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Sacratissimo Cuore di Gesù, parte 1

Sacratissimo Cuore di Gesù

Meditazione

Pubblichiamo l’audio della meditazione: «Sacratissimo Cuore di Gesù, parte 1»
Martedì 13 giugno 2023

Predicatore: p. Giorgio Maria Faré, OCD

Ascolta la registrazione:

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VANGELO (Mt 5, 13-16)

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Voi siete il sale della terra; ma se il sale perde il sapore, con che cosa lo si renderà salato? A null’altro serve che ad essere gettato via e calpestato dalla gente.
Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città che sta sopra un monte, né si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candelabro, e così fa luce a tutti quelli che sono nella casa. Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli».

Testo della meditazione

Scarica il testo della meditazione in formato PDF

Sia lodato Gesù Cristo! Sempre sia lodato!

Eccoci giunti a martedì 13 giugno 2023. 

Abbiamo ascoltato il Vangelo della Santa Messa di oggi, tratto dal capitolo quinto del Vangelo di San Matteo, versetti 13-16.

Oggi sappiamo bene che ricorre la festa di Sant’Antonio da Padova e sicuramente, per tutti coloro che abitano a Padova, oggi sarà un momento di grande festa. Chiediamo a loro di andare a pregare per noi e implorare dal Santo la grazia grande di renderci obbedienti alla volontà di Dio e di renderci questo “sale della terra”, come abbiamo ascoltato.

Tra l’altro, tra pochissimi giorni è anche la solennità del Sacratissimo Cuore di Gesù e allora volevo usare questi tre giorni — 13, 14 e 15 — come giorni di preparazione a questa solennità. E poi il giorno 16 è proprio la festa solenne del Sacro Cuore di Gesù.

Questo è il mese dedicato al Cuore di Gesù e ormai in questi anni abbiamo imparato ad amarlo, ad essergli tanto grati e a imparare a vivere questi atti di riparazione. 

Vediamo così, in questi giorni, quanto scrive Santa Margherita Maria Alacoque.

PRIMA RIVELAZIONE

Una volta, mentre ero davanti al Santo Sacramento con un po’ di tempo a disposizione, (ché, di solito, i compiti affidatimi non me ne lasciavano molto) mi trovai tutta investita della sua divina presenza e con tanta forza da farmi dimenticare me stessa e il luogo in cui mi trovavo. Mi abbandonai al suo divino Spirito e, affidando il mio cuore alla potenza del suo amore, mi fece riposare a lungo sul suo divin petto e mi scopri le meraviglie del suo Amore e i segreti inesplicabili del suo Sacro Cuore, che mi aveva tenuti nascosti fino a quel momento, nel quale me lo aprì per la prima volta. E lo fece in modo così reale e sensibile da non permettermi ombra di dubbio, dati gli effetti che questa grazia ha prodotto in me, anche se temo sempre di illudermi in tutto ciò che mi riguarda. Ed ecco come, mi sembra, siano andate le cose.

Vedete la delicatezza di Santa Margherita: “mi sembra”, sempre il sospetto su sé stessa. Però è anche vero che c’è la constatazione dei frutti di questi incontri col Signore e di questo Sacro Cuore che si svela.

Mi disse: «Il mio divin Cuore è tanto appassionato d’amore per gli uomini e per te in particolare, che, non potendo più contenere in sé stesso le fiamme del suo ardente Amore, sente il bisogno di diffonderle per mezzo tuo e di manifestarsi agli uomini per arricchirli dei preziosi tesori che ti scoprirò e che contengono le grazie santificanti e in ordine alla salvezza, necessarie per ritrarli dal precipizio della perdizione. Per portare a compimento questo mio grande disegno ho scelto te, abisso d’indegnità e di ignoranza, affinché appaia chiaro che tutto si compie per mezzo mio ». Poi mi domandò il cuore e io Lo supplicai di prenderlo. Lo prese e lo mise nel suo Cuore adorabile, nel quale me lo fece vedere come un piccolo atomo, che si consumava in quella fornace ardente.

Il cuore di Gesù è appassionato d’amore per noi, è divorato dalle fiamme di questo amore, perché l’amore è un fuoco e desidera diffondere queste fiamme su di noi, riempirci delle sue grazie, salvarci dalla perdizione. E vedete, l’indegnità e l’ignoranza non sono un problema per il Signore, anzi! Fanno emergere ancora di più che Lui è il soggetto agente nella nostra vita. Noi stupidamente pensiamo che tutto dipenda dalla nostra bravura, dalla nostra cultura, dai nostri mezzi, invece no! Tutto dipende da Lui. E vedete cosa domanda a Santa Margherita? Le domanda il cuore: a Santa Margherita domanda il cuore, e lei glielo dà.

Questo triduo di preparazione dovrebbe proprio insegnarci a dare ogni giorno il nostro cuore a Gesù. Che bello se avessimo tutti nelle nostre case una statua o una bella immagine del Sacro Cuore di Gesù. Poi, sapete io cosa ho fatto? Io ho una bellissima statua, abbastanza grandina, del Sacro Cuore di Gesù. Allora ho preso un pennarello Uni Posca bianco e, siccome si vede proprio il Cuore di Gesù che è fuori dal petto e Gesù che lo indica, ho fatto un puntino nel centro del cuore, così è diventato il “Cuore Eucaristico”. Siccome non è facile trovare le statue del Cuore Eucaristico, allora ho disegnato io un puntino bianco, così lì c’è tutto. Essendoci il Cuore Eucaristico di Gesù, abbiamo tutto.

Non ritorno sulla spiegazione del Cuore Eucaristico perché ne abbiamo già parlato tanto negli anni scorsi; quindi, chi lo desidera può andare a riprendere quelle meditazioni sul Cuore Eucaristico.

In un secondo tempo lo ritirò come fiamma incandescente in forma di cuore e lo rimise dove l’aveva preso, dicendomi: «Eccoti, mia diletta, un prezioso pegno del mio amore che racchiude nel tuo costato una piccola scintilla delle sue fiamme più vive, affinché ti serva da cuore e ti consumi fino all’ultimo istante della tua vita. Il suo ardore non si estinguerà mai e potrà trovare un po’ di refrigerio soltanto in un salasso, che Io segnerò talmente col Sangue della mia Croce, da fartene riportare più umiliazione e sofferenza che sollievo. Per questo voglio che tu chieda con semplicità questo rimedio, sia per mettere in pratica ciò che ti viene ordinato, sia per darti la soddisfazione di versare il tuo sangue sulla croce delle umiliazioni ». «E in segno che la grande grazia che ti ho concessa, non è frutto di fantasia, ma il fondamento di tutte le altre grazie che ti farò, il dolore della ferita del tuo costato, benché lo l’abbia già richiusa, durerà per tutta la tua vita e se finora hai preso soltanto il nome di mia schiava, ora voglio regalarti quello di discepola prediletta del mio Sacro Cuore ». Dopo questo insigne favore che durò per molto tempo, durante il quale non sapevo se mi trovassi in cielo o in terra, stetti parecchi giorni come tutta infiammata e inebriata, talmente fuori di me da non potermi riavere, né poter pronunciar parola se non con grande sforzo; e dovevo farmi ancora più violenza per riuscire a mangiare e per partecipare alla ricreazione comune perché non avevo più forze per superare la mia sofferenza. Mi sentivo profondamente umiliata; non riuscivo a dormire perché la ferita, il cui dolore mi è così prezioso, mi causa delle vampate così ardenti da consumarmi e bruciarmi viva. Mi sentivo poi tanto piena di Dio, che non riuscivo a spiegarlo alla superiora, come avrei desiderato e fatto, anche se riferire queste grazie mi mette sempre in uno stato di confusione e di vergogna, a causa della mia indegnità; preferirei piuttosto rivelare al mondo intero i miei peccati. Sarebbe stata per me una consolazione, se mi avessero permesso di fare, in refettorio, ad alta voce, la confessione generale, per mostrare l’abisso di corruzione che è in me e perché non si attribuissero a mio merito le grazie che ricevevo.

È molto diverso da tutti questi “mistici” e “mistiche” che ci sono in giro oggi. Tutti che vedono la Vergine Maria, tutti che parlano con Gesù, tutti che si mettono in televisione, si mettono davanti a un telefono e mettono su YouTube tutte le loro esperienze mistiche e tutto ciò che il cielo dice loro. 

Ecco vedete, i veri santi, i veri mistici, si nascondono. I veri mistici, se hanno cinque minuti su YouTube, se possono girare un video, per  cosa lo usano? Per fare la confessione generale, punto. Capite? Questi sono i veri mistici: piuttosto che parlare delle loro esperienze mistiche parlano dei loro peccati, per mostrare quanto sono indegni di Dio, funziona così. 

Dentro questa prima rivelazione che abbiamo visto adesso, vedete come il Signore Gesù è capace di questi grandi doni? Sempre uniti a una grande concretezza. “Mistica”, questa suora, ma anche assolutamente “concreta, umana”. «Il dolore della ferita del tuo costato, benché io l’abbia già richiusa»; cioè capite? Il Signore le ha aperto il costato, le ha tolto il cuore, l’ha messo nel Suo Cuore e poi glielo ha rimesso dentro, capite? Ovviamente nella modalità della mistica! Però è successo qualcosa e Lui dice che «benché l’abbia richiusa — abbia richiuso quella ferita e abbia richiuso tutto il costato — quel dolore durerà per tutta la vita». Così, se ti venisse mai il dubbio che è una fantasia, quel dolore che non ti fa dormire ti toglie ogni dubbio, tanto è potente. 

Sapete, il dolore svolge un ruolo molto realistico. Il dolore, la sofferenza, ci fanno passare tutte le farfalle che abbiamo nella testa, ci fanno camminare molto con i piedi per terra. Il dolore ci aiuta a vivere nella realtà. E quindi Lui le dice: “Guarda, siccome magari ti verranno questi pensieri, che ti illudi, ti inganni — perché questo pensano i veri mistici — ecco, allora io ti lascio questo dolore così quando ti verranno, ti passeranno subito, perché tu avrai sempre questo dolore”. Tanto che di notte non dorme! Immaginiamoci… Perché durante il giorno doveva lavorare! Infatti, avete sentito che all’inizio diceva che lavorava tantissimo. Quindi: non dormire di notte e dover lavorare di giorno… Poi, sapete, sdraiarsi tutte le notti e sentire male, è dura. Bisogna averlo provato per capire. Avere questo dolore che ti accompagna costantemente, è dura!

Ecco, vi dicevo prima, di avere in casa la statua o l’immagine del Sacro Cuore di Gesù e insegnare ai bambini, ai figli a ritrovarci insieme davanti a questa statua, a questa immagine del Sacro Cuore di Gesù, a consacrarci al Sacro Cuore di Gesù… Sarebbe bello che il giorno del Sacratissimo Cuore ci consacrassimo tutti, rinnovassimo tutti l’Atto di Consacrazione al Sacro Cuore. 

Impariamo a far riferimento sempre a quel Cuore, a fare tutto per quel Cuore, a chiedere a Gesù di cambiare anche il nostro cuore, di purificarlo. Cerchiamo di arrivare a venerdì in grazia di Dio, confessati, comunicati mi raccomando, e perché no, con una bella promessa — non a Gesù, perché poi facciamo fatica a mantenere le promesse a Gesù — ma a noi stessi, una bella promessa a noi stessi dicendo: “Gesù, adesso col mese di luglio inizio la pratica dei Primi nove venerdì del mese e la inizio a luglio e non la finirò mai più”.

Ci sono persone, anche con fede, con un cammino di fede bello, che non hanno mai fatto la pratica dei Primi nove venerdì del mese o quella dei Primi cinque sabati o quella dei Primi sei giovedì della beata Alexandrina Maria da Costa. Ne hanno sentito parlare, però…Vanno anche a messa tutti i giorni, eh! Ma non hanno mai fatto la pratica dei Primi nove venerdì.

Amare il Signore vuol dire fare ciò che ci chiede. Vuol dire prestare attenzione a quello che ci chiede. Non fare quello che vogliamo noi! Ma fare quello che vuole Lui. E se Lui è venuto a chiederci questa pratica dei Primi nove venerdì del mese in onore del Sacro Cuore, perché non farla? Perché non farla sempre? 

Vi do un consiglio, se vi piace la carta (a me piace ancora tanto la carta) prendete un bel quaderno, deve essere proprio un bel quaderno, ci sono dei quaderni con delle immagini proprio belle; tra l’altro, non so se lo sapete, ve lo lascio lì, ho visto che per il prossimo anno scolastico — adesso non mi ricordo dove, ma comunque secondo me su internet lo trovate — per i ragazzi hanno fatto un diario (sapete che ognuno di loro deve avere il diario): il diario dei Santi. È bello! L’ho visto, è proprio bello! Non chiedetemi di più perché non ho bene in mente, ho letto velocemente. È il diario dei Santi, quindi ogni giorno ci sono i santi… un diario bello, molto bello. Siccome vendono diari che sono una roba allucinante, questo, secondo me, se i nostri figli amano il Signore, può essere una bella cosa.

Dicevo: prendete un bel quaderno con una bella copertina, magari potete fare un quaderno ad anelli — capite adesso perché — con tre sezioni, tre separé, quei bei separé colorati — poi ognuno ha la sua fantasia — nel primo mettete i Primi sei giovedì, nel secondo i Primi nove venerdì e nel terzo i Primi cinque sabati, e poi iniziate. E ricordatevi di mettere sempre l’intenzione per ogni ciclo, per ogni sei, per ogni nove, per ogni cinque, dite sempre l’intenzione all’inizio, perché guardate che ha grande valore. Non dimenticate Bruno Cornacchiola e l’apparizione della Madonna alle Tre Fontane, mi raccomando. Mettete sempre un’intenzione e iniziate i cicli: sempre, fino alla morte.

Quando si muore si ha l’abitudine di mettere un crocifisso tra le mani del defunto, beh, a me piacerebbe avere, quando morirò, questo quadernino tra le mani, con i Primi sei giovedì, i Primi nove venerdì e i Primi cinque sabati (io non ce l’ho su carta, purtroppo la mia vita non me lo permette più di avere tanta carta, ce l’ho sul computer, su un file). Perché? Ma perché così mi posso presentare al Signore col mio quadernino e dire: “Ecco! Ho cercato in tutti i modi di rispondere a queste richieste del cielo, a Gesù e alla Vergine Maria a Fatima. E vengo con questo quadernino e ve lo consegno per dire: “Grazie, è stato veramente bello. — Perché la vita cambia, la vita cambia! — Grazie per questa opportunità che mi avete dato di potere ogni mese, all’inizio di ogni mese, mettere al centro l’Eucaristia nei Primi sei giovedì, il Sacro Cuore nei Primi nove venerdì e il Cuore Immacolato di Maria nei Primi cinque sabati”. Ecco, grazie! Grazie perché queste pratiche — che non sono per niente una cosa devozionistica, assolutamente — veramente aiutano a ricentrare ogni mese la propria vita sul Cuore di Gesù e il Cuore di Maria.

E venerdì avremo proprio l’occasione per fare solennemente questa nostra festa in onore di questi amatissimi cuori.

Benedicat vos omnipotens Deus, Pater, et Filius, et Spiritus Sanctus.
Amen
Dio ci benedica e la Vergine ci protegga.
Sia lodato Gesù Cristo sempre sia lodato.

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