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Essere amati – Cammino di perfezione, S. Teresa di Gesù pt.20

Gesù tende la mano ad un bambino

Meditazione

Pubblichiamo l’audio della meditazione: Essere amati – Cammino di perfezione, S. Teresa di Gesù pt.20
Lunedì 20 novembre  2023

Predicatore: p. Giorgio Maria Faré, OCD

Ascolta la registrazione:

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VANGELO (Lc 18, 35-43)

Mentre Gesù si avvicinava a Gèrico, un cieco era seduto lungo la strada a mendicare. Sentendo passare la gente, domandò che cosa accadesse. Gli annunciarono: «Passa Gesù, il Nazareno!».
Allora gridò dicendo: «Gesù, figlio di Davide, abbi pietà di me!». Quelli che camminavano avanti lo rimproveravano perché tacesse; ma egli gridava ancora più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!».
Gesù allora si fermò e ordinò che lo conducessero da lui. Quando fu vicino, gli domandò: «Che cosa vuoi che io faccia per te?». Egli rispose: «Signore, che io veda di nuovo!». E Gesù gli disse: «Abbi di nuovo la vista! La tua fede ti ha salvato».
Subito ci vide di nuovo e cominciò a seguirlo glorificando Dio. E tutto il popolo, vedendo, diede lode a Dio.

Testo della meditazione

Scarica il testo della meditazione in formato PDF

Sia lodato Gesù Cristo! Sempre sia lodato!

Eccoci giunti a lunedì 20 novembre 2023. 

Abbiamo ascoltato il Vangelo della Santa Messa di oggi, tratto dal diciottesimo capitolo del Vangelo di san Luca, versetti 35-43.

Continuiamo la nostra lettura e meditazione del libro di Santa Teresa di Gesù, Cammino di perfezione. 

6 — Tutto considerato, penso alle volte che bramare di essere amati sia una grande cecità, a meno che, ripeto, non si tratti di persone che possono aiutarci a meglio acquistare i veri beni. Infatti, quando si cerca di essere amati, è sempre per qualche interesse o per qualche soddisfazione personale. I perfetti, invece, tengono sotto i piedi tutti i beni e tutti i piaceri del mondo. Se desiderano soddisfazioni, non le trovano che in Dio e in trattenimenti che dicono ordine a Dio. Quindi, che vantaggio possono avere dall’affetto altrui?

«Bramare di essere amati». Mi viene da dire che tutti bramiamo di essere amati, tutti desideriamo essere amati. E Santa Teresa ci dice: questa è una grande cecità. Questa è una grande cecità, in sé stessa, a meno che non si tratti di bramare di essere amati da persone che ci fanno avvicinare a Dio. Lei lo dice in un altro modo: da «persone che possono aiutarci a meglio acquistare i veri beni», è la stessa cosa. Quindi potremmo dire così: vogliamo essere amati? Cerchiamo le persone giuste, le persone che, amandoci, non hanno altro interesse che portarci a Dio.

Ricordate quello che vi ho già detto circa Padre Pio e Cleonice Morcaldi; quando vi ho detto che quel sacerdote disse a Cleonice: “Stai lontano da Padre Pio, perché questo sacerdote per te non va bene” e le ha portato tutta una serie di bruttissime e false ragioni. E quando lei ha raccontato tutto a Padre Pio, lui le ha risposto: “Ma io a chi ti porto? Parlandoti, ascoltandoti, confessandoti, a chi ti porto?” E lei disse: “A Dio” — “Basta, allora stai tranquilla”. Vedete: stessa cosa dice Santa Teresa. 

Perché, se noi siamo amati da coloro che ci aiutano nel cammino della santità, siamo sicuri che quello è vero amore, perché non si metterà mai al posto di Dio. Sarà sempre un volerci bene in nome di Dio, un volerci bene per amore di Dio. È un amore libero e liberante e che, di fatto, non fa altro che condurci di più al Signore; questo va bene, il resto è una grande cecità. 

Attenti adesso:

Infatti, quando si cerca di essere amati, è sempre per qualche interesse o per qualche soddisfazione personale.

Se noi avessimo come interesse e come soddisfazione personale l’unione con Dio, allora va benissimo essere amati dalle persone sante. Ma siccome i nostri interessi e le nostre soddisfazioni personali, nella stragrande maggioranza dei casi, c’entrano poco o niente con Dio, eh, allora questo essere amati non è in funzione di Dio, non porta a Dio. 

Vedete, bisogna essere molto attenti e molto delicati. Io, quando cerco l’amore delle creature, per quale motivo lo cerco? Che cosa sto cercando, quando cerco quell’amore? Soddisfazione personale? Interesse? Ho paura di essere solo? Ho paura di non avere un amico/un’amica? Ho paura che, se non trovo il fidanzato, sono diverso dagli altri, la mia vita non è realizzata? Tutte queste cose sono soddisfazioni personali. 

Come si può fondare un matrimonio sull’interesse e sulla soddisfazione personale? Senza stare a disturbare la santità — come fa Santa Teresa, che ci parla appunto di santità — ma proprio anche a un livello un pochino più basso, puramente umano, potremmo dire. Fidanzarmi, sposarmi con qualcuno, per una mia soddisfazione personale. Che, tradotto, vuol dire: usare l’altro per i miei interessi, per essere soddisfatto. Come può durare questo matrimonio? Come può essere vero? Come può essere fonte di felicità e di gioia? Come può essere un luogo accogliente per delle vite future? Uno si sposa, beh, se è un cristiano, potremmo dire che si sposa per volontà di Dio, perché la volontà di Dio, su quella persona, è quello stile di vita: il matrimonio; non per essere soddisfatto. 

S. Teresa scrive:

I perfetti, invece, tengono sotto i piedi tutti i beni e tutti i piaceri del mondo… Se desiderano soddisfazioni, non le trovano che in Dio e in trattenimenti che dicono ordine a Dio.

Quindi, che vantaggio possono avere dell’affetto altrui?

Nessuno.

Vedete come questi paragrafi — poche parole — come sono densi? Uno legge un paragrafo, il sesto, e dice: “No, un momento. Mi devo fermare e devo verificare la mia vita. La mia soddisfazione: io sono soddisfatto in Dio? La mia soddisfazione la trovo in Dio? La mia soddisfazione la trovo in trattenimenti che dicono ordine a Dio?” Diversamente non siamo incamminati sulla via della perfezione. Cammino di perfezione? No, non c’è in questo caso. 

Quando tutto il criterio di valutazione, di discernimento della mia vita, è fondato sulla soddisfazione personale, sul mio interesse e non è in ordine a Dio, non c’è cammino di perfezione, siamo ancora molto lontani.

Mi fermo qui. Davvero, credetelo, questa riflessione, queste riflessioni sono veramente molto importanti. Cerchiamo di lasciarle lavorare dentro di noi, senza paura della verità. 

Benedicat vos omnipotens Deus, Pater, et Filius, et Spiritus Sanctus.
Amen
Dio ci benedica e la Vergine ci protegga.
Sia lodato Gesù Cristo sempre sia lodato.

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