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Omelia: Il Sacratissimo Cuore di Gesù

Sacro Cuore

Omelia

Pubblichiamo l’audio di un’omelia di venerdì 19 giugno 2020 – Solennità del Sacratissimo Cuore di Gesù

Predicatore: p. Giorgio Maria Faré, OCD

Ascolta la registrazione:

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Testo dell’omelia

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Quest’oggi celebriamo la solennità del Sacratissimo Cuore di Gesù e la celebriamo con tutto l’amore, la riconoscenza, la riparazione e l’espiazioni possibili.

“Una volta – scrive Santa Margherita Maria Alacoque – mentre ero davanti al Santissimo Sacramento, era un giorno dell’Ottava del Corpus Domini…”

Esattamente come oggi.

“…Ricevetti dal mio Dio grazie straordinarie del Suo Amore, mi sentì spinta dal desiderio di ricambiarlo e di rendergli amore per amore. Egli mi rivolse queste parole:

“Tu non puoi mostrarmi amore più grande che facendo ciò che tante volte ti ho domandato.”

Allora scoprendo il Suo Divin Cuore mi disse:

“Ecco quel Cuore che tanto ha amato gli uomini e che nulla ha risparmiato fino ad esaurirsi e consumarsi per testimoniare a loro il Suo Amore. In segno di riconoscenza però non ricevo dalla maggior parte di essi che ingratitudini, per le loro irriverenze, i loro sacrilegi, e per le freddezze e i disprezzi che essi mi usano in questo Sacramento d’Amore. Ma ciò che più mi amareggia è che ci siano anche dei cuori a Me consacrati che mi trattano così”

Noi dobbiamo riparare tutte queste ingratitudini, queste irriverenze, questi sacrilegi, freddezze e disprezzi. Ovviamente Gesù qui sta facendo riferimento all’Eucarestia. Il sacrilegio è un’offesa gravissima a qualcosa di Sacro, il Corpo e il Sangue di Cristo sono “Il Sacro” per eccellenza. Immediatamente si apre la porta al legame strettissimo che intercorre tra il Sacratissimo Cuore di Gesù e il Cuore Eucaristico di Gesù. Sono inscindibilmente legati come hanno mostrato molti Papi e tanti Santi nella Chiesa.

Gesù cerca segni di riconoscenza, perché l’Amore che Lui ha dato è un Amore totale, infinito, è un amore per sempre, e questo Amore si realizza all’interno dell’Eucarestia, all’interno di questo Sacramento meraviglioso che il Signore ci ha donato, per essere amato, per essere adorato, per essere ricevuto nel modo più degno possibile, certamente non nella freddezza, non nell’indifferenza, non nella noncuranza, basta vedere qui come noi ci atteggiamo davanti al Tabernacolo, davanti all’Eucarestia, se sappiamo fare la genuflessione, se la facciamo, se ci mettiamo in ginocchio in Chiesa, bisogna mettersi in ginocchio, bisogna fare la genuflessione, anche al tempo del Covid ci si può mettere in ginocchio senza il contagio di nessuno. Nessuno può proibire ad un fedele di mettersi in ginocchio. E’ un diritto genetico, inalienabile della vita cristiana, di colui che ha la percezione di avere davanti il Corpo di Cristo, che ha un legame strettissimo con il suo cuore.

“Desiderio desideravi”

“​Ho bramato, bramando ardentemente quest’ora, questo momento.” Non è il momento della Croce, ma è il momento dell’Istituzione

dell’Eucarestia:

“Desiderio Desideravi”

Noi non possiamo avere disprezzi verso l’Eucarestia, non possiamo avere disprezzi verso Gesù, perché disprezzare l’Eucarestia, non avere il culto dovuto all’Eucarestia vuol dire disprezzare, vuol dire infangare il Cuore di Cristo, vuol dire, dire a quel Cuore:

“Tu hai fallito. Il Tuo amore non serve a niente. Il Tuo Cuore non mi interessa.”

Se poi questo avviene in un Sacerdote o in una Suora, non ci sono parole per descriverlo.

“Per questo – prosegue Gesù – ti chiedo che il Primo Venerdì dopo l’Ottova del Corpus Domini, sia dedicata ad una festa particolare per onorare il mio Cuore, ricevendo in quel giorno la Santa Comunione..”

Noi sappiamo che la Santa Comunione Sacramentalmente ricevuta è quello a cui Gesù qui fa riferimento, ma sappiamo che c’è anche la Comunione Spirituale. Tutte e due si chiamano Comunione.

“Facendo la Santa Comunione e facendo un’ammenda d’onore..”

Ammenda che noi faremo al termine della Santa Messa, bellissima, che recitata pubblicamente in Chiesa ottiene l’indulgenza plenaria, ma che sarebbe bello che imparassimo a dire tutti i venerdì.

“Per riparare tutti gli oltraggi ricevuti durante il periodo in cui è stato esposto sugli altari.”

Gli oltraggi più grandi Gesù li riceve nell’Eucarestia. Il Sacro Cuore di Gesù mentre parla di se stesso parla dell’Eucarestia, è un Cuore Eucaristico, ma non potrebbe essere diversamente. Gesù parlando del suo Sacro Cuore già pensava all’Eucarestia, al legame stretto.

“Io ti prometto che il mio cuore si dilaterà per effondere con abbondanza le ricchezze del Suo Divino Amore su coloro che gli renderanno quest’onore e gli procureranno che gli sia reso da altri.”

Viviamo questo giorno stretti al Tabernacolo. Oggi è il giorno del Tabernacolo, oggi è il giorno di stare vicino a Gesù Eucarestia, oggi è il giorno di stringerci al frutto gustosissimo del Cuore di Cristo che è l’Eucarestia e prepararci così a giovedì prossimo quando celebreremo la festa del Cuore Eucaristico di Gesù.

Sia lodato Gesù Cristo.

 

La Solennità del Sacro Cuore

Vai al nostro speciale sulla Solennità del Sacro Cuore di Gesù e sull’Atto di riparazione indulgenziato approvato da Pio XI.

LETTURE

SACRATISSIMO CUORE DI GESU’ (ANNO A)

PRIMA LETTURA (Dt 7,6-11)
Il Signore si è legato a voi e vi ha scelti.

Mosè parlò al popolo dicendo:
«Tu sei un popolo consacrato al Signore, tuo Dio: il Signore, tuo Dio, ti ha scelto per essere il suo popolo particolare fra tutti i popoli che sono sulla terra.

Il Signore si è legato a voi e vi ha scelti, non perché siete più numerosi di tutti gli altri popoli – siete infatti il più piccolo di tutti i popoli –, ma perché il Signore vi ama e perché ha voluto mantenere il giuramento fatto ai vostri padri: il Signore vi ha fatti uscire con mano potente e vi ha riscattati liberandovi dalla condizione servile, dalla mano del faraone, re d’Egitto.
Riconosci dunque il Signore, tuo Dio: egli è Dio, il Dio fedele, che mantiene l’alleanza e la bontà per mille generazioni, con coloro che lo amano e osservano i suoi comandamenti; ma ripaga direttamente coloro che lo odiano, facendoli perire; non concede una dilazione a chi lo odia, ma lo ripaga direttamente.

Osserverai, dunque, mettendoli in pratica, i comandi, le leggi e le norme che oggi ti prescrivo».

SALMO RESPONSORIALE (Sal 102)
Rit. L’amore del Signore è per sempre.

Benedici il Signore, anima mia,
quanto è in me benedica il suo santo nome.
Benedici il Signore, anima mia,
non dimenticare tutti i suoi benefici.

Egli perdona tutte le tue colpe,
guarisce tutte le tue infermità,
salva dalla fossa la tua vita,
ti circonda di bontà e misericordia.

Il Signore compie cose giuste,
difende i diritti di tutti gli oppressi.
Ha fatto conoscere a Mosè le sue vie,
le sue opere ai figli d’Israele.

Misericordioso e pietoso è il Signore,
lento all’ira e grande nell’amore.
Non ci tratta secondo i nostri peccati
e non ci ripaga secondo le nostre colpe.

SECONDA LETTURA (1Gv 4,7-16)
Dio ci ha amati

Carissimi, amiamoci gli uni gli altri, perché l’amore è da Dio: chiunque ama è stato generato da Dio e conosce Dio. Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore.
In questo si è manifestato l’amore di Dio in noi: Dio ha mandato nel mondo il suo Figlio unigenito, perché noi avessimo la vita per mezzo di lui.
In questo sta l’amore: non siamo stati noi ad amare Dio, ma è lui che ha amato noi e ha mandato il suo Figlio come vittima di espiazione per i nostri peccati.

Carissimi, se Dio ci ha amati così, anche noi dobbiamo amarci gli uni gli altri. Nessuno mai ha visto Dio; se ci amiamo gli uni gli altri, Dio rimane in noi e l’amore di lui è perfetto in noi. In questo si conosce che noi rimaniamo in lui ed egli in noi: egli ci ha donato il suo Spirito.
E noi stessi abbiamo veduto e attestiamo che il Padre ha mandato il suo Figlio come salvatore del mondo. Chiunque confessa che Gesù è il Figlio di Dio, Dio rimane in lui ed egli in Dio. E noi abbiamo conosciuto e creduto l’amore che Dio ha in noi.
Dio è amore; chi rimane nell’amore rimane in Dio e Dio rimane in lui.

Canto al Vangelo (Mt 11,29)
Alleluia, alleluia.

Prendete il mio giogo sopra di voi, dice il Signore,
e imparate da me, che sono mite e umile di cuore.

Alleluia.

VANGELO (Mt 11,25-30)
Io sono mite e umile di cuore.

In quel tempo Gesù disse:
«Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo.

Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».

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