Scroll Top

“Donna perché piangi? Chi cerchi?”

Meditazione

Pubblichiamo l’audio di una meditazione di martedì 19 aprile 2022

Predicatore: p. Giorgio Maria Faré, OCD

Ascolta la registrazione:

Per motivi di intenso traffico non ci è possibile rendere disponibile l’ascolto dei file audio direttamente dal nostro sito. Se hai dubbi su come fare, vai alle istruzioni per l’ascolto delle registrazioni.

Scarica il testo della meditazione

“Donna perché piangi? Chi cerchi?”

Sia lodato Gesù Cristo! Sempre sia lodato!

Eccoci giunti a martedì 19 aprile 2022.

Abbiamo ascoltato il Vangelo della Santa Messa di oggi, tratto dal capitolo XX di San Giovanni, versetti 11-18.

Quanto è difficile avere fede… quanto è difficile fidarsi di Dio!

Se ci fermiamo a pensare, leggendo questo brano del Vangelo c’è veramente da preoccuparsi.

Maria Maddalena piange, vede gli Angeli nel sepolcro, parla con gli Angeli, ma lei vede solamente la morte, non vede altro che morte. Incontra Gesù… Mi colpisce questa espressione:

“Si voltò indietro e vide Gesù”.

Solitamente Gesù sta davanti, qui è dietro, non so, quasi a dire: «Ma dove stai guardando? Tu devi guardare nella tua memoria! Perché stai guardando un sepolcro vuoto? Perché mi cerchi lì?»

E infatti gli Angeli e Gesù pongono la stessa domanda:

«Donna, perché piangi?»

Non è che gli Angeli e Gesù fossero così estraniati dalla realtà e così poco sapienti da non sapere intuire, immaginare la ragione di tante lacrime.

Questa domanda a me ricorda tanto la stessa domanda fatta ad Adamo, dopo il peccato originale: «Dove sei?». Dio sa dov’è, ma è Adamo che non sa più dov’è.

Gli Angeli, Gesù, sanno perché la Maddalena piange, ma è lei che sta piangendo per la ragione sbagliata, questo è il punto. Loro la vogliono fare ritornare in se stessa e farle capire, quindi chiedono: «Perché stai piangendo?» Non è che, se uno piange, ha sempre un motivo valido per piangere.

«Perché piangi?»

Sembra una domanda assurda, no?

Uno dice: «È morto…»

No, non è morto; cioè, sì, è morto, ma è risorto!

Ma l’aveva detto! Quante volte l’aveva detto, che doveva andare a Gerusalemme, che doveva soffrire per mano degli anziani, morire e poi risorgere il terzo giorno? Quante volte l’aveva detto?

Eppure… eppure lei è là che piange, e Gesù, da dietro, la chiama.

È talmente sconvolta che, non solo non distoglie il cuore e la mente dal sepolcro vuoto (quindi disperazione al quadrato, perché non solo è morto, adesso non c’è più), ma non Lo riconosce, addirittura scambia Gesù per il giardiniere!

Ci rendiamo conto, la nostra disperazione, il nostro dolore, la nostra non comprensione, a che punto ci fanno arrivare?

Io sono del parere che lei neanche si è accorta di avere parlato con gli Angeli, cioè ha visto gli Angeli, ma neanche se avessero avuto le ali più grandi dell’universo e più belle, più bianche, più “piumose”, più sfolgoranti, più lucenti, più tutto quello che volete, lei li avrebbe visti, non si è neanche resa conto probabilmente che parlava con gli Angeli.

Vede Gesù e non Lo riconosce, non riconosce il suo Gesù…

Colui che lei sta cercando con così tanta bramosia, Lo vede, Gli parla, e non Lo riconosce: lei sta vedendo solo se stessa, sta vedendo solo la sua disperazione, solo la sua sofferenza, solo la sua poca fede.

«Perché piangi? Chi cerchi?»

Chi cerchi…

E l’unica cosa che riesce a pensare è che qualcuno Lo ha rubato, cioè non riesce a pensare che quello che aveva detto Gesù si era realizzato, che era risorto… no, L’hanno rapito, L’hanno portato via… ma perché mai uno dovrebbe portarLo via?

Non le viene neanche il dubbio che quindi, allora Gesù aveva detto il vero, no…

Quindi, poi:

«Ho visto il Signore!»

Dicevo: «Quanto è difficile avere fede!»

È veramente difficile, perché noi pensiamo che avere fede voglia dire fare delle cose, assolvere dei compiti religiosi, delle pratiche… sì certo, anche questo, ma innanzitutto è questo fidarsi, sperando contro ogni speranza, “spem contra spem”, dice la Lettera agli Ebrei.

Quello che a me preoccupa è che uno può incontrare Gesù, parlare con Gesù, e dopo aver conosciuto Gesù, parlato con Gesù, essere stato con Gesù, aver mangiato con Gesù, non riconoscerLo.

Possiamo essere talmente attaccati alle nostre strutture mentali, alle nostre convinzioni, a ciò che per noi è giusto, è vero, che neanche Dio può scegliere una via diversa ed essere altro, nonostante Lui li avesse tutti avvisati.

Oh… non ce n’è uno! Non ce n’è uno che dica… infatti sarà poi il rimprovero che Gesù farà ai discepoli di Emmaus: «Stolti e tardi di cuore nel credere alle Scritture!»

Eh… sì, capite, perché poi Lui ad un certo punto dice: «Basta».

Anche quelli sono lì che discutono, che discorrono, che si piangono addosso, dicono: «Ecco, solamente tu sei così straniero in Gerusalemme, che non sai…»

E Lui: «No, cosa è successo?»

«Ma come è possibile che, insomma, non hai saputo cosa è successo?… Ecco, adesso sono tre giorni che non sappiamo più dov’è… e poi le donne hanno detto…»

Eppure… nessuno fa memoria, nessuno riesce a fare memoria… ovviamente a parte la Vergine Maria, che sicuramente custodiva tutto questo mistero, tutti questi eventi, nel Suo Cuore, ma la Vergine Maria è la Vergine Maria, e i discepoli sono i discepoli, e quindi…

Gesù dice alla Maddalena:

«Non mi trattenere, non mi trattenere perché Io devo salire al Padre Mio».

E adesso, da qui in avanti, ciascuno dovrà decidere, no?

Dopo la morte e la resurrezione di Gesù ciascuno deve un po’ collocarsi, perché il tempo di Gesù sulla terra si è concluso.

È un po’ quello che capita a noi, quando ci muore qualcuno di caro, no?

Ci sembra come se il tempo ci fosse rubato dalle mani, ma in realtà non è così; noi abbiamo avuto tantissimo tempo per stare con le persone, ma cosa ne abbiamo fatto di questo tempo? Come lo abbiamo usato?

Perché, capite, bisogna vedere che cosa abbiamo fatto del tempo che abbiamo avuto per stare con i nostri genitori, con i nostri Sacerdoti, con i nostri figli, con i nostri amici…

Che cosa abbiamo fatto di questo tempo? Come lo abbiamo sfruttato?

Dopo, quando uno muore, allora si comincia a portare i fiori, ma portaglieli da vivo, non da morto!

Eh… fiori bellissimi, quando uno è morto… e quando era vivo?

Magari non gli hai portato neanche uno yogurt…

Dopo, quando arriva il momento dei Morti, i cimiteri si riempiono di vasi di fiori, di mazzi di fiori, tutti i più belli del mondo; da vivo, morire che a sua madre avesse portato, non dico un crisantemo perché non è carino, ma dico un fiore! Mai!

Solo quando muore, che oramai… capite, oramai…

Questo, perché noi non sappiamo fare memoria; ecco che Gesù, da dietro, la chiama, come per dire: «Non guardare il sepolcro! Non è lì che Io sono!»

Gesù poteva apparire dentro il sepolcro e dire: «Guarda sono in piedi!»; poteva apparire a fianco del sepolcro, poteva apparire davanti al sepolcro; no, Gesù appare dietro a Lei, e lei deve proprio girarsi per vederLo… interessante questa cosa, no?

Noi dobbiamo cercare in ciò che abbiamo vissuto, in ciò che abbiamo fatto, nelle nostre esperienze, dobbiamo andare a prendere la memoria delle esperienze stupende, bellissime, che abbiamo vissuto, è lì che dobbiamo andare a cercare, e rimanere ancorati con la fede a quelle verità.

Auguro di cuore a voi, a me, di essere persone che sanno tesorizzare il tempo che abbiamo, che sanno fare memoria, che sanno vivere di fede.

Invece di stare all’esterno, vicino al sepolcro a piangere, attendiamoLo!

Non cerchiamoLo in mezzo alla morte, questo Gesù! Perché Lui è la Vita! Lui è la Vita… quindi attendiamoLo nella vita. Non mettiamoci nella disperazione, no… nella vita. Lui è la Vita e ci aspetta lì!

Benedicat vos omnipotens Deus, Pater, et Filius, et Spiritus Sanctus.

Amen.

Dio ci benedica e la Vergine ci protegga.

Sia lodato Gesù Cristo, sempre sia lodato.

 

 

VANGELO (Gv 20, 11-18)

In quel tempo, Maria stava all’esterno, vicino al sepolcro, e piangeva. Mentre piangeva, si chinò verso il sepolcro e vide due angeli in bianche vesti, seduti l’uno dalla parte del capo e l’altro dei piedi, dove era stato posto il corpo di Gesù. Ed essi le dissero: «Donna, perché piangi?». Rispose loro: «Hanno portato via il mio Signore e non so dove l’hanno posto».
Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù, in piedi; ma non sapeva che fosse Gesù. Le disse Gesù: «Donna, perché piangi? Chi cerchi?». Ella, pensando che fosse il custode del giardino, gli disse: «Signore, se l’hai portato via tu, dimmi dove l’hai posto e io andrò a prenderlo». Gesù le disse: «Maria!». Ella si voltò e gli disse in ebraico: «Rabbunì!» – che significa: «Maestro!». Gesù le disse: «Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre; ma va’ dai miei fratelli e di’ loro: “Salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro”».
Maria di Màgdala andò ad annunciare ai discepoli: «Ho visto il Signore!» e ciò che le aveva detto.

Post Correlati