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Carlo Betanzos pt.2 – I bambini eucaristici pt. 29

Bambini Eucaristici

Meditazione

Pubblichiamo l’audio della meditazione: Carlo Betanzos pt.2 – I bambini eucaristici pt. 29
Domenica 28 luglio 2024

Predicatore: p. Giorgio Maria Faré, OCD

Ascolta la registrazione:

Per motivi di intenso traffico non ci è possibile rendere disponibile l’ascolto dei file audio direttamente dal nostro sito. Se hai dubbi su come fare, vai alle istruzioni per l’ascolto delle registrazioni.

PRIMA LETTURA (2 Re 4, 42-44)

In quei giorni, da Baal Salisà venne un uomo, che portò pane di primizie all’uomo di Dio: venti pani d’orzo e grano novello che aveva nella bisaccia.
Eliseo disse: “Dallo da mangiare alla gente”. Ma il suo servitore disse: “Come posso mettere questo davanti a cento persone?”. Egli replicò: “Dallo da mangiare alla gente. Poiché così dice il Signore: “Ne mangeranno e ne faranno avanzare””.
Lo pose davanti a quelli, che mangiarono e ne fecero avanzare, secondo la parola del Signore.

Testo della meditazione

Scarica il testo della meditazione in formato PDF

Sia lodato Gesù Cristo! Sempre sia lodato!

Eccoci giunti a domenica 28 luglio 2024. 

Abbiamo ascoltato la prima lettura della Santa Messa di oggi, tratta dal secondo libro dei Re, capitolo quarto, versetti 42-44.

Proseguiamo la nostra lettura e meditazione dei bambini eucaristici, stiamo affrontando la figura di Carlo Betanzos, martire eucaristico a otto anni.

Nella sala di un palazzo, a Città del Messico, in modo clandestino, venne celebrata la S. Messa: gli inviati sono pochissimi, per non dare nell’occhio ed evitare le rappresaglie della “polizia” di Calles. Il piccolo Carlo riceve Gesù Eucaristico e chiede la grazia di poter portare lui stesso la Comunione al papà che in carcere attende la morte. 

Egli sa che, in caso estremo di necessità come quello, può essere concesso anche a un bambino come lui, in via del tutto straordinaria, di poter portare Gesù Pane di vita eterna, ai condannati nelle prigioni. Al tempo dei primi cristiani, verso il 250 d.C. l’aveva fatto il giovanissimo San Tarcisio ed era morto martire piuttosto che cedere alle mani profanatrici dei pagani, il più prezioso Tesoro che teneva stretto al cuore, Gesù Eucaristico. 

Al termine della Messa di Prima Comunione, il Sacerdote celebrante consegna Gesù-Ostia al piccolo Carlo, che è sicuramente la persona più indicata per evitare ogni sospetto e sfuggire al controllo delle guardie carcerarie. La mamma gli raccomanda: “Bacia papà anche per me e digli che siamo orgogliosi di avere un martire… Che preghi per noi e ci attenda in Paradiso”.

Il Sacerdote chiude l’Ostia santa in una piccola custodia e la nasconde sul petto del bambino, che parte raggiante di gioia per la sua singolare missione. Giunto alla prigione, le sentinelle non vogliono lasciarlo passare: “E’ proibita ogni visita!”. Carlo insiste: “Ma io voglio vedere il mio papà!”. Gli dicono che occorre un permesso del direttore del carcere: “Ma è tempo sprecato, quello ti mangia vivo, solo a vederti!”.

Io non ho paura, fatemi entrare!” ribatte Carlo. Si deve accontentarlo. Il direttore, esecutore degli ordini di Calles, cinico e crudele, lo accoglie sprofondato nella sua poltrona.

Che cosa vuoi marmocchio?

-Voglio vedere ancora una volta il mio papà

Chi è tuo padre?

Luigi Betanzos

Ah, quell’uccellaccio del malaugurio. Ma non gracchierà più!

Lo so, ma per questo vi prego di permettermi di dargli l’ultimo bacio.

Beh, lo vedrai… e ringrazia il diavolo che oggi ho voglia di divertirmi un po’.

Grazie!

Un momento, vieni prima qua che devo disinfettarti

Il direttore lo afferra per un braccio, palpando le sue spalle. Carlo trema, temendo che scopra il Santissimo Sacramento che porta sul petto.

Non tremare, che ora ti devo fare una carezza.

Con un ago, gli fa una puntura al braccio, che gli strappa un grido di dolore.

Ora puoi andare che ti ho sistemato per bene… per evitare che diventi come tuo padre.

Carlo entra nella cella del padre, commosso a quella visita così inaspettata, lo accoglie tra le braccia e lo bacia.

Presto, papà, stamane ho ricevuto la Prima Comunione e ora porto Gesù anche a te.

Estrae con delicatezza dal petto l’Ostia santa, dicendo:

Presto, papà, che io non sto bene… Recitiamo insieme l’atto di dolore.

Ricevuta la Comunione, padre e figlio si stringono in preghiera, in un abbraccio che vorrebbe essere senza fine. Luigi Betanzos sente che il suo Carlo trema come una foglia. Lo guarda: le vene del collo gli si sono ingrossate: “Che cosa è successo?”.

Il direttore del carcere mi ha fatto una puntura…Addio papà.

Un istante dopo, il piccolo Carlo muore: era stato ucciso con un potente veleno. Anche lui, martire per Gesù Cristo: come Tarcisio, Pancrazio e Agnese, nell’antichità cristiana; come Joaquim, Manuel, Josè, Tomas, nel suo “Messico martire”.

Guardate, non so cosa aggiungere, una storia veramente incredibile. Mentre la leggevo, non avrei mai potuto pensare che si potesse arrivare ad una simile efferatezza. Iniettare un veleno nel braccio di un bambino di otto anni che chiede di andare a vedere il suo papà che sta per morire… Questa è veramente una efferatezza. Perché capite, finché si fa contro un adulto, ma a un bambino di otto anni, tra l’altro con un inganno del genere, fargli una puntura di veleno nel braccio. 

Questo è veramente un odio metafisico; questo è il distillato dell’odio, un odio soprannaturale, è proprio un odio che può venire solo dall’inferno, proprio direttamente dall’inferno. Solo Satana è capace di odiare fino a questo punto, ed è capace di uccidere fino a questo punto. Perché nessun essere umano che abbia, appunto, un briciolo di umanità, potrebbe mai fare una cosa del genere a un bambino di otto anni, tra parentesi: a un bambino che va a trovare in carcere il suo papà che sta per essere ucciso.

Poi mi colpisce anche molto, e credo che colpisca anche voi, questa Prima Comunione vissuta in modo clandestino, con pochissimi invitati, per evitare le rappresaglie della polizia. Non so… sono tutti dettagli della vita di questo bambino che fanno veramente pensare e riflettere. 

Già oggi, in tanti paesi del mondo, vivono così. E questa mamma si è trovata due martiri: il marito e il figlio; pensate un po’ a questa mamma… Qui non viene più detto nulla su di lei, ma…

Questo è il tempo dei Cristeros: quanti bambini, quanti papà, quanti ragazzi, quanti giovani sono morti.

Benedicat vos omnipotens Deus, Pater, et Filius, et Spiritus Sanctus.
Amen
Dio ci benedica e la Vergine ci protegga.
Sia lodato Gesù Cristo sempre sia lodato.

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