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Chi è P. Giorgio Maria Faré?

Padre Giorgio Maria Faré

Pubblichiamo molto materiale su P. Giorgio Maria Faré e spesso riceviamo richieste su di lui.

Abbiamo perciò deciso, con il suo permesso, di pubblicare una pagina con il suo profilo per poter dare a tutti la possibilità di conoscere qualcosa di più di questo Sacerdote.

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Profilo di P. Giorgio Maria Faré

P. GIORGIO MARIA FARÉ (Melzo 1972) è Frate Carmelitano Scalzo della Provincia Lombarda e Sacerdote dal 2001. 

Ha conseguito la Licenza in Teologia Fondamentale a Milano presso la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale e il Dottorato in Teologia con specializzazione in Teologia Fondamentale a Roma, presso la Pontificia Università Gregoriana, con una tesi dal titolo: “La fede e la comunità ecclesiale in prospettiva liminale — Verifica dell’utilità euristica di una categoria antropologica per una riflessione sul venire alla fede e sull’esperienza ecclesiale”.

Prima dell’Ordinazione Sacerdotale ha prestato servizio per sei anni presso il carcere milanese di San Vittore come Assistente Volontario. 

È stato membro del Consiglio Presbiterale dell’Arcidiocesi di Milano dal 2009 al 2020 ed è stato Segretario della CISM Diocesana dell’Arcidiocesi di Milano e Consigliere del Consiglio di Presidenza della CISM della Lombardia dal 2011 al 2019.

Nel 2013 ha pubblicato il libro “La S. Messa nelle due Forme del Rito Romano. Celebrare, servire, comprendere” con prefazione del Card. Antonio Cañizares Llovera e introduzione di Don Nicola Bux.

Nel 2016 ha pubblicato il libro “Il Sacrificio Perfetto”.

Nel 2024 ha pubblicato il libro “L’uomo e la Chiesa di fronte alla soglia. Saggio teologico fondamentale sul venire alla fede e sull’esperienza ecclesiale secondo la categoria della liminalità”, dissertazione di Dottorato in Teologia con specializzazione in Teologia Fondamentale.

Libri di P. Giorgio Maria Faré

L’uomo e la Chiesa di fronte alla soglia. Saggio teologico fondamentale sul venire alla fede e sull’esperienza ecclesiale secondo la categoria della liminalità

Si può giungere alla fede attraverso la sofferenza? A quali condizioni? Queste sono le domande che hanno spinto p. Giorgio Maria Faré a condurre la presente ricerca, che gli è valsa il titolo di Dottore in Teologia Fondamentale presso la Pontificia Università Gregoriana. Per trovare le risposte l’autore ha utilizzato la categoria della liminalità, cioè dell’«essere sulla soglia». La categoria è stata mutuata dall’antropologia culturale e si presta in modo sorprendentemente adatto e originale a descrivere il passaggio dall’incredulità alla fede cristiana, attraverso un vissuto drammatico. L’autore ha dato alla ricerca un taglio transdisciplinare e, per strutturare la propria argomentazione, utilizza in modo competente il contributo di altre discipline come la psicologia e la filosofia. Ma la spendibilità della liminalità non si limita all’individuo. La ricerca prevede una seconda parte in cui la liminalità è utilizzata come strumento ermeneutico per analizzare la relazione tra la Chiesa e il mondo. Qui la Chiesa emerge come antitetica rispetto alle strutture mondane: se queste vogliono a tutti i costi realizzarsi come forme immanenti di potere, la Chiesa si colloca tra il «già e non ancora», in attesa del suo Sposo.

Il Sacrificio perfetto

“Perché è importante la Liturgia? Quali sono i modi più opportuni per comunicarsi? In cosa consiste la dimensione sacrificale della S.Messa?”

Queste sono solo alcune delle domande dei fedeli alle quali P. Giorgio Maria Faré, Sacerdote Carmelitano Scalzo, fornisce risposta in questo libro. Attingendo alle fonti sicure del Magistero P. Faré offre una trattazione di facile lettura, accessibile a tutti i fedeli interessati a conoscere meglio la Liturgia e il significato profondo dei suoi gesti.

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Copertina La Santa Messa nelle due forme

La Santa Messa nelle due forme del Rito Romano – Celebrare, servire, comprendere

Questo testo si propone come strumento didattico per apprendere a celebrare, in modo dignitoso e fedele alle norme liturgiche, la S. Messa nelle due forme dell’unico Rito Romano. La sezione relativa alla forma straordinaria, data la complessità e l’estensione della materia, si concentra su una sola tipologia di celebrazione: la Messa letta, la più semplice per chi accosta per la prima volta a questa forma del Rito. La sezione relativa alla forma ordinaria, invece, si propone di fornire a ministranti, seminaristi e sacerdoti un manuale esauriente e allo stesso tempo sintetico per la celebrazione di una S. Messa domenicale o solenne nella quale il celebrante è affiancato da più ministranti, eventualmente un Diacono e nella quale si fa uso dell’incenso. Per entrambe le forme del Rito, anziché fornire lunghe spiegazioni discorsive, si è dato spazio a schemi e immagini per rendere immediata la fruizione e facilitare la comprensione.

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