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Dove sarà il Corpo, li si raduneranno le aquile

Aquila

Meditazione

Pubblichiamo l’audio di una meditazione di venerdì 13 novembre 2020

Predicatore: p. Giorgio Maria Faré, OCD

Ascolta la registrazione:

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Scarica il testo della meditazione 

DOVE SARÀ IL CORPO, LÌ SI RADUNERANNO LE AQUILE

Eccoci giunti a venerdì 13 novembre 2020, abbiamo ascoltato il Vangelo della Santa Messa di oggi, tratto dal cap. 17 di San Luca, vv 26-37.

«Dove sarà il cadavere, lì si raduneranno insieme anche gli avvoltoi».

La traduzione letterale dal greco sarebbe:

“Dove sarà il corpo, lì si raduneranno insieme anche le aquile”

Il riferimento all’Eucarestia è chiaro.

  • Le aquile dove si radunano?

Dove c’è il Corpo del Signore.

Chiesero: «Dove, Signore?»

Nell’Eucarestia.

L’Eucarestia è il centro di interpretazione di tutta la realtà, è nel luogo dell’Eucarestia che noi dobbiamo radunarci per essere pronti.

Noi non siamo di quelli che mangiano, bevono, prendono moglie, marito, comprano, vendono, piantano, costruiscono e vengono sorpresi dalla venuta di Gesù. Noi non dobbiamo venire sorpresi dalla venuta di Gesù, noi dobbiamo essere sorpresi sempre dalla Presenza del Signore.

  • Come si fa ad essere sorpresi sempre?

Rendendoci disponibili a perdere la vita sempre. Se noi ogni giorno perdiamo la vita, noi ogni giorno siamo pronti per essere presi. Noi non vogliamo essere di quelli che vengono lasciati, ma di quelli che vengono portati via dal Signore.

  • Dove?

Nel luogo che sarà l’estensione costante di quei frammenti della vita che sono le Adorazioni Eucaristiche. Coloro che si radunano come le aquile attorno al Corpo del Signore, poi si vedranno per sempre portati via e lasciati nel riposo eterno che è la Presenza beatificante, la Visione beatificante di Dio, della Trinità, la Gerusalemme Celeste. Dobbiamo giustamente guardare la nostra esistenza e chiederci se la stiamo orientando verso questo assoluto, quanto l’Eucarestia rappresenta per noi questo assoluto.

Oggi è il 13, è il giorno che sappiamo tanto caro alla Vergine Maria, le apparizioni di Fatima sono accadute tutte il 13, tranne una, ma è dipesa dagli uomini, non dal Cielo, quella di agosto, però tutto il resto sempre il 13, una giornata mariana, dovremmo vivere questa giornata come le aquile che si radunano insieme presso il Corpo del Signore.

Al di là di tanti bei ragionamenti, tanti discorsi che possiamo fare su Dio, alla fine ciò che conta è la Vita Eterna, è la Salvezza Eterna, è stare con il Signore.

Non è ammesso neanche un voltarsi indietro, come la moglie di Lot:

“Chi si troverà nel campo, non torni indietro. Ricordatevi della moglie di Lot.”

Noi abbiamo sempre un po’ la tentazione di voltarci indietro. Lasciamo le cose, le persone, però ci giriamo per un ultimo saluto. Provate a fare l’esperimento di non voltarvi indietro, anche quando uscite di casa, salutate le persone, provate a non voltarvi indietro, vedrete quanto è difficile, perché un ultimo sguardo si vuole sempre dare, un ultimo saluto lo vogliamo sempre dare. La tentazione di voltarsi indietro perché siamo comunque un po’ legati a ciò che lasciamo. Ciò che ci attende essendo ignoto ci interessa sempre di meno di ciò che abbandoniamo.

Quest’oggi credo che sia importante, sia perché è venerdì, sia perché il 13 è il giorno dedicato alla Vergine Maria, sia perché è venerdì, il giorno del Signore, della Sua Passione, credo che sia bello lasciarci un po’ guidare da questa pagina del Vangelo e tentare anche oggi un’altra possibilità, un’alternativa che riposa esattamente su Dio.

Chiedo al Signore di benedirvi, di aiutarvi, di proteggervi, di preservarvi da ogni male fisico e spirituale, e che la nostra vita sia sempre più conforme alle Sue attese, sempre più immersa in questa profonda umiltà che è Verità.

E la benedizione di Dio Onnipotente, Padre e Figlio e Spirito Santo, discenda su di voi, sui vostri cari e con voi rimanga sempre. Amen.

Sia lodato Gesù Cristo. Sempre sia lodato.

Venerdì della XXXII settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)

VANGELO (Lc 17,26-37)
Così accadrà nel giorno in cui il Figlio dell’uomo si manifesterà.

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Come avvenne nei giorni di Noè, così sarà nei giorni del Figlio dell’uomo: mangiavano, bevevano, prendevano moglie, prendevano marito, fino al giorno in cui Noè entrò nell’arca e venne il diluvio e li fece morire tutti.
Come avvenne anche nei giorni di Lot: mangiavano, bevevano, compravano, vendevano, piantavano, costruivano; ma, nel giorno in cui Lot uscì da Sòdoma, piovve fuoco e zolfo dal cielo e li fece morire tutti. Così accadrà nel giorno in cui il Figlio dell’uomo si manifesterà.
In quel giorno, chi si troverà sulla terrazza e avrà lasciato le sue cose in casa, non scenda a prenderle; così, chi si troverà nel campo, non torni indietro. Ricordatevi della moglie di Lot.
Chi cercherà di salvare la propria vita, la perderà; ma chi la perderà, la manterrà viva.
Io vi dico: in quella notte, due si troveranno nello stesso letto: l’uno verrà portato via e l’altro lasciato; due donne staranno a macinare nello stesso luogo: l’una verrà portata via e l’altra lasciata».
Allora gli chiesero: «Dove, Signore?». Ed egli disse loro: «Dove sarà il cadavere, lì si raduneranno insieme anche gli avvoltoi».

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