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“Comunione spirituale e comunione psichica” da “Vita comune” di D. Bonhoeffer. Parte 13

Comunione spirituale e comunione psichica

Meditazione

Pubblichiamo l’audio della meditazione: “Comunione spirituale e comunione psichica” tratta dal testo “Vita comune” di Dietrich Bonhoeffer.
Venerdì 27 gennaio 2023

Predicatore: p. Giorgio Maria Faré, OCD

Ascolta la registrazione:

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VANGELO (Mc 4, 26-34)

In quel tempo, Gesù diceva [alla folla]: «Così è il regno di Dio: come un uomo che getta il seme sul terreno; dorma o vegli, di notte o di giorno, il seme germoglia e cresce. Come, egli stesso non lo sa. Il terreno produce spontaneamente prima lo stelo, poi la spiga, poi il chicco pieno nella spiga; e quando il frutto è maturo, subito egli manda la falce, perché è arrivata la mietitura».
Diceva: «A che cosa possiamo paragonare il regno di Dio o con quale parabola possiamo descriverlo? È come un granello di senape che, quando viene seminato sul terreno, è il più piccolo di tutti i semi che sono sul terreno; ma, quando viene seminato, cresce e diventa più grande di tutte le piante dell’orto e fa rami così grandi che gli uccelli del cielo possono fare il nido alla sua ombra».
Con molte parabole dello stesso genere annunciava loro la Parola, come potevano intendere. Senza parabole non parlava loro ma, in privato, ai suoi discepoli spiegava ogni cosa.

Testo della meditazione

Scarica il testo della meditazione in formato PDF

Sia lodato Gesù Cristo! Sempre sia lodato!

Eccoci giunti a venerdì 27 gennaio 2023. Abbiamo ascoltato il Vangelo della Santa Messa di oggi, tratto dal capitolo quarto del Vangelo di San Marco, versetti 26-34.

Continuiamo la nostra lettura e meditazione sul libro Vita Comune di Dietrich Bonhoeffer. Oggi dobbiamo vedere l’amore spirituale.

Ma questo è proprio il punto in cui inizia l’amore spirituale. Per questo l’amore psichico si trasforma in odio personale, quando gli si fa incontro l’autentico amore spirituale, caratterizzato non dalla brama, ma dal servizio.

È proprio una guerra tremenda: quando l’amore psichico riconosce l’amore spirituale e lo vede caratterizzato dal servizio, a differenza sua che è caratterizzato dalla brama, si scatena l’odio puro e non si può fare nulla perché non ci potrà mai essere pace tra l’amore psichico e l’amore spirituale. Qualunque cosa dovessimo fare, non otterremmo mai la pace tra questi due amori talmente diversi.

Non è questione di “Parliamoci, spieghiamoci, confrontiamoci e così facciamo la pace!”. È impossibile: o l’amore psichico si trasforma in amore spirituale o l’amore spirituale in quello psichico, ma finché rimangono distinti, l’uno e l’altro, non potrà mai esserci pace.

L’amore psichico ha come fine solo se stesso, fa di se stesso opera e idolo da adorare, a cui subordina inevitabilmente qualsiasi cosa. Non si cura d’altro, non coltiva e non ama niente altro che se stesso al mondo. 

In tre righe ha proprio riassunto quello che abbiamo detto ieri, quindi capite perché non ci possa essere pace, intesa, unione tra i due amori.

Mentre l’amore spirituale viene da Gesù Cristo, lui solo serve, e sa di non aver alcun accesso immediato all’altro uomo. Cristo è tra me e l’altro. 

Ecco perché non ci può essere pace; ecco perché Gesù dice: “Io sono venuto a portare la spada”; ecco perché Gesù dice: “Io non sono venuto a portare la pace ma la divisione!”, perché tra l’amore insegnato, proposto e vissuto da Gesù e l’amore del mondo c’è una tale, radicale e ontologica diversità che non potrà mai esserci nessun genere di intesa. 

Il primo, l’amore psichico, fa del soggetto, dell’uomo, un idolo; il secondo mette al centro Gesù, viene da Gesù, serve solo Gesù e non cerca, non vuole un accesso immediato all’altro perché sa che tra me e l’altro ci sta Gesù. Due mondi completamente diversi! E di conseguenza, se mettiamo l’amore psichico in una persona che si dice o che appare credente, capite che vengono fuori due fedi diverse: sembra che crediamo nello stesso Dio, ma non è vero perché l’amore psichico dice che io sto credendo solo in me stesso, che sto servendo solo me stesso, che io amo solo me stesso.

Che cosa significhi amore nei confronti dell’altro, non è cosa che io sappia a priori in base al concetto universale di amore nato a partire dalla mia brama di origine psichica – anzi, davanti a Cristo tutto questo può rivelarsi piuttosto come odio e assoluto egoismo – mentre solo Cristo nella sua Parola mi dirà che cosa sia l’amore. 

Lo spiego.

“Ma che cosa significa amare l’altro?”. Bonhoeffer risponde che non lo puoi sapere a priori, non lo puoi sapere prima deducendolo dal concetto universale di amore che, tra l’altro, nasce dalla tua brama di amore psichico perché noi, quando cominciamo a muovere i primi passi, siamo segnati dall’amore psichico: ci vorrà tempo perché impariamo ad avere l’amore spirituale, quello di Gesù!

Quindi Bonhoeffer dice: “Stai attento perché tu non lo puoi sapere prima, anzi, davanti a Gesù tu potresti scoprire che quello che tu ritieni amore – poiché è psichico – in realtà non è altro che odio, assoluto egoismo, mentre solo Gesù ti dirà che cosa sia l’amore”. 

Sarà Gesù Cristo a dirmi, contro tutte le mie opinioni e convinzioni, come si manifesti il vero amore per il fratello. 

Che cosa significhi amare, amare un fratello; che cosa sia l’amore, noi lo scopriamo solo attraverso Gesù, nella sua Parola, nella Scrittura e nell’Eucarestia. Sono i due luoghi dove noi scopriamo che cosa voglia dire amare in modo cristiano. Non lo possiamo inventare noi, pensare noi, dedurlo noi: è Gesù che ce lo dice! Infatti, più di una volta, a me è successo questo (mi è stato detto che è successo anche a tante altre persone): voi andate a fare l’Ora Santa davanti all’Eucarestia quando avete nel cuore dei sentimenti non belli verso qualcuno e, finita l’Ora Santa, questi sentimenti sono spariti o addirittura modificati nel loro contrario, perché è Gesù che rieduca quei sentimenti; è Gesù che dice: “Questo non è amore; l’amore è un’altra cosa!”. 

È Gesù che ti dice come devi manifestare il tuo amore verso il fratello al di là delle tue opinioni e convinzioni: tu puoi avere tutte le opinioni e le convinzioni che vuoi, ma quando Gli stai davanti, Gesù ti dice: “No, non è questo il modo!”, quindi ti devi regolare di conseguenza.

Perciò l’amore spirituale è legato solo alla Parola di Gesù Cristo.

E io aggiungo: “e all’Eucarestia”, perché noi cattolici che abbiamo nell’Eucarestia la presenza reale di Gesù, vediamo l’amore pulsante, l’amore in atto lì, dove sappiamo esserci il Cuore Eucaristico di Gesù. Lì, in questo Cuore che si dà, vediamo concretizzato che cosa sia l’amore spirituale, l’amore cristiano, sempre!

Quando Cristo mi dirà di mantenere la comunione in nome dell’amore, io la manterrò,

anche se non hai voglia; anche se dici: “No, questa persona mi è antipatica”; anche se dici: “Che barba! No, io vorrei no, questo è sempre qui, mi disturba sempre, mi cerca sempre vorrei essere lasciato un po’ in pace!” Qualche volta lo diciamo, ma quando Gesù “mi dirà di mantenere la comunione in nome dell’amore, io la manterrò“, anche se io fossi stanco; anche se io desiderassi andare altrove; anche se volessi cercare la comunione di qualcun altro; anche se quella persona non mi fosse simpatica. Se Gesù nella sua Parola, nell’Adorazione dell’Eucarestia mi fa capire di mantenere quella comunione, devo mantenerla.

e quando la verità di Cristo mi comanderà di scioglierla, in nome dell’amore, io la scioglierò, nonostante le proteste dell’amore psichico che è in me.

Parliamoci chiaro: quante volte nella nostra vita abbiamo sentito la verità di Gesù dirci: “Questa relazione ti fa male. Questa persona ti fa male. Questa relazione non è per te. Questa amicizia, questo rapporto ti allontanano da Me. Questa “comunione” con la tal persona è una “comunione” nel male, è un amore psichico, non è una vera comunione cristiana. Questa comunione non è nella carità perché non è nella verità, quindi la devi sciogliere”?

Quindi, tutto il nostro amore psichico, tutta la nostra brama, tutto il nostro possedere, tutto il nostro assoggettare, o il nostro essere assoggettati (lo abbiamo visto parlando dell’amore psichico), che cosa fa? Si ribella! Ma io la sciolgo al di là di ogni ricatto affettivo, io sciolgo questa relazione. Se quella relazione, se quella comunione non è secondo la verità di Gesù e questa Verità mi comanda di sciogliere quel rapporto, quel rapporto va sciolto, radicalmente!

Pensate a quelle amicizie pericolose che alcuni coltivano all’interno del matrimonio! Ci sono! La collega o il collega al lavoro, per esempio “No, ma, Padre, non facciamo niente di male, noi siamo solo amici!” E perché la tua coscienza ti rimprovera, allora? Perché? Perché i messaggi della signora Pinco Panco tu li tieni nella sezione delle chat archiviate su WhatsApp? Come mai? Strano, no? Se si tratta di una semplice amicizia perché li tieni “archiviati” in modo che non appaiano, per esempio, per dirne una? 

La verità di Gesù che cosa ci dice? Io sono al sicuro, quasi al 100%, che ciascuno di noi abbia delle comunioni che non sono secondo la verità di Gesù e credo che ciascuno di noi abbia delle comunioni dove il Signore, se non dice radicalmente di scioglierle, comunque dice: “Ridimensiona; prendi le distanze; è troppo; ritorna in te stesso; hai dato troppa confidenza e non va bene!”. E magari in più di uno di noi lo dice e lo grida da tempo.

E il nostro amore psichico si ribella! Si ribella perché noi siamo appiccicati, attaccati a queste cose! “Eh, ma no, ma sa, poi ci rimane male; non so come dirlo”. Non so come dirlo con la lingua! Come dirlo? Scrivilo in accadico, vedi un po’ tu; fai un geroglifico, mettilo su un papiro, non so. “Come dirlo?” Lo dici! Tu hai cominciato a toccare la pece e adesso devi cominciare a toglierla con la spatola! 

Ci sono delle cose nella nostra vita che sicuramente non stanno con la verità di Gesù, ma noi non le sciogliamo.

Oggi, che è il 27, un giorno dedicato alla Vergine Maria, dobbiamo supplicare la Vergine Maria di farci vedere che cosa vada sciolto e lo dobbiamo sciogliere entro stasera! Dobbiamo essere coraggiosi! Oggi Gesù ci chiede di sciogliere tutto ciò che non è secondo la sua Verità e va sciolto senza indugio, senza “se”, senza “ma” e senza “però”; e va sciolto sradicandolo dalla radice: non fate compromessi con l’amore psichico, non siate titubanti o pietosi con l’amore psichico e sciogliete ciò che nella preghiera il Signore ci dice di sciogliere. Lo dice! Lo dice a tutti noi: il Signore parla chiaro, non è come noi: “Ma, dunque, vediamo, aspetta che ti spiego” No! Noi in coscienza sentiamo quando una cosa non è secondo la verità di Gesù!

“Padre, come mai insiste così tanto?”

Tre quarti dei nostri problemi sarebbero risolti, se noi sciogliessimo ciò che non è vera comunione spirituale! Tre quarti dei nostri problemi! Quante amicizie psichiche noi abbiamo! Quante conoscenze psichiche; quanti rapporti di parentela psichici che non hanno niente di spirituale, niente secondo la verità di Gesù! 

“Ma così resto solo, ma poi che cosa faccio? Non sono una suora, non sono un prete! Allora non esco più, allora non vedo più nessuno”.

Non pensare al “E, ma allora io…”; lascia perdere questi ragionamenti del “dopo”; pensa adesso! Il Signore mi chiede di sciogliere e io sciolgo! E poi? E poi ci penserà il Signore!

L’amore spirituale non è brama, ma servizio, perciò ama il nemico come il fratello (vedete la differenza?). Non trae origine né dal fratello, né dal nemico, ma da Cristo e dalla sua Parola 

E io aggiungo: dall’Eucarestia, da lì trae origine! L’amore spirituale trae origine da Gesù, dalla sua Parola e dall’Eucarestia. Non si fonda sull’altro, assolutamente, su nessun uomo, e neanche su me stesso. Sentite adesso: ci ritroviamo sempre con Bonhoeffer 

L’amore psichico non è mai in grado di comprendere l’amore spirituale 

Ecco perché non c’è unione, non c’è comprensione; ecco perché c’è guerra! L’amore psichico non lo può comprendere, perciò non cercate la comprensione del mondo o di certi pseudo-religiosi o di certi pseudo-cristiani. Non lo può capire: l’amore psichico non può comprendere l’amore spirituale. Punto! Non mettetevi a fare discorsi con chi vive un amore psichico! 

infatti l’amore spirituale è dall’alto, è una grandezza estranea, nuova, incomprensibile per ogni amore terreno. 

Perché viene da Gesù, capite? Se non c’è rapporto con Gesù non ci può essere la comprensione. Dice bene: “è una grandezza estranea”, viene da fuori di me, di te, di tutti, perché viene da Gesù!

Fermiamoci qui perché credo che se oggi ciascuno di noi dovesse mettere in pratica questo brano che abbiamo letto, molte cose nella vita di molti di noi cambierebbero. Dobbiamo essere coraggiosi.

Per farvi un po’ di coraggio vi dico che cosa feci poco prima di entrare in convento; non proprio poco prima, sarà stato circa un anno e mezzo prima, avevo circa vent’anni.

C’era un rapporto di amicizia che avevo e che mi inquietava: sentivo che non stava con il mio amore per Gesù, che non stava con il mio cammino di fede e non stava con il passo che stavo per compiere, che era quello di entrare in convento.

Ricordo, come fosse oggi, che ero sul divano di casa; mi ero steso. Era uno di quei momenti in cui si è in guerra e si ha bisogno di stendersi perché si è sfiancati. Ero steso sul divano, era pomeriggio e avevo messo il telefono su una sedia (c’era ancora il telefono con il filo), lasciando che questo combattimento continuasse. 

Poi, a un certo punto, mi sono alzato e ho detto: “Adesso basta! Io non ce la faccio più a portare avanti questa guerra interiore!”. Ho preso il telefono, ho fatto il numero e ho chiamato. Mi ha risposto subito e io ho detto così (ricordo ancora le parole): “Guarda, io non so se sarà per un giorno, per una settimana, per un mese, per un anno o per sempre non lo so, ma so che, da adesso, è finita. Non ci sentiremo più!”

 E devo dirvi che l’altra persona mi ha stupito dicendomi: “Va bene”. Io immaginavo chissà quale reazione negativa, invece no, mi ha detto: “Ti farai vivo tu?” 

 “Sì, mi farò vivo io, ma non so né come né quando magari mai più!” 

“Va bene ” 

E ho riattaccato; gli ho augurato ogni bene e quando ho riattaccato avete presente quando abbiamo un peso di tre tonnellate? Appena ho riattaccato è stato come se un coltello avesse tagliato le cinghie di quel peso e come se, insieme alla cornetta del telefono, fosse caduto tutto quel peso. Mi sono sentito l’uomo più libero del mondo: la guerra era finita; mi è entrata nel cuore una pace così bella, così profonda che, ricordo, mi sono sdraiato sul divano e ho dormito! Mi sono addormentato all’istante come se avessi fatto sette ore di corsa! Ho dormito un sonno bellissimo, profondissimo, pieno di pace! 

Quando mi sono svegliato, avevo una fame incredibile e ricordo ancora che mi sono cucinato una minestra con le lenticchie che mi piace molto. Mi sono chiesto: “Che cosa mi cucino stasera? Una pasta con le lenticchie, con tutte le mie spezie, con tutte le cose buone!” Buonissima: me la ricordo ancora! Una ciotolona di pasta con le lenticchie che mi sono mangiata di gusto quella sera! 

Oh mamma! Che peso! Lo ricordo ancora adesso! 

Bisogna fare queste cose, quando noi sentiamo che la verità di Gesù ci dice: “No! Questa relazione, questa amicizia va sciolta; questa comunione non va bene, non è spirituale, non è secondo il mio Cuore; non fa bene, non è fondata su presupposti corretti”, va sciolta!

Allora vi auguro di individuare, se c’è, una comunione psichica nella vostra vita (o se ce ne è più di una) e di intervenire; se la individuate, alzatevi e tagliatela! E vedrete quanta pace entrerà nella vostra vita.

Benedicat vos omnipotens Deus, Pater, et Filius, et Spiritus Sanctus.
Amen
Dio ci benedica e la Vergine ci protegga.
Sia lodato Gesù Cristo sempre sia lodato.

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