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In compagnia di Gesù – Il cammino di perfezione, S. Teresa di Gesù pt.110

Gesù tende la mano ad un bambino

Meditazione

Pubblichiamo l’audio della meditazione: In compagnia di Gesù – Il cammino di perfezione, S. Teresa di Gesù pt.110
Domenica 18 febbraio 2024

Predicatore: p. Giorgio Maria Faré, OCD

Ascolta la registrazione:

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VANGELO (Mc 1, 12-15)

In quel tempo, lo Spirito sospinse Gesù nel deserto e nel deserto rimase quaranta giorni, tentato da Satana. Stava con le bestie selvatiche e gli angeli lo servivano.
Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo».

Testo della meditazione

Scarica il testo della meditazione in formato PDF

Sia lodato Gesù Cristo! Sempre sia lodato!

Eccoci giunti a domenica 18 febbraio 2024. 

Abbiamo ascoltato il Vangelo della Santa Messa di oggi, tratto dal primo capitolo del Vangelo di san Marco, versetti 12-15.

Continuiamo la nostra lettura e meditazione del libro di Santa Teresa di Gesù, Cammino di perfezione. Siamo arrivati al capitolo trentaquattresimo, paragrafo decimo.

10 — Oh, com’è vero che non sappiamo quel che domandiamo! Come vi ha meglio pensato la sua divina sapienza. Del resto, per coloro che vogliono approfittare della sua presenza, Egli sa anche manifestarsi. Anche se ciò non è per gli occhi del corpo, il Signore dispone di molti altri mezzi, e si manifesta all’anima per via di grandi sentimenti interiori o in diverse altre maniere. Quanto a voi, fategli buona compagnia e non vogliate perdere una così bella occasione per trattare dei vostri interessi, come quella che vi si offre dopo la S. Comunione.6

La nota dice:

6 Sappiate che quel tempo è assai prezioso per l’anima. In esso il buon Gesù gode molto che gli facciate compagnia. E voi cercate di approfittarne. (Manoscr. Escor.).

Prosegue:

Se l’obbedienza vi occupa in altre cose, procurate di rimanergli unite con l’anima. Ma se voi portate il pensiero ad altre cose, non fate conto di Lui e neppur pensate che vi sta nell’anima, come volete che vi si dia a conoscere?7

La nota dice:

7 Non dico già che non dobbiate recitare alcuna preghiera vocale. Non vorrei che mi deste sulla voce, e mi diceste che parlo sempre di contemplazione. Intendo dire che recitando il Pater noster non vi scordiate di esser vicini a Colui che ve l’ha insegnato. (Manoscr. Escor.).

Prosegue:

Quel tempo è assai prezioso perché allora il Maestro ci istruisce: facciamo d’ascoltarlo, baciamogli i piedi, riconoscenti per tanta sua degnazione, e supplichiamolo di star sempre con noi.

Allora, paragrafo molto importante, come potete capire. Dobbiamo chiederci se vogliamo approfittare della Sua presenza, sì o no; questa è una domanda fondamentale. E, se vogliamo approfittare della sua presenza, allora il Signore si manifesta all’anima attraverso tanti modi, anche attraverso grandi sentimenti interiori. 

Quali indicazioni ci dà Santa Teresa? Ci dice: fategli buona compagnia; trattate i vostri interessi in questa occasione. Quale occasione? Il momento del ringraziamento, dopo la comunione. Questo è un momento importantissimo. Invece di passarlo a chiacchierare, vociare, distrarci, salutare gli altri, stare al telefono, scappare via dalla chiesa, … , questo è un momento, invece, nel quale dobbiamo proprio fargli compagnia; e, se proprio dobbiamo uscire dalla chiesa, perché purtroppo ci sono anche situazioni in cui la chiesa viene chiusa subito, appena finita la Santa Messa, usciamo e restiamo raccolti. Uno può anche salire in macchina, andare a piedi, andare in bicicletta e fare — in quel modo, in quel momento — il ringraziamento. Se non può stare in chiesa, non è colpa sua, no? Va bene, lo faccia in quell’altro modo: “l’importante è fare compagnia, l’importante è trattare i nostri interessi in quel momento”, quello dopo la santa comunione.

Vedete: «Se l’obbedienza vi occupa in altre cose…». Può darsi che, per l’obbedienza al superiore, piuttosto che l’obbedienza alla vita, siamo costretti ad occuparci di altre cose; in questi casi Santa Teresa dice di rimanergli uniti con l’anima. Questo lo possiamo sempre fare. Quindi io posso, ad esempio, dover gestire il bambino piccolino, oppure dover correre a casa per preparare da mangiare o accogliere degli ospiti, oppure dover curare un malato, …. in questi casi, lei dice: rimanigli unito con l’anima; questo lo puoi sempre fare, anche se devi fare altre cose. 

«Ma — ecco, questo “ma” è importantissimo — se voi portate il pensiero ad altre cose, non fate conto di Lui e neppur pensate che vi sta nell’anima…»

Quindi: faccio la comunione e al posto del ringraziamento comincio a pensare ad altro; non faccio conto del fatto che ho appena ricevuto il Signore, che Gesù è in me; non penso che sta nell’anima.

«come volete che vi si dia a conoscere?» 

Eh, il Signore, non si dà a conoscere; e infatti siamo sempre più ignoranti di Gesù, sempre più ignoranti di Gesù.

Il tempo post comunione, il tempo del ringraziamento, è un tempo assai prezioso, perché in questo tempo il maestro ci istruisce. Quindi ascoltiamolo, baciamogli i piedi, siamo riconoscenti e supplichiamolo di stare sempre con noi. Ecco che vi dicevo quel bellissimo canto che si cantava un tempo, quando ero piccolino: “Resta qui con noi, il sole scende già”.

Vedete per Santa Teresa quanto è fondamentale questo saper trattare santamente la messa; è importantissimo. Soprattutto il momento della comunione e il momento post comunione. 

Il ringraziamento non è facoltativo (se ne ho voglia lo faccio, se no fa niente). No, il ringraziamento è un tutt’uno con la messa che abbiamo appena celebrato. La messa che il sacerdote ha celebrato, che noi siamo andati ad ascoltare, ad adorare, a vivere, fa un tutt’uno con il ringraziamento; perché quello è un tempo prezioso: è il tempo dell’istruzione, è il tempo dell’ascolto, è il tempo della riconoscenza, è il tempo della supplica, affinché il Signore stia sempre con noi. Quindi, chi segue le indicazioni di Santa Teresa, deve fare tutto il possibile per vivere bene il ringraziamento. Lei lo ripete, anche nella nota, che è un tempo assai prezioso per l’anima, un tempo nel quale «Gesù gode molto che gli facciate compagnia». 

Come si cerca di fare di tutto per compiacere qualcuno che è potente in questo mondo, così dobbiamo fare di tutto per compiacere il Signore, dobbiamo fare di tutto! 

Vedremo, nel prossimo testo che mediteremo, quello di San Manuel che vi ho annunciato precedentemente, come questo vescovo santo ha saputo cogliere perfettamente l’importanza di questa realtà che è l’Eucarestia: della preparazione, del vivere santamente l’adorazione eucaristica, la Santa Messa e poi il ringraziamento.

Allora facciamolo! Cominciamo a prendere la nostra decisione di vivere bene il tempo del ringraziamento; proprio così, come l’ha detto lei, come vi ho appena letto e spiegato. 

Benedicat vos omnipotens Deus, Pater, et Filius, et Spiritus Sanctus.
Amen
Dio ci benedica e la Vergine ci protegga.
Sia lodato Gesù Cristo sempre sia lodato.

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