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Nelly Organ pt.3 – I bambini eucaristici pt. 6

Bambini Eucaristici

Meditazione

Pubblichiamo l’audio della meditazione: Nellie Organ pt.3 – I bambini eucaristici pt. 6
Venerdì 5 luglio 2024

Predicatore: p. Giorgio Maria Faré, OCD

Ascolta la registrazione:

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VANGELO (Mt 9, 9-13)

In quel tempo, Gesù, vide un uomo, chiamato Matteo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi». Ed egli si alzò e lo seguì.
Mentre sedeva a tavola nella casa, sopraggiunsero molti pubblicani e peccatori e se ne stavano a tavola con Gesù e con i suoi discepoli. Vedendo ciò, i farisei dicevano ai suoi discepoli: «Come mai il vostro maestro mangia insieme ai pubblicani e ai peccatori?».
Udito questo, disse: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. Andate a imparare che cosa vuol dire: “Misericordia io voglio e non sacrifici”. Io non sono venuto infatti a chiamare i giusti, ma i peccatori».

Testo della meditazione

Scarica il testo della meditazione in formato PDF

Sia lodato Gesù Cristo! Sempre sia lodato!

Eccoci giunti a venerdì 5 luglio 2024. Festeggiamo quest’oggi sant’Antonio Maria Zaccaria, sacerdote.

Abbiamo ascoltato il Vangelo della Santa Messa di oggi, tratto dal nono capitolo del Vangelo di san Matteo, versetti 9-13.

Anche qui mi permetto di fare una sottolineatura. Come vedete, ci sono sempre scribi e/o farisei, con i loro pensieri malvagi, che cercano di buttare fango addosso agli atteggiamenti, alle parole di Gesù: «Come mai il vostro maestro mangia insieme ai pubblicani e ai peccatori?». Vedete queste frasi che sembrano innocenti e che – peraltro – non sono rivolte a Gesù. 

Anche ieri l’abbiamo visto col paralitico; ieri i pensieri malvagi erano dentro il loro cuore, oggi vanno a dirlo ai discepoli. Ma non lo dicono direttamente a Gesù, anche se è presente. Le iene stanno molto lontano dai leoni, quindi non ci vanno da Gesù, hanno paura. Ma Gesù li sente e gli risponde. 

Qui vorrei fare una precisazione: quando Gesù dice “Misericordia io voglio e non sacrifici”, non fa riferimento ai sacrifici, quelli come intendiamo noi, cioè al fioretto – una volta si chiamava così – non è questo a cui pensa Gesù. Non fa riferimento alla penitenza, all’offerta di un sacrificio, all’astinenza, all’ascesi, non fa riferimento a questo. Usa la parola “sacrifici”, ma non come la intendiamo noi, nel senso di “fioretto”. Questa frase è tutta rivolta ai farisei.

“Io sto cercando la misericordia” vuol dire che il medico va a cercare i malati, questa è la misericordia. Gesù sta a tavola con i peccatori e i pubblicani, perché quello è il suo luogo in quanto medico, ed essendo loro malati, poiché pubblicani e peccatori, quello è il posto dove deve stare Gesù.

E questi sacrifici a cui fa riferimento, quali sono? Sono i sacrifici cultuali, quelli del culto. Gesù sta a dire: ma cosa interessa a Dio che voi vi riempiate di sacrifici cultuali, di star lì a uccidere e sacrificare l’agnello, piuttosto che il capretto, piuttosto che il giovenco, piuttosto che le colombe, che cosa interessa a Dio il sacrificio cultuale della bestia, quando voi non avete capito il senso della misericordia, cioè il fatto che Dio cerca la pecora perduta? 

Questo è il senso della frase di Gesù, non che: “Ecco, vedi che qua Gesù dice che i sacrifici non contano niente, le nostre opere non contano niente, e che quello che conta è solamente la misericordia!”. No, no, no, no, non è questo. Non dimentichiamoci a chi Gesù sta rispondendo e che tipo di vita facevano loro. Non avevano minimamente la concezione che abbiamo noi del sacrificio come ascesi, come fioretto, come offerta di un atto della mia vita quotidiana di rinuncia per Dio, non è questo. Il sacrificio è quello cultuale. Questo ho preferito dirlo perché, sapete, non si sa mai.

Continuiamo con la nostra lettura dei bambini eucaristici, siamo sempre a Nellie. Eravamo arrivati che il vescovo di Cork le dà la possibilità di fare la comunione.

Secondo le regole di allora, il vescovo le amministrò prima il Sacramento della Cresima, poi il 6 dicembre 1907, primo venerdì del mese…

Come è oggi che è il primo venerdì del mese, ricordiamoci la pratica dei Primi Nove venerdì del mese, chiesta da Gesù a santa Margherita Maria Alacoque. Diffondiamo queste richieste del cielo! I Primi Sei giovedì, i Primi Nove venerdì, i Primi Cinque sabati non sono una mia fissazione, li ha chiesti il cielo, li ha chiesti Gesù alla beata Alexandrina Maria da Costa; li ha chiesti Gesù a Santa Margherita Maria Alacoque; l’ha chiesto la Vergine Maria a Fatima. Quindi, se li hanno chiesti loro, ma perché mai noi non dobbiamo obbedire?

… consacrato al Sacro Cuore di Gesù, con una solenne celebrazione nella chiesa dell’Istituto, a cui parteciparono tutte le suore ed i bambini, Nellie, trasportata su una sedia con cuscini, e preceduta dalla sorella Maria con una candela accesa, si accostò all’altare e poté ricevere finalmente la Prima Comunione, il suo “Santo Dio”. Vestita di bianco e con una corona di rose sul capo, Nellie sembrava un angelo. Non ci fu nessuno che non si commosse nel vedere la pietà e l’emozione con cui ricevette Gesù-Ostia dentro di sé. Una luce straordinaria trasfigurò il suo volto, donandole uno splendore celestiale, fenomeno che si ripeté in altre Comunioni nel poco tempo che seguì prima della sua nascita al Cielo. Indescrivibile la gioia provata dalla bambina, che una volta trasportata nel letto della sua camera, riceveva tutta raggiante, gli adulti ed i bambini dell’Istituto, che volevano vedere la bimba benedetta, portandole piccoli doni.

I suoi ultimi giorni li trascorse così, fra la sopportazione della sofferenza fisica sempre più in aumento e il desiderio giornaliero di ricevere la Santa Comunione, che ricevette 32 volte in meno di due mesi. Ogni volta che riceveva il Pane degli Angeli, Nellie si trasfigurava in volto, restando varie ore assorta in preghiera di ringraziamento; con una maturità superiore di molto alla sua età, confortava quanti intorno a lei soffrivano, ricordando loro la Passione di Gesù.

Quindi: ore in ringraziamento e, ancora, questo ricordo della Passione di Gesù come conforto ai sofferenti; non le chiacchiere, non le parole vane, ma la Passione di Gesù. Impariamo a portare coloro che soffrono alla Passione di Gesù, è l’unico conforto che possiamo dare loro.

Tutto ciò, accaduto ad una bambina di quattro anni e mezzo, sembra incredibile, specie se visto con i nostri occhi modernamente razionali, ma è tutto vero e per questo bisogna inchinarsi alla Volontà di Dio, che opera prodigi attraverso le anime più semplici.

È una bambina che vede il cielo; basta!

È il 2 febbraio del 1908 quando la bambina, verso le 3:00, si calma restando immobile per un’intera ora. Sembra fissare qualcosa ai piedi del letto. All’improvviso i suoi occhi si riempiono di lacrime, lacrime di gioia. La piccola tenta di avvicinarsi a quel “qualcosa”, lo guarda con desiderio e poi sorride. Dal movimento delle sue labbra sembra parlare con qualcuno, quindi alza gli occhi seguendo una presenza che sembra, ora, librarsi sulla sua testa. Quindi di nuovo un sorriso estatico e poi la morte. Nellie si spegne domenica 2 febbraio del 1908, festa della ‘Candelora’ (Purificazione di Maria), alle 4 del mattino a solo quattro anni, cinque mesi e otto giorni, assistita anche dal padre e dalla sorella.

L’anno seguente le alunne dell’Istituto ebbero l’idea di fare una Novena a Nellie del Santo Dio, per chiederle di ottenere un ‘segno’, quello d’ispirare il Sommo Pontefice san Pio X, di concedere a tutti i bambini del mondo di ricevere la Prima Comunione.

La storia di Nellie si diffuse in tutta l’Europa e arrivò anche in Vaticano. Venne presentata a papa Pio X dal suo segretario di Stato, il cardinale Merry del Val – famoso questo cardinale, un santo uomo –. Fu provvidenziale, perché il Santo Padre cercava un motivo per abbassare l’età in cui si poteva ricevere la Prima Comunione a sette anni ma non era sicuro di farlo.

Quando Pio X lesse i documenti sulla “Piccola Nellie del Santo Dio”, li considerò un segno del fatto che doveva abbassare l’età. Promulgò allora un decreto, il Quam Singulari, cambiando l’età per ricevere la Prima Comunione – non più 12 anni ma 7.

Dopo aver diffuso la Quam Singulari, papa Pio X, che sarebbe poi diventato san Pio X, scrisse il 4 giugno 1912: “Possa Dio arricchire con ogni benedizione… tutti coloro che raccomandano la Comunione frequente ai bambini e alle bambine, proponendo Nellie come loro modello”. All’intercessione della “Violetta del SS. Sacramento”, sono state attribuite guarigioni istantanee e grazie straordinarie, che ne hanno diffuso la fama di piccola santa.

Bene, vedete che storie incredibili, bellissime. Io ho qui la fotografia del corpicino della piccola Nellie, ormai salita al cielo, è bellissima; è veramente bellissima. Vestita proprio come una piccola sposa. Ecco, io spero che anche questa bambina possa farci venire nel cuore un desiderio ardente di Eucarestia. E sono contento di fare questi bambini eucaristici, sono grato a Dio di farli proprio in questi giorni che precedono il ritiro di questo mese. Ormai manca veramente poco, tra una settimana saremo proprio all’inizio del primo giorno degli esercizi. Manca una settimana; che dirvi, facciamo il possibile per prepararci, con questi bambini eucaristici, a quei giorni, facciamo veramente il possibile.

Io spero veramente, anzi sono certo, che saranno giorni di grandissima grazia. Vi invito a viverli col massimo della serietà possibile. Prendetevi uno di questi bambini eucaristici come santo patrono di questi giorni, e invocatelo o invocatela. Chiedete proprio a uno di questi santi bambini eucaristici di essere un po’ la vostra guida in questi giorni, perché vedrete che niente sarà come prima, poi. 

E poi, ve lo dico con molta semplicità, è un po’ il pensiero che ho sempre quando viviamo questi momenti insieme: potrebbe essere l’ultimo momento che viviamo insieme. Nel senso che si può morire, è già successo. Mi sembra due anni fa una signora è venuta a uno di questi incontri di una giornata che abbiamo fatto il Lunedì dell’Angelo; ha fatto la vestizione dello scapolare e, se non vado errato, il giorno dopo, due giorni dopo, improvvisamente è morta. Noi non sappiamo quanto staremo su questa terra, nella vita accadono tante cose, non sappiamo se ci sarà, quando ci sarà un’altra occasione per incontrarci, e non sappiamo in quale contesto, in quale situazione; non sappiamo niente, non sappiamo nulla, siamo proprio delle foglioline al vento.

Ecco che allora, secondo me, il treno va preso quando passa, perché poi non si sa se ripassa e quando ripassa. Sono veramente grato a Dio di aver visto che le iscrizioni sono lievitate molto ma, vi ripeto, sono contento per voi, sono grato a Dio che si è servito anche di questa mia voce per invogliarvi, per invitarvi a venire, e sono tanto contento perché sono sicuro già fin d’ora, sono certo, che resterò molto edificato dal vostro comportamento, perché ogni volta è così, ogni volta che vi incontro è così. Persone molto raccolte, persone molto silenziose, persone molto discrete, persone molto educate; persone assolutamente devote, raccolte, persone che amano Dio. Questo innanzitutto deve vedersi, perché anche per noi sacerdoti, sapete, sarà una testimonianza, non credete!

Quando un sacerdote si trova di fronte a una porzione di popolo di Dio che ha una fede che si avvicina a quella di questi bambini eucaristici, non può rimanere indifferente, quantomeno si resta ammirati, se non edificati; che poi, sapete, dipende dal cuore di ciascuno, ma comunque si rimane ammirati, colpiti. Poi, dopo, dipende da ciascuno di noi, se vuole anche essere edificato, se vuole cambiare vita, se vuole mettersi anche lui in mezzo a questo popolo di Dio che ama e che adora. 

Nelle adorazioni notturne a me piace molto poter stare insieme con voi nell’assemblea, a guardare, a pregare, a contemplare Gesù, certo, ma a guardare anche voi. Anche l’ultima volta, a giugno, il 7 e l’8 che abbiamo fatto l’adorazione, sono rimasto ammirato – io poi non me ne dimentico più, sapete? Queste cose, mi rimangono molto impresse – a vedervi proprio lì, così attratti dal sole. 

Anche alle sette del mattino, quando sono uscito per celebrare la Santa Messa, a vedere tutte queste persone presenti, raccolte, silenziose, che rispondevano tutte con una voce sola, proprio sentivi, palpavi questa fede eucaristica, questo amore eucaristico, questa concentrazione eucaristica; persone assolutamente non distratte, non disperse, niente schiamazzi, niente. Tanto silenzio, tanto ordine, tanto rispetto, molto bello. Tante persone hanno tanti bisogni e tante esigenze, però nessuno che in modo egoistico scavalcava un altro, sempre molta discrezione. Anche il parlare: vedevo come vi avvicinavate a parlare, non era un parlare sguaiato, un parlare urlato, era un parlare sempre molto soffuso, molto delicato, molto rispettoso, bello! Tutto questo è veramente molto edificante, molto bello.

Quindi, anche con Nellie abbiamo avuto una bella esperienza.

Domani, a Dio piacendo, vedremo invece un bambino, non vi anticipo nulla. Anche lui ha un bel visino, è un bambino di 8 anni, e anche lui ha una bellissima esperienza che, sono sicuro, ci comunicherà tanto. Ecco, veramente, sceglietene uno, in questi giorni che ci separano dagli esercizi. 

Una nota che vi chiedo: vi prego, guardate le e-mail; perché ci sono alcune persone che non hanno più risposto a delle e-mail che abbiamo mandato; quindi, per favore guardate l’e-mail che avete usato per comunicare la vostra iscrizione. Non ha molto senso mandare un’e-mail per l’iscrizione e poi non guardare più quella casella postale, perché ovviamente noi scriviamo, dobbiamo mandare avvisi, dobbiamo mandare richieste, tante cose. Quindi, per favore, in questi giorni, guardate ogni giorno l’indirizzo e-mail che avete usato per iscrivervi al ritiro. Se avete usato questa e-mail per iscrivervi agli esercizi, dovete guardare quell’indirizzo e-mail, perché dall’e-mail degli esercizi, arrivano delle e-mail a voi; non solo voi che scrivete a noi, ma anche noi scriviamo a voi. Quindi guardate ogni giorno l’e-mail, in questi giorni, per favore, perché: ci fossero avvisi dell’ultimo momento, qualunque cosa ci fosse, noi scriviamo per e-mail, non possiamo chiamare tutte le persone che si sono iscritte, è impossibile, ci vorrebbe un call center per fare questa cosa; non si può. Quindi, ci si comunica vicendevolmente attraverso l’e-mail, guardate l’e-mail che avete usato per iscrivervi, mi raccomando, ogni giorno. 

Benedicat vos omnipotens Deus, Pater, et Filius, et Spiritus Sanctus.
Amen
Dio ci benedica e la Vergine ci protegga.
Sia lodato Gesù Cristo sempre sia lodato.

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