Meditazione
Pubblichiamo l’audio di una meditazione di venerdì 13 maggio 2022
Predicatore: p. Giorgio Maria Faré, OCD
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Beata Vergine Maria di Fatima
Sia lodato Gesù Cristo! Sempre sia lodato!
Eccoci giunti a venerdì 13 maggio 2022.
Festeggiamo oggi con grandissima riconoscenza, amore, gioia, la Beata Vergine Maria di Fatima. È un giorno per tutti noi importantissimo.
Abbiamo ascoltato il Vangelo della Santa Messa di oggi, tratto dal capitolo XIV di San Giovanni, versetti 1-6.
Gesù è “la via, la verità e la vita”, non c’è altro per noi: nessun altro è via, nessun altro è verità, nessun altro è vita, niente altro lo è.
Quest’oggi, vorrei affontare con voi il tema delle apparizioni della Vergine Maria a Fatima.
La prima apparizione avvenne il 13 maggio 1917.
Quest’oggi, quello che farò, sarà leggere nelle varie apparizioni che cosa la Vergine Maria disse e chiese; credo che ci faccia bene ogni tanto risentire le richieste, le indicazioni, ciò che sta a cuore alla Vergine Maria.
La prima cosa che disse la Vergine Maria fu: «Non abbiate timore, non vi farò del male!»
Era la domenica precedente l’Ascensione e, dopo la Santa Messa, Lucia, Francesco e Giacinta portano il gregge a pascolare alla Cova da Iria. Dopo aver mangiato la merenda e aver recitato il Rosario, iniziano a giocare e lì avviene la prima apparizione.
«Di dove siete?», chiese Lucia.
Lei rispose: «Sono del Cielo».
«Che cosa volete da noi?»
Attenzione alla risposta: «Sono venuta per chiedervi di venire qui per sei mesi di seguito, il 13 di ogni mese, a questa stessa ora. Più tardi vi dirò chi io sono e quello che voglio. Poi riverrò qui, una settima volta ancora».
Quindi, in totale, sette volte, sette apparizioni.
«E io andrò in Cielo?», chiese Suor Lucia, che allora era una bambina.
«Sì, ci andrai», rispose la Vergine.
«E Giacinta?»
«Anche lei».
«E Francesco?»
«Anche lui, ma dovrà recitare molti Rosari».
Quindi incominciamo a vedere l’importanza del Santo Rosario per la nostra salvezza eterna… comincia da qui.
Suor Lucia racconta: «Mi ricordai allora di formulare una domanda riguardo a due ragazze che erano morte da poco (erano mie amiche e venivano a casa nostra per imparare a tessere con mia sorella maggiore): “Maria das Neves è già in Cielo?”
“Sì, vi è”. Mi sembra che avesse pressappoco quindici anni.
“Ed Amelia?”
Rispose la Vergine: “Essa deve restare in Purgatorio fino alla fine del mondo”. Mi sembra che potesse avere circa diciotto o vent’anni».
Diciamo due parole su questa Amelia, perché si è scritto tanto e si è cercato di capire perché la Vergine Maria avesse detto una frase così dura per noi. Perché una ragazza di diciotto o vent’anni, doveva restare in Purgatorio fino alla fine del mondo?
Ecco, io comincio col dirvi che, siccome reputo la Vergine Maria capace di intendere e di volere, non mi metto a fare l’ermeneuta della Vergine Maria. Non dico: «La Vergine Maria ha detto, però intendeva…» Io queste cose non le faccio, non me la sento. C’è chi poi comincia a scrivere le cose più fantasiose: «Ha detto fino alla fine del mondo, però voleva dire…». Siccome io, purtroppo, non ho la grazia di vedere la Vergine Maria, di poter parlare con Lei tutte le volte che voglio e non posso chiederLe che cosa Lei intendeva quando diceva certe frasi, io sto a quello che Lei ha detto.
Quindi, se io dico: «Voglio mangiare una mela», non intendo dire che voglio andare a fare una passeggiata, ma intendo dire che voglio mangiare una mela. Se dico che voglio mangiare una mela, vuol dire che voglio mangiare una mela, non voglio far intendere altro, non c’è un metapensiero.
Quindi, Lei dice che deve restare in Purgatorio fino alla fine del mondo.
Allora, su questa questione ci sono diverse fonti.
Quella più attendibile, perché è più diretta e anche però la più stringata, è ciò che Suor Lucia stessa disse ad un Sacerdote che le chiedeva dettagli su questa Amelia. La risposta di Suor Lucia fu: «Amelia aveva diciotto anni circa e dopotutto, Padre, per un solo peccato mortale, un’anima potrebbe andare all’Inferno per sempre».
Altre fonti specificano che il peccato in questione fu un peccato contro la purezza commesso col cognato.
Altre ancora che avesse subito delle avances, alle quali non si era sottratta. Stiamo parlando di “avances”, non di violenze, quindi non è un caso simile a quello di Santa Maria Goretti, non c’entra.
Noi non lo sappiamo esattamente, non lo sappiamo; quello che sappiamo è che evidentemente in Cielo il giudizio è un po’ diverso da quello sulla terra, ecco, questo lo possiamo dedurre da questa frase della Vergine Maria. Possiamo dedurre anche che si può rimanere in Purgatorio fino alla fine del mondo, anche se si è molto giovani, e che non bisogna probabilmente avere fatto chissà quali terribili peccati. Lo abbiamo detto tante volte che il Giudizio di Dio è un giudizio, ed è fatto da Dio, quindi è un giudizio giusto, è un giudizio che giudica non secondo i criteri degli uomini, non secondo il nostro “buonismo senza limitismo”, basta vedere il Vangelo, basta vedere la Scrittura.
Poi, che cosa Amelia abbia fatto, non abbia fatto, come l’ha fatto, perché lo ha fatto, questo a noi non interessa, non è importante, perché nessuno può entrare nella coscienza di una persona e nessuno può sindacare i giudizi di Dio (men che meno).
Noi stiamo, neanche a quello che ha detto Suor Lucia, ma a quello che ha detto la Vergine Maria: «Deve restare in Purgatorio fino alla fine del mondo».
Questo ci agita, ci spaventa, ci sconvolge, ci turba?
Va bene, vuol dire che probabilmente dobbiamo rivedere il nostro modo di intendere Dio e il nostro modo di fare i nostri esami di coscienza, il nostro modo di pensare al Giudizio di Dio.
La Vergine Maria aggiunse: «Volete offrirvi a Dio per sopportare tutte le sofferenze che Egli vorrà inviarvi, in atto di riparazione per i peccati per i quali è offeso, e per supplicare per la conversione dei peccatori?»
Vedete?
Subito dopo avere detto questa cosa di Amelia, la Vergine Maria chiede di offrirsi per sopportare tutte le sofferenze che Dio vuole inviare. Perché? Per riparare le offese e per supplicare per la conversione dei peccatori.
Da qui capiamo che cosa sta a cuore alla Vergine Maria.
In questi ultimi tempi sembra che parlare di Fatima voglia dire parlare della Consacrazione della Russia e del Terzo Segreto, fine, basta.
Invece, se uno legge i messaggi delle apparizioni, la Vergine Maria non parla solo di questo, ma, chissà perché, di tutto quello di cui parla la Vergine Maria non si dice niente. È come se avessimo due attenzioni, due focus: la Consacrazione della Russia, di cui si è detto, si è scritto e si è fatto tutto il suo contrario, e poi il Terzo Segreto di Fatima, su cui ci sono fiumi di parole, libri, articoli e quant’altro.
Sì, sono due argomenti delle apparizioni a Fatima, ma non sono gli unici due, e non sono le prime cose di cui parla la Vergine Maria, ma non mi sembra di aver letto molto frequentemente ultimamente fiumi di parole, articoli, libri, sull’importanza di offrici a Dio per sopportare le sofferenze che Lui vorrà inviarci, di offrirci in riparazione dei peccati per i quali è offeso, di supplicare per la conversione dei peccatori. Queste sono le prime cose che la Vergine Maria chiede. Vuol dire che ci sarà un motivo, no? Se io devo dire qualcosa a qualcuno, le cose più importanti non le dico in fondo, le dico subito.
Loro dissero: «Sì, lo vogliamo, certo!»
La riposta della Vergine Maria fu: «Avrete quindi molto da soffrire, ma la grazia di Dio sarà il vostro conforto».
Quindi, centrale è il tema della sofferenza in riparazione alle offese e per la conversione dei peccatori.
Per questioni di tempo non posso trattare le tre apparizioni precedenti dell’Angelo del Portogallo, dove l’Angelo chiede esattamente le stesse cose. Non è che chieda chissà che cosa, il tema è sempre quello: le offese da riparare, soprattutto gli oltraggi contro la Santissima Eucarestia, e la conversione dei peccatori.
La Vergine disse poi: «Si reciti il Rosario tutti i giorni per ottenere la pace, per la fine della guerra!»
Eravamo nel 1917, tutti sapete che c’era la I Guerra Mondiale. Quindi, la pace, la fine della guerra, è legata alla recita del Santo Rosario. Mi auguro che tutti recitiamo il Santo Rosario, ogni giorno.
Seconda apparizione: 13 giugno 1917.
Suor Lucia racconta: «Le chiesi: “Che cosa volete da me? Lei rispose: “Voglio che veniate qui il 13 del mese prossimo, che recitiate il Rosario tutti i giorni e che impariate a leggere. Dirò in seguito cosa voglio”».
Quindi la Vergine Maria non li vuole analfabeti, vuole che siano istruiti, Lucia, Giacinta e Francesco, e che recitino il Rosario tutti i giorni.
Suor Lucia dice: «Chiesi la guarigione di un malato».
Risposta della Vergine Maria: «Se si convertirà, guarirà nel corso dell’anno. I Cuori di Gesù e di Maria hanno su di voi dei progetti di misericordia».
C’è un legame tra la guarigione e la conversione. Quindi, Rosario, riparazione, offerta a ricevere le sofferenze che Dio manderà, conversione, e poi guarigione, sono legate.
Ancora Lucia disse: «Vorrei chiedere di condurci in Cielo».
Riposta: «Sì, Giacinta e Francesco ve li condurrò molto presto, ma tu resterai qui ancora per qualche tempo…»
Altro che qualche tempo!
Chiaramente, siccome la Vergine Maria sta nell’eternità, per Lei un giorno è come mille anni e mille anni come un giorno solo; infatti uno dice: «“Per qualche tempo” vorrà dire “per qualche anno”», invece è morta ultranovantenne…
«…Gesù vuole servirsi di te per farmi conoscere ed amare. Egli vuole stabilire nel mondo la devozione al mio Cuore Immacolato (ecco un’altra novità). A chi praticherà questa devozione io prometto la salvezza, queste anime saranno predilette da Dio, come fiori posti da me per ornare il Suo trono».
Quindi Gesù vuole far conoscere e far amare la Sua Madre, vuole stabilire nel mondo la devozione al Cuore Immacolato di Maria, e sappiamo che, a chi praticherà questa devozione (che poi vedremo in cosa consiste), la Vergine Maria promette la salvezza. Queste anime saranno predilette, saranno come fiori… bellissimo.
«Resterò qui tutta sola?», domandò Lucia con tristezza.
«No, figlia mia! Questo ti fa soffrire molto? Non scoraggiarti! Non ti abbandonerò mai. Il mio Cuore Immacolato sarà il tuo rifugio e la via che ti condurrà fino a Dio».
Che dolcezza… che dolcezza…
13 luglio 1917: ecco, questa è probabilmente l’apparizione centrale, quella tanto famosa, quella molto importante, perché qui accadono molte cose.
«Che cosa volete da noi?», chiese Suor Lucia.
«Voglio che veniate qui il 13 del mese prossimo…»
Vedete il 13? Ogni 13 del mese… ecco perché è importante tenere il 13 come giornata mariana!
«… che si continui a recitare il Rosario tutti i giorni in onore di Nostra Signora del Rosario, per ottenere la pace nel mondo e la fine della guerra, perché Lei sola può soccorrervi».
Ritorna il tema, vuol dire che è proprio importante: la recita del Rosario è fondamentale, tutti i giorni, non quando posso, non quando ho voglia, non quando me la sento.
Il Rosario è legato al tema della pace, alla fine della guerra, e non dimentichiamoci che la Vergine Maria disse: «Solo io posso soccorrervi».
Lucia disse: «Vorrei domandarvi chi siete e di fare un miracolo perché tutti credano che ci apparite».
Lucia ancora non sapeva che era la Vergine Maria.
Risposta: «Si continui a venire qui tutti i mesi, al mese di ottobre ti dirò chi sono, quello che voglio, e farò un miracolo che tutti potranno vedere per credere».
Suor Lucia dice: «A questo punto formulai alcune domande alla Vergine Maria, non ricordo quali. Quello che ricordo è che la Vergine disse che bisognava recitare il Rosario per ottenere queste grazie durante l’anno».
Vedete come è fondamentale la recita del Rosario?
Ella poi continuò: «Sacrificatevi per i peccatori e dite spesso, specialmente quando fate un sacrificio: “O Gesù è per amor vostro, per la conversione dei peccatori, ed in riparazione per i peccati commessi contro il Cuore Immacolato di Maria».
Vedete? Rosario, sacrificarsi per i peccatori, fare sacrifici e usare questa piccola preghiera bellissima. La possiamo trascrivere e la possiamo recitare tutti i giorni, al mattino appena svegli, e dire: «Signore, io, tutto quello che farò, penserò, dirò, le preghiere, la Messa, i sacrifici, tutto, è per Vostro amore, per la conversione dei peccatori, in riparazione dei peccati commessi contro il Cuore Immacolato di Maria». Così, noi abbiamo intenzionato tutta la nostra giornata, tutto quello che faremo, con questa intenzione bellissima.
Suor Lucia dice: «Dicendo queste ultime parole aprì di nuovo le mani come aveva fatto il mese precedente. Il riflesso della luce parve penetrare nella terra e vedemmo come un oceano di fuoco. Immersi in quel fuoco vedevamo i demoni e le anime dannate. Queste erano come la bragia trasparente, nera o bronzea, e avevano forma umana. Erano come sospese in questo incendio, sollevate dalle fiamme che uscivano da loro stesse insieme a nubi di fumo, e poi ricadevano da ogni parte, come le scintille nei grandi incendi, senza peso né equilibrio, in mezzo a grida e gemiti di dolore e di disperazione che facevano orrore e tremare di paura.
È alla vista di questo spettacolo che devo aver lanciato quel grido “Ahi”, che si dice aver inteso da parte mia. I demoni si distinguevano dalle anime dannate per le forme orribili e ripugnanti di animali spaventosi e sconosciuti, ma trasparenti, come dei neri carboni trasformati in bragia.
Questa visione non durò che un momento, grazie alla nostra buona Madre Celeste che nella prima apparizione ci aveva promesso di portarci in Cielo, senza di che credo che saremmo morti di spavento e di paura. Spaventati e come per chiedere soccorso, abbiamo alzato gli occhi verso la Vergine Maria, che ci disse con bontà e tristezza: “Avete visto l’Inferno, dove vanno le anime dei poveri peccatori”».
Bene, da qui in poi, sappiamo che l’Inferno non è vuoto e, da qui in poi, sappiamo che l’Inferno esiste; se mai qualcuno avesse avuto dei dubbi, adesso proprio…
La Vergine Maria continuò: «Per salvarli Dio vuole stabilire nel mondo la devozione al mio Cuore Immacolato (quindi, ancora ritorna su questo tema). Se si fa quello che vi dico molte anime si salveranno e ci sarà la pace. La guerra finirà. Ma se non si cessa di offendere Dio allora sotto il regno di Pio XI ne comincerà un’altra peggiore».
C’è un legame… c’è un legame tra la guerra e le offese a Dio, c’è un legame: “Se non si cessa di offendere Dio, ne comincerà un’altra peggiore”.
Quindi, la prima cosa che dovremmo fare, se vogliamo la pace, è smettere di offendere Dio, questa è la prima cosa da farsi! E ognuno dovrebbe incominciare da se stesso.
«Quando vedrete una notte illuminata da una luce sconosciuta, allora sappiate che è il grande segno che Dio vi dà che sta per punire il mondo dei suoi delitti per mezzo della guerra, della carestia e delle persecuzioni contro la Chiesa e il Santo Padre».
Altro legame. Se accadrá questa notte illuminata, è un segno che Dio dà per avvisare che sta per punire il mondo per i suoi delitti. Attraverso cosa? Attraverso tre mezzi: la guerra, la carestia e le persecuzioni.
C’è un legame… dovremmo riflettere su questi legami, ognuno per se stesso.
«Per impedirlo verrò a chiedere la conversione della Russia al mio Cuore Immacolato e la Comunione riparatrice dei primi sabati del mese».
Domanda: «In tutto questo gran parlare e scrivere di questi “ultimi tempi” (non solo mesi, ma anche anni), avete sentito trattare con uguale intensità e importanza le due richieste della Vergine Maria?»
Non c’è solamente la conversione della Russia, c’è anche la Comunione riparatrice dei primi sabati del mese. La Vergine Maria parla molto di più della devozione al suo Cuore Immacolato, che non della Consacrazione della Russia, per esempio.
Parla molto di più della conversione dei peccatori, molto di più della recita del Santo Rosario, molto di più dell’offrirsi e sacrificarsi per i peccatori, ma, chissà perché, queste cose non vengono trattate, si parla solo della Russia. Sembra il tema centrale di tutto il messaggio di Fatima, ma, da quello che avete ascoltato fino ad adesso, non è così.
Adesso ci dice, ci parla, della Comunione riparatrice dei primi sabati del mese… e quante volte ne abbiamo sentito parlare? Quanta predicazione è stata fatta su questo? Quanti di noi hanno fatto nella loro vita, almeno una volta, la pratica dei primi cinque sabati del mese?
Questo ci dice quanto siamo seri nelle cose che facciamo e che diciamo, e quanta ignoranza invece vive in noi.
«Se si darà ascolto alle mie richieste allora la Russia si convertirà e ci sarà la pace, altrimenti la Russia diffonderà i suoi errori per tutto il mondo, provocando guerre e persecuzioni contro la Chiesa».
C’è sempre un legame, no? Vedete? C’è sempre un legame… quindi è importante dare ascolto alle sue richieste, ma a tutte le sue richieste, non a una, a tutte!
Ci sta tanto a cuore la pace, come giustamente deve essere? Bene, allora tutte le richieste della Vergine Maria vanno ascoltate, perché Lei parla al plurale, dice “alle mie richieste”.
«I buoni saranno martirizzati, il Santo Padre dovrà soffrire molto, parecchie nazioni saranno annientate. Alla fine il mio Cuore Immacolato trionferà. Il Santo Padre mi consacrerà la Russia che si convertirà e sarà concesso al mondo un certo periodo di pace. Nel Portogallo si conserverà sempre il dogma della fede […] Questo non ditelo a nessuno. A Francesco sì, potete dirlo. Quando reciterete il Rosario dite dopo ogni decina: “O Gesù mio, perdonateci, salvateci dal fuoco dell’Inferno, conducete in cielo tutte le anime, soprattutto quelle che più ne hanno bisogno”».
Seguì un istante di silenzio, e poi Lucia Le domandò se c’era altro e Lei disse: «No, per oggi non ti chiedo altro».
13 agosto 1917: Lucia, Francesco e Giacinta vengono rapiti e sequestrati da Artur De Oliveira Santos, amministratore della città. Era un massone, fondatore e presidente della loggia massonica di Ourem, che li porta via; con uno stratagemma li rapisce, li sequestra e li mette in prigione. Quindi, questa apparizione, di fatto, non avviene.
Alla Cova da Iria il 13 agosto erano presenti da diciotto a ventimila persone. La folla praticamente sente un forte tuono, vede un lampo, vede apparire una piccola nuvola bianca, che rimane lì per qualche istante e poi scompare, quasi a dire: «Io ci sono, ma qualcuno ha cercato di impedire questo incontro». Lei è rimasta fedele alla sua promessa.
Quarta apparizione: 19 agosto 1917. Avviene a Valinhos.
Lucia chiese alla Vergine Maria: «Che cosa vuole da me Vostra Grazia?»
«Voglio che continuiate ad andare alla Cova da Iria il 13, che continuiate a recitare il Rosario tutti i giorni (ritorna sempre…). L’ultimo mese io farò il miracolo affinché tutti credano. Se non vi avessero portati in città (quando li hanno sequestrati) il miracolo sarebbe stato più conosciuto (i nemici di Dio sanno fare bene il loro mestiere). Verrà San Giuseppe con il Bambino Gesù per donare la pace al mondo. Nostro Signore verrà a benedire il popolo. Verranno anche Nostra Signora del Rosario e la Madonna Addolorata».
«Che cosa volete che si faccia del denaro che la gente lascia alla Cova da Iria?»
«Si facciano due barelle da processione. Tu ne porterai una con Giacinta ed altre due ragazzine vestite di bianco. L’altra sarà di Francesco che la porterà con tre ragazzini come lui, vestiti con un camice bianco. Questo sarà per la festa di Nostra Signora del Rosario. Ciò che avanzerà servirà per aiutare a costruire una cappella che si farà fare».
Quindi vedete quanto è importante anche questa sorta di liturgia, questa processione, questo essere vestiti di bianco, che è il simbolo della purezza.
È la Festa della Madonna del Rosario che abbiamo ad ottobre.
Lucia chiese: «Vorrei domandarvi la guarigione di diversi ammalati».
Rispose: «Sì, ne guarirò qualcuno entro l’anno».
E prendendo un’aria più triste aggiunse: «Pregate, pregate molto e fate dei sacrifici per i peccatori! Vi sono molte anime che vanno all’inferno perché non c’è nessuno che si sacrifichi e preghi per loro».
Vedete il centro del messaggio qual è? Pregare, pregare, sacrificarsi per i peccatori, perché “molte anime vanno all’Inferno perché non c’è nessuno che si sacrifichi e preghi per loro”.
Capite? Questo è venuta la Madonna a chiederci.
13 settembre 1917: la quinta delle sei apparizioni.
Ancora Lucia chiese: «Che cosa volete?»
Risposta: «Voglio che continuiate a recitare il Rosario al fine di ottenere la fine della guerra».
In tutte le apparizioni la Vergine Maria chiede la recita del Rosario.
«In ottobre Nostro Signore verrà, così come anche Nostra Signora Addolorata e del Carmelo, e San Giuseppe con il Bambino Gesù per benedire il mondo. Dio è soddisfatto dei vostri sacrifici, ma non vuole che dormiate con la corda. Portatela solo di giorno».
Era uno strumento di penitenza, e ne facevano già tanta loro…
Vedete l’equilibrio di Dio? Di notte dice di no, perché se no non riposano. Di giorno avevano tanto da lavorare, quindi…
“Dio è soddisfatto dei vostri sacrifici, ma non vuole la corda”… perché (ripeto) di sacrifici ne facevano veramente tanti.
Lucia domandò: «C’è qui questa piccolina che è sordomuta, Vostra Grazia non vorrebbe guarirla?»
Nostra Signora rispose: «Fra un anno sarà migliorata».
Domanda: «Ho ancora tante altre richieste, le une per una conversione, le altre per una guarigione».
Risposta: «Ne guarirò alcuni, ma gli altri no, perché Nostro Signore non si fida di loro».
Ecco, devo dirvi che questa frase mi ha sempre colpito tantissimo, tantissimo…
Nel nostro esame di coscienza, davanti a Gesù, credo che una cosa che potremmo chiederci è questa: «Gesù si fida di me? Io sono degno di fiducia? Mantengo ciò che prometto? Sono costante? Sono fedele?».
Sarebbe terribile pensare che il Signore non si fida di noi, dobbiamo fare di tutto per ottenere la fiducia di Gesù.
Lucia disse: «Alla gente piacerebbe molto avere qui una cappella».
Risposta: «Con metà del denaro ricevuto fino ad oggi si facciano delle barelle da processione e le si porti alla festa di Nostra Signora del Rosario; l’altra metà sia destinata per aiutare la costruzione della cappella».
Preghiera, preghiera, preghiera…
Poi accade questo: Lucia racconta ancora di aver offerto alla Vergine due lettere e una piccola boccetta di acqua profumata che le erano state date da un uomo della parrocchia di Olival. Offrendole a Nostra Signora Le disse: «Mi hanno dato questo. Vostra Grazia lo vuole?»
Attenti alla risposta della Vergine Maria adesso… questo dovremmo scrivercelo come titolo del testo del nostro esame di coscienza.
Io vi dico come faccio il mio: questo è il titolo del mio esame di coscienza, io ho messo questo titolo, da tanti anni io ho messo questo titolo.
Vi dico come faccio il mio esame di coscienza.
Quando leggo i libri sui Santi, sui Mistici, la Scrittura, i documenti della Chiesa, insomma quando studio le cose che riguardano Dio e c’è qualche espressione, qualche riflessione, qualche messaggio di Gesù a un Santo, a una Mistica, o una espressione della Scrittura, qualcosa che mi sembra degno di nota (nel senso che mi può essere utile per fare un esame di coscienza, quindi mi può essere utile per confrontarmi, per leggermi, per guardarmi il più possibile secondo il giudizio di Dio), allora me lo scrivo nel mio schema dell’esame di coscienza; solitamente metto anche la data di quando l’ho visto e l’ho segnato, e da dove l’ho preso.
È venuto fuori uno schema lungo, ampio, perché negli anni c’è sempre qualcosa che si aggiunge; ovviamente ognuno ha il suo personale, non posso mettere il mio schema di esame di coscienza pubblico per tutti. Lo preciso perché a nessuno venga in mente di dire: «Padre Giorgio, mi passa il suo schema?»
No, perché ognuno ha il suo, nel senso che ovviamente lo schema dell’esame di coscienza ha molto a che fare con il cammino spirituale di una persona, cioè, solo leggendo lo schema dell’esame di coscienza che una persona si è fatto, uno capisce dov’è quella persona. Immagino sia chiaro che Suor Lucia nel suo schema di esame di coscienza non avesse dentro scritto: «Quante persone hai ucciso oggi?», perché era un peccato che lei non faceva.
L’esame di coscienza va a toccare aspetti ben precisi, ben specifici del nostro cammino di fede, per cui è una cosa molto delicata, molto personale. Ci sarà uno schema generale che sono i dieci Comandamenti, ma poi nel dettaglio (adesso vedrete cosa intendo) ognuno ha il suo. È importante avere il proprio esame di coscienza, il proprio schema, e poi, quando uno prepara la confessione, se lo rilegge e vede che cosa suona…
Allora, riprendiamo dal punto in cui Lucia offre due lettere e una piccola boccetta di acqua profumata. Ecco la risposta di Nostra Signora: «Ciò non è adatto al Cielo».
Questo è il titolo del mio esame di coscienza, vi posso dire solo il titolo del mio schema.
Ecco, quando io faccio il mio esame di coscienza, la prima e la sintetica domanda che mi faccio è: «Che cosa della mia vita non è adatto al Cielo?»
Questo va a far cadere la sua luce, quindi, non solo sui peccati, perché offrire una piccola boccetta di acqua profumata alla Vergine Maria non è un peccato; ciò non toglie che non è adatto al Cielo, quindi la Vergine Maria lo rifiuta.
Allora io mi chiedo, non solo che cosa ho fatto come peccato, ma che cosa nella mia vita ancora non è adatto al Cielo, che cosa della mia vita non può entrare in Cielo, che cosa della mia vita non fa parte del Cielo, che cosa della mia vita la Vergine Maria rigetta.
Allora io ho messo questo titolo: “Ciò non è adatto al Cielo”.
E poi la Vergine Maria disse: «In ottobre farò il miracolo affinché tutti credano».
Siamo arrivati al 13 ottobre 1917.
La Vergine Maria disse: «Voglio dirvi che si faccia qui una cappella in mio onore. Io sono Nostra Signora del Rosario. Che si continui sempre a recitare il Rosario tutti i giorni. La guerra sta per finire e i soldati ritorneranno presto alle loro famiglie».
Lucia disse: «Avrei molte cose da chiedervi: di guarire alcuni malati e convertire alcuni peccatori».
Risposta: «Gli uni sì, gli altri no. Bisogna che si correggano, che domandino perdono dei loro peccati».
C’è un legame… c’è un legame: la conversione, il pentirci dei nostri peccati, l’andarci a confessare, sono legati alla questione della malattia e alla conversione di alcuni peccatori, perché Lei dice: «Gli uni sì, gli altri no. Bisogna che si correggano, che domandino perdono dei loro peccati».
Anche nella Scrittura abbiamo la stessa cosa; ricordate Gesù che dice: «Va’ e non peccare più, affinché non ti capiti qualcosa di peggio!»
C’è un legame, noi non sappiamo quale; non lo sappiamo, ed è bene che non sappiamo quanto, come si manifesti, e quanto sia profondo questo legame, lo sa solo Dio, ma c’è un legame.
Quindi, quando noi chiediamo qualche cosa alla Vergine Maria, che magari ha a che fare con la guarigione, che ha a che fare, io oserei dire, con qualunque cosa, dobbiamo vigilare molto che la nostra anima sia in grazia di Dio, che ci sia un vero cammino di conversione e che con frequenza chiediamo perdono al Signore.
Poi, prendendo una espressione più triste, la Vergine Maria aggiunse: «Che non si offenda di più Dio, Nostro Signore, perché è già troppo offeso!»
Altro tema che ricorre con frequenza in queste apparizioni.
Poi abbiamo il momento del miracolo del sole, che tutti conosciamo e che lascio alla vostra lettura, perché è veramente un miracolo molto, molto bello.
Ecco, io vi ho fatto, in sintesi, questa carrellata delle sei apparizioni della Vergine Maria.
Vi auguro davvero di cuore di trascorrere una bellissima giornata.
Tra l’altro, chiedo scusa, mi stavo dimenticando di dirvi che oggi ricorre (questo per chi abita al nord) l’anniversario della prima e famosa apparizione della Vergine Maria del 13 maggio 1944 (era un sabato) alle Ghiaie di Bonate, in provincia di Bergamo, quale Regina della Famiglia.
Quindi può essere anche bello oggi (per chi non può andare a Fatima, per esempio, perché non abita lì vicino, ma magari abita qui al nord) andare alle Ghiaie di Bonate a rendere omaggio alla Vergine Maria. Poi, per l’amor del Cielo, va bene qualsiasi Santuario dedicato alla Vergine Maria, però, visto che c’è questa ricorrenza, è bello poterla vivere, magari appunto proprio lì, se qualcuno andrà.
Io non posso andare, essendo a Roma, allora magari vedrò di fare una scappata, se possibile, al Santuario delle Tre Fontane della Vergine della Rivelazione, che è un bellissimo posto anche quello.
Oggi ricorre anche il IX venerdì del Sacro Cuore (dei 15 venerdì che stiamo facendo) e in questo giorno siamo chiamati a riparare per la stampa cattiva. Quindi, anche questo è un motivo in più, oggi, per raccoglierci in questo grande momento di preghiera.
Davvero io mi affido tanto alle vostre preghiere, vi prego di pregare per me la Vergine Maria, di pregare per la santificazione dei Sacerdoti, per la conversione dei peccatori e perché abbiamo tutti ad avere una vita santa, in profonda e intima amicizia con Gesù, attraverso la bellissima mediazione di questa Mamma Celeste.
Vi raccomando anche la pratica dei “Primi cinque sabati del mese”.
Io, ogni mese, ogni mese, ogni mese, fino a quando Dio mi darà questa possibilità, vi ricorderò sempre la pratica dei “Primi sei giovedì del mese”, dei “Primi nove venerdì del mese” e dei “Primi cinque sabati del mese”, sempre ve lo ricorderò.
Vi ricorderò che ho fatto questo PDF, in cui sono raccolte tutte le informazioni con tutti i dettagli per poter vivere bene queste pratiche, che lo mando a chiunque me lo chiede, che non deve pagare niente, che non lo faccio a scopo di lucro, perché non mi interessano i soldi, quindi non c’è da darmi l’offerta, non c’è da dare niente.
Non lo posso mandare in formato cartaceo perché non ce l’ho, l’ho solo in formato digitale, quindi ve lo mando volentieri per email. Basta che mi scriviate e mi diciate: «Padre, vorrei tanto avere il PDF dei primi giovedì, venerdì e sabati del mese», e io ve lo mando. Così voi, avendo tutte le indicazioni e le fonti raccolte, potete seguirle per fare bene, come è richiesto dal Cielo, le pratiche dei “Primi sei giovedì del mese”, dei “Primi nove venerdì del mese” e dei “Primi cinque sabati del mese”.
Quando morirò, spero che almeno qualcuno di voi verrà al mio funerale, me lo auguro, e spero che qualcuno verrà a portarmi un fiorellino, una margherita. Sono nato in un primo sabato del mese e mi piacerebbe morire in uno dei primi tre, o in un primo giovedì, o in un primo venerdì, o in un primo sabato del mese.
Non so quale dei tre mi potrebbe portare via, se l’Eucarestia, se il Sacro Cuore di Gesù o il Cuore Immacolato di Maria, ma mi piacerebbe proprio tanto morire in uno di questi tre giorni e spero che, quando verrete al mio funerale, qualcuno dirà: «Ecco, anche con la sua morte ci ha voluto ricordare l’importanza dei primi giovedì, dei primi venerdì o dei primi sabati del mese».
Ecco perché, se capita proprio in uno di questi primi tre giorni, sarà inevitabile… potete fare la Comunione, così venite al funerale e cogliete due occasioni in una: venite al funerale, fate la Comunione e assolvete alla richiesta di queste pratiche.
Poi magari morirò in un giorno normalissimo e lontanissimo da tutto questo… fa niente, andrà bene anche così.
Benedicat vos omnipotens Deus, Pater, et Filius, et Spiritus Sanctus.
Amen.
Dio ci benedica e la Vergine ci protegga.
Sia lodato Gesù Cristo! Sempre sia lodato!
VANGELO (Gv 14, 1-6)
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore. Se no, vi avrei mai detto: “Vado a prepararvi un posto”? Quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, verrò di nuovo e vi prenderò con me, perché dove sono io siate anche voi. E del luogo dove io vado, conoscete la via».
Gli disse Tommaso: «Signore, non sappiamo dove vai; come possiamo conoscere la via?». Gli disse Gesù: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me».