Meditazione
Pubblichiamo l’audio di una meditazione di venerdì 10 dicembre 2021
Predicatore: p. Giorgio Maria Faré, OCD
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Beato don Giacomo Alberione: i Novissimi, il Purgatorio, VII parte
Eccoci giunti a venerdì 10 dicembre 2021. Festeggiamo quest’oggi la Beata Vergine Maria di Loreto.
La Santa Casa, sapete che è identificata dalla tradizione come Casa della Beata Vergine Maria ed è custodita e venerata a Loreto, e la narrazione agiografica attribuisce agli angeli il trasporto miracoloso, nella notte tra il 9 e il 10 dicembre 1294. Poi attorno alla Casa è stato edificato il Santuario. Vi confesso che, nonostante il desiderio, non sono mai stato a Loreto, non ho mai visitato la Casa di Loreto e non sono mai entrato a pregare nella Casa di Loreto. Sarebbe stato bello, è vero, ma non mi è mai capitato, quindi se qualcuno abita lì gli chiedo la cortesia di andare a Loreto, visto che magari già ci abita, e di dire una preghiera per tutti noi, perché abbiamo tutti bisogno di essere ricordati, in questo mese così dedicato alla Vergine Maria. Abbiamo ricordato l’Immacolata Concezione, la Madonna di Guadalupe, la Madonna di Loreto, è un mese questo molto mariano. Poi ci sarà il Santo Natale, che certamente è un giorno di grande festa legato a Gesù e allo stesso tempo legato alla Vergine Maria. Dentro a tutta questa festività, a questo tempo delicato, così bello come il Natale, com’è il mese di dicembre, chiedo a chi vive a Loreto una preghiera particolare per me, per tutti noi, per tutti i cristiani del mondo, per tutti i Sacerdoti, per la Chiesa, soprattutto per i cristiani perseguitati, per i cristiani incarcerati per il Nome di Gesù, che trascorreranno il Natale in carcere, pregate lì, a Loreto, per questi confratelli.
Il Vangelo di oggi tratto dal capitolo XI di San Matteo, versetti 16-19, ci ricorda che chi non vuole ascoltare non ascolta, che sia San Giovanni Battista a parlare o che sia Gesù, chi non vuole ascoltare troverà sempre una scusa per non ascoltare.
San Giovanni Battista è un indemoniato perché non mangia e non beve, è posseduto dal demonio. Gesù, siccome mangia e beve, allora è un mangione e un beone, amico dei pubblicani e dei peccatori. Quindi per un verso e per l’altro non vanno bene.
Vedete, sono tutti pretesti. Si guarda la vita di San Giovanni Battista e si dice: “No, è un penitente, quindi è un indemoniato”. È un’equivalenza un po’ dura da sostenere, però l’hanno fatto. Gesù invece mangia e quindi è un mangione e un beone.
Si prendono gli aspetti della vita concreta e si fanno giudizi morali, questo è tipico di chi non ha argomenti da sostenere, è un modo tipico di fare, quando non ho argomenti sostanziosi da opporre o da proporre al confronto, allora prendo degli aspetti normali di vita, tipici di quella persona, San Giovanni Battista faceva l’ascesi, faceva penitenza, Gesù vive normalmente, sta con tutti, prendo questi aspetti e li faccio diventare dei criteri per una valutazione morale. È scorrettissima questa cosa, ma dice del fatto che non voglio mettermi in discussione. Allora trovo dei pretesti per squalificare chi ho davanti. Ma il messaggio di Giovanni Battista e di Gesù vanno oltre il “mangiare e bere sì”, o il “mangiare e bere no”, e con chi. Va oltre, perché la quaestio non si gioca attorno a una focaccia, a dei fichi secchi e a del vino, la quaestio si gioca attorno alle realtà fondamentali che sono la Vita Eterna, che sono tutto il messaggio di Gesù e di Giovanni.
Andiamo vanti con il nostro lavoro su “I Novissimi” del Beato don Giacomo Alberione e vediamo questo nuovo aspetto:
2. Possiamo soccorrere le anime del purgatorio
“Quel Dio stesso che ha chiuso quelle anime nel carcere di fuoco perché si rendessero belle, le ha chiuse per amore; e per lo stesso amore ci ha data la chiave onde aprire ad esse le porte del cielo. È di fede che le Anime del purgatorio possono essere soccorse dai suffragi dei fedeli, specialmente dal sacrificio della Messa. Infatti si trovano a nostra disposizione tanti mezzi. Ricordiamo i tre grandi mezzi:
- la santa Comunione, che è il grande atto di amore fra l’uomo e Dio: l’amore tende all’unione. Vi sono molte anime che hanno l’abitudine di fare al martedì di ogni settimana o almeno al primo martedì del mese la Comunione per i defunti.”
Questa è una bellissima pratica che non conoscevo, e che conosco insieme a voi adesso. È una pratica molto bella per il primo martedì del mese. Sapete che abbiamo la settimana dei primi, quindi adesso scopriamo che abbiamo il primo martedì per rendere omaggio ai defunti, poi abbiamo il primo giovedì per la Santissima Eucarestia che ci ha insegnato la Beata Alexandrina Maria da Costa con quello che Gesù le ha chiesto e le ha detto, con i sei giovedì del mese, abbiamo i primi nove venerdì e poi abbiamo i primi cinque sabati. Adesso abbiamo anche questo primo martedì per i fedeli defunti, in questo giorno si può dedicare tutto per le anime dei defunti, il Sacerdote offre la Santa Messa, può celebrare la Messa votiva a suffragio delle anime del Purgatorio, oppure offrire le intenzioni. Ci sono tanti mezzi.
Uno può dire: “Ma io che Messa votiva posso dire per le anime del Purgatorio?”
Uno potrebbe dire, ad esempio, la Messa votiva degli Angeli che di solito si dice di martedì, chiedendo loro di intercedere in modo particolare per le anime del Purgatorio.
- “Abbiamo la Visita al Santissimo Sacramento. Nella Visita noi ci volgiamo al Cuore di Gesù”
Aggiungo io: al Cuore Eucaristico di Gesù.
“E diciamo a Lui che si intenerisca alla vista di tante pene di quelle povere anime sofferenti; alla Visita leggiamo il Vangelo, che è mezzo molto potente per scancellare i peccati e per meritare la visione di Dio: «Per le parole del Vangelo siano cancellati i nostri peccati»; nella Visita facciamo l’esame di coscienza, e l’esame di coscienza è un purificare l’anima nostra, ed ha molto valore soddisfattorio che possiamo cedere alle anime del Purgatorio. Nella Visita generalmente recitiamo anche una parte di rosario che è ricchissimo di indulgenze.”
Vedete quante occasioni abbiamo.
- “Abbiamo specialmente la S. Messa. Nella Messa non siamo soltanto noi che preghiamo, ma è il Figlio di Dio che mostra le piaghe al Padre Celeste. Noi preghiamo con Gesù; Gesù è sempre esaudito per i suoi infiniti meriti. Per conseguenza la Chiesa loda, approva, incoraggia l’uso di far celebrare le Messe per i defunti, di sentire Messe per i defunti, di celebrare Messe per i defunti. Quante volte nella Messa il Sacerdote ricorda i defunti!”
Quindi, non solamente nel mese di novembre e non solo per i nostri defunti. Possiamo far celebrare una novena di Messe, possiamo far celebrare le Messe Gregoriane per le anime del Purgatorio, durante l’anno, non solo nel mese di novembre.
“Oltre a questi mezzi ve ne sono molti altri. Il Rosario impegna la tenerezza materna di Maria SS. per quelle anime Esso è anche maggiormente arricchito di indulgenze, se recitato con la corona e da chi è ascritto alle varie compagnie del Rosario. La Via Crucis: è la memoria della passione del Signore. Le indulgenze: si può dire che dalla mattina alla sera le nostre orazioni sono tutte o quasi tutte indulgenziate: l’Angelus, il segno di croce, le giaculatorie, il “Dio sia benedetto”, gli atti di fede, ecc. Basta mettervi l’intenzione e queste indulgenze si lucrano: ed esse sono in grandissima parte applicabili alle Anime del Purgatorio.”
Serve l’intenzione, non dimentichiamoci mai quanto è importante intenzionare le nostre giornate, intenzionare il nostro studio, intenzionare le nostre sofferenze, i nostri sacrifici, le nostre opere buone, le nostre penitenze, bisogna dar loro sempre un’intenzione, è importante. Ricordate la Madonna a Fatima: “Molte anime si perdono perché non c’è nessuno che preghi per loro”.
Recito il Rosario? Recito questo S.Rosario per… la conversione dei peccatori, per le anime del Purgatorio. Oppure, non ho voglia di buttare giù la pattumiera, adesso faccio questo sacrificio che mi costa e lo faccio per le Anime del Purgatorio.
“Non ho voglia di andare a dare un bacio a mio marito o a mia moglie perché abbiamo bisticciato, faccio questo sacrificio di carità per la conversione dei peccatori, per le Anime del Purgatorio, per la santificazione dei Sacerdoti, per le famiglie…” Ci sono tante intenzioni che si possono dare.
Sto soffrendo perché ho una fame incredibile, mi verrebbe voglia di aprire il frigorifero e mangiare qualcosa, o mentre sto cucinando mi viene voglia di assaggiare… non lo faccio, perché voglio offrire questa piccola sofferenza, questo piccolo sacrificio per le Anime del Purgatorio, e via di seguito.
L’importante è intenzionarle. Oppure posso farlo al mattino, appena sveglio: “Oggi è martedì, tutto quello che oggi farò, dirò, pregherò, subirò, sopporterò, tutto sarà per le Anime del Purgatorio”.
“Altri mezzi: le opere buone, le penitenze, le elemosine.”
Le elemosine non sono solamente il dare i soldi a qualcuno, c’è l’elemosina dei soldi, del tempo, dell’energia, della fatica…
Un esempio: sto uscendo dal Confessionale, ho confessato per quattro ore, non ce la faccio più, arriva una persone e mi dice: “ Padre, la prego, mi può confessare?” Potrei dire di no, avendo già sforato dal mio turno, sono stanco, non ce la posso fare più e invece dico sì. Questa è un’elemosina grandissima, se dico di sì posso offrire questo sacrificio per…
“Abbiamo la possibilità di soccorrere quelle Anime. Chi è che non sia tenuto ad amare il prossimo? Chi può essere dispensato a soccorrerlo quando sia in grave necessità, mentre trovasi in comodità di farlo? Chi ha cuore adunque, chi ha fede e amore a Gesù Cristo, si commuova, preghi per quelle anime; e preghiamo subito.”
Come si fa a non cedere a dei nostri confratelli, sorelle che soffrono così tanto?
3. Stabiliamo una continuità di suffragi in modo da vivere una vita di carità
“Il pensiero del Purgatorio è salutare: infatti ci porta a temere e odiare il peccato veniale; ci fa desiderare il fervore; eccita in noi sentimenti di misericordia. Il pensiero del Purgatorio è salutare anche per eccitare il nostro zelo per il prossimo. Santa cosa è predicare e scrivere sul Purgatorio, ogni volta che se ne presenta l’occasione.
Ecco perciò alcune pratiche da ritenersi in tutta la vita nostra.”
Fa bene a tutti leggere, studiare, predicare sul Purgatorio
- Leggere del purgatorio e scriverne. Sono i libri e le predicazioni che ricordano a noi le anime dei trapassati e le pene del purgatorio. Molti sono i libri su questo argomento: anzi vi sono Congregazioni religiose che hanno lo scopo di pregare e zelare continuamente la causa delle Anime purganti.
Quando ero adolescente, facevo la quarta superiore, ero andato al sud un’estate, ospite in un convento di una Congregazione Religiosa maschile per un paio di settimane. Ero stato lì con loro, mi avevano fatto assaggiare tutte le loro cose buone, la frutta buonissima che avevano — per me era la prima volta — avevo assistito a tutte le loro bellissime celebrazioni, è stato molto bello, sono stati molto accoglienti. Mi ricordo che mi diedero le chiavi per l’allarme per la biblioteca — perché quella biblioteca era allarmata — mi dissero che potevo andare quando volevo, l’importante era che quando uscivo inserissi l’allarme. Più di un giorno, sono entrato la mattina e sono uscito la sera senza accorgermi! Ho divorato non so dirvi quanti libri, me lo ricordo ancora adesso, neanche riuscivo a leggere una riga dopo l’altra, ero talmente bramoso — forse avrò fatto qualche peccato di gola spirituale — bramoso di leggere tutto quello che c’era scritto, tutto quello che stavo scoprendo, che per me era tutta cosa nuova…. Mi ricordo che uno degli aspetti che mi si era svelato era proprio questo delle Anime del Purgatorio, perché avevo trovato dei libri bellissimi, soprattutto uno di San Giovanni Bosco, un testo molto antico che avevano lì in biblioteca, dove erano raccolti tutti i pensieri, i sogni, le prediche, tutto quello che San Giovanni Bosco aveva fatto, sul Purgatorio e le anime del Purgatorio. Mi si era aperto un mondo! Da lì ho iniziato a pregare, a rivolgermi alle Anime del Purgatorio. Quel testo è stato un punto di non ritorno, veramente molto bello. È importante parlarne, leggere, ve lo consiglio, andatelo a leggere, San Giovanni Bosco parla spesso del Purgatorio, anche dell’Inferno e del Paradiso, ma anche del Purgatorio. Anche Santa Faustina Kowalska parla del Purgatorio, tanti Santi.
- “Operare per il purgatorio. La pazienza nei nostri travagli e la diligenza nei doveri quotidiani, i lavori di studio ed i sacrifici che sono connessi con la vita, sono mezzi per vuotare e per evitare il Purgatorio. Se il confessore lo permette, potremo anche passare ad un atto di maggior suffragio”
Questo è importantissimo, non ve ne avevo ancora parlato, adesso ve ne parlo. Questa è una cosa delicatissima, non so se riesco a farla oggi, forse ve ne parlerò domani. No, mi fermo, preferisco farlo domani, questo è veramente molto delicato, perché non voglio leggervelo velocemente, è una cosa su cui voglio soffermarmi. Vi dico che cos’è l’argomento ma non lo tratto, lo tratto domani.
Se il confessore lo permette, potremo anche passare ad un atto di maggior suffragio e di più profonda e continua carità, cioè all’atto eroico di carità, naturalmente che in questo bisogna chiedere consiglio al confessore.”
Non vi dico che cos’è adesso, lo affronterò domani, certamente, questo è il mio consiglio e sottoscrivo quello che scrive don Alberione, a nessuno venga in mente — questo è il mio parere poi ognuno faccia quello che vuole — di fare l’atto eroico di carità senza il consenso del confessore, perché è una cosa molto delicata, molto seria, molto impegnativa, di alto spessore, ci vuole assolutamente il consenso del confessore. Sono d’accordissimo con quello che scrive don Alberione: è necessario il confronto, l’approvazione del confessore, perché l’atto eroico di carità è una cosa veramente grossa e domani lo affronterò, voglio spiegarvi bene che cos’è questo atto eroico di carità. Vi consiglio, non andate a cercarlo su internet, capisco che la curiosità fa 90, che non riuscite ad aspettare fino a domani, lo capisco, anche io sarei molto curioso, però vi chiedo questo piccolo sacrificio, offrite questo sacrificio per le Anime del Purgatorio, perché potreste trovare scritte cose che poi vi confondono, che vi turbano, poi uno non le capisce. Aspettate 24 ore, domani lo leggiamo dal Beato don Alberione, quindi abbiamo un testo autorevole di un Beato, questa è una fonte molto importante, autorevole e leggendo le sue parole io vi commenterò il testo, in modo tale che è chiaro bene per tutti che cos’è l’Atto Eroico di Carità. Ovviamente, se poi mi devo confrontare con il confessore anche lui deve sapere che cos’è perché se no altrimenti non si sa di cosa stiamo parlando e non può dare il consenso su una cosa che non conosce. È importante, lo affronteremo domani con calma, in modo tale che sia proprio chiaro per tutti.
Benedicat vos omnipotens Deus, Pater, et Filius, et Spiritus Sanctus. Amen.
Dio ci benedica e la Vergine ci protegga. Amen.
Sia lodato Gesù Cristo, sempre sia lodato.
VANGELO (Mt 11, 16-19)
In quel tempo, Gesù disse alle folle:
«A chi posso paragonare questa generazione? È simile a bambini che stanno seduti in piazza e, rivolti ai compagni, gridano:
“Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato,
abbiamo cantato un lamento e non vi siete battuti il petto!”.
È venuto Giovanni, che non mangia e non beve, e dicono: “È indemoniato”. È venuto il Figlio dell’uomo, che mangia e beve, e dicono: “Ecco, è un mangione e un beone, un amico di pubblicani e di peccatori”.
Ma la sapienza è stata riconosciuta giusta per le opere che essa compie».