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Teresita Castillo – I bambini eucaristici pt. 2

Bambini Eucaristici

Meditazione

Pubblichiamo l’audio della meditazione: Teresita Castillo – I bambini eucaristici pt. 2
Lunedì 1 luglio 2024

Predicatore: p. Giorgio Maria Faré, OCD

Ascolta la registrazione:

Per motivi di intenso traffico non ci è possibile rendere disponibile l’ascolto dei file audio direttamente dal nostro sito. Se hai dubbi su come fare, vai alle istruzioni per l’ascolto delle registrazioni.

ATTO DI CONSACRAZIONE
AL PREZIOSISSIMO SANGUE DI GESÙ

Signore Gesù che ci ami e ci hai liberati dai nostri peccati con il tuo Sangue,
Ti adoro, Ti benedico e mi consacro a Te con viva fede.
Con l’aiuto del tuo Spirito m’impegno a fare di tutta la mia esistenza,
animata dalla memoria del tuo Sangue,
un servizio fedele alla volontà di Dio per l’avvento del tuo Regno.
Per il tuo Sangue versato in remissione dei peccati,
purificami da ogni colpa e rinnovami nel cuore,
perché risplenda sempre più in me l’immagine dell’uomo nuovo
creato secondo giustizia e santità.
Per il tuo Sangue, segno di riconciliazione con Dio tra gli uomini,
rendimi docile strumento di comunione fraterna.
Per la potenza del tuo Sangue, prova suprema della tua carità,
dammi il coraggio di amare Te e i fratelli fino al dono della vita.
O Gesù Redentore, aiutami a portare quotidianamente la croce,
perché la mia goccia di sangue, unita al tuo, giovi alla redenzione del mondo.
O Sangue divino, che vivifichi con la tua grazia il corpo mistico,
rendimi pietra viva della Chiesa. Dammi la passione dell’unità tra i cristiani.
Infondimi nel cuore grande zelo per la salvezza del mio prossimo.
Suscita nella Chiesa numerose vocazioni missionarie,
perché a tutti i popoli sia dato di conoscere, amare e di servire il vero Dio.
O Sangue preziosissimo, segno di liberazione e di vita nuova,
concedimi di perseverare nella fede, nella speranza e nella carità,
perché, da Te segnato, possa uscire da questo esilio
ed entrare nella terra promessa del Paradiso,
per cantarti in eterno la mia lode con tutti i redenti. Amen.

(San Gaspare del Bufalo)

PAGINA DEDICATA ALLA DEVOZIONE AL PREZIOSISSIMO SANGUE DI GESÙ

VANGELO (Mt 8, 18-22)

In quel tempo, vedendo la folla attorno a sé, Gesù ordinò di passare all’altra riva.
Allora uno scriba si avvicinò e gli disse: «Maestro, ti seguirò dovunque tu vada». Gli rispose Gesù: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo».
E un altro dei suoi discepoli gli disse: «Signore, permettimi di andare prima a seppellire mio padre». Ma Gesù gli rispose: «Seguimi, e lascia che i morti seppelliscano i loro morti».

Testo della meditazione

Scarica il testo della meditazione in formato PDF

Sia lodato Gesù Cristo! Sempre sia lodato!

Eccoci giunti a lunedì 1 luglio 2024. Inizia oggi il mese dedicato al Preziosissimo Sangue di Gesù. Consiglio a tutti di recitare l’atto di consacrazione al Preziosissimo Sangue di Gesù di san Gaspare del Bufalo.

È un mese speciale nel quale, appunto, avremo modo di meditare anche sul Preziosissimo Sangue; troverete in internet veramente tanti spunti per questa meditazione e, in questo mese, saremo accompagnati anche dalla meditazione dei bambini eucaristici che abbiamo iniziato proprio ieri. 

Ieri abbiamo finito il mese di giugno tutto dedicato al Sacratissimo Cuore di Gesù, alla Santissima Eucaristia, al Cuore Immacolato di Maria, e adesso iniziamo il mese dedicato al Preziosissimo Sangue, dove ci sarà anche la solennità della Madonna del Carmine, il 16 di luglio. E, in questo mese, avremo anche gli esercizi spirituali che ci vedranno impegnati dal venerdì alla domenica, precisamente da venerdì 12 a domenica 14 luglio.

Abbiamo ascoltato il Vangelo della Santa Messa di oggi, tratto dall’ottavo capitolo del Vangelo di san Matteo, versetti 18-22.

Quest’ oggi leggeremo la storia di:

Teresita Castillo, la bambina di 10 anni che voleva far conoscere Gesù dal suo letto di ospedale.

Questo articolo che vi leggo è stato scritto pochi giorni dopo la morte di Teresita, io l’ho trovato su Aleteia.org.

Voglio essere missionaria e far conoscere Gesù a tanti bambini“: era il desiderio della piccola che offriva le sue sofferenze, per un tumore al cervello che l’ha portata alla morte, per i sacerdoti, le persone che stanno male e i bambini.

Ha fatto il giro del mondo la storia di Teresita, la bambina spagnola che voleva solo far conoscere Gesù dal suo letto d’ospedale. L’anima missionaria non ha mai lasciato Teresita Castillo de Diego, sebbene, a 10 anni, il suo corpo fosse indebolito da un tumore al cervello. “Sto offrendo questi giorni in cui sto male per la gente; per esempio, per qualcuno che sta male, per i preti”, diceva. Era così, con una voglia tremenda di far conoscere Gesù: “Voglio portare gli altri a Gesù, i bambini che non lo conoscono, perché vadano in paradiso sempre felici, sempre”. Per lei la missione era “parlare sempre di Gesù e dare gioia”. La piccola è morta il 7 marzo 2021, dopo anni di sofferenze, e a raccontare la sua storia è il sito dell’arcidiocesi di Madrid, attraverso le parole della madre e di padre Ángel Camino, vicario della Vicaria VIII, che ha già ricevuto “decine di messaggi di credenti e non credenti”, commossi dalla storia di Teresita che “sta compiendo un bene enorme”, da vera missionaria.

È stato proprio il vicario a costituirla “missionaria”, dopo averle fatto visita all’ospedale di La Paz l’11 febbraio, Giornata mondiale del malato. Da tempo nutriva il desiderio di essere missionaria e lo aveva detto anche pubblicamente, a dicembre scorso, al Centro Belén de la Verdadera Devoción al Corazón de Jesús davanti ad altri bambini e alle loro famiglie. “Una bambina di 10 anni che sta soffrendo così tanto quello che vuole è recuperare la salute, andare a giocare, ma quando la mamma le chiese di dirmi cosa voleva essere, con le residue forze che aveva rispose: ‘Voglio essere missionaria!’”. Padre Ángel ammette: “Mi ha colpito moltissimo e mi è venuto spontaneo dire: ‘Ti costituisco subito missionaria’”. E anche se non c’è una formula canonica ad hoc il vicario ha comprato “la migliore pergamena che c’era” sulla quale ha fatto scrivere la nomina a missionaria. Nel pomeriggio è tornato in ospedale per consegnare la pergamena alla bambina. “Sono già una missionaria, veramente”, ha esclamato emozionata Teresita.

La mamma l’ha descritta così: “Era molto affettuosa, molto allegra, molto empatica, spiritosa; aveva una personalità molto dolce”. Salutava tutti per strada, anche gli sconosciuti: “Ho visto una signora anziana emozionarsi solo per come l’ha salutata. Li faceva sentire importanti”. Nonostante le sue sofferenze nelle ultime settimane, Teresita ha continuato a sprigionare simpatia. “Ma come avete fatto bene il letto”, diceva alle infermiere, o “che buona colazione”. “Di notte mi ha sanguinato il naso – ha detto a sua madre il 10 febbraio – ma non importa perché va tutto bene”.

Era una bambina piccola, voleva solo giocare e stare con i bambini”, ma allo stesso tempo con una vita spirituale profonda e forte. Dall’età di 3 anni – età in cui è arrivata in Spagna in adozione, dalla Siberia. “Veniva sempre con me alla Messa quotidiana, e poi andava contenta a salutare il sacerdote, che le dava un dolcetto. Recitava a letto le sue preghiere, semplici ma profonde, con grande devozione. Quest’anno abbiamo iniziato a recitare tutto il Rosario prima che si addormentasse. Si confessava spesso”.

Vedete, alcune cose ritornano: confessione frequente, il Rosario, la Messa…

Nella sua scuola, la “Veracruz” delle Figlie di Santa María Galapagar del Corazón de Jesús, andava a messa ogni volta che poteva e faceva la comunione. Riceveva l’Eucaristia quotidianamente anche in ospedale, tranne quando è stata intubata.

La sua Prima Comunione è stata per lei un giorno incredibilmente speciale: “Ho sentito che Dio mi amava, e che mi invitava in Cielo”, rispondeva quando le chiedevano come fosse stato per lei.

Nella sua malattia, a letto senza forze, le portavano la Comunione in camera o in terapia intensiva. Il vicario che l’ha costituita missionaria racconta che quando è andato a trovarla in ospedale, la prima cosa che gli ha detto la bambina è stata una domanda. “Mi porti Gesù, vero? Sai una cosa? Io voglio molto bene a Gesù”.

Il tumore di Teresita era stato diagnosticato nel 2015. Nel primo intervento era stato ridotto al massimo, poi era seguita una chemioterapia per un anno e mezzo: il male sembrava sotto controllo. Ma alla fine del 2018 è cresciuto di nuovo. A una nuova operazione è seguito un trattamento in Svizzera con una radioterapia con protoni e nuovi controlli. Alla fine di novembre 2020, una pallonata le ha provocato un ematoma per il quale è stata messa in osservazione, così si è aperta la strada a una nuova operazione. Il 2 gennaio di quest’anno è stata nuovamente ricoverata con un forte mal di testa.

L’operazione era prevista per l’11 gennaio. Aveva già iniziato il suo cammino di “spogliazione”, come lo chiama sua madre, rinunciando a vedere i suoi cugini all’Epifania: “È stato un sacrificio”. Teresita si è affidata al giovane Carlo Acutis, recentemente beatificato ad Assisi, alla giovanissima Venerabile María Montserrat García, e in pace e “molto serena” si è preparata all’operazione. “Tutto il mondo ha pregato molto, ma poi tutto è andato storto”, racconta la mamma. Infatti, si è alzata la pressione e non ha potuto subire l’intervento, così le hanno messo un drenaggio alla testa. In seguito, prima la mamma e poi la bambina sono risultate positive al Covid ed è stato rimandato tutto. Di fronte all’impossibilità di operarla, i medici hanno deciso di metterle una valvola per drenare, perché aveva l’idrocefalia, e di passare direttamente alla chemio. “Ma la valvola si è ostruita provocandole molto dolore”. Febbraio è stato una salita sul Golgota. Le valvole man mano si guastavano e il tumore cresceva.

Per come lei offriva le sue sofferenze, pensavi che Gesù accoglieva la sua offerta per salvare molte anime”.

Si era formato un gruppo di preghiera con il quale la mamma, quando la bambina si appisolava, pregava di notte, on line, il rosario. Le ultime settimane Teresita “era come crocifissa”, prosegue la madre. Quando non ha potuto più deglutire le mettevano delle garze sterili imbevute di acqua in bocca come a “Gesù crocifisso”. A lei piaceva tanto stare in contatto con gli altri e parlare, ma con il respiratore in bocca è diventato impossibile, a ciò si è aggiunto l’isolamento per il Covid: così Dio l’ha spogliata di tutto.

Teresita era “trasparenza” di Dio. Lo ha confermato il vicario fissando il suo sguardo nelle foto: “La bambina trasmette, con questi occhi e questo volto, la presenza di Gesù. Sottolineo la sua disponibilità alla voce dello Spirito Santo in lei che le ha fatto dire: ‘Voglio essere missionaria’, cioè ‘Voglio vivere per Gesù’”. Per il sacerdote sorprende in una bambina così piccola questa certezza: “I bambini sono sinceri. Questa piccola ha detto di desiderare di essere missionaria e, poi, mi ha spiegato: ‘Chiedo che molti bambini incontrino Gesù’”. Il vicario è stato accanto al padre e alla madre durante la veglia funebre, nella camera ardente: “Dietro questa bambina ci sono genitori che sono l’icona della Sacra Famiglia”, il suo commento. Durante la veglia hanno ricevuto anche la telefonata del cardinale arcivescovo di Madrid, Carlos Osoro, che ha detto ai genitori parole “cariche di speranza”, che, spiega il vicario, hanno dato consolazione a loro, ai familiari, ai bambini amici di Teresita.

La madre della giovane missionaria ha aggiunto che tra i dolori più forti la bambina pregava, anche se con voce debole: “Sacro Cuore di Gesù, confido in Te”.

Ha sognato spesso il cielo. Nel primo ha detto che si sentiva molto bene e che aveva visto il nonno. A gennaio ha sognato di nuovo il cielo e il nonno, ma ha aggiunto che aveva chiesto a Dio se poteva vedere Carlo Acutis. Quel desiderio è stato esaudito. Era anche molto devota a Santa Perpetua, e provvidenzialmente è morta nel giorno della festa di quella santa

Vedete, questi bambini, con la loro semplicità, ci dicono che è veramente possibile e doveroso soffrire da cristiani. L’importante è stare uniti a Gesù Eucaristia, al Rosario e alla confessione. Saranno esattamente queste tre realtà, i fondamenti dei nostri esercizi spirituali di questo mese. 

Benedicat vos omnipotens Deus, Pater, et Filius, et Spiritus Sanctus.
Amen
Dio ci benedica e la Vergine ci protegga.
Sia lodato Gesù Cristo sempre sia lodato.

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