Meditazione
Pubblichiamo l’audio di una meditazione di lunedì 4 gennaio 2021
Predicatore: p. Giorgio Maria Faré, OCD
Ascolta la registrazione:
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CHI PRATICA LA GIUSTIZIA È GIUSTO
Eccoci giunti a lunedì 4 gennaio 2021, abbiamo ascoltato la Prima Lettura della Santa Messa di oggi tratta dalla Prima Lettera di San Giovanni Apostolo cap. III, vv 7-10. S. Giovanni è molto chiaro:
“Nessuno v’inganni”
C’è un problema di inganno, può esserci un problema di inganno, qualcuno che cerca di dire che le cose stanno diversamente. San Giovanni Apostolo dice:
“Nessuno v’inganni”
Su che cosa?
“Chi pratica la giustizia è giusto com’egli [Gesù] è giusto”
Noi siamo chiamati a praticare la giustizia in tutto, in ogni cosa, nel rapporto con Dio, con le persone, nella preghiera, nel nostro lavoro, nel nostro studio, in tutto quello che facciamo, siamo chiamati ad essere giusti.
- Cosa vuol dire essere giusti?
Vuol dire essere quello che dobbiamo essere, quindi vuol dire fare quello che dobbiamo fare. Sono ingiusto quando non corrispondo più al mio dovere, non semplicemente in senso lavorativo, anche, ma al mio dovere legato all’essere, ciò che ciascuno di noi è chiamato ad essere. Se io non sono ciò che sono stato chiamato ad essere, io divento una persona ingiusta e produco ingiustizia. Vediamo tantissime cose dove regna l’ingiustizia perché le cose non vanno come dovrebbero andare.
“Chi commette il peccato viene dal diavolo, perché da principio il diavolo è peccatore.”
Il peccato è il peccato. Il peccato non ha bisogno di un aggettivo per essere compreso, per essere specificato, il peccato è il peccato. Lo posso spiegare ma non posso declinarlo con un sinonimo. Il peccato non è fragilità, non è debolezza, perché Lucifero non era né debole, né fragile, era un Angelo ed era l’Angelo per eccellenza, il portatore di Luce, era il primo fra tutti gli Angeli.
“Chi commette il peccato viene dal diavolo, perché da principio il diavolo è peccatore.”
Tutte le volte che noi scegliamo il peccato, che decidiamo di offendere Dio e di trasgredire la legge di Dio, noi veniamo dal Diavolo. Dobbiamo scegliere che Padre avere. Il peccato non è un inciampo, semplicemente, no, con il peccato cado per terra, mi faccio male, e posso farmi molto male. Dobbiamo stare lontani con tutte le nostre forze dal peccato e da tutto ciò che sa di peccato, come la menzogna, l’invidia, la calunnia, la mormorazione, la pigrizia, la superbia, l’impurità, dobbiamo stare lontanissimi dai 7 vizi capitali.
Confessarsi è bello, la confessione è bella perché ci libera, ci rimette in pace col Signore, ci toglie dalla schiavitù col demonio, ci ridà forza, ci ridà la forza di Dio, il gusto delle cose di Dio, la voglia di essere migliori, la forza per esserlo, ci rende creature meravigliose, a differenza del peccato che ci rende mostri, ci rende diavoli.
“Per questo si manifestò il Figlio di Dio: per distruggere le opere del diavolo.”
- Perché si manifestò il Figlio di Dio? Perché il Verbo si fece carne?
Per distruggere le opere del diavolo, per liberarci dal dominio del peccato, per sanare quella ferita terrificante che fu il peccato originale, una ferita gravissima per la quale ci vuole la morte in Croce di Gesù, e quindi l’istituzione del Sacramento del Battesimo, per rimetterci in Grazia di Dio.
“Chiunque è stato generato da Dio non commette peccato, perché un germe divino rimane in lui, e non può peccare perché è stato generato da Dio.”
Non farà un peccato mortale e starà lontano da tutto ciò che è mortalmente lesivo, offensivo di Dio. Il germe è il Battesimo, la Cresima, l’Ordinazione Sacerdotale per alcuni, c’è questo Spirito Santo che pulsa dentro di noi, e che ci chiama ad essere questa immagine, questa gloria del Dio Vivente.
“In questo si distinguono i figli di Dio dai figli del diavolo..”
Non ci sono solamente i figli di Dio, ci sono anche i figli del diavolo.
“..Chi non pratica la giustizia non è da Dio, e neppure lo è chi non ama il suo fratello.”
Più chiaro di così. Per chi vuole cambiare, capire, convertirsi, è chiarissimo questo testo, non c’è bisogno di altre spiegazioni. Prendiamo questo testo e facciamolo nostro, viviamo secondo questo testo. E’ difficile per me, per voi, per tutti, perché ci chiede di essere persone diverse, di non accontentarci di puntare lo sguardo solo sulle cose positive. Nella vita di una persona ci sono le cose positive ma anche quelle negative. E’ uno sguardo parziale, irreale, illogico puntare lo sguardo solamente sulle cose positive, perché non è reale, non ci sono nella vita di una persona solo le cose positive. Devo guardare tutto il complesso, il positivo come il negativo e mettere tutta la mia azione per coltivare il positivo, farlo fruttificare, metterlo sotto la grazia di Dio e convertire il negativo, dove per negativo intendo il peccato.
Vi auguro di cuore una giornata santa, dove chiediamo a Dio la grazia di essere sempre, ovunque, davanti a chiunque figli di Dio, e la benedizione di Dio Onnipotente, Padre e Figlio e Spirito Santo, discenda su di voi e con voi rimanga sempre. Amen.
Sia lodato Gesù Cristo. Sempre sia lodato.
Feria propria del 4 Gennaio
PRIMA LETTURA (1Gv 3,7-10)
Chiunque è stato generato da Dio non commette peccato.
Figlioli, nessuno v’inganni. Chi pratica la giustizia è giusto com’egli [Gesù] è giusto. Chi commette il peccato viene dal diavolo, perché da principio il diavolo è peccatore. Per questo si manifestò il Figlio di Dio: per distruggere le opere del diavolo.
Chiunque è stato generato da Dio non commette peccato, perché un germe divino rimane in lui, e non può peccare perché è stato generato da Dio. In questo si distinguono i figli di Dio dai figli del diavolo: chi non pratica la giustizia non è da Dio, e neppure lo è chi non ama il suo fratello.