Scroll Top

È uscito il nuovo libro di P. Giorgio Maria Faré: “A te darò le chiavi”

Immagine post sito

È disponibile il nuovo libro di P. Giorgio Maria Faré, A te darò le chiavi. Fede, magistero e giurisdizione: un’indagine sulla figura del Papa nella Chiesa.

Il volume affronta in modo rigoroso e documentato uno dei temi più delicati della teologia e del diritto canonico: la possibilità che un Papa cada in eresia e le implicazioni che ciò comporterebbe per la vita della Chiesa.

Attraverso l’analisi dei testi magisteriali, delle fonti teologiche e della riflessione dei grandi canonisti, l’autore guida il lettore in un percorso serio e fedele alla Tradizione, offrendo strumenti per orientarsi in una questione complessa e spesso oggetto di fraintendimenti.

Il libro è disponibile in formato ebook e in formato cartaceo in su Amazon e sulle principali librerie online (Mondadoristore.it, IBS.it, laFeltrinelli.it, ecc.).

Qui sotto è possibile leggere la conferenza di presentazione dell’autore, che illustra il contenuto dell’opera e il metodo seguito nella ricerca.

Scarica il PDF della conferenza.

Conferenza di presentazione del libro “A te darò le chiavi”

di P. Giorgio Maria Faré

Carissimi,

è con grande piacere che oggi vi presento il mio libro, A te darò le chiavi: Fede, Magistero e Giurisdizione: un’indagine sulla figura del Papa nella Chiesa sulla questione, tanto discussa quanto delicata, della possibilità che un Papa cada in eresia.

Questo testo nasce dalla volontà di affrontare un tema di grande rilevanza teologica e canonica, cercando di fornire un’analisi rigorosa, documentata e accessibile a tutti coloro che desiderano comprendere il rapporto tra il Papa, la sua fede personale e la sua funzione di guida della Chiesa.

Nel corso della storia, il tema del “Papa eretico” ha suscitato accesi dibattiti, sia tra i teologi che tra i fedeli. La questione è complessa perché coinvolge aspetti dottrinali fondamentali, quali l’indefettibilità della Chiesa e l’infallibilità papale, ma anche questioni di diritto canonico e di prassi ecclesiale. Questo libro non ha lo scopo di difendere una tesi preconcetta, ma di offrire un’analisi che metta a confronto le varie posizioni teologiche e canoniche, per poi trarne delle riflessioni utili per la Chiesa di oggi.

Gli argomenti principali del libro

Il libro si sviluppa seguendo un percorso strutturato in più sezioni, che affrontano i seguenti aspetti in modo progressivo e argomentato:

  1. Indefettibilità della Chiesa e infallibilità papale
    • La Chiesa è indefettibile: non può perdere la sua integrità dottrinale e il suo ruolo di guida della fede.
    • Il Papa, quando parlaex cathedra, è infallibile nelle questioni di fede e morale.
    • Tuttavia, esiste il problema della possibilità che un Papa cada in eresia al di fuori delle dichiarazioni dogmatiche solenni.
  2. La natura del Magistero
    • Il Magistero può essere straordinario o ordinario, con diverse implicazioni dottrinali.
    • Il Magistero straordinario, come i decreti dogmatici dei Concili ecumenici o le dichiarazioniex cathedra, gode dell’infallibilità divina.
    • Il Magistero ordinario è infallibile quando è espresso in modo unanime da Papa e Vescovi, si parla di Magistero Ordinario Universale.
    • Il Magistero autentico non infallibile è comunque vero e richiede adesione dell’intelletto e della volontà ma non è definitivo, è passibile di sviluppi, sebbene tali cambiamenti seguano il principio del “eodem sensu eademque sententia” (nello stesso senso e con la stessa interpretazione, principio teologico che afferma la continuità dottrinale della Chiesa).
  3. Può un Papa essere eretico?
    • Dapprima, il testo analizza alcuni casi storici controversi, tra cui Papa Liberio, Onorio I e Giovanni XXII, esaminando il dibattito sulla loro presunta eresia.
    • Successivamente, vengono approfondite le posizioni dei grandi teologi cattolici, come san Roberto Bellarmino, Francisco Suárez e Franz Wernz, in merito alla questione dell’eresia papale.
    • Viene poi affrontata la distinzione tra eresia materiale ed eresia formale. Posto che l’eresia è la negazione di una veritàde fide credenda, il diritto distingue l’eresia materiale, che è un errore involontario dovuto a ignoranza o equivoco, ed eresia materiale, che invece si configura come un errore consapevole e ostinato.
    • Infine, viene fatto accenno al caso — storicamente mai trattato — di un Papa che, pur non essendo formalmente eretico, utilizza un linguaggio ambiguo o favorisce posizioni teologicamente problematiche.
  4. Conseguenze dell’eresia papale
    • Il libro si interroga su un aspetto fondamentale: se un Papa cadesse in eresia manifesta, potrebbe mantenere il suo ufficio?
    • Pur nella diversità di trattazioni, gli autori convergono su un punto: papato ed eresia sono incompatibili tra loro. Le posizioni differiscono circa la perdita dell’ufficio, se essa avvengaipso facto o se sia necessaria una dichiarazione formale della Chiesa per sancirne la decadenza. Il libro esamina in dettaglio le diverse posizioni teologiche e canoniche sul tema.
    • Si affronta poi il problema della giurisdizione: quando gli atti di governo di un ipotetico Papa eretico cessano di avere validità?
    • Infine, vengono analizzate le conseguenze pratiche e giuridiche che deriverebbero da una dichiarazione formale di eresia nei confronti di un Papa regnante, con tutte le implicazioni che ciò comporterebbe per la stabilità della Chiesa e il suo governo.
  5. Riflessioni attuali
    • Nel testo tratto l’importanza di evitare due errori opposti: il conciliarismo (che sottomette il Papa a un’autorità superiore, negandone il primato) e il sedevacantismo (che sostiene la perdita automatica del Papato in caso di eresia, anche in assenza di una dichiarazione ufficiale, rischiando di negare l’indefettibilità della Chiesa).
    • Affronto poi il ruolo dei mezzi di comunicazione di massa nell’influenza del Magistero papale e nella percezione della dottrina da parte dei fedeli e sottolineo la necessità di un approccio teologico prudente e rigoroso per affrontare le sfide contemporanee della Chiesa, senza lasciarsi guidare da reazioni emotive o da interpretazioni arbitrarie.

Conclusione

L’esame del diritto, della dottrina e dell’opinione comune dei dottori permette di giungere a una conclusione certa, vale a dire l’incompatibilità, per diritto divino, tra eresia manifesta e ufficio papale.

I canonisti dei secoli scorsi hanno trattato il caso teorico di un Papa «a fide devius», ma quanto alla reale possibilità che un Papa validamente eletto cada in eresia, sappiamo solo che questo caso non si è mai avverato storicamente, se per eresia intendiamo la negazione ostinata di una verità da credere per fede divina e cattolica (che è la definizione data dal vigente diritto canonico).

Cosa bisognerebbe fare se questa evenienza si verificasse? Questo libro non intende fornire una soluzione definitiva alla questione, ma piuttosto offrire un terreno di riflessione comune e argomentato. Il nostro tempo richiede risposte solide e condivise, non posizioni estreme che creano divisione e confusione. La Chiesa è indefettibile e guidata dallo Spirito Santo, e il discernimento su questioni così delicate deve essere fatto con prudenza, rispetto della Tradizione e profondità teologica.

La crisi che stiamo vivendo ci impone di riscoprire le radici della fede cattolica e di confrontarci con le difficoltà dottrinali senza lasciarci trascinare da polemiche sterili. Più che mai, è necessario uno studio serio, che unisca teologia, diritto canonico e riflessione ecclesiale, per comprendere meglio la natura del Papato e il suo ruolo nella Chiesa.

Vi ringrazio per la vostra attenzione e spero che questo libro possa essere uno strumento utile per approfondire un tema così cruciale nella vita della Chiesa. Sono disponibile per eventuali domande e per approfondire insieme i punti che ritenete più interessanti.

Post Correlati