto. La castità viene dalla grazia e dalla pratica dell’autodominio. Senza la castità le persone tendono a cadere nel peccato e contrarre ferite fisiche, psicologiche e spirituali. Queste ferite fanno sì che l’autodominio diventi ancora più difficile. La milizia angelica è una strada alla castità. Può essere una strada difficile, con molte cadute e con un pentimento che si rinnova. Ma è una strada che libera a poco a poco la persona dalla schiavitù degli impulsi sessuali e porta ad una felice padronanza di sé.
- Si entra nella milizia angelica per avere la guarigione delle ferite del passato per i peccati di natura sessuale?
Sì, ma non senza la propria cooperazione. Lo Spirito Santo opera gradualmente un processo profondo e molto personale di rinnovamento interiore e di rinnovamento del cuore. C’è come una nuova innocenza.
- Quali sono le due preghiere speciali per la castità che gli associati della milizia angelica dicono tutti i giorni?
Sono le seguenti:
“Giglio eletto di innocenza, o purissimo San Tommaso, che hai mantenuto intatta la veste del battesimo e sei diventato un angelo in carne dopo che sei stato cinto da due angeli, ti chiedo di raccomandarmi a Gesù, Agnello senza macchia, e a Maria, Regina dei Vergini. O protettore particolare della mia purezza, chiedi loro che io, portando il santo segno della tua vittoria sulla carne, possa condividere la tua purezza, e dopo aver imitato te sulla terra, possa finalmente essere incoronato con te tra gli angeli in cielo. Amen.”
“Caro Gesù, so che ogni dono perfetto, e soprattutto quella di castità, dipende dalla potenza della Tua provvidenza. Senza di te una semplice creatura non può fare nulla. Ecco ti prego di difendere per la Tua grazia la castità e la purezza del mio corpo e dell’anima. E ti chiedo di cancellare, Signore Supremo delle mie facoltà, quanto io abbia sentito o immaginato che possa aver macchiato la mia castità e purezza, perché io possa, con cuore immacolato, progredire nel tuo amore e nel tuo servizio, offrendomi per tutti i giorni della mia vita come vittima sull’altare purissimo della tua divinità. Amen.”
- Quali altre preghiere dicono ogni giorno gli associati della milizia angelica?
In onore della Madonna del Rosario dicono quindici Ave Maria per la castità per se stessi e per tutti gli associati della milizia angelica.
- Se uno già recita il Santo Rosario tutti i giorni deve dire altre quindici Ave Maria?
No, è sufficiente dedicare quindici Ave Maria del Rosario per la milizia angelica. Tuttavia, nel dire quindici ulteriori Ave Maria con attenzione e fervore sarebbe una grande opera d’amore per gli altri associati della milizia angelica e aumenterebbe le grazie che gli altri ricevono.
Non è obbligatorio, ma si può fare, basta che da quando si viene iscritti si metterà come intenzione da lì in avanti di dedicare 15 Ave Maria per quell’intenzione. Basta dirlo una volta e l’intenzione vale per tutta la vita.
- Ci sono indulgenze per coloro che aderiscono alla milizia angelica?
I Papi hanno dato molte indulgenze alla milizia angelica come segno di benevolenza. Tutti gli associati hanno diritto a ricevere l’indulgenza plenaria:
– Una volta nel giorno di iscrizione.
– Ogni anno, nelle feste di Natale, Pasqua, San Tommaso (28 gennaio), l’Annunciazione (25 marzo), l’Assunzione della BVM (15 agosto) e il giorno di tutti i santi domenicani (7 novembre).
Gli associati prendono l’indulgenza plenaria in questi giorni alle seguenti quattro condizioni:
– Ricevere la santa Comunione in quel giorno con l’intenzione di ottenere l’indulgenza.
– Accedere al sacramento della Penitenza, entro otto giorni prima o dopo quel giorno.
– Recitare un Padre Nostro, un’Ave Maria, il Credo per le intenzioni del Santo Padre.
– Rinnovare privatamente l’intenzione di vivere secondo le pratiche e lo statuto della milizia angelica.
- La cerimonia di iscrizione è una potente benedizione?
La benedizione è dinamite soprannaturale. Molte persone che hanno fatto la cerimonia e hanno indossato il cingolo o la medaglia benedetta testimoniano di sperimentare grande sollievo dalle tentazioni e una maggiore forza nel resistere alle tentazioni.
San Paolo dice: “il regno di Dio non consiste in parole, ma in potenza” (1 Cor 4,20).
Essendo una dinamite Spirituale il sollievo è grande e tanto. Se anche uno abita lontano dai Padri Domenicani basta scrivere e attraverso la posta vengono mandati il cingolo e la medaglia e viene fatta l’iscrizione. Non è necessario per forza farlo di presenza, basta esprimere questa volontà. E’ una grande benedizione. Mentre per la Vestizione dello Scapolare del Carmine è data molta importanza all’atto della vestizione, all’atto dell’imposizione dello Scapolare, qui è data molta importanza all’atto dell’iscrizione del registro, oltre che poi portare il cingolo.
- Ci sono altri effetti soprannaturali nell’iscrizione alla milizia angelica?
San Tommaso d’Aquino diventa un patrono ufficiale personale di ogni membro della milizia angelica. Inoltre lo scrigno dei tesori di grazia e di meriti dell’Ordine domenicano è aperto a tutti gli associati della milizia angelica. Essi vi possono attingere come vogliono. Infine le preghiere di migliaia di altri associati della milizia angelica vengono in aiuto a tutti gli altri associati ogni giorno. Spesso viene detto che non ci si sente più isolati nel perseguimento della castità, ma legati agli altri nella medesima ricerca. Spesso viene detto che ci si sente più forti e più attrezzati per la lotta.
Si condivide tutti insieme questa unione spirituale.
- La vita delle persone è stata trasformata con l’adesione alla milizia angelica?
Sì. Molte persone testimoniano una notevole differenza nella loro vita dopo l’adesione.
- Alcune persone cadono ancora nei peccati contro la castità dopo l’adesione della milizia angelica?
Sì. Alcune persone che si uniscono alla milizia angelica cadono ancora nel peccato impuro. Ma anche coloro che cadono di nuovo si sentono meglio per aver combattuto. La milizia angelica non è una bacchetta magica. L’obiettivo non è quello di trovare una soluzione immediata al peccato, ma di trovare un aiuto a crescere nella castità nel corso del tempo. E un gran numero di persone ha trovato questo aiuto proprio con la milizia angelica.
- Se mi unisco alla milizia angelica e poi cado in peccati di impurità, il peccato è peggiore che se non fossi mai entrato?
No. Non c’è una gravità ulteriore aggiunta al peccato impuro perché si è membro della milizia angelica. Gli associati promettono solo di combattere per la castità. L’obiettivo della milizia angelica è quello di aiutare gli altri associati nel loro sforzo di acquisire la purezza e non già di accrescere la vergogna per i loro fallimenti.
- Gli associati sono tenuti a dire al sacerdote in confessione che appartengono alla milizia angelica?
No. Dato che l’iscrizione non aggiunge gravità per i peccati commessi, è irrilevante alla confessione.
- Le tre pratiche fondamentali della milizia angelica (iscrizione, indossare il cingolo o la medaglia, e preghiere quotidiane) legano sotto pena di peccato?
Se non si riesce a dire le preghiere previste si commette peccato?
No. La Chiesa ha decretato che in nessuna confraternita una persona commette peccato per il mancato rispetto delle sue pratiche. Gli associati indossano il cingolo o la medaglia e dicono le preghiere quotidiane poggiati più sull’amore reciproco che sulla paura del peccato.
- Le persone che hanno sempre condotto una vita casta possono unirsi alla milizia angelica?
Sì. La milizia angelica non è solo per coloro che sono caduti nel peccato impuro o che lottano con esso. Molte persone che hanno condotto una vita sostanzialmente casta entrano nella milizia angelica al fine di custodire la castità nel futuro e di essere di aiuto ad altri attraverso la preghiera.
- Se non si sta lottando per la purezza, si può aderire alla milizia angelica per dare la grazia a persone che stanno lottando per la purezza anche se non sono della milizia angelica?
Si può aderire alla milizia angelica e domandare al Signore di concedere le grazie a qualcun altro al di fuori della milizia angelica. È noto che nostro Signore ascolta queste preghiere generose quando sono fatte con umiltà, fiducia e perseveranza. Attraverso petizioni speciali, un’altra persona non aggregata potrebbe così beneficiare dell’appartenenza di un altro alla milizia, ma non nello stesso modo, come se lui fosse un membro a pieno titolo che cerca intenzionalmente la castità e indossa il cingolo benedetto o la medaglia.
Non è come se fossi iscritto.
- I cristiani che non sono cattolici possono unirsi alla milizia angelica?
La milizia angelica è un’associazione ufficialmente pubblica di fedeli. I loro associati sono deputati dalla Chiesa per la promozione della castità. Perciò l’appartenenza alla milizia angelica è limitata a coloro che sono battezzati, cresimati e in piena comunione con la Chiesa cattolica. Riconoscendo che condividiamo molto in Cristo con i nostri fratelli separati, i cristiani che non sono cattolici sono invitati a unirsi a noi nel ricevere la benedizione, indossare il cingolo e la medaglia benedetta e dire le preghiere quotidiane. Ma i loro nomi non possono essere iscritti nel Registro come associati ufficiali.
Devono essere in piena comunione con la Chiesa, Battezzati e Cresimati.
- Qual è l’età minima per l’iscrizione? Può un bambino essere iscritto?
L’appartenenza alla milizia angelica richiede un impegno libero e per tutta la vita a indossare il cingolo benedetto e la medaglia di San Tommaso. Inoltre l’appartenenza alla milizia angelica presuppone la grazia della Cresima e una certa discrezione di mente per comprendere l’insegnamento della Chiesa sulla sessualità e sulla castità. Per cui in genere si preferisce non assumere ragazzi che non stanno facendo le scuole medie superiori. Ma se i ragazzi sono promettenti possono essere iscritti.
- Se un bambino avesse il desiderio di aderire alla milizia angelica che cosa si può fare?
È un bene per il bambino indossare la medaglia benedetta di San Tommaso, imparare le preghiere quotidiane e guardare al futuro per un’iscrizione completa alla milizia angelica. Tale tempo di attesa può essere considerato come un periodo di formazione e di preparazione per comprendere il significato della sessualità umana e della castità.
Il sito è datato 2 luglio 2013, però mi sembra ugualmente molto attuale, perché niente è cambiato di queste verità che sono state dette. Sono stato un po’ lungo ma almeno avete in un’unica meditazione tutto quello che c’è da sapere sulla Milizia Angelica. Qualsiasi domanda, dubbio, perplessità, richiesta, qualsiasi cosa vi venisse nella mente, se avete bisogno di una spiegazione, mi mandate una mail a questo indirizzo:
Faregiorgio@gmail.com
e mi fate tutte le domande che volete, ma a me sembra che tutte queste 35 domande risolvano il 99% dei dubbi. Il mio consiglio è di sfruttare queste occasioni di grazia che ci vengono date con tanta generosità, con tanto impegno, con tanta voglia di seguire il Signore perché come abbiamo detto all’inizio leggendo il Vangelo di oggi:
Nessuno di noi vuole perdersi, nessuno di noi vuole perdere la sua vita e soprattutto nessuno di noi vuole perdere la sua dignità, la sua bellezza di figlio di Dio infangandosi con l’impurità e chi è caduto, chi ci sta cadendo, chi è dentro a questo vizio, potrebbe in questa Quaresima fare proprio l’impegno a vivere la purezza.
“Beati i puri di cuore perché vedranno Dio”
Vi auguro davvero una santa Quaresima. E la Benedizione di Dio Onnipotente, Padre, Figlio e Spirito Santo discenda su di voi e con voi rimanga sempre. Amen.
Sia lodato Gesù Cristo. Sempre sia lodato.
Giovedì dopo le Ceneri
VANGELO (Lc 9,22-25)
Chi perderà la propria vita per causa mia, la salverà.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Il Figlio dell’uomo deve soffrire molto, essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e risorgere il terzo giorno».
Poi, a tutti, diceva: «Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua. Chi vuole salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria vita per causa mia, la salverà. Infatti, quale vantaggio ha un uomo che guadagna il mondo intero, ma perde o rovina se stesso?».