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“Beati voi quando…” (Mt 5,1-12)

Beatitudini

Meditazione

Pubblichiamo l’audio della meditazione: «“Beati voi quando…” (Mt 5,1-12)»
Lunedì 12 giugno 2023

Predicatore: p. Giorgio Maria Faré, OCD

Ascolta la registrazione:

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VANGELO (Mt 5, 1-12)

In quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo:
«Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati quelli che sono nel pianto,
perché saranno consolati.
Beati i miti,
perché avranno in eredità la terra.
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,
perché saranno saziati.
Beati i misericordiosi,
perché troveranno misericordia.
Beati i puri di cuore,
perché vedranno Dio.
Beati gli operatori di pace,
perché saranno chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati per la giustizia,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti perseguitarono i profeti che furono prima di voi».

Testo della meditazione

Scarica il testo della meditazione in formato PDF

Sia lodato Gesù Cristo! Sempre sia lodato!

Eccoci giunti a lunedì 12 giugno 2023. 

Abbiamo ascoltato il Vangelo della Santa Messa di oggi, tratto dal capitolo quinto del Vangelo di San Matteo, versetti 1-12.

Siamo proprio all’inizio della predicazione di Gesù. E questa è proprio la Magna Carta del cristiano, dell’essere discepolo del Signore. Dovremmo, in teoria, leggere ogni giorno le beatitudini perché ci fanno vedere come Gesù guarda le cose, come Gesù guarda la realtà: da un punto di vista diverso rispetto al nostro, potremmo dire rovesciato. Il parlare di Gesù è proprio un parlare che rompe lo schema che invece il mondo offre. Il mondo non dirà mai: beati quelli che sono nel pianto, beati i puri di cuore, i misericordiosi, i perseguitati, no. E invece Gesù dice così.

Chi vuole seguire il Signore deve mettersi nell’ottica di idee, e anche di vita, che deve proprio cambiare, deve proprio cambiare tutto l’ordine delle cose. È proprio un cambio radicale del modo di vedere la realtà. È difficile la conversione, è molto difficile perché convertirsi non vuol dire cambiare idee, ma vuol dire cambiare proprio il modo di vedere la realtà, che vuol dire cambiare tutto.

Infatti, noi conosciamo questo testo, l’abbiamo letto tante volte, l’abbiamo anche meditato, però, per esempio, quando veniamo insultati, perseguitati e quando ci calunniano, noi non siamo capaci di rallegrarci ed esultare, è così! Vedete come non siamo ancora convertiti? Perché noi non pensiamo alla ricompensa dei cieli, è questo il punto. Noi pensiamo a questa terra. Gesù ci dice di rallegrarci e di esultare perché pensa alle ricompense che avremo nei cieli, noi invece no! Noi pensiamo al fatto che qui, su questa terra, le cose vanno male. Gesù guarda tutto, potremmo dire, a partire dalla fine, noi invece guardiamo tutto a partire da questo momento: da quello che ho e da quello che non ho, da quello che posso perdere e da quello che posso non perdere, dai miei interessi, dai miei tornaconti e via di seguito.

Ecco perché la conversione è difficile.

Beati i perseguitati per la giustizia

Quanta ingiustizia c’è a questo mondo! Quanta ingiustizia abbiamo respirato negli anni della nostra vita… Quante persone muoiono per l’ingiustizia! Quante persone soffrono terribilmente perché sono vittime dell’ingiustizia.

Beati i puri di cuore.

Noi cosa facciamo per conservare questa integrità dello sguardo esteriore, dello sguardo interiore, della semplicità, della non doppiezza? Eppure, questo insegnamento è molto importante. E allora quest’oggi cerchiamo un po’ di farlo nostro anche in preparazione alla solennità del Sacratissimo Cuore di Gesù, perché le beatitudini vengono proprio da lì, da Gesù maestro che sale sul monte, si siede e, con calma, con l’atteggiamento proprio del maestro, insegna: «Insegnava loro dicendo…».

Chissà queste folle tornando a casa che cosa avranno pensato… Chissà quelle parole come gli si saranno scavate dentro, come si saranno impresse, come li avranno toccati. Chissà quale stupore. Ecco, lasciamoci anche noi raggiungere da questo stupore. E permettiamo a questa parola del Signore di correggerci e indicarci la via, quella giusta, che non è quella del mondo, ma è quella del cielo. E rallegriamoci! Impariamo a rallegrarci — rallegriamoci ed esultiamo, dice Gesù — tutte le volte che per il nome di Gesù siamo chiamati a soffrire. Perché sarà così! Lo dice Lui. Per causa Sua, a motivo Suo, per l’odio che il mondo ha contro di Lui. Chi lo segue veramente condividerà questa persecuzione e questi insulti.

Ecco allora di cuore, vi auguro una giornata Santa e che sia una bella preparazione al Sacratissimo Cuore di Gesù.

Benedicat vos omnipotens Deus, Pater, et Filius, et Spiritus Sanctus.
Amen
Dio ci benedica e la Vergine ci protegga.
Sia lodato Gesù Cristo sempre sia lodato.

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