Omelia
Pubblichiamo l’audio di un’omelia di martedì 24 novembre 2015, primo giorno del triduo in preparazione alla memoria delle apparizioni della Madonna a Rue du Bac (Parigi), comunemente note come apparizioni della “Madonna della Medaglia Miracolosa”.
Tema dell’omelia: La prima apparizione della Santa Vergine a S. Caterina Labouré.
Predicatore: p. Giorgio Maria Faré, OCD
Ascolta la registrazione:
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Approfondimenti
Le apparizioni della Madonna a Rue du Bac
Da Giugno a Dicembre del 1830 Suor Catherine Labouré (Fain-lès-Moutiers, 2 maggio 1806 – Parigi, 31 dicembre 1876), allora giovane novizia delle Figlie della Carità di S. Vincenzo de Paoli, ricevette l’immensa grazia di intrattenersi per ben tre volte con la Vergine presso la cappella della Casa di Rue du Bac 140 a Parigi. Leggiamo il racconto delle apparizioni dal diario di S. Caterina.
La prima apparizione
“Venuta la festa di S.Vincenzo (19 luglio) la buona Madre Marta (la direttrice delle novizie) ci fece alla vigilia un’istruzione sulla devozione dovuta ai Santi e specialmente sulla devozione alla Madonna. Questo mi accese sì gran desiderio di vedere la SS. Vergine, che andai a letto col pensiero di vedere in quella stessa notte la mia buona Madre Celeste […].”
“Alle undici e mezzo mi sento chiamare per nome: «Suor Labouré! Suor Labouré!» Svegliatami, guardo dalla parte donde veniva la voce, che era dal lato del passaggio del letto. Tiro la cortina e vedo un fanciullino vestito di bianco, dai quattro ai cinque anni, il quale mi dice: «Venite in cappella; la Madonna vi aspetta». […] Il fanciullo mi condusse nel presbiterio accanto alla poltrona del Signor Direttore, dove io mi posi in ginocchio, mentre il fanciullino rimase tutto il tempo in piedi. […] Finalmente giunse il sospirato momento. Il fanciullino mi avvertì, dicendomi: «Ecco la Madonna, eccola!»”.
“Sentii un rumore come il fruscio di vesti di seta venire dalla parte della tribuna, presso il quadro di S. Giuseppe, e vidi la S.Vergine che venne a posarsi sui gradini dell’altare dal lato del Vangelo. Era la SS. Vergine, ma tutta simile a Sant’Anna, solo il volto non era lo stesso. Io ero incerta se si trattasse della Madonna. Ma il fanciullino che era lì mi disse «Ecco la Madonna!». Dire ciò che provai in quel momento e ciò che succedeva in me, mi sarebbe impossibile. Mi sembrava di non riconoscere la Madonna. Quel fanciullino mi parlò allora non più con voce di bambino, ma d’uomo alto e robusto; e disse parole forti. Io, guardando la Santissima Vergine, spiccai allora un salto verso di Lei, ed inginocchiatami sui gradini dell’altare, appoggiai le mani sulle ginocchia di Maria… Fu quello il momento più dolce della mia vita”.
“Dire tutto ciò che provai mi sarebbe impossibile. La Madonna mi spiegò come dovevo comportarmi col mio direttore e parecchie cose che non debbo dire; m’insegnò il modo di regolarmi nelle mie pene e mostrandomi con la sinistra i piedi dell’altare, mi disse di andarmi a gettare ai piedi dell’altare ad espandervi il mio cuore, aggiungendo che colà io avrei ricevuto tutti i conforti a me necessari”.
Nel lungo colloquio che segue Caterina riceve l’annuncio di una missione e la richiesta di fondare una Confraternita di Figlie di Maria. Ciò sarà fatto il 2 Febbraio 1840.
Testo della meditazione
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Triduo di preparazione alla memoria delle apparizioni della “Medaglia Miracolosa” – Primo giorno
Sia lodato Gesù Cristo! Sempre sia lodato!
Iniziamo con quest’oggi il Triduo in preparazione alla Memoria della Beata Vergine Maria, nella Sua apparizione a Rue du Bac a Parigi, comunemente conosciuta come Madonna della Medaglia Miracolosa. Abbiamo solo tre giorni e pochi minuti per poterci preparare a un momento così grande e così bello, qual è questa festa.
La Medaglia Miracolosa è l’oggetto di devozione assolutamente più diffuso tra il popolo cristiano e allora in questi tre giorni affronteremo alcuni aspetti.
Oggi ci concentreremo su una apparizione che ebbe Santa Caterina Labouré, che è la veggente che ricevette questa medaglia nel 1830, una apparizione che è meno famosa di quella del 27 novembre della Medaglia Miracolosa, ma che è molto importante perché è ciò che precede quella apparizione, è il contesto nel quale possiamo collocarla.
Questo lo faremo adesso, poi, negli altri due giorni di preparazione, cioè mercoledì e giovedì, analizzeremo più da vicino il grande miracolo di Alphonse Marie Ratisbonne, un ebreo, che, grazie alla Medaglia Miracolosa, viene convertito. Un miracolo grandissimo, importantissimo, famoso. Cercheremo di analizzarlo per due giorni e domani analizzeremo anche il Memorare di San Bernardo, questa importantissima preghiera, che deve essere accompagnata con l’uso della Medaglia Miracolosa.
Arriveremo poi a venerdì 27, dove analizzeremo proprio l’apparizione del 27 novembre 1830, quando la Madonna consegnò a Santa Caterina Labouré la missione di coniare e di diffondere la Medaglia Miracolosa.
Oggi ci concentriamo su questa apparizione che avvenne tra il 18 e il 19 luglio, quando per la prima volta Santa Caterina Labouré vide la Madonna.
Lei si è addormentata col desiderio e la richiesta a San Vincenzo, suo fondatore, di poter incontrare la Madonna; aveva questo grandissimo desiderio di vederLa, tanto che inghiottì un pezzettino della cordicella di San Vincenzo, proprio con il desiderio grande di chiedere al Santo questa grande grazia.
Effettivamente, in quella notte tra il 18 e il 19 luglio, Santa Caterina viene svegliata dal suo Angelo Custode, alle 23.30 di notte, e viene condotta in chiesa, nel santuario annesso al convento.
Questo Angelo, che lei descrive come molto delicato e rispettoso, si ferma ai piedi del letto ad attenderla, la conduce in silenzio verso la chiesa tutta illuminata, lungo un percorso tutto illuminato in cui le porte si aprivano da sole, fino ai piedi del presbiterio, dove lei attende in silenzio l’apparizione della Vergine Maria, poi, finalmente, l’Angelo le dice: «Eccola! La Santa Vergine è arrivata!»
Lei sente un fruscio di seta, poi appare la Madonna, e lei stessa scrive: «Guardando la Santa Vergine non ho fatto che un salto presso di Lei in ginocchio sui gradini dell’altare (vedete la confidenza di un bambino, di un’anima semplice) e, mentre avevo le mani appoggiate sulle ginocchia della Santa Vergine, Lei ha cominciato a parlare».
Questo dialogo (lei non se ne accorge, se ne accorgerà quando ritornerà a letto) è durato due ore, da mezzanotte fino alle 2 di notte, per lei è stato velocissimo, ma in realtà sono state due ore di dialogo con la Madonna.
Lei dice che questo è stato il momento più bello della sua vita.
Che cosa ha detto la Madonna a Santa Caterina Labouré?
Tante cose, noi ci concentriamo su alcune.
La prima: le annuncia, come a tutti i Santi, grandi sofferenze e contraddizioni, e le dice: «Le supererete (interessante che la Madonna dà del “voi” a Santa Caterina, anche con Bernadette fa così; la Madonna dà del “voi”, non solo lo riceve ma lo dà, e questo dice il grandissimo rispetto della Vergine Maria per le persone, per i fedeli), pensando che lo fate per la gloria di Dio».
Le sofferenze si superano e si vivono, pensando che sono vissute per la gloria di Dio.
Poi dice: «Durante le orazioni sarete ispirata».
Bello pensare di imparare a pregare per ricevere nella preghiera le ispirazioni di Dio, di imparare ad ascoltare le ispirazioni di Dio, di imparare a vagliare queste ispirazioni certamente, a distinguerle, a valutarle, ma intanto ad ascoltarle.
Quindi, siamo chiamati ad una preghiera costante, una preghiera fervorosa, una preghiera ripetuta durante la giornata.
Poi le dice: «Sono molto dispiaciuta perché ci sono grandi abusi sulla “regola”, le regole non sono più osservate, vi è un grande rilassamento nelle due comunità».
Infatti, lei viveva in una comunità e la Madonna fa riferimento anche ad un’altra comunità, poi, facendo riferimento al sacerdote che aveva l’incarico di essere il confessore, il padre spirituale, le dice che lui deve fare tutto il possibile per rimettere in vigore la “regola”.
È fondamentale che ciascuno di noi, anche chi non è religioso, viva secondo il Vangelo — la Regola Somma delle regole — che viva il Vangelo, come diceva San Francesco, sine glossa, senza commenti, cioè in modo fedele, preciso, puntuale, mi verrebbe quasi da dire ad litteram, seguendo proprio alla lettera. Certo, alcune cose non si possono seguire alla lettera, ad esempio non mi devo tagliare la mano o cavare un occhio, come dice Gesù, questo è un linguaggio iperbolico, però bisogna vivere proprio massimamente questa Regola del Vangelo e per un religioso la “regola” che ha professato.
Poi le dice, ultima cosa, di vegliare sulle cattive letture, sulla perdita di tempo e sulle visite delle altre persone, cioè le chiacchiere.
La Madonna cioè chiede tre attenzioni: primo, su cosa leggi, perché quello che leggi ti entra nella testa e nel cuore; quindi, devi stare attento a quello che leggi, e adesso che abbiamo anche la televisione, devi stare attento anche a quello che guardi, perché tutta quella roba entra dentro di te.
Poi stai attento a non perdere il tempo, a non buttare via il tempo con le sciocchezze: leggere i giornali inutili, la settimana enigmistica, fare le parole crociate… tutte perdite di tempo! Non perdiamo il tempo!
Il tempo va usato per pregare, per meditare, per stare alla presenza di Dio, non per metterci lì a fare chissà quali altre cose!
Abbiamo già poco tempo nella nostra vita, usiamolo bene questo tempo!
Infine, cita le visite, che vuol dire le chiacchiere. La Madonna ci chiede di non perdere il tempo a chiacchierare inutilmente. Quante volte, finita la Messa, si perde tempo nelle chiacchiere tra di noi, magari ancor peggio in chiesa, oppure fuori… chiacchiere, chiacchiere, parole, parole… per che cosa? Cosa portiamo a casa con tutte queste chiacchiere, che poi diventano pettegolezzi, mormorazioni, calunnie, parlare vuoto?
“Sì, si”, “No, no”, questo sia il nostro dialogo!
La Madonna ci chiede di andare all’essenziale, tam quam, tanto quanto, ci chiede di essere capaci di grande ascesi, cioè di saper fare rinunce vere per Lei.
Santa Caterina Labouré su questo era molto precisa e infatti poi avrà quella grande apparizione della Medaglia Miracolosa.
Chiediamo quindi al Signore la grazia di essere fedeli alla Regola del Vangelo, di vegliare sulle letture che facciamo e su quello che vediamo, di essere attenti, molto attenti, alle perdite del tempo e a non usare la parola se non per lodare Dio e per l’edificazione degli altri.
Sia lodato Gesù Cristo!
Sempre sia Lodato!
Letture del giorno
Prima lettura
Dn 2,31-45 – Dio farà sorgere un regno che non sarà mai distrutto e annienterà tutti gli altri regni.
In quei giorni, Daniele disse a Nabucodònosor:
«Tu stavi osservando, o re, ed ecco una statua, una statua enorme, di straordinario splendore, si ergeva davanti a te con terribile aspetto. Aveva la testa d’oro puro, il petto e le braccia d’argento, il ventre e le cosce di bronzo, le gambe di ferro e i piedi in parte di ferro e in parte d’argilla.
Mentre stavi guardando, una pietra si staccò dal monte, ma senza intervento di mano d’uomo, e andò a battere contro i piedi della statua, che erano di ferro e d’argilla, e li frantumò. Allora si frantumarono anche il ferro, l’argilla, il bronzo, l’argento e l’oro e divennero come la pula sulle aie d’estate; il vento li portò via senza lasciare traccia, mentre la pietra, che aveva colpito la statua, divenne una grande montagna che riempì tutta la terra.
Questo è il sogno: ora ne daremo la spiegazione al re. Tu, o re, sei il re dei re; a te il Dio del cielo ha concesso il regno, la potenza, la forza e la gloria. Dovunque si trovino figli dell’uomo, animali selvatici e uccelli del cielo, egli li ha dati nelle tue mani; tu li dòmini tutti: tu sei la testa d’oro. Dopo di te sorgerà un altro regno, inferiore al tuo; poi un terzo regno, quello di bronzo, che dominerà su tutta la terra.
Ci sarà poi un quarto regno, duro come il ferro: come il ferro spezza e frantuma tutto, così quel regno spezzerà e frantumerà tutto. Come hai visto, i piedi e le dita erano in parte d’argilla da vasaio e in parte di ferro: ciò significa che il regno sarà diviso, ma ci sarà in esso la durezza del ferro, poiché hai veduto il ferro unito all’argilla fangosa. Se le dita dei piedi erano in parte di ferro e in parte d’argilla, ciò significa che una parte del regno sarà forte e l’altra fragile. Il fatto d’aver visto il ferro mescolato all’argilla significa che le due parti si uniranno per via di matrimoni, ma non potranno diventare una cosa sola, come il ferro non si amalgama con l’argilla fangosa.
Al tempo di questi re, il Dio del cielo farà sorgere un regno che non sarà mai distrutto e non sarà trasmesso ad altro popolo: stritolerà e annienterà tutti gli altri regni, mentre esso durerà per sempre. Questo significa quella pietra che tu hai visto staccarsi dal monte, non per intervento di una mano, e che ha stritolato il ferro, il bronzo, l’argilla, l’argento e l’oro.
Il Dio grande ha fatto conoscere al re quello che avverrà da questo tempo in poi. Il sogno è vero e degna di fede ne è la spiegazione».
Salmo responsoriale
Dn 3
A lui la lode e la gloria nei secoli.
Benedite, opere tutte del Signore, il Signore.
Benedite, angeli del Signore, il Signore.
Benedite, cieli, il Signore.
Benedite, acque tutte, che siete sopra i cieli, il Signore.
Benedite, potenze tutte del Signore, il Signore,
lodatelo ed esaltatelo nei secoli.
Canto al Vangelo
Ap 2,10
Alleluia, alleluia.
Sii fedele fino alla morte, dice il Signore,
e ti darò la corona della vita.
Alleluia.
Vangelo
Lc 21,5-11 – Non sarà lasciata pietra su pietra.
In quel tempo, mentre alcuni parlavano del tempio, che era ornato di belle pietre e di doni votivi, Gesù disse: «Verranno giorni nei quali, di quello che vedete, non sarà lasciata pietra su pietra che non sarà distrutta».
Gli domandarono: «Maestro, quando dunque accadranno queste cose e quale sarà il segno, quando esse staranno per accadere?». Rispose: «Badate di non lasciarvi ingannare. Molti infatti verranno nel mio nome dicendo: “Sono io”, e: “Il tempo è vicino”. Non andate dietro a loro! Quando sentirete di guerre e di rivoluzioni, non vi terrorizzate, perché prima devono avvenire queste cose, ma non è subito la fine».
Poi diceva loro: «Si solleverà nazione contro nazione e regno contro regno, e vi saranno in diversi luoghi terremoti, carestie e pestilenze; vi saranno anche fatti terrificanti e segni grandiosi dal cielo.