Scroll Top

Il Salterio di Gesù e di Maria del Beato Alano della Rupe, parte 9

Il Salterio di Gesù e di Maria del Beato Alano della Rupe

Meditazione

Pubblichiamo l’audio del ciclo di meditazioni dal titolo: “Il Salterio di Gesù e di Maria del Beato Alano della Rupe” di domenica 9 ottobre 2022

Predicatore: p. Giorgio Maria Faré, OCD

Ascolta la registrazione:

Per motivi di intenso traffico non ci è possibile rendere disponibile l’ascolto dei file audio direttamente dal nostro sito. Se hai dubbi su come fare, vai alle istruzioni per l’ascolto delle registrazioni.

VANGELO (Lc 17, 11-19)

Lungo il cammino verso Gerusalemme, Gesù attraversava la Samarìa e la Galilea.
Entrando in un villaggio, gli vennero incontro dieci lebbrosi, che si fermarono a distanza e dissero ad alta voce: “Gesù, maestro, abbi pietà di noi!”. Appena li vide, Gesù disse loro: “Andate a presentarvi ai sacerdoti”. E mentre essi andavano, furono purificati.
Uno di loro, vedendosi guarito, tornò indietro lodando Dio a gran voce, e si prostrò davanti a Gesù, ai suoi piedi, per ringraziarlo. Era un Samaritano.
Ma Gesù osservò: “Non ne sono stati purificati dieci? E gli altri nove dove sono? Non si è trovato nessuno che tornasse indietro a rendere gloria a Dio, all’infuori di questo straniero?”. E gli disse: “Àlzati e va’; la tua fede ti ha salvato!”.

Testo della meditazione

Scarica il testo della meditazione in formato PDF

Sia lodato Gesù Cristo! Sempre sia lodato!

Eccoci giunti a domenica 9 ottobre 2022.

Abbiamo ascoltato il Vangelo della Santa Messa di oggi, tratto dal capitolo diciassettesimo del Vangelo di san Luca, versetti 11-19.

Siccome noi non vogliamo essere gli altri nove lebbrosi guariti che prendono da Dio quello che vogliono e poi dimenticano; siccome non vogliamo fare la parte degli approfittatori, continuiamo nella meditazione sul testo del beato Alano dedicato al Salterio di Gesù e Maria, perché ormai ci sembra di capire che, dopo la Santa Messa, non c’è modo migliore del Salterio di Gesù e di Maria per ringraziare Dio Padre per quello che abbiamo. 

Siamo al capitolo decimo.

Il ritorno del Salterio, dalla Rivelazione data dalla Madre di Dio.

Uno che pregava il Salterio della Vergine Maria, fu assalito per sette interi anni, a volte con i sensi e altre materialmente, da spaventose tentazioni dei demoni. Ed egli in quasi tutti questi anni, non ebbe nessuna consolazione, neanche una minima. Per misericordia di Dio infine gli apparve la Regina di Clemenza, la quale accompagnata da alcuni Santi, visitandolo di quando in quando, essendo stata abbattuta la tentazione da lei in persona, lo liberò dal pericolo: nello stesso tempo lo allattò dal suo Virgineo Seno. Inoltre lo sposò a sé con un anello formato dai Virginei Capelli della stessa Vergine Maria, e affidò a lui l’incarico di predicare questo Salterio sotto pericolo di una morte inevitabile e la pena di castigo divino.

Sembra proprio che il beato Alano stia parlando di se stesso…

Spinto da ragioni umane, tuttavia non sono stato capace di credere assai spesso a queste cose. Ma poi sono stato costretto da una forza più alta ed interiore, a ritenere valida questa Rivelazione. 

La Vergine Maria lo libera dalle tentazioni durate sette anni, poi compie il matrimonio mistico e poi gli dà l’incarico di predicare e glielo affida sotto pena di una morte inevitabile, terribile e la pena di un castigo divino: predicare il Salterio era un compito importante. Però il beato Alano dice che faticava a credere, dubitava; poi, spinto dalla forza soprannaturale ha creduto alla Rivelazione e prosegue: 

E questo tanto, che non solo credo che essa sia vera, ma conosco anche la persona; per mezzo di segni indubitabili conobbi la stessa cosa, non una sola volta soltanto, ma spesso; e confesso che essa è vera; e quanto so e quanto credo, senza alcuna falsità giuro che queste cose sono vere davanti a tutto il mondo. Augurandomi piuttosto di morire piamente in ogni ora di morte corporale, da parte del Signore Nostro Gesù Cristo, che sbagliarmi o di essere in errore su ciò che ho detto. Mi creda chi volesse: chi poi non vuole, lascio ciascuno libero nel Signore. Molto spesso ho predicato e insegnato queste cose. E non io soltanto so questo di quella persona, ma moltissime persone in maniera certa vennero a conoscere quella Rivelazione non umana, ma solo di Dio. Affinché abbia il coraggio di dire con più franchezza queste cose che ho detto. In verità poiché questa persona vive ancora, non posso manifestarla espressamente per i pericoli della vanagloria, della mutabilità del mondo, ma anche della sofferenza. Tali cose, infatti, devono essere nascoste in vita ed essere lodate dopo la morte.

Quanto c’è da dubitare di coloro che in vita mettono ai quattro venti le intuizioni e anche le rivelazioni che ricevono dal Signore: sono cose da tenere riservate, anche perché poi c’è il rischio che, se non si è spinti a dirle, si diviene oggetto di curiosità da parte di quelli che vogliono sapere, indagare, capire e sapere di più. Invece, quando si ha a che fare con il Signore, si riceve quello che dà; l’incontro con il Signore non è il luogo delle ispezioni concettuali. Si riceve e si ringrazia e si riceve tanto quanto il Signore dà perché vuol dire che più non serve. 

Quello che il beato Alano dice in questa parte è molto realista: quello che lui dice è vero, si tratta di una rivelazione ricevuta che può capire solo chi riceve questa conferma da parte di Dio e che rimane riservata.

Ma un dubbio tuttavia potrà essere preso in considerazione: in che modo poté bere il latte così tanto glorioso della Vergine Maria? 

Perché pone questa domanda? A qualcuno di noi sarà venuta e qualcuno gliela avrà anche fatta…

Rispondo: questa è una cosa futile. 

Vedete le nostre domande come sono intelligenti, speculative?

In questo modo, infatti, bevette il latte della Vergine e proprio dal Seno della Vergine Maria; e certamente il Seno nella bocca di colui che suggeva, produsse qualcosa di alquanto reale e corporale per un po’ di tempo. Come la luce nell’aria è causata, rimanendo sempre la luce all’interno del sole. Ignoro quale di queste due cose accade. Quella stessa persona conobbe questa cosa, che è stata dolcissima, purissima e si riversò nella sua bocca e si diffuse col massimo gaudio per tutte le membra del corpo stesso sia nell’essenza sia nell’esteriorità. 

Uno dice: “Non ho capito niente!” Ovvio! Noi siamo così materiali…!

Apro una parentesi…

Ricordo che non ho mai sentito la mia amatissima nonna Anna insultare o attaccare qualcuno; quando doveva dire che una tal persona era proprio una pessima persona diceva solo questa frase: “È una persona materiale!”. Sentirsi dire da lei questo era il peggio del peggio possibile.

Stessa cosa qui… uno dice di non aver capito niente: “il sole, la luce, produceva… qualcosa di reale per un po’ di tempo…” Certo, perché noi siamo capaci di pensare solo alle cose della materia; la nostra mente si perde concretamente dietro alle cose dietro cui corriamo in modo disordinato. 

Forse dal Cielo qualcuno si meraviglia: “Ma dove corrono? Dove vanno? Perché corrono dietro a cose che finiscono? Perché non corrono per la vita eterna?” Ah, no… per quella non c’è tempo; si deve pensare, valutare; si deve essere prudenti; non bisogna esagerare… mangiamo, beviamo, dormiamo fino a morire, però con Dio “non bisogna esagerare”.

Il beato Alano dice che la domanda: ‘in che modo poté bere il latte così tanto glorioso della Vergine Maria?’ è una domanda futile; poi la spiega in modo tale che si non capisca niente a meno che non si abbia esperienza di questa realtà, a meno che non si sia persone spirituali: in questo caso si comprenderà perfettamente che cosa sta dicendo.

Neanche è impossibile, che la Santissima Vergine Maria anche ora abbia il latte e lo offra ad altri, non essendo il latte dell’essenza del corpo glorioso, ma un aspetto secondario. 

Così è anche quella sostanza, che sazierà le viscere dei Santi, affinché non siano vuoti, secondo San Tommaso.

Interessante: le viscere dei Santi saziati dal latte della Vergine Maria… “Ma come è possibile? In Cielo non è tutto così spirituale?” Eh, cari miei! 

Anzi sarebbe strano a dirsi che il Seno della Beata Vergine sia più impotente di quanto lo siano i seni delle donne mortali, le quali hanno e generano in sé il latte dall’interno del corpo e perciò lo possono trasmettere. Quanto a me non voglio così qui obbligare o chiudere la via della divina potenza, perché, se non c’è vero latte nei Seni di Maria Madre di Dio (cosa che è difficile a dirsi), per lo meno ivi c’è una certa meravigliosa sostanza, che è completa come il latte; di conseguenza, in qualche modo per divina potenza viene creata, e all’esterno la sostanza di diversa natura è mutata a somiglianza del latte…

Capite che lui lo ha proprio ricevuto e bevuto! Non sarà latte? Sarà un’altra cosa, ma, dice il beato Alano, a me pareva quello. E noi che motivo abbiamo di dubitare? Dio non può fare questo e altro? Non può fare questa meraviglia stupenda? Forse non abbiamo mai pensato, o non ci è mai stato detto, che noi in Cielo saremo riempiti e saziati dal latte della Vergine Maria!

 … poiché se non ci fu latte o altra sostanza al posto del latte (questo non si può proprio dire), non si potrà vietare certo la Vergine Maria della possibilità di dare il suo latte: e si creda almeno che tale Sposo abbia ricevuto il latte della Gloriosa Vergine, in qualche maniera detta sopra, se non per il genere della sostanza, per lo meno per il suo essere nell’abbondanza.

Ma ignoro in quale modo straordinario ciò è avvenuto: infatti, conosciamo appena a fatica le cose che sono sulla terra: “chi comprenderà poi le cose che stanno nel Cielo?” dice il libro della Sapienza al cap.9. Nessuno infatti conosce le cose che sono, e qual è la gloria dei Beati, se non lo Spirito di Dio e colui al quale il Signore avrà voluto rivelarlo. 

In seguito abbiamo appreso che San Bernardo succhiò dai Seni di Maria Vergine. 

E credo che anche questo non ce l’abbia mai detto nessuno. A parte che non so chi di noi conosca san Bernardo se non per sentito dire, come io conosco il calciatore di non so quale squadra… 

E san Bernardo, innamoratissimo della Vergine Maria, autore, ad esempio, di un bellissimo commento al Cantico dei Cantici “succhiò ai seni della Vergine Maria”…

E poi il latte di Maria Vergine si trova sulla terra, tra le altre reliquie, in molte chiese ed in maniera uguale Santa Caterina da Siena ha bevuto abbondantemente dalla fonte del Fianco di Cristo; 

questo è successo a diverse sante: pensate a Santa Margherita Maria Alacoque…

ed alcuni Santi hanno anche bevuto dalle SS. Piaghe di Cristo, tanto che furono raggianti essendo attirati, con indicibili gioie, fino all’ebbrezza dello Spirito; chi poi oserebbe affermare che queste cose sono state mere e vane fantasie, soprattutto quando, secondo i Teologi, la Chiesa rifiuta e condanna le cose fantastiche, così come quelle che soggiacciono al potere del demonio?

Qui non c’è niente di fantastico: qui è reale! Non è che, siccome io sono un povero bove, allora non esiste niente al di sopra di un metro di altezza; siccome la mia mente non sa pensare ad altro se non alle mele, alle pesche, alle banane, ad andare al lavoro guardando per terra, non è che non esistono le stelle… se non guardo mai il cielo, non è che il cielo non esiste! 

Si presenta un altro dubbio sui Capelli della Beata Vergine Maria. In che modo ella ha potuto privarsi dei Capelli, quando i Capelli sono appropriati al decoro e alla gloria di lei?

Rispondo: come i Capelli, per divina potenza, furono in maniera accurata la bellezza per la Vergine Maria, così già da lungo tempo in qualche luogo nel mondo sono stati conservati. Dove mai essi fossero tenuti, dalla tal persona non ho saputo. 

Crediamo tuttavia fermamente che Maria Vergine ora Assunta nel corpo, abbia Capelli sia verissimi che bellissimi, i quali non sono della sostanza del corpo glorioso, ma soltanto per decoro. Perciò possono essere tolti senza impoverire la gloria della Beatissima Vergine. 

Si deve credere anche che se il corpo glorioso ha la possibilità di portare i Capelli, ne avrà anche una più grande di produrre Capelli da sé, e più potentemente di qualunque corpo naturale.

Lui cerca di dare una spiegazione… ma la Vergine Maria farà quello che vuole dei suoi capelli? Un po’ patologico farsi delle domande del genere… perché interessa sapere tutte queste cose sui capelli della Vergine Maria?

É straordinario poi il fatto dell’Anello. Poiché è senza dubbio giudicato ottimamente da alcuni, ma sembra una cosa molto rara. La cosa è più meravigliosa di tutte le cose sopra dette. Ivi perciò in qualche modo è visibile una certa profondità della gloria. E quanto a me, ho toccato questo Anello, non senza una grande gioia, non umana, ma di gran lunga maggiore. Mi creda, chi vuole, poiché affermo questo con un giuramento.

Che bello: ci sono una foto di una Reliquia contenente il latte della Vergine Maria in una sorta di piccola provetta; e una foto di una Reliquia con i capelli della Vergine Maria. Chi non vuole credere non creda; io ci credo. 

Se poi non volessero, che m’importa? Queste cose che dico, non posso e non voglio provarle diversamente da come affermo. 

Bravo beato Alano! Lui dice: “Non mi credete? Peggio per voi! Io ho viste, ho vissuto e ho conosciuto queste cose: se non mi credete, sono fatti vostri!”. 

Tuttavia sono venuto a conoscenza di moltissimi segni che destano ugualmente stupore. Posto anche il caso che le cose che racconto in questo modo siano totalmente false (cosa che non credo in nessun modo), nondimeno tuttavia rimane e resta ferma la dignità e la verità del Salterio della Vergine Maria, dai capitoli fin qui detti e da esporre in seguito.

Tuttavia dirò una cosa sola, che l’uomo carnale non conosce le cose che sono di Dio, e quelle dello Spirito: lo afferma la Parola di Dio

Torna quello che diceva la mia nonna Anna: “Tu sei un uomo materiale, cioè carnale” e l’uomo carnale non conosce le cose che sono di Dio, e quelle che sono dello Spirito Santo.

e nessuno conosce questi doni, se non colui che li riceve.

È bello perché tra cristiani, tra coloro che cercano di stare con Gesù ci si anticipa a vicenda: questo ci fa capire che lo Spirito Santo è uno e, come parla a quel fratello nella fede, parla a un altro fratello o a un’altra sorella nella fede e ci si anticipa a vicenda…

Mi fermo qui, perché vi ho già letto cose bellissime e perché ho occupato già troppo tempo della vostra giornata.

Benedicat vos omnipotens Deus, Pater, et Filius, et Spiritus Sanctus.

Amen.

Dio ci benedica e la Vergine ci protegga.

Sia lodato Gesù Cristo sempre sia lodato.

Post Correlati