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Santi e immacolati di fronte a Dio

Santi

Meditazione

Pubblichiamo l’audio di una meditazione di domenica 3 gennaio 2021

Predicatore: p. Giorgio Maria Faré, OCD

Ascolta la registrazione:

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Scarica il testo della meditazione 

SANTI E IMMACOLATI DAVANTI A DIO

Eccoci giunti a Domenica 3 gennaio 2021, prima Domenica di questo nuovo anno, siamo alla seconda Domenica dopo Natale, abbiamo ascoltato la Seconda Lettura tratta dalla Lettera di San Paolo Apostolo agli Efesini, cap.I.

Leggendo questo testo mi è caduto sotto gli occhi questa espressione:

“In lui ci ha scelti prima della creazione del mondo per essere santi e immacolati di fronte a lui nella carità”

Santi e immacolati.

A questo proposito, per capire cosa vuol dire questo essere Immacolati, vorrei leggervi un testo di Don Dolindo Ruotolo, il quale in un commento al Vangelo di San Luca che lui scrive, dice così:

“Giuda tradì Gesù con un bacio, mutando il segno dell’amore in segno di odio”

Noi possiamo tramutare il segno dell’amore in segno di odio. Non tutti i segni di una certa realtà vogliono dire quella realtà. Un segno di amore, che dovrebbe essere di amore, può diventare un segno di odio. L’interpretazione dei segni, come quella dei simboli, non è così ovvia e così immediata. Non basta che una persona dica ad esempio: “ti voglio bene”, perché sia vero, esattamente come il segno del bacio, non è detto che siccome ti dò un bacio vuol dire che ti amo, posso darti anche un bacio in nome dell’odio.

“E noi quante volte offendiamo Dio con i nostri peccati mutando in gravissima ingiuria quelle attività che Egli ci ha dato per glorificarlo”

Dio ci ha dato la lingua per pregare, per parlare delle sue meraviglie, per amarlo, lodarlo, per adorarlo e noi possiamo usare la lingua per bestemmiarlo, per parlare contro Dio, per denigrarlo.

“Ci sembra scellerato e vile l’atto di Giuda e non ci sembra vile quel che facciamo noi? Quando ci rivolgiamo alle creature allontanandoci da Dio, noi diamo a Lui, nelle sue creature, un bacio di tradimento, ed effondendoci con esse diamo Lui alla morte, nell’anima nostra!”

Un conto è voler bene alle persone, un conto è servire le persone, e un conto è quando noi ci rivolgiamo alle creature in quel modo tale per cui ci allontaniamo da Dio, quasi come se fosse un darsi senza misura, senza criterio, e invece il limite è fondamentale in ogni cosa, perché ci permette di delineare i contorni di un’identità. Senza i limiti, senza i confini non esiste uno Stato, persino il mare ha dei confini, è confinato in uno spazio preciso. Così anche il nostro amore per gli altri deve essere confinato altrimenti deborda e invade tutto quel tempo, quello spazio, quella dedizione che dovremmo a Dio. In questa maniera noi diamo Lui alla morte, lo consegniamo allo spegnimento, come se non lo volessimo più.

“Pietro, volendo difendere Gesù, levò la spada e tagliò l’orecchio al servo del sommo sacerdote; poi se ne fuggì e, volendo seguire Gesù, si tenne lontano da Lui, per non compromettersi. È questa l’immagine viva della fatua fedeltà di certe anime: combattono con le passioni ma per poco, e si contentano di piccoli tagli;”

Pietro difende Gesù ma siccome lo delude perché non prende la spada, allora se ne va. Questa è una fedeltà inconsistente, come quella che abbiamo anche noi, di combattere le passioni però facendo piccoli tagli, non tagli radicali, non prendiamo decisioni risolute. I piccoli tagli non vanno bene per potare una vite, non vanno bene per convertire la mia vita, il taglio o è netto, radicale, sostanziale o non è.

“Fuggono quando il rispetto umano fa loro intravedere un pericolo, e si contentano di seguire Gesù da lontano, senza compromettersi col mondo. Ma difendere e seguire in tal modo Gesù è lo stesso che consegnarlo alla morte. Se amiamo Gesù, come possiamo cedere al maledetto rispetto umano e fingere di non conoscerlo?”

Santa Teresa di Gesù scrive che il rispetto umano è proprio il nemico numero uno della vita spirituale. Dove c’è rispetto umano non ci sarà mai la santità.

“Il rinnegamento di Pietro lo rinnoviamo dolorosamente ogni giorno, quando dissimuliamo la nostra fede e la nostra pietà e quando mostriamo di vergognarci della fedeltà alla Legge di Dio.”

Quando noi facciamo finta di non conoscerlo, quando ci nascondiamo per vivere la nostra pietas.

  • La fedeltà alla Legge di Dio che costo deve avere? Fino a che punto deve arrivare questa fedeltà? Sarò fedele fino a che punto e fino a quanto?

Forse nei prossimi giorni vi farò un approfondimento molto concreto su questa cosa, ci sto riflettendo.

“Di fronte a quelli che, vedendoci un poco più morigerati, c’interrogano con gli occhi maligni e beffardi: tu sei uno dei servi di Dio? Noi rispondiamo partecipando alla vita del mondo e condiscendendo al male, che non lo conosciamo neppure! Ogni volta che canta il gallo anche noi dovremmo ricordarci di avere tante volte rinnegato Gesù con la vita, e dovremmo anche noi incontrarci col suo sguardo appassionato, per uscire fuori dagli atri del mondo e piangere amaramente le nostre colpe!”

Il mondo appena ci riconosce, appena ci vede un po’ diversi di domanda:

“Ma tu sei uno dei servi di Dio? Sei un cristiano?”

Per non essere diversi, aderiamo al male. In Argentina pochi giorni fa è stata approvata la legge dell’aborto, e qualcuno ha scritto che era stato fatto un passo in avanti da parte di questo popolo, di questo Stato, ma l’aborto non è un passo in avanti, l’aborto è un omicidio sempre e comunque. Andate a leggere quello che scrive Padre Pio su questo tremendo peccato di omicidio. E’ un omicidio! Se vi regalano una pianta di fiori e voi vedete un bocciolino piccolo piccolo, di una bella orchidea ad esempio, che sta nascendo, se voi lo staccate dalla piante, voi non dite che avete staccato una foglia, o una radice, voi dite che avete staccato un bocciolo, non è un fiore ancora, ma se tu lo avessi lasciato dov’era, e se tu gli avessi dato acqua e nutrimento e fosse cresciuto, quello bocciolino piccolo sarebbe diventato un meraviglioso fiore di orchidea. La stessa cosa vale in questo caso per il bambino, se quel piccolissimo embrione lo lasci dov’è e aspetti nove mesi, vedrai che da quel piccolo piccolo embrione, verrà fuori un meraviglioso e stupendo bambino. Non c’è nessun progresso nel fatto di aver riconosciuto l’aborto, è un omicidio. Noi come cristiani le cose dobbiamo dirle, dobbiamo chiamarle col loro nome. Andate a leggere cosa diceva Padre Pio, Madre Teresa di Calcutta, San Giovanni Paolo II su questa realtà terribile dell’aborto e cosa insegna il Magistero della Chiesa.

“Consoliamo Gesù almeno col pentimento sincero, e ripariamo le nostre infedeltà al suo amore con lacrime amare. Pietro, uscendo fuori, pianse amaramente. Se non usciamo dagli ambienti del mondo come potremmo piangere?”

Come si fa a piangere i propri peccati?

Uscendo dalle logiche del mondo, dalle strutture mondane, dalle abitudini mondane.

“Anche il pentimento e la riparazione, dolorosamente, sono avvinti dal rispetto umano, e non erompono dal cuore, se esso non si apparta dalle occasioni e non rimane, solo con Dio.”

E’ inutile parlare di riparazioni, di preghiere, di Adorazioni e di pentimenti se tu non ti togli le occasioni del male, se non ti liberi dal rispetto umano. L’importante è la coscienza davanti a Dio, questo è quello che conta, rinnegare il rispetto umano, allontanarci dalle occasioni e rimanere solo con Dio, questa è la forma più grande di penitenza, di riparazione e di poter veramente piangere.

Vi auguro di cuore di vivere una bella Santa Domenica nel Signore, prima Domenica dell’anno e di fare la pratica delle 52 Domeniche di Don Tomaselli, cioè di essere fedeli da adesso, per tutto l’anno, ogni Domenica alla Santa Messa e così concludere l’anno con la pratica delle 52 Domeniche, nel rispetto e fedeltà a Dio del Terzo Comandamento.

E la benedizione di Dio Onnipotente, Padre e Figlio e Spirito Santo, discenda su di voi e con voi rimanga sempre. Amen.

Sia lodato Gesù Cristo. Sempre sia lodato.

II DOMENICA DOPO NATALE

SECONDA LETTURA (Ef 1,3-6.15-18)
Mediante Gesù, Dio ci ha predestinati a essere suoi figli adottivi.

Benedetto Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo,
che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei cieli in Cristo.
In lui ci ha scelti prima della creazione del mondo
per essere santi e immacolati di fronte a lui nella carità,
predestinandoci a essere per lui figli adottivi
mediante Gesù Cristo,
secondo il disegno d’amore della sua volontà,
a lode dello splendore della sua grazia,
di cui ci ha gratificati nel Figlio amato.
Perciò anch’io [Paolo], avendo avuto notizia della vostra fede nel Signore Gesù e dell’amore che avete verso tutti i santi, continuamente rendo grazie per voi ricordandovi nelle mie preghiere, affinché il Dio del Signore nostro Gesù Cristo, il Padre della gloria, vi dia uno spirito di sapienza e di rivelazione per una profonda conoscenza di lui; illumini gli occhi del vostro cuore per farvi comprendere a quale speranza vi ha chiamati, quale tesoro di gloria racchiude la sua eredità fra i santi.

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