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“Signore, sono pochi quelli che si salvano?”

Porta

Meditazione

Pubblichiamo l’audio di una meditazione di mercoledì 27 ottobre 2021

Predicatore: p. Giorgio Maria Faré, OCD

Ascolta la registrazione:

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Scarica il testo della meditazione

“Signore, sono pochi quelli che si salvano?”

Eccoci giunti a mercoledì 27 ottobre 2021.

Abbiamo ascoltato il Vangelo della Santa Messa di oggi tratto dal capitolo XIII di San Luca, versetti 22-30. 

Un tale gli chiese: “Signore, sono pochi quelli che si salvano?”

Una domanda molto chiara, mi sembra. Ad una domanda chiara dovrebbe presupporre una risposta altrettanto chiara: sì, no. Semplice. “Sono pochi, o non sono pochi?”. Avete sentito Gesù che cosa risponde?

“Signore, sono pochi quelli che si salvano?”

“Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, vi dico, cercheranno di entrarvi, ma non ci riusciranno.”

Quindi? Sono pochi o sono molti?

Poi descrive cosa succederà a quelli rimasti fuori. 

Ma sono pochi o sono molti?

Domanda: perché Gesù non parla chiaramente? Perché Gesù non risponde in modo netto? 

Sono pochi o sono molti? Sì, no. Perché alla domanda:

“Signore, sono pochi quelli che si salvano?”

Risponde con: 

“Sforzatevi di entrare”

Uno potrebbe dire: “Non è esattamente quello che ti ho chiesto. E poi che cos’è questa porta stretta?”

Il Signore di frequente dà risposte che non sono l’immediata conseguenza della domanda. Potremmo dire che il Signore allude, risponde, per certi versi, non rispondendo, girando attorno, potremmo dire: “Perché non sei più chiaro? Dicci: sì o no?”

Non è sempre un bene essere chiari, perché bisogna vedere uno cosa sta cercando. 

Perché questo tizio chiede: “Sono pochi quelli che si salvano?” Cosa sta dietro a questa domanda? Perché gli interessa sapere se sono pochi o se sono tanti?

Tra l’altro la risposta — cercando di scavare un po’ — sembra ancora più forte della domanda, perché il Signore dice che molti cercheranno di entrare, quindi c’è una volontà di ingresso, c’è una volontà di entrare per questa porta stretta, però non ci riescono.

Gesù non dice il perché non riescono, dice solo che non ci riescono. 

Chi ha fatto la domanda: “Signore, sono pochi quelli che si salvano?” a me sembra — ma magari mi sbaglio — che alla fine sia andato via con ancora meno risposte, o meglio, non con le risposte che voleva lui, è andato via con alcune risposte che lo hanno messo ancor più in discussione. 

Gesù dice che molti cercheranno di entrare in questa porta stretta. Quindi è una porta stretta, non è una porta comoda, larga, ampia, no. 

“molti, vi dico, cercheranno di entrarvi, ma non ci riusciranno.”

Questa è la prima cosa interessante. Magari poteva chiedergli: “Perché non ci riusciranno? Cosa fanno per riuscirci e non funziona, o cosa non fanno per cui falliscono?”

E poi: 

“Sforzatevi di entrare”

Oggi lo sforzo ha ancora valore? Oltre a Gesù, chi ci parla di sforzo oggi? Mi viene da pensare che se non riusciranno ad entrare, non si salveranno.

“Molti, vi dico, cercheranno di entrarvi, ma non ci riusciranno.”

Non risponde in modo diretto a questa domanda, perché non tutte le domande vengono poste nel modo onesto, non tutte le domande sono giuste e non tutte le intenzioni che sono dietro alle domande sono rette, allora è meglio che qualcuno ci faccia riflettere un po’.

Secondo punto:

“Quando il padrone di casa si alzerà e chiuderà la porta..”

Ancora un’altra volta torna il tema della porta, adesso non si sa se sia larga o se sia stretta, si sa solo che è una porta.

“Quando il padrone di casa si alzerà e chiuderà la porta, rimasti fuori, comincerete a bussare alla porta, dicendo: Signore, aprici”.

Siamo arrivati alla porta, si cerca di entrare, perché è chiusa, si bussa, ma Lui risponderà:

“Non so di dove siete”

Quindi, prima cercheranno di entrare e non ci riusciranno, poi busseranno, altro esempio, e non verrà aperto.

“Non so di dove siete. Allontanatevi da me, voi tutti operatori d’iniquità! Là ci sarà pianto e stridore di denti, quando vedrete Abramo, Isacco e Giacobbe e tutti i profeti nel regno di Dio, e voi cacciati fuori”.

Qui, è già un po’ più chiaro, quindi qualcuno è cacciato fuori, qualcuno trova questa porta stretta ma non riesce ad entrare, qualcuno trova questa porta ma è chiusa e nessuno gli apre, anzi, viene cacciato fuori in un luogo di sofferenza.

Ma allora, Signore, sono pochi quelli che si salvano, si o no?

Credo che la domanda — mi viene da dedurre da queste parole di Gesù — non sia posta correttamente. La risposta di Gesù ci dice che abbiamo a che fare con una porta particolare che è stretta e che non è sicuro che sia aperta, e non basterà dire:

“Abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza e tu hai insegnato nelle nostre piazze.”

Questo non basterà, perché la risposta potrebbe essere:

“Non so di dove siete. Allontanatevi da me”

A me sembra bello restare dentro a queste parole, a ognuno di noi diranno qualcosa di diverso, io non voglio forzarle più del dovuto, più di quello che vogliono dire.

Sono tanti o sono pochi? Vedrete voi se è possibile rispondere a questa domanda, come è possibile in base alle parole che abbiamo letto del Vangelo. Non mi sembra che Gesù, come ho già detto, risponda in modo chiaro, forse potremmo chiedere al Signore la grazia di trovare questa porta stretta e di fare di tutto per entrarci, e la seconda grazia di non trovare la porta chiusa, di poter essere insieme a Abramo, Isacco e Giacobbe i profeti, nel Regno di Dio, di non essere cacciati fuori, perché a quanto pare — non so se magari io sto capendo male — ma a quanto pare si può essere cacciati fuori, a quanto pare si può bussare e trovare chiuso, a quanto pare ci si può sentire dire:

“Non so di dove siete. Allontanatevi da me”

Siccome, a quanto pare, potrebbe succedere, forse vale la pena di dedicare un po’ di tempo alla preghiera, alla meditazione, alla supplica, perché non ci capiti questo.

Benedicat vos omnipotens Deus, Pater, et Filius, et Spiritus Sanctus. Amen. 

Dio ci benedica e la Vergine ci protegga. 

Sia lodato Gesù Cristo, sempre sia lodato.

 

 

VANGELO (Lc 13, 22-30)

In quel tempo, Gesù passava insegnando per città e villaggi, mentre era in cammino verso Gerusalemme. Un tale gli chiese: «Signore, sono pochi quelli che si salvano?».
Disse loro: «Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, io vi dico, cercheranno di entrare, ma non ci riusciranno.
Quando il padrone di casa si alzerà e chiuderà la porta, voi, rimasti fuori, comincerete a bussare alla porta, dicendo: “Signore, aprici!”. Ma egli vi risponderà: “Non so di dove siete”. Allora comincerete a dire: “Abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza e tu hai insegnato nelle nostre piazze”. Ma egli vi dichiarerà: “Voi, non so di dove siete. Allontanatevi da me, voi tutti operatori di ingiustizia!”. Là ci sarà pianto e stridore di denti, quando vedrete Abramo, Isacco e Giacobbe e tutti i profeti nel regno di Dio, voi invece cacciati fuori.
Verranno da oriente e da occidente, da settentrione e da mezzogiorno e siederanno a mensa nel regno di Dio. Ed ecco, vi sono ultimi che saranno primi, e vi sono primi che saranno ultimi».

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