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Natività della Beata Vergine Maria

Natività della Beata Vergine Maria

Meditazione

Pubblichiamo l’audio di una meditazione sulla Natività della Beata Vergine Maria di giovedì 8 settembre 2022

Predicatore: p. Giorgio Maria Faré, OCD

Ascolta la registrazione:

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VANGELO (Mt 1,18-23)

Così fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto.
Mentre però stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati».
Tutto questo è avvenuto perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: «Ecco, la vergine concepirà e darà alla luce un figlio: a lui sarà dato il nome di Emmanuele», che significa Dio con noi.

Testo della meditazione

Scarica il testo della meditazione

Natività della Beata Vergine Maria

Sia lodato Gesù Cristo! Sempre sia lodato!

Eccoci giunti a giovedì 8 settembre 2022.

Celebriamo quest’oggi la Festa della Natività della Beata Vergine Maria. 

Abbiamo ascoltato il Vangelo della Santa Messa di oggi, tratto dal capitolo primo del Vangelo di San Matteo, versetti 18-23.

Oggi dedicheremo la meditazione a questa bellissima Festa della Natività della Beata Vergine Maria e vi dirò alcune cose che forse non conoscete. Faccio innanzitutto riferimento alla Beata Edvige Carboni, mistica italiana, laica del terz’ordine francescano che nasce il 2 maggio 1880 a Pozzo Maggiore, muore il 17 febbraio 1952 a Roma e viene beatificata il 15 giugno 2019. 

Scrive la Beata Edvige:

Un giorno, la Beata Vergine si avvicinò dicendomi: “Oggi 8 settembre, Festa della mia nascita, figlia mia, confidate in me: tutte le grazie passano nelle mie mani. La giornata di oggi è la più odiata dal nemico infernale, perché con la nascita doveva avvenire la salvezza del genere umano. Giorno senza notte è il giorno della mia nascita, ma il mondo poco o niente capisce tali misteri. Tu, assieme a Paola, pregate oggi molto, molto: pregate per tutti quelli che non mi conoscono oppure mi conoscono, ma non mi amano, anzi mi oltraggiano con le più orrende bestemmie.

Questo testo, preso dal Diario della Beata Edvige Carboni, ci dice proprio quello che pensa la Beata Maria di questo giorno, ci dice come dobbiamo trascorrere questo giorno: non è una delle tante Feste mariane… neanche per l’Immacolata Concezione la Vergine Maria ha mai parlato con così tanta solennità… neanche per la Solennità della Madre di Dio, titolo supremo dato alla Vergine Maria, che infatti si celebra il primo dell’anno in una Solennità grande, bellissima, importantissima. 

Solo per il giorno della sua nascita la Vergine Maria ci dice cose così importanti: innanzitutto che Lei è mediatrice di tutte le grazie, che tutte le grazie di Dio passano attraverso di Lei. 

Questo ci ricorda innanzitutto la bellissima apparizione a Rue du Bac, quindi la devozione della Medaglia Miracolosa, a noi tanto cara. Là proprio santa Caterina Labourè vede che non tutte le gemme preziose degli anelli sulle mani della Vergine e le pietre sulla sua Corona splendevano: alcune erano luccicanti, altre non splendevano. Perché? La Vergine Maria spiega che le pietre ‘spente’ sono le grazie che Lei vorrebbe dare, ma non le vengono chieste e dunque non vengono concesse. 

Dovremmo quindi cominciare a confidare nella Vergine Maria, a supplicarla di accompagnarci in ogni momento della nostra vita umana e cristiana. 

Ecco perché sarebbe bene che tutti portassimo al collo la bellissima Medaglia Miracolosa della Vergine Maria che Lei ha voluto donare a noi accompagnandola con delle parole e delle promesse bellissime: voi sapete che si chiama Medaglia Miracolosa non perché l’abbia chiamata così la Vergine Maria, ma per i grandissimi e numerosissimi miracoli compiuti dalla Medaglia. Questa è la ragione. 

La Vergine Maria donò la sua Medaglia che ha inscritta una simbologia bellissima: portare la Medaglia al collo, e magari all’esterno dei vestiti in modo che tutti vedano, è un segno grande di appartenenza che indica a chi noi apparteniamo. Certo, è un segno, ma è un segno forte e importante che tutti riconoscono, perché, se ho una bella medaglia al collo, è impossibile non vederla… è bellissima; sia dalla parte con l’immagine della Vergine Maria e la bellissima scritta, sia dall’altra con i due Sacri Cuori e la ‘M’ sormontata dalla Croce la Medaglia è bellissima! 

È un modo per dire alla Vergine Maria: “Tutto quello che tu mi doni, che tu mi indichi, non cade nel vuoto: se è importante per Te, e importante anche per me; se è un dono Tuo, io non posso farlo cadere nel vuoto!”. Come si può far cadere nel vuoto un dono della propria mamma? Quale figlio snaturato potrebbe farlo? Se una mamma regala al figlio una preziosissima medaglia che lei ha, aggiungendo tutte le parole che ha detto la Vergine Maria, non la porterebbe al collo? Non sarebbe fiero di averla? 

E poi la Corona del Rosario con tutte le promesse e le richieste ad essa legate. Un giorno faremo in ciclo di catechesi sulla bellissima preghiera Mariana.

E poi come potremmo dimenticare lo Scapolare della Madonna del Carmelo, un segno così forte e importante di consacrazione alla Vergine Maria legato anche al Privilegio Sabatino: come si può non portarlo? Ne ho parlato ampiamente nelle catechesi degli anni scorsi che potete trovare sul sito veritatemincaritate.com 

È possibile sostituire lo Scapolare con la Medaglia, è stata data questa possibilità, ma penso che, nel limite del possibile e ingegnandosi con un po’ di fantasia — l’amore produce fantasia: chi ama diventa fantasioso e vede nella realtà che tutti vedono delle sezioni che gli altri non scorgono; ha delle intuizioni sui modi di fare, sulle vie da percorrere che altri non vedono e così si ingegna — penso che anche d’estate si riesca a portare addosso lo Scapolare di stoffa: io lo faccio… il mio Scapolare non è macchiato, sporco, sudato, rovinato: non è necessario portarlo addosso a contatto con la pelle. “Volere è potere”, diceva la mia nonna: è vero… volere e potere! “Ma la Medaglia è così comoda…” — “Sì, ma vuoi mettere la bellezza dell’indossare lo Scapolare, del segno che ti fai quando lo indossi?” —“E quando faccio la doccia? E quando vado al mare?”. Domande ‘fantasiose’… Ovviamente quando fai il bagno, quando prendi il sole, lo togli! Però sono situazioni contingenti, particolari e legate a momenti brevi, però per il resto del tempo è bello averlo e sentirlo addosso… magari si muove e devi spostarlo e questo richiama alla mente la tua consacrazione, il tuo darti, il tuo appartenere alla Vergine Maria attraverso lo Scapolare con tutte le grazie connesse, come il Privilegio Sabatino, l’Indulgenza Plenaria che si riceve nel giorno in cui si fa la vestizione la prima volta che si indossa, la Pagellina che si riceve e che attesta la vestizione avvenuta. 

Ricordo ancora quando ebbi la grazia di vestirlo il 24 di maggio — questa data mariana così importante perché dedicata a Maria Ausiliatrice, cui io sono tanto, tanto devoto fin da bambino — ero postulante da pochi mesi e ricordo la trepidazione con cui lo ricevetti e poi lo portai al collo; ricordo che, quando mi cambiavo, lo appoggiavo sul cuscino tutto bello arrotolato con le sue cordicelle e poi, rimettendolo, ricordavo la prima volta che lo ricevetti… la Vergine Maria fa delle cose stupende…

Se poi a tutto questo aggiungiamo l’Atto di Consacrazione al Cuore Immacolato di Maria, secondo il bellissimo ‘Trattato della vera devozione alla Vergine Maria’, che cosa manca? C’è tutto! 

Io ho sempre consigliato di fare la vestizione dello Scapolare, così come la Consacrazione al Cuore Immacolato di Maria, così come la Consacrazione al Santo Volto di Gesù e ricevere la Medaglia del Santo Volto di Gesù secondo quanto ricevette la Beata Maria de’ Micheli, subito nel giorno del Battesimo dei nostri figli; subito! 

E qualcuno: “Eh, ma, Padre, se non capiscono? Facciamo tutto questo quando non capiscono?” 

Un momento: nessun problema nell’amministrare il Sacramento del Battesimo e, invece, sorgono problemi nell’amministrare dei Sacramentali che sono infinitamente di meno di un Sacramento? I Sacramenti sono sette, istituiti da Gesù Cristo, ma i Sacramentali non sono Sacramenti; il Battesimo imprime il carattere, una cosa incredibile e importantissima, ma lo Scapolare, pur importante, non è il Battesimo! 

E poi che cosa significa che il bambino ‘deve capire’? Ma ditemi: a cinquant’anni voi capite? Io no! A cinquant’anni ora noi possiamo dire di capire tutto, di essere perfettamente coscienti di tutto? Non vi è mai capitato di dire: “A trent’anni ho fatto la tal cosa… se non l’avessi fatta… che cosa avevo nel cervello? Se solo potessi tornare indietro quelle stupidaggini non le farei più…”. Mai capitato? A me tantissime volte! Eppure, ero maggiorenne…

Appena possibile noi dovremmo dare ai nostri tutti gli strumenti possibili e necessari per crescer nella vita di grazia, per essere difesi dal demonio. 

Vi ho citato solo alcuni strumenti, i più importanti, di devozione alla Vergine Maria che fanno la differenza. Padre Gabriele Amorth attribuì la grazia di esser protetto per tutta la vita nel suo lungo combattimento contro il demonio proprio al fatto che la sua mamma lo consacrò da bambino al Cuore Immacolato di Maria: in molte occasioni il demonio gli confessò: “Io non posso toccarti, perché tu sei protetto da ‘quella là”. Certo… le mamme sante di una volta!

E la Beata Vergine Maria ci dice che la giornata di oggi, l’8 settembre, è la più odiata. Io ebbi l’enorme grazia di fare la mia prima professione religiosa, quella temporanea come frate, proprio l’8 settembre 1996 nel bellissimo Convento di Concesa, in provincia di Milano, Convento della Divina Maternità, tutto dedicato alla Vergine Maria… e non vi dico che emozione!

E la Vergine Maria ci dice come vivere questa giornata, ‘giorno senza notte’ , giorno fatto tutto di luce — la luce del sole e la luce della mistica luna della Vergine Maria — giorno accompagnato dalla luce di Gesù Cristo riflessa dalla luce di Maria Vergine… Ecco, la Vergine ci dice come vivere questa giornata, la più odiata dal nemico: oggi deve essere una giornata di grande preghiera…

“Pregate per tutti quelli che non mi conoscono”

E sono tanti, ma spesso non è colpa loro: non la conoscono perché nessuno li ha fatti innamorare della Vergine Maria. Nessuno ha fatto loro toccare con mano la bellezza di questa dolcissima mamma. Nessuno ha fatto loro vivere delle celebrazioni liturgiche, delle Sante Messe dedicate alla Vergine Maria, dove si tocca il Cielo con un dito, dove si sente e si vede la Vergine Maria che cammina accanto, che è sull’altare insieme al sacerdote e prega e adora e canta, che, insieme a tutti i Cori Angelici, e lì insieme al sacerdote e ai fedeli per adorare la Santissima Trinità gioiosamente con il suo bellissimo sorriso… le preghiere, le adorazioni, le orazioni, le litanie, i canti, i Rosari della gente innamorata, del popolo di Dio innamorato di Lei… 

Non c’è bisogno di andare in nessun luogo di Apparizioni: basta partecipare a una Santa Messa celebrata da un sacerdote innamorato della Vergine Maria e… quell’uomo, quella donna, quel bambino usciranno da quella Messa innamorati, sedotti, conquistati dalla Vergine Maria; usciranno da quella Messa completamente cambiati! 

È per questo che molti non la conoscono e non la amano, perché non incontrano innamorati, perché non incontrano figli — ogni sacerdote è figlio della Vergine Maria e dovrebbe essere un ‘fuoco mariano’ che cammina, un roveto ardente tutto di Maria! Certo che, se si incontra un fiammifero o un pezzo di ghiaccio bagnato, non è che dentro cresca l’amore per la Vergine Maria… se poi si sentono certe cose che si dicono sulla Vergine Maria, quel poco di fede che magari si ha, sparisce…

E invece noi abbiamo questa grande grazia e… che cosa dirvi? Oggi è proprio il momento di pregare per tutti quelli che non la conoscono, come dice Lei, perché la conoscano; per quelli che non la amano e per quelli che la oltraggiano con orrende bestemmie contro di Lei che neanche il demonio dice. 

Negli esorcismi il demonio è capace di bestemmiare il nome di Dio, lo fa, ci sono delle volte che lo fa, ma nella storia della Chiesa non c’è mai stato un solo esorcismo in cui il demonio abbia potuto bestemmiare il nome di Maria: neanche Lucifero in persona! Neanche a lui è concesso di bestemmiare il nome di Maria: può bestemmiare il nome di Dio, ma non può bestemmiare il nome di Maria; l’Inferno è pieno di bestemmie, è un insieme di bestemmie, ma, da che Inferno esiste, nessun dannato, nessun demonio, neppure Lucifero, ha mai potuto pronunciare una bestemmia contro la Vergine Maria. 

Pensate che cosa incredibile! Nell’Inferno mai si è udita una bestemmia contro la Vergine Maria, mentre nel mondo… i nostri figli, i nostri ragazzi, i nostri bambini, i nostri giovani devono avere la disgrazia tremenda e inqualificabile di sentire il proprio papà e la propria mamma — peggio ancora —, il proprio fratello, il proprio nonno, il proprio zio bestemmiare il nome di Maria! Una disgrazia terribile, una cosa che strappa il cuore dal petto! 

Al contrario, noi dovremo educare i nostri figli, ragazzi, giovani a questo amore confidente, profondo, radicale alla Vergine Maria! 

Una volta ci insegnavano a portare i fiori alla Vergine Maria senza annusarne il profumo; a lavare le tovagliette che ci sono sugli altarini per strada; a pregarla in ginocchio; dicano quello che vogliono… che davanti alla Vergine Maria non ci si mette in ginocchio, perché in ginocchio ci si mette solo davanti a Dio altrimenti è idolatria… ma non diciamo sciocchezze, per favore! Davanti alla Regina del Cielo e della Terra, davanti alla Madre di Dio io dovrei stare i piedi? Santa Bernadette, i pastorelli Fatima, tutti i santi mariani, per non parlare di san Bernardo, di Luigi Maria Grignion de Montfort, davanti alla Vergine Maria sono sempre in piedi [detto con tono ironico, N.d.R.]!

Quando facevo il catechista, ho sempre insegnato ai miei bambini di prima, seconda e terza elementare a metterci in ginocchio davanti alla Vergine Maria, ne sono fierissimo e non rinnego un solo minuto e una sola volta quegli insegnamenti; poi l’ho fatto in carcere e poi l’ho fatto da prete, sempre! 

Io l’ho già pensata: siccome qualcuno mi ha detto: “Vedrai, quando sarai davanti al Giudizio di Dio, vedrai… tu, idolatra della Madonna! Vedrai il Signore che cosa ti dirà, visto che insegni queste cose!”.
Io ho sorriso e ho risposto: “Vedremo, vedremo…”.
Al massimo sapete che cosa faccio? Io l’ho già pensata: se accadrà quello che ha detto questo tizio, che è più bravo, più teologo, più santo, più penitente di me — non ci vuole molto per esserlo… — se appena arrivo là vedo che gira una brutta aria, sapete che cosa faccio? Subito scappo velocissimamente dalla Vergine Maria e mi nascondo tra le sue braccia. Poi vediamo chi la vince… lo faccio sicuramente: se vedete uno che corre quel giorno, già sapete che sono io! “Quello lì è Padre Giorgio che sta scappando!” Sì, sì, sono io e sapete anche dove vado: non ci vado da solo… mi porto dietro tutti quelli a cui ho insegnato questa cosa, perché non devo difendermi solo io… andiamo là tutti insieme e poi vediamo che cosa fa la Vergine Maria! 

… ma il mondo poco o niente capisce tali misteri…

Dice la Vergine Maria… questa è una tristissima verità… terribile, veramente terribile! Ma noi che capiamo queste bellezze — per grazia di Dio e non certo per merito nostro — dobbiamo portarle avanti fino all’ultimo giorno della nostra vita. Se non morirò di morte improvvisa, e spero che questo non accada, quando morirò, accanto al mio letto non voglio gente che chiacchieri, che stia facendo previsioni sul funerale, su dove seppellirmi — cose assolutamente irrilevanti — non gente che pianga, che faccia versi… no, no, voglio gente che preghi con la Corona del Rosario in mano… questo io vorrei tanto avere: semplicemente questo! In quegli ultimi sprazzi di coscienza che avrò, vorrei poter aprire gli occhi e vedere persone che pregano il Rosario, vedere la Corona del Rosario in mano e averla anche io tra le mani…basta! Una sola persona che reciti il Rosario in quei momenti mi avrà fatto il regalo più grande.

Volevo leggervi un’altra cosa molto bella… La Vergine Maria ha chiesto di recitare nove Ave Maria al giorno cominciando l’8 di settembre, oggi, in onore di ogni mese di gravidanza della sua mamma, sant’Anna. Questa novena nasce dalle rivelazioni che ebbe Santa Brigida di Svezia nel 1300 e fu riconfermata alla Beata Caterina Emmerick verso la metà del 1880. Si onora così con nove Ave Maria ogni mese della gestazione di Sant’Anna: ogni Ave Maria corrisponde a un mese di gravidanza. 

La santa Vergine Maria ebbe a dire a Santa Brigida: “Se le partorienti celebreranno la viglia della ricorrenza della mia Santa Nascita con digiuni e con la devozione delle Nove Ave Marie, onoreranno la mia permanenza nel grembo materno e, se questa commemorazione fosse rinnovata più spesso dalle partorienti anche durante il corso della loro gravidanza, innanzitutto la vigilia del loro parto, con l’accoglienza dei Santi Sacramenti, porterò le mie preghiere davanti a Dio per loro, in particolare, per quelle partorienti che si troveranno in situazioni difficili io esorterò Dio affinché abbiano un parto fortunato.

Lo sapevate? Io credo di no… Questo soprattutto in riferimento a ieri, il 7 settembre — mi segno di ricordarlo l’anno prossimo —, però vale anche per i giorni successivi, per chi aspetta un bimbo o una bimba, la Vergine Maria raccomanda di rinnovare la commemorazione della sua nascita durante tutta la gravidanza e soprattutto alla vigilia del parto. Se le partorienti recitassero ogni giorno le nove Ave Marie in onore dei nove mesi di gravidanza di sant’Anna e in più avessero il conforto dei Sacramenti, avete sentito che cosa succede…

In una apparizione alla Beata Caterina Emmerick la Santa Vergine Maria le disse: “Chi oggi a mezzogiorno, per onorare la mia nascita e per dimostrare il suo amore per me nel tempo della mia permanenza nel grembo materno potrà recitare le nove Ave Marie e proseguire così per nove giorni, l’Angelo riceverà quindi da queste preghiere quotidianamente nove fiori. Egli me ne porterà e li porterà e io ne farò subito dono alla Santissima Trinità esortandola a esaudire le preghiere dell’orante”.

Ma vi rendete conto di quali tesori noi abbiamo tra le mani e non lo sappiamo? Magari ci sono persone che hanno settanta o ottant’anni e non hanno mai fatto questa pratica bellissima chiesta dalla Beata Vergine Maria a Santa Edvige, alla Beata Caterina Emmerick, perché non ci vengono mai dette! Cose incredibili, veramente! Diffondete questa devozione il più possibile! 

Spero che abbiate sentito questa meditazione il più possibile oggi, così da farla girare. Non per i numeri di Padre Giorgio… che cosa volete che interessi? Fatela girare e dite che è ‘farina del vostro sacco’, dite che l’avete scoperta voi… vi autorizzo! Non c’è bisogno che facciate il mio nome… diffondete queste pratiche bellissime delle nove Ave Marie… oggi a mezzogiorno e poi, per nove giorni, nove Ave Marie.

Poi c’è la bellissima preghiera a Maria Bambina che troverete su internet, preghiera del Santo Padre Giovanni Paolo II che vi consiglio di recitare e poi… è tutto? Penso proprio di avervi detto tutto… mese molto mariano quello di settembre…

Quindi oggi alle 12 le nove Ave Marie; poi la pratica per chi aspetta un bimbo… insomma… trovate tutto anche per iscritto, non voglio rubarvi atro tempo.

Oggi per noi è la Festa delle Feste! Per cui a mezzogiorno, ovunque siamo, stringiamoci in preghiera e stringiamoci solennemente alla Vergine Maria! E vi chiedo una preghiera anche per me, visto che oggi ricordo la mia professione temporanea dei miei primi voti, nel lontano 1996.

Benedicat vos omnipotens Deus, Pater, et Filius, et Spiritus Sanctus.

Amen.

Dio ci benedica e la Vergine ci protegga.

Sia lodato Gesù Cristo sempre sia lodato.

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