Meditazione
Pubblichiamo l’audio di una meditazione di martedì 8 febbraio 2022
Predicatore: p. Giorgio Maria Faré, OCD
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Nostra Signora del Laus e la Venerabile Benedetta Rencurel, parte 13
Eccoci giunti a martedì 8 febbraio 2022. Oggi ricordiamo San Girolamo Emiliani e Santa Giuseppina Bakhita, Vergine, due Santi che vi invito ad andare a leggere, a scoprire, perché hanno delle vite veramente meravigliose.
Abbiamo ascoltato il Vangelo della Santa Messa di oggi tratto dal capitolo VII di San Marco, versetti 1-13.
Non so a voi, ma a me sembra che questo testo sia sempre molto attuale. Dobbiamo stare molto attenti a non mettere in contrapposizione la tradizione degli uomini e il Comandamento di Dio. E come si fa? Mettendo ciascuno al suo posto: prima il Comandamento di Dio, poi la tradizione degli uomini, e quando la tradizione degli uomini va contro o si pone in alternativa al Comandamento di Dio, questa deve essere corretta, non certo il Comandamento di Dio. C’è una priorità assoluta che è il Comandamento di Dio. E al Comandamento di Dio tutto deve essere ordinato.
Questo è il rimprovero forte che Gesù fa a questi farisei e a questi scribi che si concentrano sul:
“Prendevano cibo con mani impure”
Gesù invece si concentra su: “Sì, ma il tuo cuore dov’è?”
Il fulcro di tutto è: dov’è il tuo cuore?
Il tuo cuore è vicino o è lontano da Me? Il culto che tu Mi rendi che culto è? Le dottrine che tu insegni, cosa sono? Sono il Comandamento di Dio o sono il precetto degli uomini?
Noi viviamo forse pensando che tutta la nostra vita si realizzi e si esaurisca qui, su questa terra. Poi a me capita di pensare a figure come San Giovanni della Croce, per esempio, come San Pio da Pietrelcina, per esempio, e come tantissimi altri, come anche San Francesco di Assisi, che subirono delle persecuzioni terribili proprio da coloro che avevano più vicini, proprio da coloro che avrebbero dovuto rendere un vero culto a Dio invece di usare il tempo per perseguitare dei Santi. Pensando a loro dico a me stesso: “Fai attenzione a non confondere, a non pensare mai che tutta la vita si realizza, si consuma, si esaurisce qui, perché arriverà il giorno nel quale dovremo rendere conto a Dio, arriverà il giorno nel quale avremo l’incontro con Dio, e lì tutto quello che noi siamo, tutto quello che abbiamo fatto verrà manifestato e verrà giudicato”.
Quindi vale proprio la pena di vivere questo Vangelo. Il mio cuore, il mio culto dove sono? Come sono? E io rispetto al comando di Dio, rispetto ai Comandamenti di Dio cosa faccio? Li osservo, li amo, li vivo, ci credo, oppure faccio di tutto per girarci intorno e fare quello che voglio io?
Continuiamo la lettura del nostro testo “Le meraviglie di Laus”, siamo arrivati ieri al momento nel quale c’è l’interrogatorio di Benedetta, ricordate, il Vicario Generale che va insieme a venti altri collaboratori a fare questa indagine e, nel frattempo, abbiamo visto anche la guarigione di Catterina Vial, questa guarigione miracolosa di lei che era gravemente storpia. Andiamo avanti.
“Non appena fu giorno, si diresse verso la Cappella col più grande trasporto di gioia, e con meraviglia di quelli che la videro giungere. In quel momento M. Lambert era all’altare e celebrava la S. Messa. Un rumore insolito, e poi esclamazioni di gioia, attirarono subito la sua attenzione, quando gli giunse distintamente all’orecchio la parola: Miracolo! Il nome di Catterina Vial. Si sente preso da una profonda commozione: abbondanti lacrime gli colano dagli occhi, delle quali si inzuppa la tovaglia dell’altare, mentre stava recitando a mala pena l’ultimo Vangelo.”
Cioè era arrivato alla fine della Messa.
Il Dott. Gaillard che, con un’umiltà di fanciullo serviva la S. Messa, aggiunge:
– Sono un fedele testimonio di quanto è successo.-
Dopo il suo ringraziamento il Vicario vuol vedere la miracolata; l’interroga minuziosamente, la fa camminare davanti a sé, poi rivolge domande alla madre, al fratello, e a parecchi altri testimoni. E si convince di avere dinnanzi un miracolo di primo ordine e per una ventina di volte lo si sente ripetere le parole:
– Digitus Dei est hic: il dito di Dio è qui.–
Voi probabilmente sarete rimasti catturati dalla grandezza e dalla bellezza di questo miracolo, in effetti fu un grandissimo miracolo. Io personalmente sono rimasto catturato da un’altra cosa che per me è un miracolo ancora più grande, quando trovo questi miracoli non posso non sottolinearli: arriva Catterina Vial, grande commozione, Miracolo! Miracolo! Tutti che acclamano il miracolo, siamo alla fine della Messa, Monsignor Lambert ormai conclude, e sentite cosa scrive l’autore. Il dottor Gerard stava servendo la Messa e dice:
– Sono un fedele testimonio di quanto è successo.-
Ma sentite cosa dice dopo:
“Dopo il suo ringraziamento il Vicario vuol vedere la miracolata”
Quest’uomo di Dio — perché era veramente un uomo di Dio — davanti a un miracolo così incredibile, davanti a tutta quella gioia, quella acclamazione, a tutta quell’agitazione che c’era nella gente, davanti a questa donna, a Catterina che arriva in Chiesa tutta tremante, gioiosa, esultante e quant’altro, il Vicario che cosa fa? Il ringraziamento dopo la Comunione! Non incontra subito la miracolata, finisce la Messa e va a fare il ringraziamento. È incredibile! Ma chi di noi l’avrebbe fatto? Appena finita la Messa, immediatamente, saremmo corsi a vedere, a verificare. Subito.
E qui a me viene in mente ancora Padre Pio — voi sapete la mia grande devozione a Padre Pio da Pietrelcina, devozione legata a una stima enorme, grandissima, per questo Santo Sacerdote, per questo meraviglioso Frate Cappuccino, per quest’uomo grandissimo — e mi viene in mente Padre Pio perché quando lui finiva di celebrare la Messa non riceveva nessuno e non parlava con nessuno. Nessuno poteva avvicinarsi a Padre Pio, lui finiva la Santa Messa e la prima cosa che faceva era il ringraziamento. Finito il suo lungo ringraziamento allora poi incontrava qualcuno prima di colazione.
“Dopo il suo ringraziamento il Vicario vuol vedere la miracolata”.
Questo vuol dire che dovremmo avere una devozione Eucaristica veramente seria: dopo la Messa non si fa nient’altro che il ringraziamento e se non posso farlo in Chiesa, lo farò fuori, ma dopo la Messa si fa il ringraziamento. Non c’è nessuna ragione sufficiente, neanche un miracolo appena accaduto, che debba rimandare, sospendere, annullare il ringraziamento dopo Messa.
Il P. Gerard, più incredulo del Vicario durante la sua permanenza in quel luogo, ora è ugualmente convinto anche lui.
– Vi è qualche cosa di straordinario in questa Cappella – dice a monsignor Peythieu – Si, vi è il dito di Dio.-
Mons. Lambert e il suo seguito di 20 persone, capirono allora perché, nonostante tre ripetuti tentativi di partenza, la Santa Vergine aveva voluto in loro dei testimoni increduli e pronti a cedere solo all’evidenza dei fatti. Prima di partire il Vicario consente a fare un’inchiesta giuridica sul fatto miracoloso, di cui era stato testimonio, e stenderne un processo verbale autentico, di cui si conserva ancora il testo manoscritto.
Questi sono fatti storici “contra factum non valet argomentum”, diceva San Tommaso, questo è un fatto e tu non puoi argomentare, non c’è altro, non c’è nessun argomento che vale, c’è un fatto.
A Fatima chiedono a suor Lucia — un tempo era Lucia — un segno, “Vogliamo un segno dalla Vergine per credere, vogliamo un segno”. Bene, la Vergine Maria concede davanti a 70.000 persone — altro che Laus! — a 70.000 persone! Ma ci rendiamo conto? La Madonna concede a 70.000 persone il 13 ottobre del 1917 a mezzogiorno ora solare, per la durata di 12 minuti, non un secondo, 12 minuti! (Ma sapete quanti sono 12 minuti? Provate a non respirare per 12 minuti, non potete perché morite. 12 minuti sono tantissimi, provate a fare le flessioni per 12 minuti). Per 12 minuti la Madonna concede l’incredibile miracolo del sole, che tutti vedono! Questo sole che diventa guardabile; questo sole che si mette a roteare nel cielo; questo sole che si precipita sulla terra tale per cui tutta la gente pensa di morire, terrorizzata da questa cosa; questo sole che asciuga perché c’era stato un acquazzone incredibile il giorno prima, il giorno stesso, asciuga il fango, i vestiti, asciuga tutto. Durante il miracolo del sole avvengono dei miracoli nelle persone malate che erano presenti. Un evento incredibile con 70.000 testimoni, ma quando mai abbiamo avuto un miracolo nella storia della Chiesa con 70.000 testimoni? Tra cui atei, giornalisti, medici, gnostici, curiosi… c’era lì di tutto perché lei l’aveva annunciato: “La Madonna concederà un miracolo”, quindi tutti erano lì a guardare.
Ebbene, che cosa ne è stato di questa meravigliosa apparizione di Fatima? Che cosa ne è stato del messaggio di Fatima? Che cosa ne è stato del grande segreto di Fatima che tutti abbiamo in mente? Solamente l’ultima parte, perché sapete che il grande segreto di Fatima consta di tre parti, due le conosciamo, una è quella su cui c’è tutta la querelle e tutta la discussione ancora in atto, però due parti sono assolutamente conosciute, perché Suor Lucia le ha immediatamente rese note e anche solo le prime due parti, più tutto quello che la Vergine Maria ha detto, ha chiesto, ha fatto presente, ha mostrato, più tutto quello che disse e fece l’Angelo del Portogallo nelle apparizioni precedenti all’apparizione della Vergine, ecco tutta questa quantità di cose rispetto alla mia vita dove sono finite? Perché noi siamo sempre a guardare gli altri, siamo sempre a dire: “Ha fatto… non ha fatto… ha detto… non ha detto…” ma io — e ritorna il Vangelo di oggi — rispetto alla mia vita, io che cosa ne ho fatto di questo messaggio di Fatima?
La Vergine Maria lascia dei segni potentissimi ma solo alcuni li raccolgono e ne fanno tesoro. Solo alcuni sono interiormente veramente onesti come monsignor Lambert che parte probabilmente con qualche dubbio, comunque con un atteggiamento di verifica, ma era onesto intellettualmente, era un uomo giusto — ed era giusto che dubitasse, non è che si può credere di tutto e di tutti — e la Vergine Maria lo tiene fermo, lo fa aspettare a partire per tre giorni. Se lui fosse partito prima del miracolo sarebbe stato un pasticcio perché non ci sarebbero stati testimoni autorevoli, invece la Vergine Maria compie il miracolo davanti al Vicario Generale e davanti ai suoi 20 collaboratori, 20 testimoni, e così possono stendere un processo verbale autentico, così abbiamo il manoscritto, perché a quel tempo le cose le facevano molto seriamente, abbiamo il manoscritto di questa testimonianza.
Che cosa ne facciamo noi, questo è un altro discorso, potremmo dire “questa è un’altra storia”. Ecco perché ho voluto riprendere queste apparizioni, perché non possiamo lasciare cadere nel vuoto questi eventi così prodigiosi della Vergine Maria. Se è venuta c’è una ragione, c’è qualcosa che ci vuole dire, e noi dobbiamo scoprirlo e viverlo.
Domani vedremo: Benedetta davanti al tribunale ecclesiastico di Embrun, perché dopo questa solenne inchiesta di Mons. Lambert noi potremmo pensare che l’autorità ecclesiastica non intervenisse più, ma non fu così, e vedremo il perché, lo vedremo domani. Domani vedremo un altro tassello di questa storia meravigliosa.
Io non so voi ma ogni giorno vien voglia di vedere cosa succede il giorno dopo e come va avanti la storia, perché è una storia avvincente, una storia interessante e del resto è una storia molto simile alla storia della nostra vita, non nel senso che siamo uguali a Benedetta ma nel senso che se ci fidiamo della Vergine Maria vedremo i miracoli, ma questo non toglie nulla alle croci che dovremo portare.
Benedicat vos omnipotens Deus, Pater, et Filius, et Spiritus Sanctus. Amen.
Dio ci benedica e la Vergine ci protegga.
Sia lodato Gesù Cristo, sempre sia lodato.
VANGELO (Mc 7, 1-13)
In quel tempo, si riunirono attorno a Gesù i farisei e alcuni degli scribi, venuti da Gerusalemme.
Avendo visto che alcuni dei suoi discepoli prendevano cibo con mani impure, cioè non lavate – i farisei infatti e tutti i Giudei non mangiano se non si sono lavati accuratamente le mani, attenendosi alla tradizione degli antichi e, tornando dal mercato, non mangiano senza aver fatto le abluzioni, e osservano molte altre cose per tradizione, come lavature di bicchieri, di stoviglie, di oggetti di rame e di letti –, quei farisei e scribi lo interrogarono: “Perché i tuoi discepoli non si comportano secondo la tradizione degli antichi, ma prendono cibo con mani impure?”.
Ed egli rispose loro: “Bene ha profetato Isaìa di voi, ipocriti, come sta scritto:
“Questo popolo mi onora con le labbra,
ma il suo cuore è lontano da me.
Invano mi rendono culto,
insegnando dottrine che sono precetti di uomini”.
Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini”.
E diceva loro: “Siete veramente abili nel rifiutare il comandamento di Dio per osservare la vostra tradizione. Mosè infatti disse: “Onora tuo padre e tua madre”, e: “Chi maledice il padre o la madre sia messo a morte”. Voi invece dite: “Se uno dichiara al padre o alla madre: Ciò con cui dovrei aiutarti è korbàn, cioè offerta a Dio”, non gli consentite di fare più nulla per il padre o la madre. Così annullate la parola di Dio con la tradizione che avete tramandato voi. E di cose simili ne fate molte”.