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Scegliere con responsabilità

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Meditazione

Pubblichiamo l’audio di una meditazione di mercoledì 30 dicembre 2020

Predicatore: p. Giorgio Maria Faré, OCD

Ascolta la registrazione:

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Scarica il testo della meditazione 

SCEGLIERE CON RESPONSABILITÀ

Eccoci giunti a mercoledì 30 dicembre 2020, abbiamo appena ascoltato la Prima Lettura tratta dalla Prima Lettera di San Giovanni Apostolo cap. II, vv 12-17. San Giovanni scrive ai figli, ai padri, ai giovani e dà delle raccomandazioni importanti. Innanzitutto i nostri peccati vengono perdonati in virtù del Nome di Gesù, è il Nome di Gesù che perdona i nostri peccati, e questo è veramente tanto importante, perché ci fa pensare, ci fa ricordare quanto sia liberante questo Nome, poi la conoscenza, il “conoscere” è strettamente legato all’ “osservare”. Il conoscere si applica a chi vive con fede, a chi si fida radicalmente di Dio, a chi si affida a Lui, mette in pratica e quindi conosce. E la vittoria sul maligno è resa possibile dalla fortezza, la quale si radica sulla Parola di Dio che rimane in noi.

Perché rimane in noi?

Io posso anche avere ascoltato la Parola di Dio, averci anche creduto, ma poi non essere capace di rimanere costante. In questi giorni, come ogni giorno, mi succede un’esperienza che è veramente molto significativa: cristiani che vivono da cristiani da anni, che hanno magari vissuto esperienze spirituali, umane molto belle, molto forti, significative, che hanno potuto conoscere bene qual è la via giusta da seguire, hanno avuto esperienze, ritiri, predicazioni fatte da tanti bravi Sacerdoti, che si prodigano veramente tanto per le persone, quindi fedeli che hanno un bagaglio consistente al quale attingere, dal quale tirare fuori le cose essenziali al momento giusto, gente avviata felicemente e poi succede che in tanti mi chiamano e mi scrivono per dire un po’ tutti la stessa cosa:

“Sono confuso in questo tempo, sono disorientato, non so più a chi credere, a chi prestare affidamento, non so più se quello che ho creduto è giusto o è sbagliato..”

Io ve l’ho già detto, e questo brano della Lettera di San Giovanni me lo ha fatti ripensare, vi chiedo:

“Ma com’è possibile presentare una volubilità così forte? Com’è possibile che tante esperienze, che tanta conoscenza non abbia formato una solidità interiore tale per cui ormai so distinguere ciò che è vero da ciò che è falso, e non ha importanza che me lo dicano in mille, se una cosa è falsa, è falsa.”

Se mi viene mostrata la Verità, se il dito mi mostra la luna, basta, se anche il dito va via, se sparisce io ormai vedo la luna, nessun altro dito mi può distogliere da questa immagine. Il nostro conforto, in ultima analisi, non sono le persone, ma è la Verità, ciò che è vero. Se è vero, è vero sempre, e nessuno può smentire.

Come si fa ad essere confusi se dentro la tua vita è stata messa la Verità, se ti è stata mostrata la Verità? Che cosa ti può confondere?

Io mi faccio confondere se ciò che dovevo imparare non l’ho imparato bene, allora è meglio che io venga messo alla prova il più velocemente possibile, perché o ritrovo la strada, oppure è meglio che mi fermo un po’ e faccio due conti, perché questa situazione di confusione che molti accusano, mette un dubbio non sul presente ma sul passato.

Che vita cristiana hai avuto?

“Non so più a chi credere..”

“Come non sai più a chi credere? Devi credere a ciò che è vero”

Per questo Gesù parla di perseveranza:

“Il Figlio dell’Uomo quando tornerà sulla terra troverà ancora la fede?” Dice Gesù

“Chi persevererà fino alla fine sarà salvato”

In mezzo a tanta confusione esterna persevera solamente chi ha la chiarezza interna. Io trovo molta pigrizia. Più di qualcuno mi fa domande sull’Eucarestia:

“Io ho fatto circa settanta ore, sono due mesi e mezzo, da aprile a circa metà giugno di quest’anno, ho fatto circa settanta ore di meditazioni sull’Eucarestia, ogni giorno per un’ora, Domenica compresa, sul tema dell’Eucarestia, vi ho portato una quantità enorme di materiale e approfondimenti, di Santi, Cardinali, libri, c’è tantissimo materiale su questo.”

Vuoi avere una risposta esauriente?

Vai ad ascoltarti le meditazioni, almeno fai la fatica di ascoltarle. Si fa fatica a preparare una meditazione di un’ora tutti i giorni, portando testi, Santi, libri, è faticoso. Almeno fai la fatica di nutrirti. Dell’Eucarestia non si può parlare rispondendo ad una mail in tre righe, non si può rispondere con un messaggio di whatsapp. Ho visto le trascrizioni, hanno messo insieme le trascrizioni di queste settanta ore, comprensive di alcuni documenti citati, viene fuori un testo di mille pagine. Tu devi capire il perché devi fare in un certo modo, devi capire cosa sta dietro ad un comportamento rispetto che a un altro , poi capito il perché sei tu che deve maturare la scelta con i tuoi strumenti. Una cosa la devi fare perché l’hai maturata dentro e perché l’hai decisa tu. La vita è un caso serio, non è che un atto vale l’altro.

Ogni caduta può essere recuperata?

No, non si può. Ci sono cadute che dopo ti rialzi e sei come prima ma ci sono cadute che ti fanno paralizzare dalla testa in giù. La vita è così. Le nostre scelte non sono tutte ritrattabili, non sono tutte rimediabili. Ci sono atti dai quali non si torna indietro, se io ammazzo una persona, quella persona non tornerà mai più in vita, se tu cadi in motocicletta e ti spacchi un ginocchio, non sarà più come prima, non correrai più e via di seguito.

Prima di compiere una scelta dobbiamo pensarci bene, perché ogni scelta ha delle conseguenze. Se per paura, o perché non ho maturato una vera conoscenza, poi compio la scelta sbagliata, poi mi devo assumere tutta la responsabilità.

Cosa serve sapere e conoscere se poi compi la scelta sbagliata?

Se cedi è perché non sei veramente convinto. Tutta la fatica che Gesù ha fatto e che lo ha portato a morire per noi, per dirci certe cose, e poi io scelgo altro, non è perché io sono debole ma perché non ci credo veramente, perché quella conoscenza non l’ho veramente fatta entrare nella mia vita. Invito me per primo a recuperare serietà nella nostra vita, e ad imparare ad essere saldi come le rocce.

Se tutto ciò che ascoltiamo non ci serve a diventare persone con la spina dorsale, fondate sulla roccia che è Gesù, che è la Verità, allora che senso ha?

Prendete sul serio la vostra vita di fede, non fate scelte a caso, fate scelte solo quando siete veramente convinti e avete capito bene le cose. Non si fanno le scelte perché vi hanno detto di farle. Le scelte sono di ciascuno e ci si deve assumere fino in fondo la responsabilità delle proprie scelte.

Vi auguro di cuore, a me per primo, di vivere questa grande centratura interiore, e la benedizione di Dio Onnipotente, Padre e Figlio e Spirito Santo, discenda su di voi e con voi rimanga sempre. Amen.

Sia lodato Gesù Cristo. Sempre sia lodato.

30 Dicembre – VI giorno fra l’Ottava di Natale

PRIMA LETTURA (1Gv 2,12-17)
Chi fa la volontà di Dio rimane in eterno.

Scrivo a voi, figlioli,
perché vi sono stati perdonati i peccati in virtù del suo nome.
Scrivo a voi, padri,
perché avete conosciuto colui che è da principio.
Scrivo a voi, giovani,
perché avete vinto il Maligno.
Ho scritto a voi, figlioli,
perché avete conosciuto il Padre.
Ho scritto a voi, padri,
perché avete conosciuto colui che è da principio.
Ho scritto a voi, giovani,
perché siete forti
e la parola di Dio rimane in voi
e avete vinto il Maligno.
Non amate il mondo, né le cose del mondo! Se uno ama il mondo, l’amore del Padre non è in lui; perché tutto quello che è nel mondo – la concupiscenza della carne, la concupiscenza degli occhi e la superbia della vita – non viene dal Padre, ma viene dal mondo. E il mondo passa con la sua concupiscenza; ma chi fa la volontà di Dio rimane in eterno!

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