Meditazione
Pubblichiamo l’audio della meditazione: Manuel Foderà pt.2 – I bambini eucaristici pt. 22
Domenica 21 luglio 2024
Predicatore: p. Giorgio Maria Faré, OCD
Ascolta la registrazione:
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VANGELO (Mc 6, 30-34)
In quel tempo, gli apostoli si riunirono attorno a Gesù e gli riferirono tutto quello che avevano fatto e quello che avevano insegnato. Ed egli disse loro: “Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto, e riposatevi un po'”. Erano infatti molti quelli che andavano e venivano e non avevano neanche il tempo di mangiare.
Allora andarono con la barca verso un luogo deserto, in disparte. Molti però li videro partire e capirono, e da tutte le città accorsero là a piedi e li precedettero.
Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, ebbe compassione di loro, perché erano come pecore che non hanno pastore, e si mise a insegnare loro molte cose.
Testo della meditazione
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Sia lodato Gesù Cristo! Sempre sia lodato!
Eccoci giunti a domenica 21 luglio 2024.
Abbiamo ascoltato il Vangelo della Santa Messa di oggi, tratto dal sesto capitolo del Vangelo di san Marco, versetti 30-34.
Andiamo avanti con la figura di Manuel Foderà
Verso la fine dell’estate 2005, Manuel va a casa e si stabilisce presso i nonni materni, presso la tenuta della Giummarella. Tanti amici ad accogliere lui e la sua famiglia. Manuel dopo giochi e dolci, chiede a tutti: «Recitiamo il Rosario… le Ave Maria mi fanno stare meglio». I presenti sono sbalorditi. Il Rosario è già la sua preghiera prediletta, che rivela la sua conoscenza di Gesù, dei Misteri suoi e di sua Madre.
Gli piacciono i giochi della Lego, la sua piccola Ferrari rossa, i trenini e i film di Stanlio e Ollio… e cose simili. E i fuochi di artificio. Ma ora occorre tornare alla chemio in ospedale. Quel giorno, è la festa del paese e sta passando la processione con la statua della Madonna. «Mamma, mamma – esclama Manuel –, la Madonna mi ha detto: “Gioia mia, questa sera faccio i fuochi per te”». La sua mamma gli spiega che non sono previsti i fuochi di artificio. Manuel ribatte sicuro: «Ti sbagli, perché me l’ha detto la Madonnina». Quindi si addormenta, ma alle 22.30 i botti svegliano Manuel: «Allora, convinta mamma? La Madonnina mi aveva detto proprio così: “Gioia mia, questi fuochi sono per te”». Succederà così altre volte, tra lo stupore di chi gli è vicino. Come il 2 luglio del 2009, quando Manuel deve subire un’ecografia molto dolorosa. Non vuole vedere nessuno, non risponde al cellulare, ma chiede alla Madonna un segno che Ella gli vuole bene e che sta aiutandolo. Poco prima di mezzanotte arrivano i fuochi: «Mamma – dice il bambino –, oggi ho sofferto molto, ma Gesù mi ha voluto ricompensare». Comincia ad essere evidente che Gesù e la Madonna parlano a questo bambino.
Quindi: sempre presente la preghiera del Rosario, una preghiera che diventa anche fisicamente curativa, perché allevia i dolori.
Poi questo segno dei fuochi d’artificio. Manuel che riceve i fuochi d’artificio come segno della presenza, della cura e della predilezione della Vergine Maria.
In ospedale, il cappellano padre Mario porta la Comunione alla mamma di Manuel. Ogni volta il piccolo dice che anche lui vuole ricevere Gesù, perché già sa e crede con fermezza che l’Ostia consacrata è Gesù vivo e vero. Insiste a chiedere la Comunione e tutti gli dicono che è troppo piccolo, solo sei anni. Manuel va a pregare in cappella davanti all’immagine della Madonna. La sua insistenza è premiata: il Vescovo di Trapani dà il nulla osta, considerando la sua precoce maturità cristiana.
La data sarà il 13 ottobre 2007, 90 anni dall’ultima apparizione della Madonna a Fatima. Ma quel giorno, Manuel ha male e zoppica. Si mette subito a pregare e rasserena tutti: «La Madonna mi ha detto: “Manuel non può ricevere Gesù zoppicando”. Così ha fatto la magia di farmi guarire». La Messa della sua Prima Comunione è raccolta e calda di amore. Alla fine, Manuel, dopo un lungo ringraziamento (lo farà sempre), accende una candela davanti al Crocifisso dell’altare e distribuisce un’immagine con la scritta: «Desidero ricevere Gesù nel mio cuore, affinché Lui diventi il mio migliore amico per sempre. Sarà la mia forza, la mia gioia, la mia guarigione».
Racconta ai suoi amici sacerdoti e suore: «Sapete perché ho voluto ricevere la Prima Comunione così piccolo? Desideravo tanto ricevere Gesù nel mio cuore, perché quando non potevo fare la Comunione ero molto triste e spesso piangevo. Sono stato felicissimo quel giorno». Da quel momento, Manuel farà di tutto per ricevere Gesù ogni giorno. Gesù, in mezzo a tanto suo dolore, diventa il suo più intimo Amico, fino a vivere cuore a cuore con Lui.
La Vergine Maria gli fa questa grazia di poter ricevere la sua prima Comunione così piccolo e la logica di Manuel è: Gesù diventa il suo migliore amico. Sarà proprio così e lui lo dice chiaramente.
Poi sottolineiamo questa gioia grande, immensa, di ricevere Gesù. Da quel momento Manuel riceverà sempre Gesù, ogni giorno, per vivere cor ad cor con Gesù, cioè cuore a cuore.
La Comunione era diventata, come scriveva ancora nella letterina di Natale, «il momento più bello della nostra amicizia. Quando lo mangio, dentro di me è come se entrasse una bomba di grazia e di benedizione che mi fa stare meglio e protetto, perché Lui mi ama molto, più di quanto io lo possa amare! Vorrei che questo mio amico diventasse per voi un amico talmente speciale da non poter vivere senza di Lui»
Ecco, c’è da chiederci se per noi è veramente un amico tanto speciale che senza di lui non possiamo vivere.
Fermiamoci con questa bella domanda nel cuore.
Benedicat vos omnipotens Deus, Pater, et Filius, et Spiritus Sanctus.
Amen
Dio ci benedica e la Vergine ci protegga.
Sia lodato Gesù Cristo sempre sia lodato.